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Brani Di Storia


Visitatore giovannibandenere

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Visitatore giovannibandenere

Spero si la sezione giusta ed il topic giusto per, appunto, brani vari di storia.

 

Il Sole di Austerlitz - 2 dicembre 1805

 

La terza coalizione contro Napoleone si forma l'11 apr 1805 con la convenzione di Pietroburgo. Si compone di Inghilterra animatrice, Russia, Austria, Svezia; Prussia in panchina. Il suo scopo iniziale è, messa in piedi un'armata di 160.000 uomini, liberare l'Hannover e il nord della Germania, ottenere l'indipendenza di Provincie Unite e Svizzera, restaurare il Re di Sardegna, fuoruscire i francesi da Napoli e cancellare ogni presenza francese in quell'Italia dove Napoleone si è proclamato Re e che ha ridotto Genova a provincia francese. Alla testa della coalizione si trova lo Zar Alessandro di Russia, un pò insano di mente; si crede il Messia e pare certo che abbia preso parte alla congiura per uccidere il padre. Il debole e inetto Federico Guglielmo III Hoenzollern, ha troppa paura e preferisce restare di riserva. Non meglio Francesco II Asburgo, tanto solenne quanto superficiale e vacuo. Mantre Napoleone, che non era un santo, aveva appena finito di umiliare l'Amm. Villeneuve bollandolo ufficialmente come "l'ultimo dei vigliacchi". Villeneuve si trafiggerà tre volte con la sua spada per riscattarsi dal disonore.

Questo il quadro iniziale.

Napoleone, con la consueta sua maniacalità, sapeva tutto non solo dei suoi battaglioni ma grazie ai legati, ambasciatori, consoli, messi, spie, traditori, ubriaconi e prostitute anche dei battaglioni alleati. Così sa tutto delle due armate russe concentrate in Polonia e Galizia. E sa tutto delle due formidabili armate austriache, ciascuna di 100.000 uomini: l'una deve invadere la Baviera (Imperatore Francesco), l'altra deve fare la guardia a Venezia (Arciduca Carlo); oltre a 25.000 a presidio del Tirolo (Arciduca Giovanni). Sa perfettamente che il piano alleato prevede 4 attacchi simultanei: uno con direttrice Hannover-Provincie Unite; uno con direttrice Strasburgo; uno con direttrice Lombardia; uno da Napoli verso il norditalia. In più si stanno spostando 60.000 russi dalla Polonia al comando di Buxhowden sorretti da 12.000 Guardie d'elite della Guardia Imperiale al diretto comando dello Zar Alessandro. Ancora 60.000 russi al comando di Kutusov con direttrice Ulm allo scopo di congiungersi con l'armata austriaca dell'Imp. Francesco e quindi procedere all'invasione del suolo francese; Francesco ha già deciso che sarà il primo ad entrare in Parigi. Napoleone sceglie la sua direttrice principale: la valle del Danubio. Intanto manda subito quella volpe di Massena a fermare l'ad Carlo in norditalia, poi sa che i russi sono lenti e ci metteranno troppo tempo per congiungersi con gli austriaci: lui si metterà in mezzo. Comanda Murat e Lannes con direttrice Foresta Nera per far credere al M.llo Mack, comandante in capo austriaco, che quella è la sua direttrice principale; mentre lui attaccherà Mack alle spalle, esattamente fra il Danubio e Ulm. Napoleone ha così spostato la neobattezzata Grande Armèe da Strasburgo alla Germania facendola precedere da Murat, il più impetuoso, spericolato e gaglioffo dei suoi generali: 226 battaglioni, 233 squadroni, 161 fra gruppi artiglieria e compagnie genio, 1108 Ufficiali SM, 8.269 Ufficiali di linea, 202.338 Sottufficiali Graduati e Soldati, 29.474 cavalli di linea, 6.430 quadrupedi d'artiglieria e masserizie per 396 bocche da fuoco. Alla fine Napoleone si troverà con 300.000 uomini a combattere contro 500.000 coalizzati così ripartiti: 250.000 austriaci, 200.000 russi, 50.000 fra inglesi, svedesi e napoletani. Mack nel frattempo si è piazzato ad Ulm convinto di essere in una posizione formidabile; Napoleone, distaccando come detto 40.000 uomini nella Foresta Nera, lo ha convinto che quella è la direttrice dell'attacco.

