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Ijn Akitsushima


pugio

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Dopo aver visto questa foto del modello realizzato

2eed6di.jpg

 

mi sono riuscito a procurare il modello in 1/200 (in cartoncino) e il relativo profilo dedicato alla nave reale: particolarissima nave trasporto idrovolanti Emily:

posterò delle foto quando comincerò i lavori....(Nachi permettendo :s01: ).

Pugio

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Ciao Pugio,

Ma non stai mai fermo,

sei peggio di me,

non ne finisci uno, che riparti con un'altro modello.

Io ne ho avviati 4, lo sai non in cartoncinoma nessuno finito naturalmente.

 

Ciao

 

Fassio

 

:s67:

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:s03: heheheh caro Fassio, si anche io non mi fermo mai!!!!! Sai della mia passione per la Marina Imperiale e oltre al Nachi che ben sai stò per mettere in cantiere sia l'Akitsushima che la Fuso: quando le finirò non lo sò................ma mai mettere limiti alla Provvidenza!!!!!!. Un caro saluto. Pugio

 

:s03: heheheh caro Fassio, si anche io non mi fermo mai!!!!! Sai della mia passione per la Marina Imperiale e oltre al Nachi che ben sai stò per mettere in cantiere sia l'Akitsushima che la Fuso: quando le finirò non lo sò................ma mai mettere limiti alla Provvidenza!!!!!!. Un caro saluto. Pugio

 

:s03: heheheh caro Fassio, si anche io non mi fermo mai!!!!! Sai della mia passione per la Marina Imperiale e oltre al Nachi che ben sai stò per mettere in cantiere sia l'Akitsushima che la Fuso: quando le finirò non lo sò................ma mai mettere limiti alla Provvidenza!!!!!!. Un caro saluto. Pugio

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Ciao Pugio,

a ragione Fabio attento a non impallarti, altrimenti.........................

Da ben 2 anni ho cominciato un CT classe Navigatori in 1/150 che ora, quando riprenderò i disegni in copisteria riuscirò a terminare, grazie a te.

Il Bismarck della Hachette che gli altri ragazzi hanno finito da tempo immemore.

Il Roma Hachette che finirò se va bene nel 2013 quando sarà terminata in edicola.

Poi un Vittorio Veneto in 1/200 che è in costatnte e conrtnuo ripensamento (ho fatto 6 volte il progetto di come realizzare lo scafo con 6 sistemi diversi.)

Quindi per non far torto a nessuno da più di un anno ho iniziato uno sciabecco arabo.

Tutte le suddette navi sono ferme allo scafo.

 

Il tutto come te ben sai naturalmente in legno, poi se si vuole eccedere ho messo in fabbrica ben 8 Kit di aerei in 1/72, tutti in dotazione sia alla Regia che all'AMI.

 

Dici bene Fabio, bisogna stare attenti a non impallarsi altrimenti ci si da una patta per l'orecchi.

 

Un saluto a tutti

 

Fassio

 

:s67:

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Il Bismarck della Hachette che gli altri ragazzi hanno finito da tempo immemore.

Il Roma Hachette che finirò se va bene nel 2013 quando sarà terminata in edicola.

Poi un Vittorio Veneto in 1/200 che è in costatnte e conrtnuo ripensamento (ho fatto 6 volte il progetto di come realizzare lo scafo con 6 sistemi diversi.)

 

ciao R.N. Pola, non per riprenderti..... per carità..... ma mi permetto una battuta :s01:

con le corazzate si usa il femminile..... perchè mantenerle..... costa parecchio!! :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s68:

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ciao R.N. Pola, non per riprenderti..... per carità..... ma mi permetto una battuta :s01:

con le corazzate si usa il femminile..... perchè mantenerle..... costa parecchio!! :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s68:

Anche se "navalmente" si usa il maschile, Andrea ha ragione... :s03: :s03:

Penso possa interessare questo adagio che circola, soprattutto, negli ambienti marittimi statunitensi...

