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Pianosa, Il Mistero Della Nave Nato


Von Moraht

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:s33: camerati, stavo spulciando il quotidiano di La repubblica online, e ho trovato questo strano articolo, su una nave nato tedesca, che deve servire per esplorazioni geografiche, con degli strani siluri a bordo, adesso vi spiego dettagliamente :s08: ,

 

:s08: L'Alliance si è incagliata nelle secche e l'isola adesso è blindata

Interrogazione parlamentare dell'Ulivo, la Procura apre inchiesta

 

ROMA - Una sofisticata nave della Nato incagliata a Pianosa come un qualsiasi peschereccio. E' da qui che nasce il mistero dell'Alliance, un'imbarcazione tedesca di quasi cento metri che esplora i fondali del Tirreno per studiare un'alga chiamata posidonia. Solo che l'alga cresce a cento metri dalla superficie marina, mentre a bordo della nave ci sono siluri che vanno a una profondità di seimila metri, con un raggio d'azione di 500 chilometri. Queste potenti apparecchiature, ufficialmente, servono solo a fini scientifici. Ma molti aspetti di questa vicenda devono essere ancora chiariti.

 

este_25190133_02360.jpg

 

 

Un incidente anomalo. L'Alliance è una nave oceanografica tedesca, lunga 93 metri e con una stazza di 3.180 tonnellate. Opera da alcuni anni per conto della Nato nell'area dell'arcipelago toscano, una delle zone più incontaminate del Tirreno: qui, infatti, è vietata infatti sia la navigazione sia la balneazione. L'imbarcazione scientifica è stata autorizzata a svolgere ricerche e studi e si trova lì con l'appoggio di un'altra nave Nato, l'italiana "Leonardo". Venerdì sera, però, nonostante i sofisticati congegni a bordo, l'Alliance si è arenata a Cala Giovanna, sull'isola di Pianosa. Si sono aperti due squarci a prua, da cui è uscita acqua di sentina, ma secondo la capitaneria di porto non ci sono rischi di inquinamento. Intanto, oggi e domani le gite sull'isola sono sospese e lo saranno finché la situazione non sarà tornata alla normalità.

 

La posidonia e il sottomarino. Sono "strani esperimenti", commenta Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente: "In una zona dove la posidonia non ha più segreti, viene da chiedersi il perché dell'utilizzo di un bestione di oltre tremila tonnellate di stazza". Oltretutto, aggiunge Venneri, negli anni scorsi il ministero dell'Ambiente ha speso miliardi per studiare l'area dell'arcipelago toscano.

 

"L'Alliance e la Leonardo operano in questa zona già da alcuni anni", spiega Umberto Mazzantini, responsabile di Legambiente nell'Arcipelago toscano. "Hanno fatto diversi esperimenti, di cui non si sa quasi nulla, e più volte le zone da loro studiate sono state poi chiuse alla balneazione e alla pesca. Nei giorni scorsi, nelle acque dell'arcipelago, è stato avvistato anche un sottomarino. Che cosa facesse qui, è un mistero".

 

Guardare la tv con un telescopio. "E' bene far sapere - spiega Venneri - che la nave della Nato stava testando dei raffinatissimi robot naviganti e subacquei, progettati per scopi sicuramente non scientifici dall'Office of Naval Research degli Stati Uniti". Questi robot sono siluri di plastica, guidati da appositi barchini, della lunghezza di 3 metri e del peso variabile tra i 100 e i 300 chili. Dei gioiellini tecnologici capaci di immergersi a 6mila metri di profondità ed essere controllati fino a una distanza di 500 chilometri. Sarebbero progettati per eseguire mappature dei fondali, fare rilevamenti ambientali marini ed esplorare siti archeologici subacquei. Ma potrebbero avere anche altre applicazioni.

 

"Studiare con quei siluri la posidonia, che cresce a 100 metri dalla superficie perché ha bisogno della luce, è come guardare la tv con un telescopio", denuncia Venneri. "Sono evidenti le potenzialità militari di questi robot e, dunque, i nostri timori di militarizzazione sono quanto mai reali, visto che la Nato è riuscita a beneficiare anche di alcuni edifici sull'isolotto". Come ogni anno, infatti, il Wwf ha fatto richiesta per alcuni locali da utilizzare per l'osservazione degli uccelli: richiesta bocciata, e locali destinati a ospitare il personale Nato.