 

Pausa

Modificato da Totiano
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Spero si la sezione giusta ed il topic giusto per, appunto, brani vari di storia.

 

Il Sole di Austerlitz - 2 dicembre 1805

 

La terza coalizione contro Napoleone si forma l'11 apr 1805 con la convenzione di Pietroburgo. Si compone di Inghilterra animatrice, Russia, Austria, Svezia; Prussia in panchina. Il suo scopo iniziale è, messa in piedi un'armata di 160.000 uomini, liberare l'Hannover e il nord della Germania, ottenere l'indipendenza di Provincie Unite e Svizzera, restaurare il Re di Sardegna, fuoruscire i francesi da Napoli e cancellare ogni presenza francese in quell'Italia dove Napoleone si è proclamato Re e che ha ridotto Genova a provincia francese. Alla testa della coalizione si trova lo Zar Alessandro di Russia, un pò insano di mente; si crede il Messia e pare certo che abbia preso parte alla congiura per uccidere il padre. Il debole e inetto Federico Guglielmo III Hoenzollern, ha troppa paura e preferisce restare di riserva. Non meglio Francesco II Asburgo, tanto solenne quanto superficiale e vacuo. Mantre Napoleone, che non era un santo, aveva appena finito di umiliare l'Amm. Villeneuve bollandolo ufficialmente come "l'ultimo dei vigliacchi". Villeneuve si trafiggerà tre volte con la sua spada per riscattarsi dal disonore.

Questo il quadro iniziale.

Napoleone, con la consueta sua maniacalità, sapeva tutto non solo dei suoi battaglioni ma grazie ai legati, ambasciatori, consoli, messi, spie, traditori, ubriaconi e prostitute anche dei battaglioni alleati. Così sa tutto delle due armate russe concentrate in Polonia e Galizia. E sa tutto delle due formidabili armate austriache, ciascuna di 100.000 uomini: l'una deve invadere la Baviera (Imperatore Francesco), l'altra deve fare la guardia a Venezia (Arciduca Carlo); oltre a 25.000 a presidio del Tirolo (Arciduca Giovanni). Sa perfettamente che il piano alleato prevede 4 attacchi simultanei: uno con direttrice Hannover-Provincie Unite; uno con direttrice Strasburgo; uno con direttrice Lombardia; uno da Napoli verso il norditalia. In più si stanno spostando 60.000 russi dalla Polonia al comando di Buxhowden sorretti da 12.000 Guardie d'elite della Guardia Imperiale al diretto comando dello Zar Alessandro. Ancora 60.000 russi al comando di Kutusov con direttrice Ulm allo scopo di congiungersi con l'armata austriaca dell'Imp. Francesco e quindi procedere all'invasione del suolo francese; Francesco ha già deciso che sarà il primo ad entrare in Parigi. Napoleone sceglie la sua direttrice principale: la valle del Danubio. Intanto manda subito quella volpe di Massena a fermare l'ad Carlo in norditalia, poi sa che i russi sono lenti e ci metteranno troppo tempo per congiungersi con gli austriaci: lui si metterà in mezzo. Comanda Murat e Lannes con direttrice Foresta Nera per far credere al M.llo Mack, comandante in capo austriaco, che quella è la sua direttrice principale; mentre lui attaccherà Mack alle spalle, esattamente fra il Danubio e Ulm. Napoleone ha così spostato la neobattezzata Grande Armèe da Strasburgo alla Germania facendola precedere da Murat, il più impetuoso, spericolato e gaglioffo dei suoi generali: 226 battaglioni, 233 squadroni, 161 fra gruppi artiglieria e compagnie genio, 1108 Ufficiali SM, 8.269 Ufficiali di linea, 202.338 Sottufficiali Graduati e Soldati, 29.474 cavalli di linea, 6.430 quadrupedi d'artiglieria e masserizie per 396 bocche da fuoco. Alla fine Napoleone si troverà con 300.000 uomini a combattere contro 500.000 coalizzati così ripartiti: 250.000 austriaci, 200.000 russi, 50.000 fra inglesi, svedesi e napoletani. Mack nel frattempo si è piazzato ad Ulm convinto di essere in una posizione formidabile; Napoleone, distaccando come detto 40.000 uomini nella Foresta Nera, lo ha convinto che quella è la direttrice dell'attacco.

