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La vera storia dell'U-96 e dell'U-571


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La vera storia dell’U571 e dell’U-Boot 96

 

Marco Mattioli

 

Tra le varie pellicole dedicate dal cinema agli U-Boot tedeschi della seconda guerra mondiale, spiccano, per intensità e realismo, il film “U-Boot 96” diretto da Wolfgang Petersen (1981) e per la spettacolarita degli effetti speciali il più recente “U-571”, prodotto da Dino De Laurentiis.

Quello che forse pochi sanno è che due sommergibili tedeschi con queste due sigle hanno operato realmente nei mari del secondo conflitto mondiale, ed anche con un certo successo.

 

Questa è la loro storia:

 

Cominciando con l’U96, che era un battello della classe VIIB, completato nel cantiere “Germaniawerft” di Kiel il 16 settembre 1939, e varato il 1° agosto 1940.

L’U96 entrò ufficialmente in servizio il 14 settembre 1940 nella 7. U-Boot Flotille, che aveva come distintivo il famoso “Wappen”, un toro che ride; al comando di uno degli assi dei sommergiblisti tedeschi, Heinrich Lehmann-Willenbrock, l’U96 salpò da Kiel per la sua prima crociera operativa il 4 dicembre 1940.

Posizionatosi in Atlantico, nella zona dei North West Approaches, l’11 dicembre 1940 affondò due mercantili, il britannico “Rotorua” (10.890 tsl) e l’olandese “Towa” (5.419 tsl); il giorno dopo, 12 dicembre, l’U96 segnò la seconda “doppietta”, colando a picco la motonave svedese “Stureholm” (4.575 tsl) e il mercantile belga “Macedonier” (5.227 tsl).

L’indomani, l’U96 siglò la terza ed ultima doppietta della missione, affondando la motonave britannica “Western Prince” (10.926 tsl), e danneggiando il mercantile inglese “Empire Razorbill” (5.118 tsl); Lehmann-Willenbrock concluse la missione dell’U96 danneggiando la motonave olandese “Pendrecht” di 10.746 tsl, e rientrando alla base di Lorient in Francia il 29 dicembre 1940.

Giusto il tempo di festeggiare il nuovo anno, ed il 9 gennaio 1941 l’U96 partì da Lorient per una nuova missione nell’Atlantico del Nord, sempre agli ordini di Lehmann-Willenbrock. Le prede di questa missione furono due mercantili britannici: l’”Oropesa” (14.118 tsl) e l’”Almeda Star” (14.935 tsl) affondati rispettivamente il 16 e il 17 gennaio 1941; dopodichè l’U96 fece ritorno a Lorient il 22 gennaio 1941. Una breve pausa di otto giorni, ed il 31 gennaio l’U96 fu ributtato nella mischia in Atlantico settentrionale; questa volta la missione sarebbe stata molto più proficua.

Dopo due settimane a secco, l’U96 iniziò subito con un doppietta ai danni delle motonavi britanniche “Clea” (8.074 tsl) e “Arthur F.Corwin” (10.516 tsl) colate a picco il 13 febbraio 1941. Il 18 febbraio fu il turno del mercantile inglese “Black Osprey” di 5.589 tsl, di essere

affondato, mentre il 22 febbraio toccò di colare a picco al mercantile britannico “Scottish Standard” di 6.999 tsl.

L’indomani, 23 febbraio, l’U96 affondò il mercantile inglese “Huntingdon” di 10.946 tsl, per segnare un’altra doppietta il giorno dopo, 24 febbraio, affondando i mercantili “Svein Jarl” (norvegese) di 1.908 tsl, ed il britannico “Sirikishna” di 5.458 tsl.

Quindi l’U96 fece rotta per Lorient, dove arrivò il 28 febbraio 1941. Per la missione successiva l’equipaggio dell’U96 dovette attendere un mese e mezzo, periodo nel quale il sommergibile si trasferì da Lorient a St. Nazaire, base dalla quale salpò il 12 aprile 1941 per il Nord Atlantico.

Le prime due vittime di questa missione furono due motonavi affondate il 28 aprile 1941 per l’ennesima doppietta: la norvegese “Caledonia” (9.892 tsl), e la britannica “Oilfield” (8.516 tsl), seguite dal mercantile inglese “Empire Ridge” (2.922 tsl), colato a picco il 19 maggio 1941; la missione si concluse tre giorni dopo, con il rientro dell’U96 a Saint Nazaire il 23 maggio.

La missione successiva dell’U96 in Nord Atlantico, poco meno di un mese dopo, fu avara di vittorie: iniziata il 19 giugno 1941, fu contrassegnata da un solo affondamento, verificatosi il 5 luglio ai danni del mercantile britannico “Anselm” di 5.954 tsl, e si concluse quattro giorni dopo con l’approdo a St Nazaire, il 9 luglio.

