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Ricordando L'ammiraglio Longanesi Cattani


Totiano

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Betasom, come me, è legata alla figura di questo ammiraglio Romagnolo, sincero e verace quanto fedele ai suoi ideali. Gloi abbiamo dedicato un sub forum per raccontare la sua storia e i suoi ideali https://www.betasom.it/forum/index.php?showforum=193

Oggi pubblichiamo un raro documento, il ricordo di due sommergibilisti di eccezione come Padre Messori Roncaglia (Cappellano di Betasom) e dell'amm PAtrelli Campagnano, anch'egli grande amico della nostra base fino alla sua scomparsa. La prima parte riguarda l'allocuzione di apertura dell'allora comandante dei sommergibili CV Molaschi





Ecco una breve storia dell'amm Longanesi Cattani
Nato a Bagnacavallo (Ravenna) il 4 maggio 1908, entra nel 1924 nell'Accademia Navale di Livorno quale allievo del Corpo di S.M. e nel 1929 è promosso Guardiamarina. Dopo brevi periodi di imbarco sull'esploratore QUARTO, l'incrociatore TRENTO, e i cacciatorpediniere LEONE e NICOTERA, nel 1932 consegue il brevetto di "Osservatore dall’aeroplano" e presterà servizio presso varie squadriglie idrovolanti.

Nel 1937 viene destinato alla componente subacquea e, dopo un periodo di tirocinio a bordo dei sommergibili TOTI e MILLELIRE, è nominato Ufficiale in 2a del BRAGADIN del quale, nel settembre 1938 diviene Comandante.
Nel gennaio 1939 assume il comando del sommergibile BRIN di base a Massaua in Africa orientale, compiendo una crociera di sperimetanzine nell'Oceano Indiano per sperimentare l'impiego dei sommergibili con mare grosso in zone oceaniche tropicali. Per la perizia dimostrata e per gli utili dati raccolti, il comandante Longanesi riceve l'elogio del Capo di Stato Maggiore della Marina.
Dalla Base di Betasom a Bordeaux compie, al comando del BRIN e poi dall’ottobre 1941 al comando del DA VINCI, numerose missioni in Atlantico contro convogli alleati, affondando 8 unità per un totale di 34.439 tsl. cogliendo lusinghieri successi e meritandosi 4 Medaglie d'Argento al V.M., 2 di Bronzo e 1 Croce di Guerra.
Lasciato nell'agosto 1942 il comando del DA VINCI, viene destinato in Mar Nero quale Capo della Squadriglia di Sommergibili C. B.Rientrato in Italia nel dicembre 1942, assume il comando del nuovo sommergibile MURENA,configurato per il trasporto dei mezzi d'assalto,

Subito dopo l'armistizio viene destinato alla Casa Militare del Duca D'Aosta quale primo Aiutante di Campo e, catturato dai tedeschi, segue volontariamente la famiglia del Duca nella prigionia in Austria.

Dopo la seconda guerra mondiale assume il Comando della 5a Squadriglia Torpediniere e di Nave SIRIO.Viene quindi destinato a Verona presso il Comando delleForze Alleate Terrestri del Sud Europa.Nel dicembre 1953 viene destinato a Stoccolma quale Addetto Navale e per la Difesa in Svezia. Nell'agosto 1956 ritorna alla componente subacquea quale Comandante di Sommergibili e della Stazione Sommergibili di Taranto.

Promosso Contrammiraglio, viene destinato a Parigi presso il Comando Supremo delle Potenze Alleate in Europa. nel 1962 è Comandante di Comar Venezia e nel 1963 assume il Comando della III Divisione Navale che lascia nell'agosto del 1964 per l'incarico di Vice Capo Ufficio del Capo di Stato Maggiore della Difesa per ultimare la carriera quale Comandante in Capo dei Dipartimenti dell'Alto Tirreno e dell’Adriatico.
Nel 1971 viene collocato in ausiliaria ed in riserva nel 1979. Muore improvvisamente a Roma il 12 Marzo 1991, simbolicamente ancora in plancia per la sua Marina, mentre stà lavorando ad una preziosa opera documentale sui Sommergibili. Modificato da Totiano
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Ecco la seconda parte nelle commoventi parole di Padre Messori Roncaglia, Cappellano della base Atlantica. Parole commoventi ma anche frasi che non cosi scontate sulla bacco di un sacerdote. In senso positivo ovviamente.

Prendetevi un oretta di tempo e portate pazienza per i primi minuti di video non eccezionale, poi migliora!

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Un nuovo filmato, prim adi passare al discorso dell'amm. Patrelli Campagnano. Stavolta sono le parole non dette che risaltano, l'amicizia, la fratellanza e tanti volti che ancora vedevano il mare e sapebano di salmastro che oggi non ci sono più...

 

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