 

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Un'area superprotetta. L'isola al momento è blindata e non sono possibili nemmeno le escursioni a terra. Spiega ancora Legambiente: "Sono stati mobilitati i mezzi navali del ministero dell'Ambiente per cercare di limitare i danni. Questa è una zona marina che dovrebbe essere superprotetta e che ospita ambienti ormai unici nel Mediterraneo, con fauna e flora di grandissima importanza". Pianosa, infatti, è classificata come zona di protezione speciale dell'Unione europea e la sua estesissima prateria sottomarina di posidonia oceanica è sito di importanza comunitaria. Inoltre, sta per essere istituita un'area marina protetta. "Bisognerà fare chiarezza non solo sull'accaduto, ma anche sul futuro dell'isola. Perché il piano di tutela e valorizzazione dell'isola, più volte annunciato dal ministero dell'Ambiente, giace ancora nei cassetti?". Per Venneri, tra carcere e Nato, "l'isola è di nuovo un'isola di militari".

 

Interrogazioni parlamentari e inchieste. Si muovono intanto anche la politica e la magistratura. Ermete Realacci, deputato della Margherita e presidente onorario di Legambiente, ha infatti presentato un'interrogazione urgente al presidente del Consiglio e ai ministri dell'Ambiente e della Difesa per fare luce sulla vicenda. Analoga richiesta arriva di Ds e dai Verdi, persuasi che la versione ufficiale sulla "ricerca scientifica" non sia affatto credibile. La procura di Livorno ha poi aperto un'inchiesta per fare chiarezza sia sulle ragioni dell'incagliamento sia sui motivi della spedizione scientifica. Secondo i magistrati, è poco convincente, infatti, l'ipotesi che due navi sofisticate come la "Alliance" e la "Leonardo", della Marina militare italiana non si siano accorte in tempo della secca.

 

 

 

:s33: sinceramente io una nave che serve per rilievi geografici, con siluri a bordo, non capisco che senso abbi!

voi avete qualche idea ?

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Aggiungerei che,per la precisione, la Posidonia non è un'alga ma una pianta (con radici etc)utilizza la sintesi clorofilliana ed a 100 (cento) metri difficilmente riceverà sufficiente luce per attivarsi. Diciamo magari che si trova FINO a 100 mt, di profondità, ma si trova senz'altro da 1 (uno) a 40 (quaranta) mt con maggiore frequenza...

 

Quanto all'Alliance direi che l'importante è che non abbia fatto danni, tanto non sapremo mai la verità...

 

fatalista??

un pochino, stasera...

:s01:

ciao

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Visitatore Andreas

E' sempre la solita storia ... si decide qualcosa ... e questo qualcosa viene violato ...

E' odioso ... almeno abbiano il coraggio di ridichiarare la maledetta isola poligono militare e la facciano finita ...

... sembrano sempre i soliti bambini presi con le mani nella marmellata ...

 

Ma non hanno ancora capito che, volendo, possono fare lo stesso quello che vogliono ma semplicemente seguendo un attimo piu' la forma ed evitando le solite figure?

 

:s14: :s06: :s14:

 

 

... naturalmente, spero di sbagliarmi ... nel frattempo sono pronto ad accogliere da 1 a 2 militari NATO nella stanza attigua alla mia per sperimentazioni di trivellazione nel giardinetto di mia nonna ...

 

:s14:

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Siluri fino a 6000 metri di profondita'? E a cosa servirebbero siluri che scendano cosi' tanto? Ma quali siluri!! Non e' che sono apparecchiature da scandaglio, magari munite di telecamera per esplorazione, come ha poi dichiarato anche l'ineffabile Venneri? E se servissero anche per altri scopi, che bisognerebbe notificare a lui l'utilizzo? E non sarebbe un diritto della NATO gestire tali apparecchiature in modo "discreto"? Chi ha visto quei "cosi" li ha chiamati siluri!? :s04: :s04: Che poi un sommergibile NATO non possa andare dove vuole, anche vicino a zone protette, mi sembra pretesa abbastanza puerile (ammesso che il battello sia stato avvistato). Spesso ai signori di Legambiente, peraltro meritori in alcune cose, bisogna fare una grossa tara su quanto dichiarato, specie quando ci sono i militari di mezzo. Poi e' normale che un giornale come Repubblica raccolga, ricami e rielabori, non per niente il quotidiano l'ha fondato un certo Scalfari...Mai sentito di una nave militare italiana chiamata "Leonardo", c'era solo una volta un somm. chiamato Leonardo da Vinci, ma e' stato radiato da un bel po'. Per quanto riguarda l'incaglio, be', purtroppo alcuni anni fa in Albania si incaglio' anche il Vittorio Veneto. Sulla Nazione di Firenze quattro righe; danni dichiarati (alla costa): fuoriuscita dalle falle di H2o di sentina, con la Capitaneria di Porto che afferma non esservi pericolo di inquinamento. Pero', ora che ci penso, la Nazione e' un giornale filogovernativo, quindi tende a coprire le marachelle di quegli scriteriati e bugiardi della NATO. Per sapere la verita' bisogna leggere Repubblica e sentire Legambiente.

Scusate, ma a me viene da ridere.

:s04: :s04:

Modificato da Mizar X
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Non so cosa stia facendo l'Alliance, so però che è stata e viene usata tanto per scopi scientifici che che scopi militari e le sue apparecchiature sono destinate a lavorare sott'acqua. Trovo l'articolo provocatorio e fatto da un giornalista che non sà di cosa parla (come spesso capita). Immagino che i siluri siano dei UUV, hanno la forma del siluro perchè idrodinamicamente è la migliore ma ospitano sonar e telecamere per esplorare il fondale, e lo fanno bene tanto a 10 che a 1000 metri (se sono progettati per arrivarci). E se ho già una apparecchiatura disponibile non me ne costruisco un'altra uguale perchè devo andare a profondità minori. IL paragone col telescopio è sballato. Forse è + adeguato il paragone di guardare il telegiornale con un tv LCD a 42 pollici completo di impianto home teatre da 5000 euro. E' sprecato ma se è l'unico che ho e va bene xchè comprarne un'altro?

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"Studiare con quei siluri la posidonia, che cresce a 100 metri dalla superficie perché ha bisogno della luce, è come guardare la tv con un telescopio", denuncia Venneri. "Sono evidenti le potenzialità militari di questi robot e, dunque, i nostri timori di militarizzazione sono quanto mai reali, visto che la Nato è riuscita a beneficiare anche di alcuni edifici sull'isolotto". Come ogni anno, infatti, il Wwf ha fatto richiesta per alcuni locali da utilizzare per l'osservazione degli uccelli: richiesta bocciata, e locali destinati a ospitare il personale Nato.

A parte la grande minchiata (che solo un giornalista poteva dire) del telescopio, qui mi pare che ci sia anche un ROSICO di qualcuno che non può più andarsene in vacanza gratis sull'isola con la scusa di guardare gli uccelli... :s03: :s03: :s03:

 

Mah! G.

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Che pazienza che ci vuole...l'Alliance è una nave oceanografica specializzata in ricerche sull'acustica sottomarina.

 

E' immatricolata in Germania per motivi burocratici, ma è a tutti gli effetti una nave Nato (un po' come gli AWACS che sono immatricolati in Lussemburgo). La sua base principale e a La Spezia presso il SACLANT, uno dei migliori centri al mondo per l'acustica subacquea.

 

La Posidonia oceanica è ,come ha giustamente sottolineato il C.te Arillo, una pianta superiore che fa la fotosintesi e perciò vive solo fin dove arriva la luce; nel corso dei miei lavori in giro per l'Italia l'ho vista solo una volta oltre i 40 metri, per il resto mediamente si trova fino a 30 metri circa.

 

Per capirci se la posidonia è un alga, allora i boschi delle alpi sono un algaio...la posidonia è più simile ad un abete che ad un alga!!!

 

Passiamo ai "siluri": il C.te Totiano li ha correttamente identificati come UUV (underwater unmanned vehicle; si trova anche la sigla AUV autonomous underwater vehicle).

