Rostro Posted September 26, 2011 Report Share Posted September 26, 2011 Titolo: GINO BIRINDELLI E PESCIA Autore: Amm. Giuseppe BERCINI Casa editrice: Edizioni Vanini Anno di edizione: 2011 Pagine: 172 Dimensioni: 24x17 Prezzo: € 17,00 Reperibilita: medio-facile Con questo libro il Gruppo di Pescia dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia ha voluto ricordare, nella ricorrenza del centenario dalla nascita, il suo più illustre concittadino ripercorrendone la cinquantennale vita in Marina dalle prime esperienze prima della 2^ GM fino al dopoguerra, quando l’Ammiraglio Birindelli fu anche eletto deputato al Parlamento nelle file del MSI. L’autore è l’Ammiraglio Giuseppe Bercini, pesciatino come l’Ammiraglio Birindelli con il quale ebbe frequenti contatti sin da quando, Aspirante Ufficiale della 3^ classe del corso “Vichinghi”, partecipò alla campagna addestrativa a bordo del Montecuccoli, allora comandato da Birindelli. A parte gli imbarchi obbligatori e i comandi navali previsti per gli Ufficiali di Stato Maggiore, Bercini ha percorso quasi tutta la sua carriera al Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”. Il volume si apre con i ringraziamenti delle numerose autorità che hanno voluto ricordare l’Ammiraglio descrivendone le apprezzate qualità di uomo e di marinaio. A seguire, una breve prefazione in cui l’autore racconta delle lunghe conversazioni alla base di questo libro, avute con Birindelli a Pescia dove i due si incontravano spesso durante le vacanze trascorse nella città natale. Il volume, poi, descrive con stile sobrio ed efficace gli episodi che hanno caratterizzato la carriera militare di Birindelli. Di particolare rilievo, dopo un accenno alle prime esperienze da sommergibilista, le azioni da incursore contro le basi navali inglesi di Alessandria e Gibilterra che gli valsero rispettivamente la MAVM e la MOVM, la prigionia in Inghilterra e negli Stati Uniti, il comando del Reparto Incursori (Maricentardin), il comando dell’incrociatore Raimondo Montecuccoli, il comando della 1^ divisione navale, l’esperienza come Direttore Generale del personale della Marina Militare, il comando della squadra navale, il comando delle forze navali NATO del sud Europa e, infine, l’esperienza come deputato al Parlamento. Da ogni pagina emerge prepotentemente la spiccata personalità di Birindelli, la sua cultura, il suo senso del dovere, il suo fortissimo amor di Patria, la sua indipendenza di giudizio, la sua costante preoccupazione per il benessere degli uomini alle sue dipendenze, aspetto quest’ultimo che lo vide estremamente impegnato quando da Direttore Generale del personale MM ebbe modo di conoscere da vicino le problematiche della condizione militare in generale e della Marina Militare in particolare. Il libro è corredato, nella parte finale, da numerose fotografie e contiene diverse appendici tra le quali segnalo, in particolare, la lettera inviata a Birindelli, quando era già comandante delle forze navali NATO del sud Europa, da quell’ex nemico che fu responsabile dei suoi numerosi trasferimenti subiti quando era prigioniero di guerra. L’Ammiragliato inglese considerava Birindelli così pericoloso, sia nel caso avesse ripreso a combattere sia che si fosse limitato ad addestrare uomini, da aver dato ordine che dovesse morire nel caso fosse stato prescelto per il rimpatrio per motivi di salute (Birindelli soffriva da tempo di guai ad un polmone per via della intensa attività subacquea svolta senza riguardi per il suo fisico). L’autore della lettera, del quale Birindelli per ovvie ragioni ha preservato l’anonimato, si rallegrava nel saperlo ancora vivo e descriveva i suoi sforzi per nasconderlo, seppur attraverso tutti quei disagevoli trasferimenti, al Comitato Internazionale della Croce Rossa che lo aveva già inserito, di fatto condannandolo a morte, nell’elenco di coloro che avrebbero dovuto essere rimpatriati. La lettura scorre via veloce e avvincente tanto da far passare quasi inosservate un paio di veniali inesattezze