Totalmente priva di affondamenti fu la sesta missione dell’U96 che, salpato il 2 agosto 1941 da Saint Nazaire, fu inserito nel Gruppo “Kurfurst” in agguato nel Nord Atlantico, ma rientrò senza vittorie alla base il 12 settembre. L’U96 partì per la sua settima missione dopo oltre un mese, il 27 ottobre 1941, e fu inserito nel Gruppo di agguato “Stosstrupp”, ma affondò solo il mercantile olandese “Bennekom” (5.998 tsl) il 31 ottobre 1941 in Nord Atlantico.

Il sommergibile fu quindi inserito nel Gruppo di U-Boote “Stortebecker” e destinato ad operare in Mediterraneo: il 1° dicembre 1941 tentò di attraversare lo Stretto di Gibilterra, ma fu attaccato da un velivolo Fairey Swordfish dell’812° Squadron della Fleet Air Arm, e danneggiato.

Per i danni subiti l’U96 fu costretto a rientrare a St Nazaire, dove approdò il 6 dicembre, terminando così una missione contrassegnata dalle contrarietà. A compensazione parziale di questi insuccessi, il 31 dicembre 1941 il comandante Lehmann-Willenbrock ricevette le Foglie di Quercia (Eichenlaub) per la sua Croce di Cavaliere (Ritterkreuz) con la quale era stato decorato il 26 febbraio 1941.

Con l’ingresso in guerra degli Stati Uniti, gli U-Boote vennero concentrati nelle acque statunitensi, e Lehmann-Willenbrock guidò l’U96 nella sua ultima missione al comando di questo battello, presso le coste nordamericane.

La missione iniziò il 31 gennaio 1942 e fu ricca di affondamenti: il 19 febbraio la motonave inglese "Empire Seal" di 7.965 tsl; l'indomani, 20 febbraio, la motonave USA "Lake Osweya" di 2.398 tsl; due giorni dopo, il 22 febbraio, una delle solite doppiette, ai danni del mercantile norvegese "Torungen" (1.948 tsl) e della motonave britannica "Tars" (8.888 tsl). Dopo ripetuti appostamenti, gli affondamenti dell'U96 ripresero il 9 marzo 1942 contro la motonave norvegese "Tyr" di 4.265 tsl; questo doveva essere l'ultimo successo della missione, che l'U96 terminò con il rientro a Saint Nazaire il 23 marzo: subito dopo il comandante Lehmann-

Willenbrock cedette il comando dell'U96 all'Oberleutnant zur See (s.ten.vasc.) Hans-Jurgen Hellriegel, che condusse l'U96 in missione nell'Atlantico settentrionale dal 23 aprile al 1° luglio 1942, senza affondare neanche una nave; nel corso di questa missione, il sommergibile

aveva fatto parte, nel maggio 1942, del Gruppo "Hecht".

Dopo la sua prima deludente missione con l'U96, l'Oblt zS Hellriegel ebbe modo di rifarsi, salpando il 24 agosto 1942 da St Nazaire per l'Atlantico settentrionale: la prima volta che andò a segno, il 10 settembre, Hellriegel si aggiudicò subito una tripletta, affondando il mercantile belga "Elisabeth van Belgie" (4.241 tsl) e la motonave norvegese "Sveve" (6.313 tsl), e danneggiando la motonave inglese "F.J. Wolfe" (12.190 tsl).

Hellriegel colpì anche il giorno dopo, 11 settembre, affondando il peschereccio portoghese "Belaes" di 416 tsl; l'U96 concluse questa missione il 25 settembre affondando il mercantile britannico "New York" di 4.989 tsl, e rientrando a Saint Nazaire il 5 ottobre 1942.

L'U96 effettuò la sua ultima missione operativa in Nord Atlantico al comando di Hellriegel, salpando da Saint Nazaire il 26 dicembre 1942 e arrivando a Konigsberg l'8 febbraio 1943, senza aver conseguito degli affondamenti; nel corso di questa che fu la sua ultima missione di guerra, l'U96 aveva fatto parte del Gruppo "Jaguar" (gennaio 1943).

Un mese dopo, nel marzo 1943, l'U96 venne relegato a compiti di addestramento; dall'aprile 1943 al luglio 1944 il battello fece parte della 24.U-Flotille, comandato in successione dall' Oblt zS Wilhelm Peters (apr.'43 - feb.'44) e dall' Oblt zS Horst Willner (feb.-giu.'44); poi l'U96, comandato dall' Oblt zS Robert Rix (lug.'44 - feb.'45) passò alla 22.U-Flotille dal luglio 1944 al febbraio 1945, quando venne posto fuori servizio.

Ma il destino riservava ancora a questo sommergibile la fine in azione e non la demolizione: il 30 marzo 1945, l'U96 rimase distrutto nel corso di un bombardamento condotto dalle fortezze volanti dell'8th US Army Air Force

sul porto di Wilhelmshaven.

 

 

Passando alle vicende dell'U571, questo era un battello della classe VIIC, costruito nei cantieri Blohm & Voss di Amburgo, dove fu completato il 3 giugno 1940. Varato il 4 aprile 1941, l'U571 entrò in servizio il 22 maggio dello stesso anno e fu assegnato alla 3. U-Flotille al comando del Kapitanleutnant (ten.vasc.) Helmut Mohlmann, ufficiale con cui il sommergibile avrebbe conseguito tutte le sue vittorie.