 

A ship is called a 'she' because there is always a great deal of bustle around her;

there is usually a gang of men about;

she has a waist and stays;

it takes a lot of paint to keep her good looking;

it is not the initial expense that breaks you, it's the upkeep;

she can be all decked out;

it takes an experienced man to handle her correctly;

and without a man at the helm, she is absolutely uncontrollable;

she shows her topsides, hides her bottom;

and when coming into port, always heads for the buoys.

 

Traduzione (abbastanza libera):

Una nave è femminile, perchè è sempre al centro dell'attenzione,

ha sempre addosso un bel po' di uomini,

ha un girovita e degli stralli,

e ci vuole parecchia pittura per farla apparire in buone condizioni.

Non è tanto alta la spesa iniziale d'acquisto, quanto ciò che bisogna spendere per mantenerla nel tempo...

Può essere tirata a lucido,

ci vuole un uomo d'esperienza per condurla

e senza un uomo al timone è assolutamente priva di controllo.

Solitamente, mostra le sovrastrutture e nasconde la chiglia

e quando entra in porto, si dirige sempre verso le boe (*)

 

(*) quest'ultima frase gioca sulla somiglianza - in inglese - tra le parole "buoys" (boe) e "boys" (ragazzi - giovanotti), e non può essere completamente resa in italiano.

 

spero non me ne vorranno le signore del forum... :s15:

Modificato da Alagi
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Cari Alagi e Andrea,

Diversi anni fa lessi un libro che parla della Bismarck (per farvi piacere al femminile)

il libro è "Nave da Battaglia Bismarck" edito da Albertelli e scritto da Burkard von Mullenheim-Rechberg, la frase a cui mi riferisco la si trova a pag. 30

il comandante della Bismarck Ernest Lindeman disse al suo Aiutante di Bandiera queste parole:

 

"Un'altra cosa. In futuro, preferirei sentire nominare la nave, da tutti a bordo, al maschile, se si parla della Bismarck.

Una nave così potente non può che essere un "lui" e non "lei".

 

Il sottoscritto è affezionato alle tradizioni in maniera atavica.

Ma queste si possono anche cambiare, per cui da oggi cercherò di parlare delle navi al femminile.

State tranquilli, visto e considerato avete ragione.

Anche se per il mantenimento delle unità al femminile dovrò chiedere un supplemento di fondi al Ministro del Tesoro per trucco e parrucco.

Carissimi ragazzi io accetto tutto battute e quanto di simile, state tranquilli io stò al pezzo (come si dice da queste parti).

 

Un carissimo saluto, al femminile.

 

Mi avete fatto veramente ridere.

 

Ciao

 

Fassio

 

:s67:

 

PS: Mi potete chiamare per nome anche quando mi scrivete, visto che porto per nome un cognome Navale.

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Signori Comandanti tutti, questa filosofica trattazone sul sesso delle corazzate è quantomeno interessante: io da parte mia, essendo anche stato per diversi anni negli Stati Uniti, preferisco chiamarle nave da battaglia (battleship) quindi il genere rimane asessuato, non pendendo nè da una parte nè dall'altra:

interessantissimo è il connubio corazzata (o nave in genere) donna.

Per esperienza diretta, avendo avuto due matrimoni, concordo pienamente con un qualcuno di molto importante che disse: "Le navi, come le belle donne costano....e non si può biasimare chi rinuncia ad evere una bella e potente flotta" :s03: :s03: :s03: :s20: .

 

Sarebbe bello che altri Comandanti esprimessero la loro idea,

Pugio

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Io ho sempre considerato le navi militari al maschile, e le mercantili al femminile (con alcune eccezioni)

Forse la sessualità lessicale deriva più dal genere che dal nome proprio?

incrociatore VENETO, maschile, 1970-1990 - NNBB VENETO, femminile, 1935-1945

Che ne dite?

