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La Battaglia Di Punta Stilo


Gunter

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.... :s41: Qualcuno di voi conosce la storia riguardante la famosa Battaglia (se così si può definire) combattuta il 9 luglio 1940 al largo del faro di Punta Stilo (mar Jonio) tra la nostra flotta comandata dall'ammiraglio Campioni e qualle Inglese?

 

I :s10: o dal canto mio stò cercando di ricrearla in Editor Mission e posso dire di essere già a buon punto, (ovviamente per parcondicio dovremo vincere noi s'intende..... :s10: e non come dice la realtà storica che fù in incontro alla pari senza ne vinti ne vincitori!) appena finito... se vi interessa.... appena finito, Comandanti, vi faccio sapere!!! :s02:

 

 

 

Un saluto a voi tutti e Buona Caccia... :s02:

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.... :s10: Bhe!.... esimio Cap.no le tue conoscenze storiche sono esatte.... effettivamente nella realtà storica Ufficiale non risulta aver partecipato nessun tipo di somm).... Ma se noi vogliamo partecipare ora possiamo farlo scegliendo tra protagonisti (aiutando un pò la nostra flotta,...) o da semplici osservatori!!.. anche perchè nessuno potrà dirci con certezza assoluta se dei somm.... erano comunque presenti limitandosi semplicemente ad una presenza passiva (in maniera non ufficiale s'intende...) in quel lontano giorno di Luglio!! :s02:

 

 

Un saluto!!

Modificato da Gunter
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Visitatore Mattesini

Vi erano in agguato, a sud del Golfo di Squillace, uno sbarramento subacqueo di cinque sommergibili: "Brin", "Pisani", "Sciesa", "Settimo" e "Settembrini", che però non ebbe occasione di intervenire contro la Medciterranean Fleet, che, sulle intercettazioni e decrittazion radio da parte di Maristat, si riteneva sarebbe arrivata da sud-est nella zona in cui era stata concentrata la Flotta italiana.

 

Ma durante la notte, in seguito alla scoperta delle nostre navi da parte di un idrovolante da ricognizione britannico (il Sunderland L5803 del 228° Squadron di base a Malta), il comandante della Mediterranean Fleet, ammiraglio Cunningham, aveva cambiato rotta, dirigendo per tagliare la rotta per Taranto delle navi italiane al largo di Punta Stilo, dove poi, con le nostre navi costrette a battersi in condizioni tattiche non previste, si sarebbe verificata la battaglia, che segnò, non una vittoria ai punti, ma un netta e poi condizionante sconfitta navale.

 

La flotta italiana fu infatti costretta a ritirarsi dopo che la corazzata "Giulio Cesare2 era stata colpita da un proiertto da 380 mm della corazzata britannica "Warspite", e nel proteggerne la ritirata furono ancora colpiti, da 3 proietti da 152 mm dell'incrociatore "Orion", il nostro incrociatore pesante "Bolzano", nonchè da un proietto da 120 il cacciatorpediniere "Alferi".

 

Nessun danno subirono le unità britanniche.

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.....Prima di tutto vorrei ringraziare :s20: il Comandate Mattesini, per la sua tempestiva risposta, e poi vorrei ricordare...e questa e anche storia, che i movimenti delle unità della nostra flotta durante la fine del 1941, erano sempre puntualmente comunicati al nemico, ma non dai suoi ricognitori bensì direttamente dalla fonte, il comando di "Supermarina" a Roma dove il verbo spia e tradimento erano molto in voga :s41: (vista la fedeltà monarchica dei vertici del Ministero della Marina e il conseguente malumore per una guerra voluta esclusivamente dal regime!) :s32: ... come pure i movimenti dei nostri aereosiluranti (in verità sempre pochi e mai aumentati di numero), lasciando appositamente od opportunamente la supremazia dei cieli nel mare "Nostrum" alla Mediterranean Fleet, con la conseguente distruzione :s68: di quasi tutta la nostra flotta alla fine della guerra, una flotta che primeggiava nel Mediterraneo... :s06: ma tutto questo non è idea mia l'ho letto molto tempo fa in un libro (purtroppo non più in mio possesso) che racconta con dovizia di particolari tutta la storia della guerra vissuta della nostra marina e gli atteggiamenti di Roma al comando "Supermarina" :s36: per il regime!!... il libro in questione è stato scritto subito dopo la fine del conflitto il titolo era "NAVI E POLTRONE".... dal titolo si capisce tutto!!!.... Ma forse è un'atteggiamento che ritroviamo ai nostri giorni, in cui fedeltà, patria e onore ed unità sono solo delle parole vuote per personaggi sempre pronti a vendersi per il loro credo (sopratutto euri, euri, euri, euri....(opportunista e personalista).....

