Totiano* Inviato 30 Giugno, 2015 Segnala Share Inviato 30 Giugno, 2015 scompare l'invisibilità dei SSN americani? sembra proprio di si!Il preoccupante articolo di Defencetalk al link https://www.defencetalk.com/invisible-no-more-us-stealth-subs-to-lose-unbeatable-advantage-64555/ è un bel segnale di allarme.Sicuramente è uno stimolo verso il governo americano a finanziare nuovi battelli e nuovi studi, lo hanno sempre fatto, specie ai tempi della Guerra Fredda, ma adesso sembra differente. Una sfida più aperta, con molti più contendenti e con "armi" più difficili da gestire. Lo stesso incipit da il "la" all'articolo: "il peggiore degli incubi della US Navy sta per avverarsi" Le dichiarazioni sono del prof. Holmes, docente di strategia al Naval War College, che afferma che i battelli americano non saranno invisibili a lungo in quanto le nuove tecnologie antisommergibili , con particolare riferimento alle capacita di individuazione non acustiche e "Big Data", colmeranno il gap. Interessante la conclusione finale del professore: "not just a technological but a cultural revolution is afoot" ovvero "non solo una tecnologia, ma una rivoluzione culturale è in cammino" Invisible No More: US Stealth Subs to Lose Unbeatable Advantage The US Navy’s worst nightmare is about to come true: new technologies will deal a severe blow to the ability of American stealth submarines to vanish beneath the waters without a trace, Professor of Strategy at the Naval War College James Holmes stressed. US atomic stealth submarines have long enjoyed their unbeatable advantage to remain undetected beneath the oceans’ waters; however, a new technological revolution is likely to nullify this advantage, undermining America’s capacity to execute its ambitious foreign policy in distant waters, Professor of Strategy at the Naval War College James Holmes underscored. “Unless US forces adapt to and lead the new competition, the era of unrivaled US undersea dominance could draw to a surprisingly abrupt close,” Bryan Clark, the Center for Strategic and Budgetary Assessments (CSBA) analyst and retired US Navy commander, stated as quoted by the professor. Almost 60 years ago US stealth submarines had become game-changers in underwater warfare, while the advent of nuclear propulsion allowed this craft to remain beneath the waves for protracted periods of time. No longer could anti-submarine forces rely on radio or radars in order to detect elusive US subs. However, a new technological leap is about to upset the US Navy’s applecart. Big Data, non-acoustic detection, and fire-control technology will allow hostile antisubmarine (ASW) forces to detect the traces of a US stealth sub, converting this information into tracking and targeting data. “That’s a grim prognosis in itself. Abrupt change begets major traumas in big institutions like navies. It’s hard to get ahead of the process,” Professor Holmes admitted. However, the situation for US subs is not entirely desperate, the expert noted. Mr. Holmes suggested that submarines should now study both passive and active defense paradigms. They might act like naval aviation, namely the latest air-force F-22 and F-35 fighter jets, which rely more on “active countermeasures” such as electronic warfare than on stealth. “Naval airmen defeat or fool defenses rather than elude them,” the professor elaborated. On the other hand, fleets of unmanned undersea vehicles (UUVs) may extend the submarine’s ability to counter ASW, while new torpedoes and Tomahawk anti-ship missiles “would help redress the imbalance between subs and access deniers.” Anyway, US stealth subs will no longer be able to disappear from their adversaries’ view with impunity, the professor underscored, adding that it is more likely that the underwater theatre will resemble much of the aerial and surface theaters. “In short, submariners will no longer be as exceptional as before… And subs will no longer be loners, sent forth to do great things in independent operations. In short, not just a technological but a cultural revolution is afoot. Embrace it,” Professor Holmes concluded. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Regia Marina * Inviato 30 Giugno, 2015 Segnala Share Inviato 30 Giugno, 2015 In pratica l'esperto dice di abbandonare l'idea di un sottomarino "corsaro/spia" in acque nemiche silenzioso inseguitore di unità russe come ai tempi della guerra fredda ma di abbracciare l'idea di un sottomarino come componente di una task forse ASW più vasta composta da altre unità e in operazioni congiunte e non più azioni isolate? Corretto quanto compreso da me in sintesi? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bezukhov Inviato 30 Giugno, 2015 Segnala Share Inviato 30 Giugno, 2015 Questo articolo non mi convince del tutto. In pratica, l'argomento del professor Holmes si riconduce ad una singola frase: "Big Data, non-acoustic detection, and fire-control technology will allow hostile antisubmarine (ASW) forces to detect the traces of a US stealth sub, converting this information into tracking and targeting data." Non mi pare un'assoluta novità...se un sottomarino comunica con il mondo esterno (ad esempio per comunicazioni via satellite o per fire-control), va da se che può essere tracciato, almeno teoricamente. Forse la rivoluzione nominata più volte dal professore riguarda una migliorata capacità di intercettare questi segnali? o di localizzarne la fonte? Comunque non viene fornito nessun esempio, nessuna indicazione specifica...così come è espresso, rimango dell'idea che l'articolo sia fin troppo generico... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 3 Luglio, 2015 Autore Segnala Share Inviato 3 Luglio, 2015 Rispondo con pareri personali, talvolta non suffragati da fatti, e vi prego quindi di prenderli come tali. Gli Stati Uniti sono Il paese delle "lobbies", dove le stesse sono state istituzionalizzate e legalizzate. in questo ambito dovreste leggere la mia frase Sicuramente è uno stimolo verso il governo americano a finanziare nuovi battelli e nuovi studi il prof non parla di integrare i battelli nella flotta, lo sono gia (basta pensare ai 2/3 battelli che fanno parte da sempre delle task force per la protezione A/S). Focalizza invece su nuove modalità per tracciare i battelli e parla di big data e non acoustic detection: si nasconde un mondo intero di sensori dietro queste affermazioni! Ad esempio, tra le cose note, un battello nucleare puo essere rintracciato per la deformazione superficiale di pochi millimetri della superficie del mare che provoca il suo passaggio a diverse decine di metri di profondità. O il calore prodotto dai sui scarichi, anche solo della refrigerazione degli apparati di bordo. Inoltre, come in tutto il mondo, i marinai sentono la necessità di rimanere connessi alla civiltà e si è passati dai "familygram" di vecchia memoria alle connesioni internet via satellite. E visto che l'invisibilità sta scomparendo suggerisce di cercare, a similitudine degli F35, nuovi sistemi di inganno (attivi e passivi) delle armi e dei sensori Aggiunge, inoltre ed in maniera sapiente, un cenno ai nuovi dispositivi "unmanned", ovvero mezzi pilotati a distanza che sono ogni giorno più "intelligenti" e realmente autonomi. Provate a immaginare di disseminare questi minisommergbili di autonomia prolungatissima e molto più stealth di un battello nei choke point mondiali: possono fornirvi una massa immensa di informazioni, piccola parte di quei Big Data accennati. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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