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Caro Melekin, quello che dici mi pare più che giusto, però se non vado errato è consuetudine scrivere sul berretto( chiedo scusa se non uso il termine giusto: ero in artiglieria)dei marinai Nave Ardito; Nave Doria; Nave Vittorio Veneto ecc. ecc. e fino al 1943 se non sbaglio Regia Nave Zara ecc. ecc. : quindi mi domando: dato che in entrambe le epoche citate si usava il suffisso Nave, è maschile o femminile???????? :s12: :s12:

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In realtà, a ben pensarci.... :s16:

Io ho sempre detto "Nave Veneto (quindi "lei")

ma quando non usavo il sostantivo Nave davanti al nome, usavo il maschile : il Veneto, il Garibaldi, ecc.

 

Mahhh.... :s12:

 

A proposito di impallamenti, ritornando a quanto ci riferiva l'amico RN Pola, io sono uno di quelli che non devono parlare:

- una Bismarck (Lindberg) da finire di restaurare

- una Bismarck (Lindberg) da finire di costruire con pesanti modifiche

- una Graf Spee (Aurora) da restaurare

- una Hood (Airfix) come sopra

- una Yamato (Nichimo 1/550) pure

- un'altra Yamato (questa è pure Nichimo, ma 1/200) in arrivo dagli USA

- una Scharnhorst (xyz) da restaurare

- un rimorchiatore Waker (ex Smit Houston) da RC-izzare

- un U-Boot 1/150 (doyusha?) da capirci qualcosa perchè dovrebbe pure navigare

 

(più aerozzi vari 1/72 da rappezzare ed un P-51 Ghost Mustang 1/32 trasparente da rimettere assieme).

Come si può vedere, tutta roba in plastica, ( :s19: ) ma almeno sto preparandomi qualcosa da fare quando andrò in pensione.

Il problema è la moglie: quando arriverà la Yamato da un metro e trenta, ci sarà da ridere....

 

:s55:

Fabio

Modificato da fabio53
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Spero che il tuo balcone sia al coperto...

 

....per dormirci? :s19:

in realtà ho un giardinetto, se ritrovo la vecchia canadese (la tenda, voglio dire), mi posso anche aggiustare così.... :s11:

 

(il problema della Yamato è che poi, una volta finita, dovrò creare un mobile ad hoc, non la si può piazzare su uno scaffale).

 

 

PS: Chiedo scusa al Com.te Pugio, sono andato vistosamente e colpevolmente fuori tema.

Faccio ammenda, porgendo i sensi della mia ammirazione per i suoi lavori!!! :s54:

Modificato da fabio53
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Caro Fabio53.....io credo che se la cantieristica italiana funzionasse come noi....non basterebbe l'intero mediterraneo per metterci le navi! :s03:

Per quanto riguarda l'incontro moglie vs yamato io usai, per fargli digerire un Barbarigo da 1,5 metri autocostruito in resina, questo sitema:

un paio di orecchini con la perla e una cenetta sul mare. Ma si è arrabbiata comunque!!!! :s01: Ora si è abituata ma mi ha imposto la limitazione al di sotto di un metro! :s03:

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Grazie del consiglio, caro Pugio,..... che mi fa pensare alla discussione sul sesso delle navi e sul loro costo, :s14:

comparato a quello delle donne: dunque, orecchini più cenetta,.... :s07:

allora abbiamo dimostrato che è proprio così!!! :s03: :s03: :s03:

:s55:

 

Fabio

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:s03: :s03: :s03: Verissimo Fabio: penso che abbiamo risolto l'arcano :s01:

Così finalmente potrò sempre dire alla mia dolce metà "Tesoro sei slanciata come la Nagato nel mar dei coralli" :s03: :s03: :s03: :s03:

 

Ciao Pugio

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In realtà, a ben pensarci.... :s16:

Io ho sempre detto "Nave Veneto (quindi "lei")

ma quando non usavo il sostantivo Nave davanti al nome, usavo il maschile : il Veneto, il Garibaldi, ecc.