 

Si tratta di mini sommergibili di dimensioni variabili che portano a bordo tutta una serie di strumenti di ricerca; il carico pagante varia in funzione della missione assegnata: si possono imbarcare multibeam (per la batimetria), side scan sonar (per i sonogrammi), telecamere, sonde CTD (per le caratteristiche chimico fisiche della colonna d'acqua), correntometri...

 

il raggio d'azione è variabile: ci sono AUV oceanici che hanno autonomie nell'ordine di diverse centinaia di miglia...la rotta di solito è pre programmata (stile missile da crociera per capirci).

 

Confermo l'esistenza di Nave Leonardo, sempre collegata al SACLANT.

 

La cosa grave è l'incaglio della nave...un grosso disonore specialmente per una nave da ricerca dotata delle migliori attrezzature, anche se in mare possono succedere centinaia di cose che portano ad un incidente, per fortuna tutto sommato lieve.

 

scusate la lunghezza del post...

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Siluri fino a 6000 metri di profondita'? E a cosa servirebbero siluri che scendano cosi' tanto?

 

Per distruggere i "PINDOSOMMERGIBILI", forse????????

 

:s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03: :s03:

 

G.

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Confermo l'esistenza di Nave Leonardo, sempre collegata al SACLANT.

 

La cosa grave è l'incaglio della nave...un grosso disonore specialmente per una nave da ricerca dotata delle migliori attrezzature, anche se in mare possono succedere centinaia di cose che portano ad un incidente, per fortuna tutto sommato lieve.

 

Grazie per Nave Leonardo.

Per l'incaglio, beh..,quando avvenne per il Vittorio Veneto in Albania, pur essendomi congedato dalla MMI da diversi anni, ogni volta che incontravo un mio amico ufficiale della AMI, mi vergognavo come un cane bastonato..

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Vergognarti come un cane bastonato? perchè?

 

L'aereonautica quanti f104 ha perso? Ed ha anche tragedie ben peggiori per lo stesso motivo: l'avaria del mezzo meccanico, qualche volta aggravata dall'errore umano.

 

In quello stesso punto del veneto non si contano le navi arenate, perfino la blasonata Royal navy ci ha lasciato le penne.

 

Scusatemi il luogo comune:

solo chi non mangia non fa briciole...

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Visitatore Andreas

Taglino l'isola a meta': meta' agli ambientalisti e meta' ai militari ... lo dichiarino prima ... e POI possono far arrivare nella meta' prestabilita l'ira del Signore di armi dallo spazio.

 

Sottolineo il mio punto di principio, l'unico che mi sta a cuore: se si decide qualcosa, lo si rispetti.

 

Se lo si viola, bene, si faccia avanti un Generale o portavoce del Ministero XY e dica qualcosa di sensato, di credibile ...

 

bho ...

 

:s14:

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Per l'incaglio, beh..,quando avvenne per il Vittorio Veneto in Albania, pur essendomi congedato dalla MMI da diversi anni, ogni volta che incontravo un mio amico ufficiale della AMI, mi vergognavo come un cane bastonato..

 

E tu ricordagli che ogni volta che decollava o atterrava un AMX dovevano andare a raccattare i pezzi che perdeva! :s04:

 

G.

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E tu ricordagli che ogni volta che decollava o atterrava un AMX dovevano andare a raccattare i pezzi che perdeva!  :s04:

 

G.

Se e'per questo gli ho anche ricordato che per gestire (Grottaglie) 18 Harrier, la Marina impiega 400 persone circa, mentre l''Aeronautica per gestire altrettanti cacciabombardieri ne impiega quasi il triplo di personale. E ancora che la guerra elettronica sono venuti ad impararla presso i centri MMI (ma di quest'ultima cosa non sono sicuro). :s04:

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...un mio amico lavorava all'Aermacchi .......dove hanno un reparto per le "manutenzioni" ,non dico altro :s13:

 

 

a me sembra una cosa normale...., no ? :s09:

 

tutte le aziende che costruiscono veicoli del genere hanno reparti di manutenzione anche la OTO-MELARA e la IVECO..

 

manutenzione programmata e/o straordinaria..

