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Gommoni Contro Sommergibili?


Totiano

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sul nr di agosto 2005 di Sea technology è stato pubblicato un interessante articolo di cui riassumo i contenuti:

 

una task group transita alla velocità di 20 nodi da "a" a "b" in prossimità di coste, il tratto di mare deve essere disinfestato da battelli convenzionali (è stato preso come esempio un 209). Invece di elicotteri ed aerei sono impiegati dei gommoni a chiglia rigida (RHIB) che imbarcano un trasduttore sonar tipo quello impiegato dagli elicotteri.

 

Dopo diverse sperimentazioni è stata anche effettuata una esercitazione (TASWEX-04) che sembra aver riscosso risultati positivi. Minori per certi versi ( come capacità di scoperta) agli eli ma con i seguenti vantaggi:

 

minor costo in termini di materiali impiegati e mantenimento dei mezzi (per un RHIB equipaggiato e radiocomandato sembra possa costare 4000 dollari e non c'è dubbio che la manutenzione di un eli e la qualificazione dei piloti costi molto di +)

 

minor rischio in termini di vite umane, nel breve termine i gommoni dovrebbero diventare radiocomandati e comunque, mentre esistono alcune armi contro eli ed aerei, un gommone credo sia virtualmente inattaccabile da un sommergibile.

 

Titoilo dell'articolo: "Low-frequency dipping sonar on a rigid-hulled inflatable boat - a new sonar surveillance for use in shallow water littorals"

rhib.JPG

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Interessante..

 

Ma, questi gommoni 'radiocomandati' devono essere guidati a vista, presumo. E comunque sia ci deve essere un nave/base da qualche parte nelle vicinanze.

 

Difesa anti-gommone ? La vedo brutta.. Oltre ad attacare la nave/base oppure ECM.

Modificato da kaos^rbs
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Visitatore Marco U-571

Non hanno bisogno di essere filoguidati in quanto operano in superficie e non in immersione. Il problema della propagazione delle onde radio si ha circa dopo un metro sotto il livello dell'acqua. Viene inoltre molto antipatico gestire diversi gommoni filoguidati.

Un normale comando radio potenziato per gli scopi previsti è più che sufficiente.

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Probabilmente si può installare un GPS collegato a un computer di guida per il posizionamente del barchino, programmato per portare il gommone fino alla posizione assegnata e per tenercelo (grazie al GPS), si stende una griglia di sonar e zakkete, in quell'area non entra più nessuno. Anzi ampliando il concetto, una volta individuato il sub. si puo pensare a mandargli sopra uno o più barchini dotati di un cariche di profondità, magari a anche questi radiocomandati, in stand-by silenzioso in attesa del povero fesso. Una volta sulla verticale del sub.... zakkete, 4 cariche da 150 kg e il sub non c'è più. E il tutto potrebbe essere comandato da un centro di controllo a terra oppure imbercato su una nave-comando, magari attrazzata come "nave madre" per lo spiegamento e il recupero dei barchini rivelatori e dei barchini killer....

Cosa ne pensate?

Ciao

 

Ursus Atlanticus

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Una forma di difesa potrebbe comunque esserci, anzi, tre, però sono il primo a dire che almeno le prime due sono poco pratiche:

 

1) Si emerge, si tira fuori una Browning caibro 12,7 mm e si affondano i barchini uno per uno.. però si perde l'invisibilità, e se sopra al campo di sensori c'è un elicottero antisom, si fa una brutta fine.

 

2) Si ricorre a dei sommozzatori per affondarle, però è una operazione lenta....

 

3)Potrebbe essere possibile realizzare un piccolo minisub come quelli che vengono utilizzati dai cacciamine, però imbercato sul sottomarino, che dovrebbe letteralmente andare a caccia dei barchini, dotato di telecamere e filoguidato, armato con una serie di piccole cariche esplosive da applicare sotto i barchini, e attaccarli uno per uno.....

 

Cosa ne pensate?

 

Ciao

 

Ursus

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Fantastico Ursus!!!

Scartando le altre 2, che giustamente come hai detto sono poco pratiche e pericolose, l'idea del minisub,robottizzato e filoguidato è secondo me la più promettente, tenendo presente che potrebbe essere lanciato da un tubo di lancio siluri, con opportuni adattamenti, e guidato dalla stessa centrale di lancio del Sommergibile.

Basterebbe a questo punto che fosse dotato di una lama affilata per affondare e neutralizzare il gommone.

Ciao

Luciano

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Visitatore Gotrek

Esiste anche qualcosa di meglio dei minisub...

 

Impulso EMP....

 

E così vediamo cosa succede ai comandi, al sonar e al GPS....

