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Una Nuova Forza Armata?


Totiano

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nasce NAVIDFOR, il nuovo comando statunitense che raggruppa tutto quanto è controllo dell''informazione. è la definizione piu vicino a quell' "information dominance" riportato nell'articolo. Esattamente come 100 anni fa la nuova arma area si stava formando verso la propria autonomia raggruppando quanto volava in esercito e aeronautica (magari anche senza arrivare agli eccessi del Douhet), ho l'impressione che potrebbe nascere anche una Forza Armata dedicata a raccolta informazioni, controllo dei cyberspazi ecc.. Sicuramente questo articolo è un segnale

http://www.defencetalk.com/us-navy-establishes-information-dominance-forces-60657/#ixzz3FltfMpGW

 

 

US Navy Establishes Information Dominance Forces

he Navy established the Information Dominance Forces Command (NAVIDFOR) as the U.S. Navy’s newest Type Command, Oct. 1.

NAVIDFOR is a global readiness-focused TYCOM, responsible for organizing, manning, training, equipping (MT&E) and identifying requirements for all Navy Information Dominance (ID) capabilities.

“The standup of Navy Information Dominance Forces Command is a significant step in the right direction,” said Chief of Naval Operations, Admiral Jonathan Greenert, during a recent All Hands call for Navy Cyber Forces. “The Information Dominance Corps Type Command allows for a more holistic approach that was not possible in the past.”

NAVIDFOR will consolidate and align missions, functions and tasks previously managed by separate ID commands to improve the generation and sustainment of ID force readiness across the Navy.

“The Navy’s Information Dominance Corps (IDC) requires a dedicated TYCOM that integrates and balances representation from each of the constituent Navy IDC components,” said Rear Adm. Diane E.H. Webber, NAVIFOR’s type commanger. “The standup of the NAVIDFOR TYCOM directly supports integration of ID capabilities throughout the Navy and is a natural progression in the development of an ID force capable of delivering assured command and control, battlespace awareness and integrated fires.”

The IDC was formed in 2009 and built on the deep expertise and strengths of the officers/enlisted, active/reserve and civilian workforce from the oceanography/meteorology, information professional, information warfare, naval intelligence and space cadre. The IDC is an inter-disciplinary corps that possesses an innate understanding of potential adversaries and the battlespace, is able to accurately identify targets, and brings an array of non-kinetic, offensive and defensive capabilities to the fight in the Information Age.

“NAVIDFOR’s establishment is the next step in the evolution of ID as a Navy warfighting discipline,” said Webber. “NAVIDFOR will coordinate closely with other ID commands and the Navy’s existing platform TYCOMs to fulfill MT&E responsibilities that sustain ID readiness for the Fleet.”

Beginning today, resources and personnel are being realigned to support the transition of functions under one TYCOM. NAVIDFOR is expected to be fully operational by Dec. 31, 2014. Rear Adm. Matthew J. Kohler will relieve Rear Adm. Diane E.H. Webber as Commander, NAVIDFOR Oct. 3.

 

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non penso che si possa evolvere in una nuova FFAA, così come i Smg. non si sono evoluti in una Forza Armata degli abissi: Non sono sicuro dell' equivalenza Type Command/Ispettorato-befelhaber (spero il termine tedesco sia quello corretto...); ma come si legge in "approccio più olistico", quello che in realtà cercano è una figura, non dico comparabile a Doenitz, ma almeno un Falangola, che diriga e determini strategia e tattica nel cyberwarfare (sbaglio, o tra le righe ci vedo quel "razzismo" (in senso lato) per cui gli Ufficiali dei Corpi Tecnici non sarebbero capaci di conduzione tattica o strategica ?)

 

In pratica, si riuniscono i vari elementi (massimamente tecnici: Comunicazioni, intelligence e psyop) in un comando "di vascello" (Line Officier in inglese) che dovrebbe averne la conduzione prettamente militare, strategica e tattica. Il che è un ottima cosa dal pdv americano, che si inserisce nella scia delle lezioni duramente apprese a Pearl Harbour (ove ci stava una decisa superiorità tecnica estremamente sottoutilizzata ed incompresa, che perdurerà per ancora quasi un anno dopo, durante le dure battaglie (e sconfitte...) attorno a Guadalcanal)

 

Il problema di base è che l' informatica necessità di un agilità mentale forse incompatibile colla formazione militare; in questo forse è possibile la formazione di una separata FFAA, in quanto per certi versi la forma mentis di un aviatore della I GM e dei primi anni '20 e quella di un hacker è molto simile (e magari tra 100 anni si litigherà in sede parlamentare su se e quanti computer costosissimi e non ancora completamente debuggati devono essere acquistati.... :biggrin: )

 

Nota a margine: devo rilevare "bug" nel senso oggi informatico, lo si trova nei testi della NACA e NASA degli anni '30 e '40....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Toh, guarda, allora o a mia insaputa mi hanno tolto le stellette oppure tutte le mattine vado a lavorare pensando di essere al Centro di Programmazione e invece sono al Cottolengo (con tutto il rispetto).

Grazie di avermi aperto gli occhi Piergiorgio....