 

E questa è la procedura corretta. :s02:

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Grazie del consiglio, caro Pugio,..... che mi fa pensare alla discussione sul sesso delle navi e sul loro costo, :s14:

comparato a quello delle donne: dunque, orecchini più cenetta,.... :s07:

allora abbiamo dimostrato che è proprio così!!! :s03: :s03: :s03:

:s55:

 

Fabio

[

 

Pugio

Caro Fabio53.....io credo che se la cantieristica italiana funzionasse come noi....non basterebbe l'intero mediterraneo per metterci le navi!

Per quanto riguarda l'incontro moglie vs yamato io usai, per fargli digerire un Barbarigo da 1,5 metri autocostruito in resina, questo sitema:

un paio di orecchini con la perla e una cenetta sul mare. Ma si è arrabbiata comunque!!!! Ora si è abituata ma mi ha imposto la limitazione al di sotto di un metro!

 

devo dire che abbiamo scoperto altri 2 campioni di OT...

Modificato da Iscandar
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evo dire che abbiamo scoperto altri 2 campioni di OT...

 

Hai ragione, caro Comandante. :s68:

Ho già fatto ammenda in post precedente: posso solo aggiungere, a mia scusante, :s19:

che la tentazione di divagare su vari argomenti con persone con le quali si rintraccia una comunanza di sentire è sempre molto forte.

 

:s55:

Fabio

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Quando l'OT è condotto come è stato condotto in questo topic, diventa il "sale" di Betasom ed uno dei motivi più piacevoli per seguirne le discussioni.

 

Bravo Zulu a tutti! :s01:

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A proposito, qual'è l'origine di Bravo Zulu? Detto così mi ricorda una perla degli sketchs di "Piloti", quando Max Tortora comunica alla torre: Bravo, Charlie, dì a Roger che se n'annamo...

 

 

qui c'è la risposta e fa fonte è autorevole, un piccolo assaggio

 

"Bravo Zulu"

 

This is a naval signal, conveyed by flaghoist or voice radio, meaning "well done"; it has also passed into the spoken and written vocabulary. It can be combined with the "negative" signal, spoken or written NEGAT, to say "NEGAT Bravo Zulu," or "not well done."

 

in definitiva "Ben Fatto" :s20: :s20: :s20:

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Cari Comandanti,

sono felice di aver avviato una simile discussione solo e soltanto dal mio modo di parlare e di scrivere.

Scusate, la mia più che grande ignoranza, ma per OT che cosa intendete?

Forse chi va fuori tema in un topic o altro.

 

Uu caro Saluto

 

Fassio

 

:s67:

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Comandanti tutti,

anche io chiedo venia per l'OT nel quale mi sono lanciato e per farmi perdonare "doppio giro di Spalletti e Coppiette di Ariccia" :s03: :s10: Però devo dire che come giustamente ha detto il Comandante Alagi, anche questi piccoli fuori tema cementano questo stupendo forum di questo stupendo Equipaggio :s20: :s20: :s20:

Per ritornare al tema originario, ovvero l'Akitsushima, mi ha stuzzicato l'idea di approfondire l'argomento, facendo un parallelo con la RN. Miraglia, che se non ricordo male era una unità appoggio per idrovolanti.

Disponendo di poca documentazione sulla suddetta unità, ringrazio sin da adesso i Comandanti che vorranno aiutarmi con immagini o disegni della Miraglia.

Grazie. Pugio

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Dimenticavo: :s68:

se qualche Comandante volesse cimentarsi nella costruzione di questo bel paper model sarò ben felice di inviare tutti i file.

Dietro simbolico compenso di una bevuta di Spalletti virtuale :s03: :s03:

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  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...

Ciao Pugio,

Bel lavoro, non c'è che dire. veramente notevole.

Ma il povero Nachi?

 

Grazie del disegno.

 

Un saluto

 

Fassio

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speriamo che non ti confonda e fai uno swap e crei qualche nuova unità... ;)
:s03: :s03: Caro Iscandar....potrei creare la Akinachi :s03: :s03: suona anche bene :s01:

Scherzi a parte, stò cercando di lavorare in parallelo anche per ottimizzare i tempi di taglio delle parti, così risparmio pure sul cartoncino.

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