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OT -Natale Quartieri Spagnoli Napoli


old_fly37

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A gentile richiesta....

 

 

Natale nei Quartieri Spagnoli

 

Era il 24 dicembre 1958, con ancora un poco di soldi in tasca e un vaglia telegrafico mandato da papà, avevo deciso di passare le feste a bordo dell’Altair, per avere una licenza più lunga a Pasqua, e mi trovavo a Napoli.

Con altri colleghi di bordo, decidemmo di andarci a fare una gita a Capri, è cosi facemmo, sull’aliscafo incontrai una maestrina di Firenze, e i colleghi capirono subito che la gita avrebbe avuto due gruppi diversi, loro e lei ed io… questo per dirvi in poche parole che fu una giornata molto “piacevole” ma che tornai a bordo a tasche vuote, anzi avevo 600 lire e il vaglia ma che non potevo più cambiare , fino a dopo Natale, a Capri avevo spesso tutto quello che avevo e che non avevo calcolato avrei speso…

Questo preambolo per farvi capire la situazione… così arriva Natale e mi trovo solo a Napoli con 600 lire in tasca… nemmeno i soldi per una pizza…

Ma il pomeriggio è bello invita alla passeggiata e mi inoltro nei coloriti Quartieri Spagnoli… gente allegra, botti, sprizza scintille, e tanto colore, scrivo e lo rivivo.

Un ragazzino mi invita ad entrare in un “basso” (non so come si scrive in napoletano, ma è un grande stanzone che si affaccia sulla strada, dove viveva tutta una famiglia, forse esistono ancora non so..) “Trasite marinà ,400 lire e fate il cenone con noi…”

Avevo troppo spesso sentito parlare del quartiere per infilarmi da solo in una avventura poco lieta.. e feci finta di non sentire, ma quello insisteva: Trasite Capo.. 400 lire e…

Trasite, Sergente… non lo feci arrivare a Trasite Marescià e siccome ho sempre avuto uno spirito giornalistico, curioso e avventuroso, e perché il ragazzino aveva una faccia simpatica, decisi di fare l’esperienza…

Entrai…

In una sola stanza c era tutto, una tavola imbandita, diverse persone, musica, allegria, il letto con la nonna ammalata in un angolo… entrai e mi fecero festa, mi fecero posto, mi sedetti alla loro tavola, il ben di Dio era lì apparecchiato, piatti tradizionali napoletani, e il calore della gente: di dove siete? E vostra madre è sola? Io tengo un figlio della vostra età in Germania… non fate complimenti… e mi sentii uno di loro, mi sentii a casa mia, sentii un affetto del quale avevo tanto bisogno… 400 lire??? Per tutto quello che mi offrirono… non capii mai il valore di queste 400 lire, me ne dettero migliaia di lire in cibo, bevande, milioni di lire in affetto, cordialità… pensai che forse rappresentavo per loro il figlio in Germania, e loro in effetti stavano colmando la mancanze dei miei, a quei tempi ancora in Liguria. Fu una serata unica, indimenticabile, preziosa per lo scambio di sentimenti, di valore umano.

Tornai a bordo dell’Altair, con un pacchetto di dolci che mi diedero da condividere con i colleghi rimasti a bordo…

Cercai nei giorni seguenti di ritrovare quella strada, quella porta, quel “basso” ma non ne fui capace… volevo ringraziarli, avevo cambiato l’assegno e volevo fare la mia parte, il mio regalo.. non li ritrovai più, non riuscivo ad orizzontarmi… ma non li persi mai di vista, li vedo ancora adesso, nel mio cuore.

Uno dei Natali più belli della mia vita, Napoli, Quartiere Spagnoli.1958!

 

fly37

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Mi ricordo quando me lo raccontasti per la prima volta a Roma, mentre stavamo incamminandoci verso casa di Intravaia. E mi ricordo ancora l'emozione della tua voce mentre raccontavi la scena del ragazzino che lì su due piedi di faceva avanzare di grado ad ogni richiesta di "trasire" ....

 

... che storie stupende! :s15: :s15:

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Gianni che storia bellissima!!

La felicità è nascosta nel cuore della gente, tutti la cercano disperatamente e non la trovano perchè non sanno dove guardare.

Eppure è li davanti a noi, in un basso nei quartieri spagnoli di Napoli.

Grazie Gianni del tuo racconto ho vissuto quegli istanti con te!!!

Anche a me da marinaio sono successe cose simili, questo è forse il motivo per cui amiamo tanto la nostra gente, che anche se non ha niente, per amore è capace di dare, di farti sentire a casa.

Ciao

e ancora grazie!!!!

