Varo5 Posted June 25, 2011 Report Share Posted June 25, 2011 (edited) Titolo: CONTE DI SAVOIA Autore: VALENTI Paolo - Email: info@vecchiatrieste.it Casa editrice: Edizioni LUGLIO - Trieste Anno di edizione: 2009 Pagine: 222; foto 300; disegni App.Motore 20 più altri Profili colorati delle navi dell'epoca: 161 Copertina: flessibile lucida Dimensioni: 29 x 20 cm Prezzo di copertina: Euro 25 non caro dato l' impiego di carta patinata per ottenere splendidi risultati delle foto Reperibilità: Facile a Trieste, con sconto meno 15% Il libro inizia con la fondazione del Lloyd Sabaudo nel 1909, Società di Navigazione privata fondata a Torino che diventerà in seguito la "Società di Navigazione Italia", conglobando tutte le altre società di navigazione, come le triestine Cosulich e Libera Triestina, ed infine la genovese N.G.I. presentando tutte le navi gestite da questa Società in belle foto con le loro vicissitudini e le caratteristiche tecniche. Segue un capitolo che presenta il Cantiere "S. Marco" di Trieste che ha costruito questa importante nave. Questa struttura (leggendaria a Trieste) ha costruito tutta la flotta da guerra austriaca, dai cacciatorpediniere alle Dreadnought classe "Viribus Unitis". Indispensabile citare la "Vittorio Veneto e la "Roma". E tanto altro. Questo cantiere che ha costruito anche la "Raffaello" purtroppo non esiste più, essendo stato l' unico cantiere in Italia chiuso dall' IRI diversi anni fa. Trieste aveva tre cantieri più l'Arsenale del Lloyd Triestino (che ha costruito navi fino a 12.000 tonn. S.L.) e ora non ha più nessuno dei quattro. E' rimasto solo un grande bacino di carenaggio per navi bianche da crociera e due piccoli usati per traghetti. Il libro offre un'ampia rassegna delle navi contendenti. Prima di tutte Il "Rex" e tutte le navi di maggior mole, senza tralasciare nessuna dal 1907 al 1936. Dati tecnici, disegni in abbondanza e per tutte le navi i "profili colorati" che sembrano foto, specialità di questo Autore, e disegni bellissimi. Posto il "Conte di Savoia" come esempio (profilo, sezione longitudinale e vista esterna) ma di questi disegni ce ne sono ben 17 delle maggiori concorrenti, iniziando col "Lusitania", l'immancabile "Titanic", fino alle più recenti "Queen Mary" e "Normandie". Disegni e foto illustrano la gru galleggiante, semovente e girevole, che sollevava 150 tonnellate, di nome "URSUS", costruita dal cantiere, apposta per l'allestimento delle grandi navi. Finalmente il piano generale del "Conte di Savoia" in alzato ed i suoi dodici ponti. Tre "sezioni maestre" che sono il punto di partenza nello sviluppo di tutte le strutture. Allestimento con plurime foto degli ormeggi di prora e di poppa. Argani e verricelli per le gru del carico. L'autore dà particolare attenzione alle gru delle imbarcazioni con disegni e sette foto. Perfino la foto di una porta stagna di compartimentazione, la macchina del timone e la stazione del CO2. Non mancano le foto esterne dei ponti alti con la selva di macchine ventilanti e termoventilatori per il riscaldamento. Allora gli impianti di climatizzazione erano ancora da inventare, almeno per quelli delle navi. Chiude questa rassegna la tuga di pilotaggio e la stazione r.t. IMPIANTO DI STABILIZZAZIONE. Un capitolo a se per l'impianto giroscopico di stabilizzazione antirollio, corredato da disegni e sei foto. Il racconto è ricco di dati tecnici dei componenti ed ausiliari che formano il complesso impianto e la sua sistemazione a bordo. Pesi, potenze sforzi sulle strutture, giri, angoli d'inclinazione, tempi e tanti dati che possono interessare gli amatori di questa tecnica poco conosciuta. APPARATO MOTORE. Precedenza per i locali caldaie con disegni in pianta, alzato e sezioni. La descrizione delle dieci caldaie è dettagliatissima, non solo nella forma, ma anche nei dettagli quantitativi come superfici riscaldanti e temperature pressioni ecc. infomazioni che nessun libro riporta. Stesso discorso per quanto riguarda le caratteristiche delle