E realizzarlo è molto meno costoso e difficile del minisomm.... che per quanto veloce non può raggiungere i 70 nodi del gommone a tutta velocità....

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:s01: :s01: :s01:

Ricordo che quando ero in Marina parlando dei nuovi tipi di armamenti, qualcuno mi ha detto" Guarda che per ogni nuova arma esiste una controdifesa, quando inventano un arma inventano contemporaneamente, la difesa da questa", penso che sia vero, lo scienziato che crea una cosa nuova crea anche le contromisure per difendersi.

Ciao

Luciano

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Visitatore Pesce persico

L'effetto "EMP": Questo fenomeno fu scoperto negli anni '60, in seguito ad esplosioni nucleari sperimentali: la sigla EMP sta per Electro Magnetic Pulse cioè impulso elettromagnetico. L'esplosione nucleare genera una gran quantità di radiazioni, tra qui quelle elettromagnetiche, e questo "caos elettrico" di gigantesche proporzioni è capace di sconvolgere per un certo periodo ogni sistema elettronico o elettrico su di una vasta area. Quest'effetto non è, di per sé, letale ma bisogna tener presente che tutti gli strumenti di controllo dei moderni arsenali nucleari sono elettronici, cioè basati su computer; in un' ipotetica guerra nucleare, il "primo colpo" dell'avversario causerebbe non solo enormi distruzioni, ma anche, molto probabilmente, la pratica impossibilità per il paese colpito di controllare il proprio arsenale: le bombe lanciate nel contrattacco potrebbero risultare di fatto prive di un efficace sistema di puntamento e controllo, per cui potrebbero cadere nei posti più impensati, a casaccio.

 

 

 

Naturalmente era un copia-e-incolla eh... :s01:

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discussione stimolante!

 

non sono molto ferrato sugli EMP ma mi sembra di ricordare che richieda una potenza enorme per essere "sparato" ed una antenna o trasduttore di dimensioni considerevoli. certo non alla portata di un sub convenzionale o al limite con AIP cui si riferisce l'articolo. Certo però che l'idea ha un suo fascino, avete approfondimenti in merito?

 

per quanto riguarda le altre idee, forse l'unica applicabile è il mini sottomarino. esistono da tempo e sono racchiusi negli acronimi UUV e AUV. penso si possa immaginare una carica esplosiva da applicare o lanciare in qualche modo al Rhib, anche se a 20 nodi mi sembra difficoltoso.

 

rimane l'astuzia umana, quella che in mille modi diversi permette (assiem a un po di fortuna) di evadere da una caccia AS dopo che si è stati trovati. o ancora meglio quella che permette di sfondare lo schermo del convoglio...

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Magari un cannoncino a tiro rapido, montato a prora, sicuramente i proiettili non avrebbero la stessa portata, che hanno nell'aria, ma ha distanza ravvicinata, addio gommone, e relative apparecchiature, senza necessità di emergere.

Ciao

Luciano

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Magari un cannoncino a tiro rapido, montato a prora, sicuramente i proiettili non avrebbero la stessa portata, che hanno nell'aria, ma ha distanza ravvicinata, addio gommone, e relative apparecchiature, senza necessità di emergere.

Ciao

Luciano

 

intendi montato sul sub?perchè nn mi pare molto conveniente..sparando cmq si genera rumore che verrebbe captato dai sensori del gommoncino prima di saltare in aria, rischiando di venire individuati.

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:s03: :s03: :s03: :s03: :s03:

 

Fren era una battuta di spirito!!!!

 

Sono in sintonia con Totiano, non è facile scovare un Sommergibile, e in particolare con i gommoni

radiocomandati, a bordo ci sono esseri umani e la loro grande fantasia.

Un mio compagno di corso che era elicotterista addetto alla caccia dei Sommergibili, mi ha detto, che ogni volta che dovevano dare la caccia al Toti e compagni, sapevano che avrebbero fatto solo giri a vuoto, in quanto non riuscivano mai a trovarli. Certo che con i grandi Sommergibili Nucleari Americani, era un altra musica.

Ciao

Luciano

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In realtà l'idea di utilizzare dei barchini dotati di sonar presenta anche degli inconvenienti:

 

1) Una volta deciso il tipo di sensore, (attivo o passivo, marca e modello), che comada le distanza tra ogni singolo natante dall'altro, cioè la maglia, l'impiego di un simile sistema di rilevamento antisom potrebbe essere analogo a un campo minato, cioè un sistema sostanzialmente fisso di vere e proprie "boe sonar", in quanto il massimo raggio di scoperta si ottiene a sensore fermo. In effetti l'unico vantaggio rispetto a un sistema di boe fisse è la possibilità di rispiegamento in altro sito, ma questo è un vantaggio "strategico" e non tattico (ovvero maggiori capacità di scoperta), rispetto a un campo a sensori fissi, nonchè il vantaggio di calibrare il campo secondo le necessità.