Luciano

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Visitatore Gotrek

Napoli è una città capace di questo e altro. W Napoli, città della pizza, del Vesuvio, di Pulcinella e della gente semplice, con un cuore così

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Ora vi racconto una cosa successa a me da ragazzo, quando ero ancora imbarcato sul Tazzoli, a Napoli.

Con il Tazzoli avevamo preso parte ad una esercitazione con gli Americani, e siamo rientrati a Napoli, in quanto, dopo avremmo dovuto andare a La Spezia, per i piccoli lavori.

Sono uscito i franchigia con un amico e siamo andati a visitare il maschio Angioino. all'uscita decidiamo di andare a cercare una pizzeria. ricordo che c'era un sottopassaggio per attraversare via Garibaldi, entriamo nel sottopassaggio e appena giù sento strillare una ragazza. aveva le mani sporche di sangue, e anche la faccia, visto che se le passava sul viso, penso avesse non più di 12 anni, ancora una bambina.

Il mio amico mi dice andiamo via mi sà che l'hanno accoltellata. Invece mi avvicino e le chiedo che cosa fosse successo. lei mi risponde che non sapeva perdeva sangue da sotto. Ho capito subito cosa gli era successo, e vista una Signora in pelliccia che stava passando con il marito l'ho chiamata chiedendogli se poteva fare qualcosa. In un primo momento mi ha guardato come se fossi stato responsabile di chissà cosa, e mi ha chiesto che cosa le avessi fatto. Niente gli ho risposto, non lo vede le sono venute le sue cose penso per la prima volta, non vede gli ho detto potrebbe essere sua figlia, io sono un ragazzo, non me ne intendo non sò che fare per aiutarla.

A quel punto la signora mi ha sorriso e zittendo il marito che le chiedeva di venir via, le ha dato una mano, non sò cosa abbia fatto perchè ha fatto mettere me ed il mio amico in piedi davanti a loro girati di schiena, in modo che nessuno vedesse. Io sentivo solo la sua voce che rassicurava la ragazzina.

Poi mi ha toccato sulla spalla dicendomi che era tutto a posto. Mi ha di nuovo sorriso e mi ha chiesto quale era la mia città, le ho detto che ero di Alessandria, e lei mi ha detto con un sorriso"Si nu bravo guaglione".

L'ho ringraziata, ho salutato tutti e siamo andati in pizzeria quella che gentilmente ci aveva indicato quella signora.

Vi giuro la pizzeria era quasi a metà di via Garibaldi, la più buona pizza che abbia mai mangiato!!!

Ciao

Luciano

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Vedi Gianni penso che la cosidetta civilizzazione, anche se ha dato benessere a tutti o quasi, ha portato via qualcosa, alla gente, e purtroppo quella è la parte più bella di noi.

Quella che risiede nel cuore, la capacità di gioire e godere la bellezza della vita.

Napoli è una città straordinaria!!

Mi ricordo di una volta che ci eravamo fermati a Napoli con mio fratello di ritorno dagli USA, eravamo sull'Indipendence.

Avevamo appena attraccato che era salito a bordo un ragazzo napoletano che vendeva giubbotti di pelle.

ci ferma e ci dice se lo volevamo conprare per 5.000 lire, prendo in mano il giubbotto e sento che non era di pelle ma di similpelle, cosi' lo dico al venditore, e in risposta, mi dice che comunque era bello e costava solo 5.000 lire, e vero gli ho detto, ma non capisco perchè lo vendi spacciandolo per pelle vera, visto che il prezzo è comunque conveniente anche se di similpelle.

E quello mi risponde, se dico che e' pelle vera, e ci credono sono più felici perche' pensano di aver fatto un grossissimo affare.

Questa è la mentalità dei Napoletani in ogni cosa ci mettono un pò di cuore.

Ciao

Luciano

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Bellissimi racconti. Leggendoli mi sembra di risentire l'odore delle navi,l'odore salmastro ,forte ma amico ,dei bacini dell'Arsenale della Spezia,la banchina di Augusta, e Taranto, e Napoli stessa, ma anche il rumore del vento sulla pineta del Monte Conero. Bei racconti i vostri e tornano i ricordi di gente che non ho piu' visto, di posti piu' ritrovati,dei vecchi amici che

il tempo non fa scordar.....

Che Dio vi benedica,vecchi marinai.

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Fly, Luciano, grazie per i vostri racconti... Raccontano di un'Italia solidale che purtroppo è annegata nella cultura dell'immagine, del superfluo e della "Milano da bere"...

 

Se tutti gli OT sono così ricchi e arricchenti, vi prego, creiamo una sezione apposta!

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