caldaie ausiliarie dei servizi nave. Accurata descrizione di tutti i macchinari di complemento ed apparecchiature di regolazione e sicurezza. La descrizione dei condensatori è corredata da dati numerici e caratteristiche fino al diametro dei tubi ed ai materiali impiegati. Poi il disegno generale dei locali turbine, di cui posto solo una parte, per mostrare com' è superbamente illustrato. Una serie di disegni in pianta ed in alzato con sei sezioni esplicative, per il solo locale turbine, di cui riporto una a titolo esplicativo. Il tutto illustrato da numerose e splendide fotografie. Il circuito chiuso di alimentazione è particolarmente analizzato per ottenere sicurezza e durata nel tempo del complesso sistema di alimentazione, con plurimi ausiliari che formavano la riserva tra di loro. Numero, dati di potenza e temperature di funzionamento delle pompe di alimentazione, e tanti altri dettagli esplicativi portano a dimostrare che il Valenti è un tecnico oltre ad essere un colto scrittore. Non sempre le parole riescono a far capire come è desritta e rappresentata la sistemazione dei quattro gruppi di turbine di alta, media e bassa pressione. Un gruppo per ciascuno dei quattro alberi portaelica. Nella descrizione sono inseriti anche i materiali scelti per la realizzazione delle turbine. Descrizione e foto dei riduttori di giri ed eliche in officina e montate a bordo. Una ampia descrizione con varie foto è dedicata a ciascuno dei quattro gruppi turbodinamo e due Dieseldinamo, con dettagli di tensioni per le varie esigenze di bordo, e rassegna degli ausiliari che servono i vari sistemi. Ricordiamo che a quei tempi la corrente elettrica alternata non era ancora generalizzata a bordo. e le tensioni erano quelle di tipo domestico a 220, 110 e 24 Volt, secondo le esigenze pratiche. Naturalmente il libro da potenze elettriche, HP installati ed altri particolari tecnici, anche dei motori termici. Accuratamente descritti i quadri e centrali di emergenza con diverse fotografie. L'ABITABILITA' E L'ARREDAMENTO. Valenti illustra la sistemazione per i passeggeri di prima, seconda e terza classe, nonché la classe speciale. Piani che mostrano le posizioni e tante foto per il dettaglio di come sono state sistemate le varie tipologie. Vestiboli, sale da pranzo e soggiorno per tutte le classi in foto e disegni proposti in assonometria, per meglio spiegare le sistemazioni. Quindi l'arredamento e le decorazioni sontuose che indicano il lusso di cui era ornata la nave. La "Sala Colonna" di Roma riprodotta sulla nave. Il fascino della prima classe nei bellissimi disegni di Franz Lenhart. Ci sono i disegni dei ponti per indicare dove sono alloggiate le 786 persone che formavano l'Equipaggio, con le loro specializzazioni. Molte foto illustrano i locali di servizio come cucine, riposterie ed accessori, panetteria, pasticceria e gelateria, lavanderie e stirerie, sartoria ecc. delle varie classi. GLI ARTEFICI. Il volume propone gli artefici di questo eccezionale evento con foto singole e di gruppo, con tante foto delle varie fasi di costruzione dello scafo fino al varo. Tantissime foto della nave in mare fino alla sua fine nella laguna di Venezia. Tenuta illusoriamente in disarmo per conservarla, senza capire che sarebbe finita in un rogo l'11 settembre 1943. Come è finita la sorella di poco maggiore REX. Ci sono le foto anche del rogo e del relitto rimorchiato a Monfalcone per la sua demolizione. Un fatto a cui nessuno pensa. L'acciaio del Conte di Savoia è finito nelle acciaierie diventando acciaio nuovo servito per la costruzione del "Giulio Cesare" e dell'"Augustus" del dopo guerra. Quel acciaio ha continuato a solcare l'oceano con la bandiera italiana. Se il Conte di Savoia non finiva distrutto, sarebbe stato un'ottima preda per i vincitori. Il libro termina con i disegni in miniatura, ma molto ben fatti, dei transatlantici con oltre 30.000 tonn. di S.L. di quell'epoca. 