commesse nella descrizione del primo fallito attacco dei mezzi d’assalto contro Alessandria, laddove a pag. 26 il Calipso viene indicato come cacciatorpediniere invece che come torpediniera e poi dove, a pag. 27, si dice che gli tutti gli operatori erano già a bordo del sommergibile Iride e si salvarono perchè furono sbalzati in acqua a seguito dell’esplosione dovuta al siluramento del battello (in realtà al momento dell’esplosione l’unico operatore a bordo dell’Iride era Birindelli. Gli altri si trovavano a bordo della motonave Monte Gargano, anch'essa silurata e affondata, a rapporto dall'Amm. Bruto Brivonesi). Il volume, purtroppo, non è reperibile in libreria. Tuttavia, per acquistarlo, ci si può rivolgere al Gruppo ANMI di Pescia il cui Presidente, il sig. Pier Angelo Salani, è stato così cortese da spedirmene per posta una copia insieme al bollettino postale di € 17,00 (comprensivo delle spese postali) già precompilato per il pagamento. Indico qui di seguito l’indirizzo: ANMI – Gruppo di Pescia Piazza Simonetti, 1 – 50017 Pescia (PT) E-mail: anmipescia@gmail.com Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfabravo 59* Posted September 26, 2011 Report Share Posted September 26, 2011 Grazie, ROSTRO! :s20: Nella mia recensione su quel supplemento della RIVISTA MARITTIMA che parla dell' Amm. Giuseppe ORIANA, avevo auspicato che qualcuno ricordasse anche quest' Uff.le. :s20: Una curiosità: in quanti capitoli è diviso il libro? M'interessa per capire se sono brevi o meno (è una mia mania! :s03: ). Comunque penso proprio che l'acquisterò! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rostro Posted September 26, 2011 Author Report Share Posted September 26, 2011 Una curiosità: in quanti capitoli è diviso il libro? M'interessa per capire se sono brevi o meno (è una mia mania! Il libro non è suddiviso in capitoli (almeno non nel senso tradizionale del termine). Dopo i ringraziamenti e la prefazione, che occupano le prime 18 pagine, c'è un capitolo unico intitolato "L'Ammiraglio di Squadra Gino Birindelli" all'interno del quale tre paragrafi intitolati "Prima della guerra" (da pag. 19 a pag. 26); "Durante la guerra" (da pag. 26 a pag. 37); "Dopo la guerra" (da pag. 37 a pag. 56). Seguono le Appendici che si intitolano rispettivamente: "Onoreficenze" (pagg. 58-59); "24 Marzo 1971" (pagg. 60-61); "Lo Spirito del Serchio" (pagg. 62-63); "Lo Scopo" (pagg. 64-65); "Lettera dell'Amm. Venturoni a "La Stampa" (pagg. 66-67); "Intervista all'Amm. Gino Birindelli" (pagg. 68-72); "Intervento del Capo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa alla cerimonia funebre dell'Ammiraglio Gino Birindelli" (pagg. 73-77). Chiude la ricca appendice fotografica che occupa buona parte del volume (da pag. 78 a pag. 172). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfabravo 59* Posted November 7, 2011 Report Share Posted November 7, 2011 (edited) Comunque penso proprio che l'acquisterò! --------------------------------------------------------------------------------------------- Comprato e letto in un battibaleno grazie alla brevità della parte scritta, ma ben compensata da quella fotografica che illustra la vita di questo ns Ammiraglio dalla brillante carriera: solo per la sua correttezza personale verso l'Amm. SPIGAI non è divenuto C.S.M. della M.M. Una carriera veramente notevole se si pensa che da giovane Uff.le si mise "in aspettativa" per circa un anno causa problemi di famiglia e, nel dopoguerra, ebbe seri problemi di salute per cause belliche che gli costò l'asportazione di un polmone (!). Naturalmente il libro cita il famoso episodio dei politici negli "agi" :s03: delle sale macchine che solo un :s03: "toscanaccio" :s03: di Pescia poteva escogitare! :s03: Considero quell'episodio il "seme" del rinnovamento della ns Marina in base alla Legge Navale del 1975. :s20: GRAZIE, AMMIRAGLIO! :s20: Edited February 10, 2013 by Alfabravo 59 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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