L'U571 partì per la sua prima missione dalla base norvegese di Trondheim il 18 agosto 1941, diretto nel Mar Artico: qui il 26 agosto il battello danneggiò la motonave sovietica "Marija Ulianova" di 3.870 tsl, e concluse la missione il 5 settembre 1941 arrivando nel porto tedesco di Kiel. Da qui l'U571 salpò diretto nel Nord Atlantico il 18 ottobre 1941: durante la missione

il sommergibile fu inserito nei Gruppi "Stosstrupp" (ottobre 1941) e "Raubritter" (novembre 1941), ma approdò alla base francese di La Pallice il 26 novembre 1941 senza aver ottenuto alcun affondamento.

Altrettanto infruttuosa fu la terza missione del battello, durata dal 21 dicembre 1941 al 27 gennaio 1942: nel corso della missione, effettuata nel Nord Atlantico, l'U571 fu inserito nel Gruppo "Seydlitz", ma come si è visto, rientrò a La Pallice senza vittorie all'attivo. Differente fu la quarta missione, quando l'U571 partì da La Pallice il 10 marzo 1942 diretto verso le coste statunitensi, dove vennero affondate dal battello tre navi: il 29 marzo il mercantile britannico "Hertford" (10.923 tsl); il 6 aprile la motonave norvegese "Koll" di 10.044 tsl; il mercantile statunitense "Margaret" di 3.352 tsl. La missione terminò il 7 maggio 1942, con

l'ingresso dell'U571 a La Pallice.

La successiva navigazione di guerra vide l'U571 salpare da La Pallice l'11 giugno 1942, diretto nel Golfo del Messico. In queste calde acque l'U571, inserito nel Gruppo "Endrass", andò a segno per ben quattro volte: il 7 luglio affondò il mercantile britannico "Umtata" di

8.141 tsl, proseguendo il giorno dopo, 8 luglio, con il danneggiamento del mercantile USA "J.A. Moffet Jr" di 9.788 tsl. Il 9 luglio fu il turno del mercantile honduregno "Nicholas Cuneo" di 1.051 tsl (affondato), e

l'U571 concluse la missione danneggiando il 15 luglio 1942 la motonave americana "Pensylvania Sun" (11.394 tsl) rientrando a La Pallice il 7 agosto 1942. Nelle due missioni successive, l'U571 salpò da La Pallice e vi ritornò senza aver affondato navi avversarie, operando nell'Atlantico del Nord con il Gruppo "Panther" (3 ottobre - 14 novembre 1942) e a sud-ovest delle Azzorre con il Gruppo "Delphin" (22 dicembre 1942 - 19 febbraio 1943).

Durante la prima di queste due missioni, l'U571 venne leggermente danneggiato dalle cariche di profondità e dalle artiglierie della nave scorta HMS "Potentilla", che stava scortando il convoglio SC104.

Dopo le opportune riparazioni, il battello salpò da La Pallice il 25 marzo 1943, diretto in Nord Atlantico: sempre durante questa missione, nell'aprile 1943, l'U571 fu assegnato ai Gruppi "Adler" e "Meise", e colò a picco il mercantile norvegese "Ingerfire" (3.835 tsl) l'11 aprile 1943.

Nella stessa azione il battello fu danneggiato dalle cariche di profondità delle unità di scorta al convoglio ONS2, ma riuscì a sfuggire alla caccia e fece ritorno alla base il 1° maggio 1943.

Qui il KL Mohlmann, che il 16 aprile aveva ricevuto la Ritterkreuz, cedette il comando all' Oblt zS Gustav Lussow.

Con il suo nuovo comandante, l'U571 effettuò una missione senza affondamenti presso la costa dell'Africa Occidentale, dall'8 giugno al 1° settembre 1943, e nel dicembre 1943 venne assegnato al Gruppo "Borkum".

L' 8 gennaio 1944 l'U571 lasciò La Pallice diretto nell'Atlantico settentrionale: doveva essere la sua ultima missione. Il 28 gennaio 1944 l'U571 si portò in vista del convoglio SC151, ma venne avvistato da un Sunderland del 461° Sqn australiano, di scorta al convoglio. L'idrovolante, l'EK557-D pilotato dal Flight Lieutenant (cap.) F.D. Lucas DFC, bombardò il sommergibile, infliggendogli danni fatali; l'U571 affondò in posizione 52°41'N - 14°27'W, 288 km ad ovest della foce del fiume Shannon (Irlanda).

Alcuni marinai tedeschi furono visti nuotare, ma nessuno dei 52 membri dell'equipaggio riuscì a salvarsi, compreso il comandante Lussow.

 

 

Più di sessanta anni più tardi le vicende degli U-Boote 96 e 571, conclusesi in modo drammatico, sarebbero servite di spunto per la realizzazione di due film di successo.

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