Capitano Nemo Inviato 8 Marzo, 2008 Segnala Share Inviato 8 Marzo, 2008 Salve comandanti, ho una domanda, in biblioteca ho letto di un libro in cui vengono descritti gli ordini dati ai sommergibili sul finire della guerra: quando un sommergibile senza siluri avvistava un convoglio doveva usare usare il battello stesso come siluro per speronare la nave... :s12: La cosa mi lascia alquanto perplesso:quanto valeva un sommergibile??? Era vero di questo tipo di ordini?? Vorrei più informazioni possibile su questo tipo di ordini e sulla condotta dei comandanti di u-boot nel 45 Grazie a tutti in anticipo, confido in voi :s01: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Capitano Nemo Inviato 10 Marzo, 2008 Autore Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2008 Nessuno sa niente???? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
brin Inviato 10 Marzo, 2008 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2008 A me non risulta niente del genere.... Luca Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nerone Inviato 10 Marzo, 2008 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2008 Mai letto o sentito nulla di lontanamente simile. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sonar Inviato 10 Marzo, 2008 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2008 Mi sembra inverosimile un ordine del genere............... :s12: :s14: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Capitano Nemo Inviato 10 Marzo, 2008 Autore Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2008 Anche a me, per questo chiedevo notizie, cercerò la discussione ma diceva che nelle ultime settimane di guerra venne dato questo ordine... :s12: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 10 Marzo, 2008 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2008 Salve comandanti, ho una domanda, in biblioteca ho letto di un libro in cui vengono descritti gli ordini dati ai sommergibili sul finire della guerra: quando un sommergibile senza siluri avvistava un convoglio doveva usare usare il battello stesso come siluro per speronare la nave... :s12: qual'è il nome del libro nemo? io ho ricordi di qualcosa del genere ma devo rispolverare la biblioteca. mi sembrava fosse un detto ironico e non un ordine del comando... In fin dei conti questo "assalto all'arma bianca" avrebbe affondato solo il battello, probabilmente... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
drakkar Inviato 10 Marzo, 2008 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2008 Probabilmente data la scarsità d'armi e il periodo particolarmente delicato x la Germania, fu dato l'ordine di usare il sommergibile per speronare, se le condizioni fossero alquanto favorevoli... ma era evidentemente un ordine aleatorio, ed ironico.. Se qualcuno di voi ha visto il film La Caduta.. si ricorderà di certo che A. Hitler impartiva degli ordini che non stavano ne in cielo ne in terra... e che si inventava armate che non esistevano.. è probabile che anche altri gerarchi nazisti abbiano impartito tali ordini.... ma non posso assicurartelo... non c'ero Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
brin Inviato 10 Marzo, 2008 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2008 Di sicuro c'era nella Kriegsmarine la volontà di combattere fino al sacrificio finale, fino all'ultimo istante, forse per lavare l'onta degli ammutinamenti del 1918. Luca Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
drakkar Inviato 10 Marzo, 2008 Segnala Share Inviato 10 Marzo, 2008 E' vero luca... ci rimasero mooolto male i tedeschi quella volta... ma un pò tutte le forze militari germaniche.. Acqua passata.. ciao Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
caraqchi71 Inviato 20 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 20 Dicembre, 2008 ciao non fu mai dato quell'ordine; quello che ho letto e' che fu dato l'ordine di non salvare i superstiti delle navi affondate e, dopo l'invasione in Normandia, d'attacare le navi stando anche in superficie (che era una specie di suicidio data la superiorita' aerea nemica). cmq l'ultimo affondamento (nella notte dell'8-5-45) fu ottenuto coi siluri; inoltre gli u-boot non ebbero l'ordine di combattere fino alla morte ma, x salvare gli equipaggi, de'arrendersi (e molti s'autoaffondarono) carlo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
de domenico Inviato 21 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 21 Dicembre, 2008 Nel libro "Fuehrer Conferences on Naval Affairs, 1939-1945", Chatham Publishing, 2005 (che si raccomanda come una lettura di grandissimo interesse) non c'è traccia di un ordine simile. Emerge invece negli ultimi mesi il ruolo crescente dell'ammiraglio Doenitz, l'ultimo, vero "fedelissimo", che si incarica di racimolare ovunque sempre nuove truppe della marina per tappare i buchi sempre più rovinosi dell'esercito. E si racconta un episodio su cui in Italia si parla malvolentieri. Nell'agosto 1943, il Fuehrer non credeva ad una fuga dei Savoia, in quanto sapeva che la moglie del principe ereditario Maria Josè era in Piemonte e non a Roma, e non riteneva possibile che se ne sarebbero andati senza di lei ... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tuco Inviato 21 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 21 Dicembre, 2008 E si racconta un episodio su cui in Italia si parla malvolentieri. Nell'agosto 1943, il Fuehrer non credeva ad una fuga dei Savoia, in quanto sapeva che la moglie del principe ereditario Maria Josè era in Piemonte e non a Roma, e non riteneva possibile che se ne sarebbero andati senza di lei ... Il re non si era neppure preoccupato della figlia Mafalda , figurarsi se si preoccupava di una nuora accusata di impicciarsi troppo di politica ( era stata spedita al nord proprio dal monarca ) :s05: Il " re soldato " sacrifico' " tutto e tutti per ..... NULLA Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 21 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 21 Dicembre, 2008 ... Emerge invece negli ultimi mesi il ruolo crescente dell'ammiraglio Doenitz, l'ultimo, vero "fedelissimo", che si incarica di racimolare ovunque sempre nuove truppe della marina per tappare i buchi sempre più rovinosi dell'esercito forse Fedelissmo è una parola che si presta a fraintendimenti: io non ricordo di avere trovato traccia di filonazismo nell'opera di Doenitz però conosceva il suo dovere Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