1932. Varo5 Edited June 26, 2011 by Varo5 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfabravo 59* Posted June 26, 2011 Report Share Posted June 26, 2011 IMPIANTO DI STABILIZZAZIONE.Un capitolo a se per l'impianto giroscopico di stabilizzazione antirollio, corredato da disegni e sei foto. Un fatto a cui nessuno pensa. L'acciaio del Conte di Savoia è finito nelle acciaierie diventando acciaio nuovo servito per la costruzione del "Giulio Cesare" e dell'"Augustus" del dopo guerra. Quel acciaio ha continuato a solcare l'oceano con la bandiera italiana. L' impianto di stabilizzazione fu realizzato dalla ditta Americana SPERRY. Purtroppo non ebbe efficacia ed anzi, a causa delle 1.200 tonn aggiuntive, non previste dal progetto originale, il CONTE di SAVOIA perse un paio di nodi di velocità impedendogli di conquistare il Nastro azzurro. :s06: Ecco la fine dell' AUGUSTUS! :s06: Una domanda: delle 222 pag. dell' opera quante trattano SOLAMENTE del CONTE di SAVOIA? M' interessa saperlo perchè ho altri libri che parlano del LLOYD SABAUDO e del Cantiere SAN MARCO per cui non vorrei rischiare di comprare un doppione. Grazie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Varo5 Posted June 26, 2011 Author Report Share Posted June 26, 2011 Una domanda: delle 222 pag. dell' opera quante trattano SOLAMENTE del CONTE di SAVOIA? M' interessa saperlo perchè ho altri libri che parlano del LLOYD SABAUDO e del Cantiere SAN MARCO per cui non vorrei rischiare di comprare un doppione. Grazie. Rispondo volentieri alle tue domande e credo utile farti una specie di indice. L'Autore è un tecnico che scrive bene e non un bravo giornalista che s'informa presso tecnici. Questa è l'informazione più importante per orientarti sulla tua scelta. Nella lettura ti accorgi che Paolo Valenti è un tecnico, perché mette in evidenza i dati numerici mentre i giornalisti rifuggono i dati numerici, perché a loro non dicono niente. Sperando di darti le informaazioni utili per la tua scelta, ti faccio un INDICE ovviamente sintetico delle parti elaborate, con l'avvertenza che ci sono moltissime immagini che occupano spazio. - Presentazione________________________________pag. 7 - Il Lloyd Sabaudo e le flotte riunite nella Nav.ITALIA__ pag. 25 - Il cantiere S.Marco deve ingrandire scalo e gru______pag. 33 - Le navi di riferimento "Bremen" ed "Europa"_______pag. 47 - Il "Conte di Savoia"___________________________pag. 58 - Struttura ed allestimento_______________________pag. 66 - L'impianto di stabilizzazione_____________________pag. 87 - L'impianto elettrico____________________________pag. 93 - L'appatato motore_____________________________pag. 97 - Sistemazione passeggeri________________________pag. 113 - Arredamento e decorazioni______________________pag. 113 - Sistemazioni per l'Equipaggio____________________pag. 159 - Gli Artefici, costruzione, varo, allestimento, prove____ pag. 169 - La nave in servizio_____________________________pag. 193 - La fine______________________________________pag. 209 Il numero di pagine tra quello del titolo ed il titolo successivo da lo spazio usato dall'Autore a trattare la parte intitolata. Scusa Alfa perché devo corregerti. La nave che hai postato non è l'Augustus, quella è la "Anastasis" ex "Victoria" seconda da 11.695 T.S.L., la nave del mio cuore. L'Augustus è gemella della "Giulio Cesare" da 27.090 T.S.L. Varo5 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Varo5 Posted August 17, 2011 Author Report Share Posted August 17, 2011 Egregi Comandanti. Ho scoperto una chicca che non conoscevo e non so se lo è anche per Voi. A pagina 14 del volume "Conte di Savoia" il nostro Autore Paolo Valenti scrive: "...dopo l'inizio della guerra, il "Conte Rosso" già sullo scalo a Dalmir (ordinato dal Lloyd Sabaudo), venne requisito dalla Royal Navy e trasformato in nave portaerei, col nome di "Argus". Finita la guerra hanno impostato un altro "Conte Rosso" che fu varato il 10 febbraio 1921. Il "Conte Verde" venne impostato per secondo nello stesso cantiere e varato il 21 ottobre 1922". Sul detto libro a pagina 14 c'è anche l'immagine che vi posto. Varo5 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LT Melekhin * Posted August 17, 2011 Report Share Posted August 17, 2011 :s06: Ecco la fine dell' AUGUSTUS! :s06: Dove è stata scattata questa foto? In che anno? :s06: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Corto Maltese Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 L'immagine è stata scattata ad Alang probabilmente da Peter Knego nel 2007. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfabravo 59* Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 (edited) :s06: Ecco la fine dell' AUGUSTUS! :s06: Dove è stata scattata questa foto? In che anno? :s06: :s68: VARO 5 mi ha corretto che si tratta del VICTORIA, non dell' AUGUSTUS! Edited August 18, 2011 by Alfabravo 59 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Corto Maltese Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 AB si tratta dell'Anastasis :s68: :s03: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Anteo Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 Molto interessante, ho sempre avuto un'idea vaga sul funzionamento dell'impianto giroscopico stabilizzazione antirollio. Se possibile, chiedo all'amico Varo di spiegare con parole semplici come funziona. Grazie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
magico_8°/88* Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 AB si tratta dell'Anastasis :s68: :s03: Si tratta sempre della ex VICTORIA :s10: Magico 8/88 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alagi Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 Dove è stata scattata questa foto? In che anno? :s06: Si tratta dell' Anastasis (ex Victoria) in demolizione ad Alang (India) nel 2008. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Corto Maltese Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 (edited) Commodoro ma la Anastasis non è arrivata il 13.08.2007 ad Alang? La fotografia se non erro dovrebbe essere stata scattata nel settembre dello stesso anno: il link al sito dell'Autore http://www.midshipcentury.com/anastasis.shtml (l'immagine con una prospettiva leggermente diversa da quella postata da AB dovrebbe appartenere alla stessa serie di scatti http://www.travelweekly.com/photos.aspx?al...category=14739) :s02: . Edited August 18, 2011 by Corto Maltese Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alagi Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 Si tratta dell' Anastasis (ex Victoria) in demolizione ad Alang (India) nel 2008. Commodoro ma la Anastasis non è arrivata il 13.08.2007 ad Alang? La fotografia se non erro dovrebbe essere stata scattata nel settembre dello stesso anno: il link al sito dell'Autore http://www.midshipcentury.com/anastasis.shtml (l'immagine con una prospettiva leggermente diversa da quella postata da AB dovrebbe appartenere alla stessa serie di scatti http://www.travelweekly.com/photos.aspx?al...category=14739) :s02: . E alura me sun sbaglià! :s03: :s03: :s03: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Corto Maltese Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 Commodoro per me ha sempre ragione anche quando "sbaglia"...sono infatti convinto che lo faccia appositamente per testare le nostre capacità di reazione :s03: :s03: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alagi Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 Commodoro per me ha sempre ragione anche quando "sbaglia"...sono infatti convinto che lo faccia appositamente per testare le nostre capacità di reazione :s03: :s03: Quello che aveva sempre ragione mi sembra sia finito male.... :s07: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Corto Maltese Posted August 18, 2011 Report Share Posted August 18, 2011 Ti ricordo le parole di Marcel Proust: "cessando di essere pazzo, diventò stupido" ... potendo scegliere :s03: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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