 

 

Scusate per questa digressione storica, ma alla fine della guerra la nostra bandiera è diventata sempre di più un semplice "fazzoletto incolore".... :s12:

 

 

Un saluto a tutti e viva l'Italia e gli italiani.... :s53: :s67: (quelli veri! se ci sono rimasti) :s02:

Modificato da Gunter
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bella l'idea di ricreare punta stilo ed un grazie a Mattesini per la puntualizzazione sui battelli presenti.

 

vi chiedo di evitare,però, OT sull'argomento. sopratutto evitando di fare di tutta l'erba un fascio (scusate il luogo comune).

io mi sento Italiano e il Tricolore ha ancora un significato per me. come lo ha per tante persone che frequentano questo e altri forum. Dunque perchè innescare una flame quando non ce ne è bisogno? (senza contare che è vietato dalle condizioni d'uso del forum? :s02: )

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:s10:....Ribadisco ciò che ho detto in precedenza, scusandomi ancora se con le mie affermazioni ho leso oltre che le regole di questo forum, anche la "SENSIBILITA'" di qualcuno, ma non credo che i valori universali di patria da me citati, siano motivo di divisione :s12: tra noi almeno spero!!

 

 

 

Una saluto a voi tutti! :s02:

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Vorrei evitar polemiche ed OT, come giustamente ci ricorda Totiano, ma ad onor del vero, "Navi e Poltrone", che anch'io ho letto e che è ancora nella mia libreria (zona cose navali), non è stato scritto da Trizzino immediatamente dopo la guerra: infatti il copyright nella mia copia è del 1966 (Edizioni Longanesi, lire 350).

Il fatto che mi spinge ad entrare nella discussione sta nella necessità di ricordare che, quando Trizzino scriveva, nessuno (o pochi) era a conoscenza delle "imprese" di ULTRA e quindi delle capacità decifrative degli Inglesi.

Spesso il traditore quindi non stava fra gli uomini di Supermarina, ma nelle comunicazioni via radio.

 

Non voglio difendere Supermarina, che ha tanti torti nella preparazione e conduzione della guerra sul mare, ma da qui a dire che fossero tutti traditori corre molta strada, anzi molto mare.

Nè intendo escludere che all'interno di Supermarina (o della Royal Navy, o della Kriegsmarine, o della US Navy) ci fossero delle spie, c'erano, ma c'erano da tutte e due le parti.

Gli uomini sono "animali deboli", animali cui interessa il denaro, gli agi, le donne, il lusso. Punti deboli che vengono sfruttati, in pace ed in guerra.

 

Supermarina, se condusse male la guerra, fu per poca capacità non per tradimento.

Come disse Francesco I re di Francia in altra occasione "tutto è perduto, meno l'onore e la vita, che sono salvi", purtroppo nel nostro caso molti persero la vita.

 

Poi dovremmo con molta uniltà riconoscere, a difesa poi dei comandanti in mare, che dalle nostre scrivanie è molto più facile condurre in battaglia navi o reggimenti, temo che nella realtà, sul mare o sulla terra, con l'odore della battaglia, sia ben più difficile.

 

Un cordiale saluto.

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...... Innanzi tutto ti ringrazio Odisseo per la precisazione sulla data di pubblicazione del libro.... ma sai avendolo letto circa 18 anni fà..... Comunque ti ringrazio per essere intervenuto in questo forum e per aver precisato molte cose che non ricordavo.... sicuramente gli uomini di mare sono diversi dagli uomini in poltrona come tu dici e per questo non volevo creare una polemica assurda ed inutile con il passato, ma come ai detto mi associo comunque a te ricordando anche e sopratutto quegli uomini che durante la guerra in mare ed in tutte le epoche hanno (e che continuano oggi a farlo) dato il meglio di loro stessi sacrificandosi fino alla fine senza risparmio per dovere e onor di patria....

 

....Un saluto e Grazie! :s20:

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