walter leotta Inviato 22 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 22 Dicembre, 2008 il successore di Hitler non poteva non essere un "fedelissimo".. e per quanto riguarda l'ordine di cui all'inizio, non venne mai dato... l'ordine finale fu quello di sabotare i sommergibili per non farli cadere intatti nelle mani del nemico Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
de domenico Inviato 22 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 22 Dicembre, 2008 Penso che sia meglio, a scanso di equivoci, che io ricorra alle citazioni testuali dal libro inglese. Parlano da sole. Conferenza dell'11 agosto 1943 h 11.30 Il Fuehrer dichiara “Gli italiani stanno andando avanti a tutta velocità con i negoziati. Si accontenteranno di qualunque promessa degli anglosassoni all'unica condizione che la continuità della Casa Reale sia garantita (…). Durante il nostro ultimo incontro alla stazione di Tarvisio, il Duce se n’è uscito con questa frase: ‘Non so che cosa pensino i miei generali, dove pensano di difendere l’Italia e perché mantengano forze così rilevanti nell’Italia settentrionale!’ (…) L’unico punto che va in senso contrario al tradimento è il fatto che il principe ereditario ha mandato i suoi figli nell’Italia nordoccidentale.” Ed ora veniamo alle ultime settimane della guerra (aprile 1945). Conferenza del comandante in capo della Marina con il Fuehrer, 7 aprile 1945 alle h 17.00. “Campagna degli U-Boat. Usando una mappa dei sottomarini, il capitano Assmann riferisce sulla situazione attuale dei sottomarini. Ci sono attualmente 25 sottomarini nell’area operativa, 37 vi sono diretti, 23 sono sulla rotta di ritorno, e altri 16 sono all’ormeggio nei porti norvegesi pronti alla partenza. Il che vuol dire in totale 101 sottomarini. Il comandante in capo della marina riferisce a questo proposito che il fatto che abbiamo concentrato i nostri sottomarini nelle acque costiere intorno alle isole britanniche, come abbiamo fatto da diversi mesi (ndr si veda il recentissimo libro “Doenitz’s Last Gamble”, che non ho ancora finito di leggere), ha fatto sì che anche il nemico concentrasse le sue difese nelle stesse aree. Anche se le forze difensive nemiche non riescono più ad individuare i nostri sottomarini con i loro meccanismi di localizzazione, non appena un sottomarino rivela la sua posizione attaccando, si scatena un’azione difensiva così concentrata che il battello viene spesso perduto. Al momento quattro battelli di cui era previsto il rientro negli ultimi giorni mancano all’appello. Data la loro bassa velocità in immersione, i vecchi tipi di sottomarini non riescono a sfuggire una volta scoperti. Ma i nuovi tipi saranno in grado di lasciare l’area del pericolo ad alta velocità e così di sfuggire alla concentrazione delle forze difensive nemiche. Per far fronte a questa situazione, il comandante in capo della Marina intende ritirare per il momento i sottomarini dalle aree costiere e inviare i battelli “Tipo VII” nelle aree oceaniche appena a occidente delle isole britanniche, e i “Tipo IX” in una formazione a rastrello lungo la Great Circle Route in direzione dell’America. Il suo obiettivo è duplice: da un lato spera che i sottomarini saranno in grado di compiere efficaci attacchi di sorpresa nelle nuove aree, incontrando solo una leggera opposizione delle difese; dall’altro vuole costringere il nemico a disperdere le sue forze difensive e perciò a migliorare le condizioni della guerra sottomarina vicino alle coste britanniche. In conclusione il comandante della marina fa notare quanto maggiori sarebbero oggi le nostre chances di successo nella guerra sottomarina se controllassimo ancora i porti francesi del Golfo di Biscaglia”. Conferenza del comandante in capo della Marina con il Fuehrer, 12 aprile 1945 h 17.00 (è questa l’ultima occasione in cui l’argomento viene affrontato: le conferenze tra Doenitz e il Fuehrer finiranno il 18 aprile). “Campagna degli U-Boat. Riferendosi al rapporto di un sottomarino che è rientrato dal Mare d’Irlanda, il comandante in capo della Marina spiega al Fuehrer che la cosa più importante per i sottomarini che operano intorno alla Gran Bretagna è riuscire a cambiare la posizione il più velocemente possibile dopo ogni lancio di siluro. Non appena un sottomarino si rivela attaccando, ci vogliono circa due ore perché forti unità difensive si raccolgano in quel punto; esse usano un gran numero di cariche di profondità, che spesso si dimostrano fatali per il sottomarino. Il sottomarino sopramenzionato non si è comportato in conformità con tale principio, è stato localizzato dalle difese e danneggiato in misura tale che ha dovuto interrompere la missione. Con i nuovi tipi di sottomarini veloci sarà facile allontanarsi dal luogo in cui è stato lanciato il siluro e quindi sfuggire alla concentrazione di forze difensive”. Infine nella conferenza del 14 aprile 1945, viene affrontato l’argomento “Commandos di Marina”; “Il comandante della marina riferisce al Fuehrer che sarà probabilmente in grado di render disponibili 3000 giovani della marina, equipaggiati con zaini leggeri e Panzerfaust, da utilizzare per combattere dietro le linee nemiche sul fronte occidentale per colpire le linee di rifornimento nemiche. Il Fuehrer gradisce particolarmente questa offerta…” Francesco De Domenico Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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