Modificato da chimera
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guardate che non parlavo di stereotipi o mi riferivo a singoli, bensì facevo un discorso molto più generale, forse universale: non sempre chi al comando è all' altezza della situazione, e magari non comprende completamente le nuances tecniche del suo comando o reparto... e questo è capitato multiple volte nella storia, per terra aria e cielo, e in tutte le Nazioni, Imperi e Civiltà; e in massima parte sappiamo di questi casi solo a causa delle conseguenze in guerra; ammetto che la terminologia che ho usato non è delle migliori, anzi pessima, evocando uno stereotipo molto discutibile, ma quello che intendevo non era una critica, ma l' evidenziare una possibile criticalità sempre in agguato, non necessariamente esclusiva al mondo militare, ma che nel mondo militare può causare difficoltà (anzi, considerando quanti progressi proprio nell' ambito informatico sono partiti da ingegneri di grosse aziende incompresi dal management che sono fuoriusciti e hanno fondato una propria azienda, il punto diventa il dato, almeno per me, che l' opzione di fuoriuscire e andare per la propria strada mi sembra non esattamente applicabile in ambito militare, se non, come appunto ho scritto dopo, colla formazione di una separata FF.AA., anche se personalmente reputo possibile che possa essere equivalente la creazione di una nuova specialità)

 

Spero di aver chiarito quella che per me appare essere una grossa incomprensione, partita da una mia estremamente infelice scelta delle parole, e mi scuso con tutti, specie con Chimera, di cui mi rendo conto quanto l' ho ferito.... :sad: )

 

saluti,

dott. Piergiorgio.

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non sempre chi al comando è all' altezza della situazione, e magari non comprende completamente le nuances tecniche del suo comando o reparto...

È per questo che da tempo immemore esistono gli Stati Maggiori che non sono costituiti solo da Ufficiali di Vascello ma anche da Ufficiali dei Corpi tecnici, Commissari e Medici. I Comandanti forniscono la missione ed impartiscono le direttive. Gli stati Maggiori elaborano le possibili soluzioni, dopo aver sviscerato tutte le problematiche operative, tecniche e logistiche. Le sottopongono quindi al Comandante, che in base alla sua visione d'insieme e alla sua esperienza, decide. Questo ovunque nel mondo. Anche nelle aziende civili, dove i Comandanti non si chiamano Generali ma Top Manager o Amministratori Delegati (Non penso che l'ing. Moretti conosca il numero di schede elettroniche di cui si compone un radar prodotto da SELEX piutosto che il numero di pezzi costituenti la turbina di un elicottero di AW). Ecco perché il Direttore del Centro di Programmazione, ad esempio, può essere (ed in questo momento è) un Ufficiale di Vascello. Faccio notare che non è detto che difronte ad una soluzione innovativa proposta da un membro dello staff il Comandante la debba rifiutare a prescindere perché è fuori dagli schemi. Dipende dal Comandante e, spesso, questa capacitá fa la differenza tra Comandante e Comandante così come tra manager e manager.

Detto questo, anche MMI, nel suo piccolo, sta evolvendosi in questo senso. Da pochi giorni sotto CINCNAV - il massimo Comando operativo di F.A. - è stato creato un nuovo Comando subordinato: il COMC4S da cui adesso dipendono tutti i Maritele (Centri di telecomunicazioni ed INFORMATICA che si occupano anche di cyberdefence), Maricrypto e Maricenprog (dove, tra l'altro e ad esempio, si sta studiando l'applicazione di innovative NUI - Natural User Interface - ai CMS di nuova generazione).

Saluti

C.

Modificato da chimera
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Sulle UI, qui davvero sono arcaico e poco propenso alle novità :wink: preferendo la linea di comando :laugh: (tralaltro, auspico che il bottone di fuoco resti meccanico e da premere con forza... o sono anche qui aracico e poco incline alla novità ? :biggrin: )

 

intanto da profano, mi sembrerebbe più "naturale" per MARICRYPTO la cyberdefence.... ma lasciamo stare, almeno in questa sede.

 

L' importante è rientrare in tema; l' essenza della questione è se la cyberdefence si evolve in nuova FF.AA. o diventa una nuova specialità o corpo tecnico; mancando un reale uso "pesante" in guerra devo basarmi su quanto so della dinamica di una FFAA, e le fonti primarie si fermano grossomodo al 1945; però questo arco di tempo comprende due grosse innovazioni tecniche: l' aereo e la radiantistica; la prima è diventata pressochè ovunque una FF.AA. mentre la seconda divenne specialità o corpo tecnico; secondo me dipende da quale sarà la reale capacità di colpire, e se il colpire viene ad essere determinante o, in un certo senso, di supporto: come a dire, le azioni di cyberguerra portano a un successo come Taranto o Pearl Harbour, o saranno accessorie al successo come a Matapan ? In verità sono più incline al secondo caso, in quanto il pericolo maggiore (il neutralizzare le infrastrutture militari o statali del nemico attraverso il blocco delle sue infrastrutture informatiche) è noto, e quindi reputo che viene già analizzato e affrontato.

 

Infine, faccio cortesemente notare che negli stati uniti, le innovazioni vengono quasi sempre presentate in chiave offensiva, risaltando la Lancia puttosto che lo Scudo (e qui si aprirebbe un discorso molto interessante, in quanto sviluppare una mentalità troppo protesa all' attacco ha conseguenze negative, vds. il Giappone durante la II GM) quindi bisogna anche valutare al di là della forma dell' annuncio.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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