malaparte* Inviato 21 Giugno, 2018 Segnala Share Inviato 21 Giugno, 2018 Si trova nel luogo "cult" di Belgrado: alla fortezza di Kalemegdan, il centro del centro della città vecchia, ora parco pubblico, museo, luogo di ritrovo. E' un museo molto grande, su due piani più un'enorme spazio esterno in cui sono conservati , devo dire con buona cura, carri armati ed artiglierie. Come spesso succede, i sorveglianti non sono propriamente all'altezza: a una mia domanda, una di loro sosteneva che lì c'erano solo tank serbi!!!!! Porca miseria, a parte che un L3 o un M13 li so riconoscere perfino io, che dire di Sherman & co?..boh... Vabbè, nazionalismo... Provo a inserire qualcosa, anche se le mie recenti avventure su tinypic sono state negative. A dopo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
darth * Inviato 21 Giugno, 2018 Segnala Share Inviato 21 Giugno, 2018 (modificato) Bellissimo complimenti per la scelta non è che qui da noi è meglio consideriamo che al Sacrario delle Bandiere tanto per intenderci quello dove è presente il MAS e i pezzi dello Scirè, all' Altare della Patria da qualche anno è stato ceduto all'Esercito !! potete immaginare il personale militare di una altra F A quanto ne può sapere della Marina Militare Italiana cosa che ho appurato di persona , ho fatto da cicerone per degli amici venuti da Parma e i soldati mi hanno chiesto se potevano stare li ad ascoltarmi mentre spegavo quelle quattro cose che so sui resti li presenti p.s. gli ho detto di visitare il sito dell'Associazione, un po di pubblicità non guasta posta le altre foto grazie Modificato 21 Giugno, 2018 da darth Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 22 Giugno, 2018 Autore Segnala Share Inviato 22 Giugno, 2018 Qualcos'altro dall'esterno, prima di entrare nella palazzina del Museo L'unico battello presente, contrariamente al resto dei mezzi, era in stato di degrado. Si tratta del Nave Partizan, di cui c'è un modello all'interno del museo. Non so perchè fosse così abbandonata. Mi chiedo se per caso dipenda dal fatto che la Marina Serba, dopo la guerra di fine secolo scorso e la perdita del Montenegro, si è ritrovata ridotta a una decina di battelli fluviali e quindi probabilmente (supposizione mia) con finanziamenti ridotti. Non so chi sia addetto alla cura dei mezzi museali, se le varie Armi o altro. Anche questo lo conosco Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
magico_8°/88* Inviato 22 Giugno, 2018 Segnala Share Inviato 22 Giugno, 2018 (modificato) Da quanto vedo parecchi mezzi italiani e tedeschi e poco serbi...quello che non ho capito è quel coso che sembra una...latrina blindata ...di che si tratta? Modificato 22 Giugno, 2018 da magico_8°/88 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 22 Giugno, 2018 Autore Segnala Share Inviato 22 Giugno, 2018 .quello che non ho capito è quel coso che sembra una...latrina blindata ...di che si tratta? Ehm...non osavo dirlo, ma in effetti "strazara Morganicka" risulta tradotto come....."guardia della Marina" ! Non l'ho detto io! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 23 Giugno, 2018 Autore Segnala Share Inviato 23 Giugno, 2018 (modificato) All'ingresso del Museo un cartello riporta che nel parco sono presenti esemplari rari, tra cui un carro tedesco VK 1801 (solo due esemplari musealizzati al mondo) e uno jugoslavo prodotto in solo 5 esemplari nel 1950. Mi sono messa alla ricerca e ovviamente ho sfidato il nostro c.te Leopard a riconoscerli. Ovviamente, la risposta, con relativi dettagli) è arrivata nel giro di pochi minuti PzKpfw I Ausf. F (VK 1801): prodotto dalla Daimler-Benz e dalla Krauss Maffei dall'aprile 1942 al gennaio 1943 in circa 30 esemplari. Aveva un motore Maybach HL 45 P da 65 hp; armamento: due MG 34 cal. 7,92mm; corazzatura anteriore 80mm.; peso in nordine di combattimento 6,1t. Quello da te fotografato a Belgrado apparteneva quasi sicuramente alla 1^ Panzerdivision. In effetti.... Quanto allo jugoslavo, quello prodotto in 5 esemplari Questo è abbastanza facile, ma non facilissimo E' senz'altro un PzKpfw IV ma non è chiaro se nella variante Ausf. F con cannone KwK 40 da 75 mm L/43 e freno di bocca a quattro aperture oppure nella variante Ausf. H con cannone KwK 40 da 75 mm L/48. Il dubbio è perchè l'F non montava il più lungo cannone L/48 (e dalla foto non è semplice misurarlo...) e perchè, se fosse un H, dovrebbe avere le "minigonne", cioè le protezioni laterali al treno di rotolamento (non ho capito quasi niente, ma ci credo.... ) Nella palazzina si trovano reperti della storia militare della Serbia a partire del Medioevo fino ai giorni nostri Purtroppo, non sempre le didascalie sono anche in inglese. Per esempio, non sono riuscita a capire csa sia quella specie di dirigibile abnorme nella foto... Modificato 23 Giugno, 2018 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nostromodiroma * Inviato 23 Giugno, 2018 Segnala Share Inviato 23 Giugno, 2018 vien voglia di farci un salto. grazie Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Iscandar Inviato 23 Giugno, 2018 Segnala Share Inviato 23 Giugno, 2018 è un drakken d'osservazione per il tiro d'artiglieria Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 24 Giugno, 2018 Autore Segnala Share Inviato 24 Giugno, 2018 (modificato) è un drakken d'osservazione per il tiro d'artiglieria Già... Vediamo di concludere rapidamente con qualche altra immagine. Non manca naturalmente il ricordo dei congiurati di Sarajevo. In Serbia Gavrilo Princip è eroe nazionale, gli sono dedicate statue e vie La ritirata dell'esercito serbo, ( http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=32931), in inverno, attraverso le montagne selvagge dell'Albania, senza sentieri tracciati, fu un' apocalisse, come documenta la foto che ritrae lo stato in cui un ufficiale serbo riuscì a raggiungere Corfù Per la seconda GM propongo queste immagini. Il leggendario sidecar Zuendapp, ovvero "Elefante da guerra" Questa la conosciamo... Una installazione creata nel 1960 da un artista serbo, Glid Nandor, per ricordare la disfatta italiana... E, per arrivare ai giorni recenti, il pannello che ricorda i bombardamenti Nato sulla Serbia nel 1999 Modificato 24 Giugno, 2018 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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