 

ricordo di un Meccanico che aveva viaggiato in lungo e largo per riparare mezzi acquistati da paesi esteri... ( in particolare Carri Armati di costruzione Italiana in medio oriente.. )

Modificato da kaos^rbs
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Grande Mizar! Veramente? Dacci dettagli in piu' su questa storia ... come e' possibile?

 

:s10:  :s11:

Allora, la prima notizia e' di fonte sicura.. Me l'ha fornita l'unico del mio corso che e' rimasto in servizio, ex sommergibilista, ora Capitano di Corvetta, che si trova a Taranto.

La seconda a dire il vero me la sono inventata io, ma secondo me(che comunque sono di parte)ha una base di verita'. Quel tipo di servizio ora e' unificato alle tre FFAA.

Il mio amico ha contestato ovviamente il secondo punto. Per il primo, quello della gestione degli aerei, ha obiettato che la MM aveva gia' portato il personale all'organico previsto, mentre loro dovevano ancora terminare la riduzione..Ma e' stato facile smontare le sue argomentazioni...Tra l'altro mica la AM puo' ridurre cosi' drasticamente il personale da portarlo ad un terzo circa di quello che e' ora.....Di finanziamenti ne arrivano cosi' pochi, che e' piu' che necessario ottimizzare le risorse e non sprecare niente. La MM e' abituata da sempre a farlo. In ultimo non me la sento di fare paragoni sulla preparazione del personale.

Saluti a tutti..

:s01: :s04:

Modificato da Mizar X
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Visitatore blumen
QUOTE(blumen @ 28 lug 2005, 11:38)

...un mio amico lavorava all'Aermacchi .......dove hanno un reparto per le "manutenzioni" ,non dico altro

 

 

 

 

 

 

 

a me sembra una cosa normale...., no ?

 

tutte le aziende che costruiscono veicoli del genere hanno reparti di manutenzione anche la OTO-MELARA e la IVECO..

 

manutenzione programmata e/o straordinaria..

 

ricordo di un Meccanico che aveva viaggiato in lungo e largo per riparare mezzi acquistati da paesi esteri... ( in particolare Carri Armati di costruzione Italiana in medio oriente.. )

 

certo che è normale ,ci mancherebbe, la manutenzione programmata è una cosa sacrosanta e prevista negli aerei .... il mio " non dico altro " era per far capire su "come" arrivavano gli aerei per le riparazioni.... piani di coda segati,carrelli distrutti ecc...

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certo che è normale ,ci mancherebbe, la manutenzione programmata è una cosa sacrosanta e prevista negli aerei .... il mio " non dico altro " era per far capire su  "come" arrivavano gli aerei per le riparazioni.... piani di coda segati,carrelli distrutti ecc...

 

:s13: :s13:

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Beh... certo che confondere una pianta marina con un'alga...

Cmq la Posidonia è una pianta della famiglia delle Fanerogamee che si differenziano dalle comuni alghe per il semplice fatto che possiedono radici, fusto e foglie.

Le praterie di Posidonia possono sopravvivere a quote di 35-40 m.

A quote più basse non ci sarebbe sufficiente luce solare che garantisce la fotosintesi e quindi la vita (e la produzione di ossigeno).

Come tutte le piante in autunno (emisfero boreale) la Posidonia comincia a perdere "le foglie" e quindi con le mareggiate invernali le spiagge si riempiono sommando strati su strati di materiale.

Studiare un'alga che in raltà è una pianta che cresce a 100 m di profondità ma che poi in realtà non supera mai i 45 m con dei siluri.... la cosa puzza... proprio come le posidonie lasciate a marcire sulle spiagge !

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Studiare un'alga che in raltà è una pianta che cresce a 100 m di profondità ma che poi in realtà non supera mai i 45 m con dei siluri.... la cosa puzza... proprio come le posidonie lasciate a marcire sulle spiagge !

Potresti avere ragione, pero' per te quei mezzi sono siluri?

:s04:

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Non credo... potrebbero essere dei minisub altrimenti coi siluri cosa studi ?

Il comportamento delle foglie e delle radici della Posidonia prima, durante e dopo l'esplosione ? :s04:

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