sidescanner Inviato 20 Settembre, 2005 Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 (modificato) Portaerei classe Essex danneggiata da un tifone verso la fine degli anni 40... Modificato 20 Settembre, 2005 da sidescanner Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andrega Inviato 20 Settembre, 2005 Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 Eheheh...quando si dice la forza della natura! :s08: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Betasom Inviato 20 Settembre, 2005 Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 Curiosità: pensate che con il ponte piegato in quel modo in caso disperato si possa comunque lanciare un aereo ? O riducendone la lunghezza vengono meno metri preziosi, sopratutto nel tratto finale dell'accelerazione? A intuito io direi che volendo è ancora possibile. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gilbyit Inviato 20 Settembre, 2005 Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 Curiosità: pensate che con il ponte piegato in quel modo in caso disperato si possa comunque lanciare un aereo ? O riducendone la lunghezza vengono meno metri preziosi, sopratutto nel tratto finale dell'accelerazione? A intuito io direi che volendo è ancora possibile. <{POST_SNAPBACK}> Credo proprio di si usando una catapulta sicuramente. Al ponte mancano 4-5 metri ad occhio non mi sembrano significativi per compromettere un decollo, se no vorrebbe dire che le portaerei venivano fatte giuste giuste a misura i decollo, io no credo. Ciao Gil Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ursus Atlanticus Inviato 20 Settembre, 2005 Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 (modificato) Oltre al ponte sono state danneggiate le parti terminali delle catapulte ( che quindi sono inutilizzabili), tuttavia un aereo della WWII, partendo dalla poppa per sfruttare tutto il resto del ponte di volo (circa 200 metri ancora), con un buon vento di prora e la nave alla massima velocità(30-40 nodi il vento più 33 della velocitàdella nave danno un bonus di 70 nodi di velocitàrelativa in più al velivolo) in carico leggero, tipo un caccia, avrebbe potuto decollare, un bombardiere o un aerosilurante potrebbero decollare solo se disarmati. Comunque le operazioni di lancio sarebbero molto lente. Un aereo moderno non credo, senza catapulte hanno bisogno di almeno 300 metri di pista, più della lunghezza della nave. Un velivolo Vtol (tipo Harrier o lo Yak 38) potrebbero decollare senza grossi problemi, ma sempre con carichi bellici leggeri. Ciao a tutti Ursus Atlanticus Modificato 20 Settembre, 2005 da Ursus Atlanticus Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sidescanner Inviato 20 Settembre, 2005 Autore Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 altra portaerei, altra tempesta... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Betasom Inviato 20 Settembre, 2005 Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 (modificato) Oltre al ponte sono state danneggiate le parti terminali delle catapulte ( che quindi sono inutilizzabili) Nella foto della prua della portaerei Essex non riesco a distingure le catapulte. Come son fatte? Io ero convinto che le catapulte fossero un'accorgimento post bellico, contemporaneo all'introduzione degli aerei a turbina. Modificato 20 Settembre, 2005 da Betasom Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore blumen Inviato 20 Settembre, 2005 Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 la catapulta c'era giànei primi anni 30 ( o forse anche prima) su tutte le maggiori navi da guerra e penso sia stata inventata contemporaneamente all'utilizzo dell'aereo imbarcato come ricognitore Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Betasom Inviato 20 Settembre, 2005 Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 la catapulta c'era giànei primi anni 30 ( o forse anche prima) su tutte le maggiori navi da guerra e penso sia stata inventata contemporaneamente all'utilizzo dell'aereo imbarcato come ricognitore Ma la catapulta di cui parli tu non è quella tipica usata sulle corazzate per lanciare gli idrovolanti? Sulle portaerei essendoci il ponte di volo non credo servissero quel tipo di catapulte "A bandiera". O mi sbaglio ? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
C.te Simone Inviato 20 Settembre, 2005 Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 per rimanere in tema: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore blumen Inviato 20 Settembre, 2005 Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2005 @ beta: il ponte di volo "lungo" sulle prime porterei non c'era ,( a memoria mi viene in mente la Furious inglese degli anni 20)...e penso che il vantaggio di avere un aiuto in decollo non sia trascurabile in condizioni non ottimali (assenza di vento o bassa andatura) ... in fondo anche i fratelli Wright si aiutarono con una rudimentale catapulta nel loro primo decollo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sidescanner Inviato 21 Settembre, 2005 Autore Segnala Share Inviato 21 Settembre, 2005 (modificato) Sulla classe Essex inizialmente c'erano 3 catapulte: una brandeggiabile e 2 "tradizionali". Quella brandeggiabile era collegata direttamente alla rimessa sotto il ponte di volo e serviva principalemte per lanciare ricognitori e caccia, ma fu sbarcata quasi subito (vedi allegato). Le catapulte sul ponte di volo ereno come detto 2, capaci inizialmente di lanciare 7.3 tonnellate a 74 nodi poi furono migliorate permettendo di laciare 8.2 tonnellate a 78 nodi. Tenete presente che il peso massimo al decollo dell'aerosilurante Avenger era intorno alle 8 tonnellate, quindi mettendo la prua al vento con 30 nodi di velocitàdella nave si ha una velocitàrelativa dell'aria nell'ordine dei 100 nodi. Nella foto si intravede la parte terminale di una delle catapulte. Non ho trovato niente su come funzionassero le catapulte, ma penso che fosse un sistema idraulico e non a vapore come sulle moderne portaerei. L'Aquila e la Graf Zeppelin dovevano anche loro essere dotate di catapulte, credo ad aria compressa. In ogni caso la lunghezza del ponte (circa 270 metri) permetteva atterraggi ed appontaggi in entrambe le direzioni: infatti di solito c'erano 9 cavi d'arresto a poppa e 6 a prua. A proposito dei danni al ponte di volo,dopo la guerra fu introddotta la hurricane bow (la prua da uragano), cioè la prua chiusa, più resistente ai danni da mare grosso. Stanotte ho studiato :s01: Modificato 21 Settembre, 2005 da sidescanner Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.