MISSIONE 16
27 dicembre 1940
Il comando ci ha permesso di trascorrere il Natale nelle nostre case. E oggi nuova partenza verso l'Oceano, sempre all'incirca nella stessa zona. "E' dura partire dopo aver trascorso il Natale con i propri cari, e non sapere se li rivedremo ancora", borbotta l'ufficiale di rotta Udelar. "Sempre di buon umore, eh?" risponde con sarcasmo il mio secondo Tillman. "La tavola imbandita, la famiglia intorno al camino..." Fingo di non sentire le lamentele di Udelar, e per trarmi d'impaccio urlo un "IMMERSIONE RAPIDA!". "E' un'esercitazione e mi serve per controllare le condizioni del battello", dico a Tillman, ma il suo occhiolino mi fa capire che ha intuito che l'ordine serve per tutelare la mia bile...
29 dicembre 1940
ore 17.11 "Fumo all'orizzonte!" Urla una vedetta. E' il convoglio che avevamo sentito all'idrofono e che stavamo inseguendo da un paio d'ore. Sembra molto corposo. "Bene, ragazzi, ora prepariamo i fuochi d'artificio per far passare un bel capodanno a Sir Winston Churchill", dico con un ghigno che, mi hanno confidato poi, aveva un non so che di mefistofelico.
ore 22.22 Siamo davanti al convoglio, in rotta perpendicolare. Sono 6 colonne di mercantili per 5 unità per ogni colonna. Solita tattica, mi posiziono tra la terza e la quarta colonna, praticamente in mezzo al convoglio, e aspetto che le pecorelle vengano in bocca al lupo. Non vedo unità di scorta; un vero peccato non poter dividere il bottino con altri battelli e sterminarlo!
Ci sono molte navi piccole, scelgo con cura i miei bersagli.
Prima coppiola contro un mercantile da 7.000 tonnellate: due centri, ma la nave continua a navigare con solo incendi a bordo. Nel frattempo lancio con il siluro di poppa, ma manco il bersaglio. Lancio per il colpo di grazia al piroscafo a prua: colpito e affondato.
Scendo a 30 m. per ricaricare i siluri e navigo sotto il convoglio nella stessa direzione per lanciare di nuovo.
Per il secondo attacco controllo dal periscopio: il convoglio è scompaginato, ogni nave naviga per conto suo a velocità diverse l'una dall'altra. Lancio 4 siluri su due petroliere: colpisco con tutti i siluri, ma stanno ancora in piedi. Riesco a lanciare un altro siluro ognuno, colpisco ma non affonda nessuna delle due! Maledizione! Una continua a navigare, l'altra si ferma. Aspetto nei paraggi di quella ferma ma resta a galla. Aspetto che il resto del convoglio si allontana e poi la finisco con pochi colpi di cannone.
Inizio quindi a inseguire il convoglio mentre carico i siluri esterni: devo finire la petroliera in fiamme!
Dopo qualche ora sono di nuovo davanti al convoglio, per assestare il colpo finale alla petroliera in fiamme: colpita e affondata!
Sono ormai le 11 del giorno successivo, mi dirigo verso Lorient per caricare nuovi siluri e continuare la missione.
...
"Comandante, la vogliono in sala comando". Ero a letto completamente immerso nella lettura, sbircio dalla tendina e vedo un po' di persone radunate in sala comando: balzo in piedi e volo da loro. "Auguri comandante, buon anno!" Era la mezzanotte del primo gennaio, ed era la prima volta che lo festeggiavo a 80 metri di profondità in zona di guerra. "Auguri, e che il 1941 sia pieno di mercantili affondati!" declama il Secondo alzando il bicchiere con uno spumante italiano portato a bordo da qualcuno. "Come se fosse facile...", bisbiglia Udelar. "Comandante, come sintetizza questo 1940 di guerra?" mi chiede il capo silurista. "Abbiamo rischiato la pelle, ma solo quando abbiamo in un certo senso deciso di rischiarla. A volte ho provato a superare il limite, in superficie, e andare ben al di là del consentito - intanto Udelar annuisce con il capo -, ma era necessario per capire quale fosse il punto fino al quale poterci spingere. E poi non abbiamo ancora risolto il problema dei siluri magnetici, che non riusciamo a far esplodere." "In una birreria a Lorient ho parlato con alcuni comandanti - interviene Tillman - e sono anche loro alle prese con lo stesso problema. Un comandante aveva mandato una lettera al BdU con la richiesta di effettuare dei test più approfonditi nella scuola sommergibilisti, mentre un altro mi diceva di non averli mai usati per evitare appunto questi problemi." "Credo che per ora sarà meglio metterli in soffitta e affidarci al vecchio e sano impatto: l'impatto non mente. Alla salute!"
5 gennaio 1941
ore 03.19 Dopo un lungo inseguimento raggiungiamo una petroliera che naviga isolata. Due siluri non sono bastati: la finiamo con il cannone. Il 1941 inizia bene!
7 gennaio 1941
ore 06.41
"Convoglio in vista!" Balzo in torretta: si vedono dei fumi. Ci avviciniamo, non è molto grande, ci sono due navi trasporto truppe, alcuni mercantili e diversi caccia. Vado in rotta parallela per superarlo e andargli in testa. Poco dopo le vedette mi annunciano altre navi in vista: è un altro convoglio, molto più grande, che va in altra direzione e sta incrociando il primo. Sono praticamente in mezzo ai due, e devo decidere il da farsi. Seguire il convoglio grande, con maggior possibilità di riuscita, o quello piccolo e meglio scortato, ma con due navi trasporto truppe? Decido per la seconda opzione, buttare giù un trasporto truppe e far bagnare il cu#o ai Tommy aiuterebbe anche le operazioni di terra.
Manovro e dopo alcune ore sono in posizione, mi avvicino e tra me e il mio obiettivo passa un caccia, che si trova a 200 metri dal mio periscopio, che saltuariamente faccio affiorare appena. Di poppa un altro caccia, a circa 800 metri. Potrei intanto silurarlo (va a velocità costante senza zigzagare), ma non voglio allarmare il convoglio. Non mi vedono e non mi sentono. Il caccia passa, il "mio" trasporto truppe è a 900 metri: lancio tutti e 4 i siluri di prua: affondato! Intanto lancio anche il siluro di poppa al caccia, ma lo manco (in realtà l'angolazione di impatto era troppa e forse ha rimbalzato, ma ho voluto tentare lo stesso)
Scendo a 150 m. e ricarico i siluri come un forsennato, mentre cerco di restare in mezzo al convoglio andando al massimo della velocità nella stessa direzione. Caricati 3 siluri risalgo a quota periscopica: ho a portata di tiro un mercantile che è l'ultimo della fila. Non avrò la possibilità di portare un ulteriore attacco, e decido di recapitargli tre confetti: affondato!
Ora rimango con due siluri di prua e uno di poppa, lascio il convoglio perché devo trasferire i siluri dalla coperta, e devo farlo in superficie.
il BdU mi toglie il punto di pattugliamento: ma decido di restare in zona operazioni.
Dopo poche ore incontro un mercantile isolato: due siluri sono sufficienti per affondarlo.
Senza siluri decido di tornare a Lorient
Pattuglia: 7 navi per 60.999
Totale: 60 navi per 441.545