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L'impatto del COVID sui trasporti via mare


Totiano

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Riporto un interessante articolo da Ship2shores circa lo stato dei tasporti maritimi, in crisi ma decisamenete non fermi! lo potete trovare al link http://www.ship2shore.it/it/shipping/l-italia-si-risveglia-in-lockdown-shipping-e-logistica-pero-non-si-fermano_73472.htm

 


 

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L’Italia si risveglia in lockdown: shipping e logistica però non si fermano
Ridotte o addirittura eliminate le attività non essenziali, a partire da Amazon. Porti, aeroporti e interporti si confermano spina dorsale del Paese

L’ulteriore inasprimento delle misure per contenere il contagio da COVID-19 – annunciato a social unificati sabato notte dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, e poi trasformato in realtà con apposito decreto quasi 24 ore più tardi – ha comportato il risveglio dell’Italia in quello che, dall’esperienza di Wuhan in poi, viene comunemente definito lockdown. Oltre ai negozi non essenziali, da questa mattina (anche se in realtà c’è tempo fino a mercoledì per adeguarsi) sono ferme anche tutte le industrie che in questo momento non rientrano nella filiera necessaria per gli approvvigionamenti alimentari e quelli sanitario-farmaceutici. L’elenco completo delle attività che possono continuare a lavorare è scaricabile a questo link, con il relativi codici ATECO.

Resa operativo il trasporto marittimo, terrestre e aereo, riferito soprattutto al trasporto delle merci viste le sempre più stringenti limitazioni per quello delle persone: adesso, salvo dimostrati impegni di lavoro o necessità mediche, è vietato anche spostarsi da un Comune all’altro, con qualsiasi mezzo. Aperti quindi porti, interporti, ferrovie e aeroporti, anche se con distinguo e limitazioni.

Ad esempio Amazon, colosso della logistica e dell’e-commerce, ha deciso che in Italia e in Francia consegnerà solo beni di primaria necessità. A spiegarlo una nota del gruppo fondato da Jeff Bezos: “Così come i clienti utilizzano l'e-commerce come strumento utile ai loro sforzi di distanziamento sociale, anche noi abbiamo adottato misure specifiche di distanziamento all'interno dei nostri centri di distribuzione affinché i nostri dipendenti possano lavorare in sicurezza. La combinazione di questi due elementi ci richiede di concentrare la nostra capacità disponibile sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire da oggi, smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr. Questa decisione consente ai nostri dipendenti dei centri di distribuzione di focalizzarsi sulla ricezione e spedizione dei prodotti di cui i clienti hanno più bisogno in questo momento. I clienti possono ancora ordinare molti di questi prodotti dai partner di vendita che effettuano direttamente le spedizioni. Comprendiamo che questo è un cambiamento per i nostri partner di vendita che utilizzano la logistica di Amazon e apprezziamo la loro comprensione in questo momento in cui diamo priorità ai prodotti di cui i clienti hanno più bisogno". Fra questi si segnalano articoli per bambini, apparecchiature per la salute e la casa, la bellezza e la cura della persona, la spesa e le forniture industriali, scientifiche e per animali domestici.

Un discorso in qualche modo analogo vale anche per i porti. L’Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale (Genova, Savona e Vado) fa sapere che i suoi scali “restano operativi nel rispetto dell’annuncio fatto dal presidente Conte che garantisce la filiera produttiva cruciale per il Paese pur nella chiusura di tutte le attività al momento non strategiche. Questa la posizione condivisa emergente dall’incontro del Tavolo Tecnico per la gestione dell’emergenza COVID-19. Lo sforzo fatto da tutti i lavoratori e operatori logistici continua a essere volto tanto alla tutela delle persone quanto alla salvaguardia del sistema di approvvigionamento indispensabile per assicurare cure e beni di prima necessità al nostro Paese”. Anche in questo caso ci sono dei distinguo, a partire dalle riparazioni navali: se in possesso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e in grado di rispettare le prescrizioni di sicurezza, in questo ambito si opererà a ritmo ridotto.

“Il Governo sta mostrando grande sensibilità alle istanze del settore logistico. La triangolazione con MIT, MISE e Palazzo Chigi sta producendo ottimi provvedimenti. Vale per l'esenzione IVA e per il differimento dei diritti doganali, art 61 e 92 del Cura Italia, ed ora per mettere in sicurezza trasporto merci e logistica rispetto a questa legittima ma dolorosa ulteriore stretta alla nostra produzione industriale nazionale”, il commento di Silvia Moretto, Vice Presidente di Confetra e Presidente di Fedespedi.


 

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