Dove il sistema mobile può entrare in crisi è in caso di burrasca o maltempo, quando sarebbe difficile mantenere la posizione e soprattutto i sensori, filati in mare dai barchini, potrebbero essere sottoposti a dei "saliscendi" prodotti dal moto ondoso, molto fastidiosi per l'efficenza dei sonar e che in casi estremi potrebbe produrre la rottura del cavo di vincolo. In caso di eventi atmosferici estremi addirittura i barchini potrebbero venire distrutti (mai sottovalutare la forza del mare, ha affondato anche delle portaerei).

 

Inoltre, soprattutto se disponessi di un battello di dimensioni non troppo piccole e con la possibilita di connettermi a un satellite da osservazione (magari in immersione tramite una boa "stealth"), una volta rilevate le posizioni dei singoli barchini organizzerei un attacco multiplo, con almeno 3-4 robot, in maniera scientifica..... (per questo mi serve un sub non troppo piccolo, per contenere diversi di questi mini sub radiocomandati......A questo punto, eliminato un numero adeguato di sensori mi sono creato una via di transito e procedo all'attacco, anzi, meglio ancora, l'attacco potrebbe venire effettuato da un altro sub, rimasto ancor più nascosto in attesa del via libera.

 

 

A 70 e più nodi , col rumore dello scorrimento del fluido il sensore non capta più niente e quindi il campo diventa inefficace e pure scombussolato, inoltre a 70 nodi il cavo è sottoposto a simili sollecitazioni meccaniche che facilmente si può spezzare.

 

Comunque un altro sistema poterbbe essere quello di montare un disturbatore elettromagnetico su dei piccoli UAV (velivoli non pilotati) alcuni simili a piccoli elicotteri ( già esistono e sono stati sperimentati a bordo di sub americani), programmati per mettersi in volo stazionario sopra il campo di barchini per disturbanre le comunicazioni radio con il centro di comando e di elaborazione dei dati, rendendo inefficace il campo stesso, anche solo per il tempo di permettere il passaggio del sub.

 

 

Ciao a tutti

 

Ursus Atlanticus

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Ursus hai introdotto una variabile interessante, un piccolo sogno nel cassetto che vagheggio nelle mie considerazioni oniriche: un UAV lanciabile a snorkel. è una ipotesi molto interessante, offre il vantaggio di non rendere immediatamente visibile il battello (anche se in questo modo ha dichiarato la sua presenza) mentre lo stesso UAV può attaccare con piccoli calibri i gommoni. non sò se sarebbere invece in grado di trasportare i sistemi per EMP.

 

passiamo all'analisi dello scenario per chiarire alcuni particolari dell'esercitazione.

i rhib funzionano come un elicottero ovvero filano il sensore, vanno in emissione, sollevano il sensore,si spostano ad alta velocità e ricominciano. hanno l grosso vantaggio di costare meno di elicotteri e lo svantaggio di risentire del maltempo poco di più degli elicotteri.

 

lo scenario prevede la bonifica da sub convenzionali di un tratto di mare in prossimità di coste dove deve transitare la formazione navale. è lo scenario tipo che coinvolge un paese canaglia che, quando li ha, ha pochissimi battelli e poche possibilità di satelliti e tecnologie disponibili (tranne forse un paio...).

 

nel tutto si deve tenere presente una cosa: vale la pena impiegare un arma do 10000 euro su un barchino che ne vale 3000? non sempre, e comunque è spazio levato ai siluri (o missili o mine), il vero carico pagante di un sommergibile...

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  • 3 weeks later...

...accidenti... avevo scritto un messaggione ma il server mi ha segato le gambe... posto solo la conclusione che mi fa fatica ripensarci completamente... :s04:

Mi sa che noi sommergibilisti finiremo con lo starcene in cameretta a guidare gli UUV con il portatile collegato alla Vodafone.... quasi come giocare online a Sh!!!

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  • 2 weeks later...

Variante sul tema: il sistema a controllo remoto Manta, basato sull'idea che un sottomarino diventi una centrale operativa di controllo di un certo numero di drones, armati e dotati di propri sensori, lanciabili dal sub. e filoguidati, in modo da estendere l'area controllata.

 

Alcune immagini:

 

Il Manta

 

9_uuv_-_sas_manta_pic_copy.gif

 

 

Il sistema di lancio e alloggiamento nel sub.

 

8_uuv_-_peel_hi-res_copy.gif

 

Il concetto generale

 

1_uuv_-_lmrs_graphic_copy.gif

 

Ciao

Ursus

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