andrega Posted December 31, 2005 Report Share Posted December 31, 2005 (edited) Titolo: STORIA DELLA PIRATERIA (UNDER THE BLACK FLAG) Autore: David CORDINGLY Casa editrice: Mondadori Anno di edizione: 1995 Anno di riedizione: 2003 Pagine: 317 Dimensione: 20x13,5 Prezzo originale: Prezzo di mercato: 9 Euro Recensione: Un libro ricco di aneddoti e atmosfera, corredato da numerose cartine, che racconta la vera storia di personaggi leggendari come Barbanera, Morgan o il capitano Kidd, ma anche di tanti uomini comuni; e che ci sorprende svelando l'esistenza di coraggiose donne pirata o descrivendo minuziosamente lo stile e le severissime regole della vita di questi fuorilegge. Un mondo misterioso e affascinante, circon_ dato dal velo del mito e raramente conosciuto nella sua realta storica, su cui fa ora definitivamente luce questa "Storia della pirateria", tanto avvincente quanto storicamente rigorosa. Note sull'autore David Cordingly,laureato alla Oxford University, è uno dei maggiori esperti mondiali di storia della pirateria e autore di numerose pubblicazioni di successo sull'argomento. Per oltre dodici anni è stato Direttore delle mostre del National Maritime Museum di Greenwich. Edited September 4, 2008 by Totiano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted January 30, 2007 Report Share Posted January 30, 2007 Andrega non funziona più il link alla foto, potresti... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Kashin Posted January 30, 2007 Report Share Posted January 30, 2007 In effetti la precisione e le documentazioni storiche lasciano da parte la fantasia,a chi legge, e lasciano di piu' la storia di questi" conosciutissimi" personaggi (Dopo la lettura ci si rende conto di conoscerne ben poco)...un consiglio a chi si avvicina alla lettura ....non e' un romanzo di cappa e spada.- Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
andrega Posted February 13, 2007 Author Report Share Posted February 13, 2007 Andrega non funziona più il link alla foto, potresti... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted May 23, 2009 Report Share Posted May 23, 2009 Sollevate la fascia e mettete nella parte concava l’imbando delle bugne (non troppo stretto), la deriva e il gratile di bordame, e il corpo della vela; fate attenzione a non lasciarlo andare troppo avanti e sotto, e a non lasciarlo penzolare a poppa. Poi tesate l’imbando fin sopra il pennone, spianando la fascia e portandola giù a poppa, e assicurandone il gerlo dell’imbando attorno all’albero, e la vela di mezzana, se ve n’è una, all’amante. Questo passaggio certo delizierà alcuni di voi. Per fortuna, si tratta solo di un brano del Seaman’s Manual di R.H. Dana del 1844, con cui l’autore esemplifica il gergo marinaresco. Per il resto, si tratta di un libro gradevole, scritto con la scorrevolezza tipica della storiografia anglosassone, ricco di curiosità ed aneddoti, ma storicamente, come già sottolineato dai post precedenti, ben sostenuto, basato, oltre che sulla bibliografia più moderna, anche su lettere scambiate tra i governatori coloniali e l’amministrazione londinese, giornali di bordo, documenti processuali, ecc. Pur accennando anche ai pirati cinesi, filippini, indiani, si specifica che tratta prevalentemente della pirateria occidentale nella sua “epoca d’oro”, tra XVII e XVIII secolo. E’ corredato , oltre che da numerose cartine e da diverse di pagine di note e di bibliografia, anche da una serie di appendici con dati sui processi ed esecuzioni di pirati tra 1700 e 1730, su attacchi pirata tra 1716 e 1726,estratti dalla Disponibilità di Navi e Vascelli di Sua Maestà in servizio emanati dall’Ufficio dell’Ammiragliato /1715-1720) (si estraggono i battelli destinati alla lotta alla pirateria), tabella dal giornale di bordo di William Dampier in rotta nell’Oceano Pacifico, 1686. Questo per sottolineare che l’autore è considerato uno dei maggiori esperti di pirateria. E’ stato l’organizzatore della mostra “Pirats: fact and fiction” inaugurata nel maggio 1992 al National Maritime Museum di Londra, che prevista per durare quattro mesi, ebbe un successo tale da essere prorogata per….tre anni! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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