Varo5 Posted August 19, 2011 Report Share Posted August 19, 2011 Titolo: i vaporetti - Storia dei Servizi Costieri per Passeggeri nel Golfo di Trieste Autore: Valenti Paolo - Email: info@vecchiatrieste.it - Giorgio Spazzapan Casa editrice: Edizioni LUGLIO - Trieste Anno di edizione: 2003 Pagine: 270 in carta patinata per le foto Numero di foto più i disegni: incalcolabili. Stimati 2000 Copertina: cartonata lucida Dimensioni: 30 x 21 Prezzo di copertina: Euro 30 Reperibilità: facile a Trieste col 15% di sconto Il volume racconta le storie del molteplice traffico di vaporetti che hanno operato per due secoli nel golfo di Trieste, non solo ma anche quello della costa istriana fino alla città di Pola. Il golfo di Trieste va da punta Salvore (Punta estrema verso Nord della costa istriana) fino alla cittadina di Grado sulla costa veneta di fronte. All'interno di questo golfo dove giace Trieste ci sono diverse cittàdine, che non sono sobborghi di Trieste, dove operavano vaporetti per il traffico delle persone, dentrro al golfo detto. Ai tempi della mia gioventù la cittadina di Muggia avava ben quattro vaporetti che andavano e venivano a Trieste a tutte le ore. la cittadina di Capodistria, patria di Sauro, oggi slovena aveva due vaporetti riservati per il suo traffico. Pure Isola aveva due vaporetti suoi che operavano in esclusiva con Trieste. Le altre cittadine sempre nel golfo di Trieste come Grado e Monfalcone sulla costa Nord, Isola e Pirano sulla costa Sud, tutte e due oggi slovene, avevano vaporetti della Società di navigazione Istria-Trieste che operavano anche lungo la costa istriana fino a Pola. Questa Società di navigazione aveva una fotta di vaporetti che il libro di Valenti descrive ed illustra con foto e disegni. Su queste linee si sono succedute parecchie decine di vaporetti e qualche piccola motonave per duecento anni. Il libro di Paolo Valenti narra la storia di questi natanti, la loro evoluzione durante tutti questi anni fino allo splendore di questa attività al periodo ante seconda guerra mondiale. Di tutta questa attività non esiste più nulla. Il miglioramento dei mezzi di trasporto terrestri e la presenza di due confini, quello sloveno e quello croato, ora "aperti" hanno annullato il traffico marittimo nonostante tutti i tentativi fatti nel dopoguerra con mezzi migliori e più rapidi che non hanno retto alla concorrenza terrestre ed al ridottissimo traffico di passeggeri. Tutto questo l'Autore del volume descrive minutamente con larghezza di notizie, foto e disegni. Dato che io ho vissuto queste vicende da bambino e da studente, viaggiando su queste navi per andare a passare le vacanze estive presso parenti che avevo a Isola, permettetemi di postare le navi (ormai inesistenti) che io ho frequentato innumerevoli volte e mi ricordano il felice periodo pre bellico, cancellato da terribili avvenimenti successivi. la nave "Diadora" di armatore privato che aveva anche una nave più piccola la "Itala" La tragica "San Marco" con 150 morti raccontati nel libro con foto del relitto. La "San Giorgio" era un po' più grande degli altri mezzi e serviva per il trasporto a Trieste dei gitanti Triestini che andavano alla domenica per i bagni (il mare istriano è cristallino), per il vino ed il pesce. Poi tornavano tutti alla stessa ora mettendo in difficoltà i trasporti (Più vaporetti che partivano la stessa ora). La "Monfalcone" portava al cantiere i lavoratori triestini ogni mattina riportandoli a Trieste alla sera. Un particolare significativo, la "Monfalcone" attraccava direttamente in cantiere. La "Pola" è del 1941 motonave e non vaporetto, più veloce. Durò poco perché requisita con la gemella "Rovigno" per ragioni bellico-militari". Cordiali saluti a tutti. Varo5 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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