 

Pausa

 

 

interessante, ma questa è la sezione delle battaglie navali, dovevi metter in "le altre forze armate", luned' lo comunichi a Totiano che ci pensa lui a spostarlo

 

Visto che ha citato l'Ammiraglio Villeneuve, ci sarebbe da riportare l'episodio che lo portò al suicidio. In realtà venne sconfitto dagli inglesi e gravemente ferito e la ritirata inevitabile. L'errore più grande, li fece Napoleone, ritenedo che bastava avere un invincibile armata per battere l'inghilterra. Ma così non fu. In questi giorni, devo finire la lettura dell'ultimo libro di Patrick O Brian (l'ultimo viaggio di J A), dove nella seconda parte del libro, viene riportato l'episodio in questione.

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Visitatore giovannibandenere

@ Iscandar: "interessante, ma questa è la sezione delle battaglie navali, dovevi metter in "le altre forze armate", luned' lo comunichi a Totiano che ci pensa lui a spostarlo"

Provvederò; mi sembrava che il subforum intitolato "eventi e battaglie" fosse relativo agli eventi e alle battaglie; ma se Lei mi dice che è limitato alle battaglie navali evidentemente ho sbagliato io.

Chiedo scusa per l'errore. Ma non ho aspettato lunedì pv; già fatto.

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@ Iscandar: "interessante, ma questa è la sezione delle battaglie navali, dovevi metter in "le altre forze armate", luned' lo comunichi a Totiano che ci pensa lui a spostarlo"

Provvederò; mi sembrava che il subforum intitolato "eventi e battaglie" fosse relativo agli eventi e alle battaglie; ma se Lei mi dice che è limitato alle battaglie navali evidentemente ho sbagliato io.

Chiedo scusa per l'errore. Ma non ho aspettato lunedì pv; già fatto.

 

 

non c'è problema e qui non esistono rimproveri, nesuno nasce 'msignatu, un latra cosa il tu per me va benessimo, poi da qul che ho capito, tu hai più migliadi me in carena e non mi sembra giusto...

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Visitatore giovannibandenere

"Dite all' Imperatore che il 9° Dragoni ha caricato e vinto al grido di Vive l' Empereur!"

Maupetit.

 

L' Imperatore ha diffuso nel suo Esercito il culto della disciplina quale mai era esistito nelle Armate del '700, con la sola eccezione dell'esercito di Federico II Hoenzollern; ma il suo è un esercito nazionale, non è più quello in cui il Colonnello era proprietario del suo Reggimento ereditato ed ereditando. Napoleone può essere fiero della sua opera.

150.000 soldati hanno marciato esemplarmente dal mare, -erano in attesa di un ipotetico sbarco in terra d' Inghilterra, gravissimo errore il non averlo fatto/potuto fare- fino al Reno; non è andata perduta neppure una cassetta di munizioni. I Bianchi, Austriaci, guardano con stupore le truppe di Murat, Soult, Lannes, Davout, che prendono uno ad uno tutti i ponti sul Danubio. Succede talmente bene e talmente in fretta che Napoleone deve assolutamente evitare che Mack si ritiri dalla trappola di Ulm. Punta su Augusta per tenere inchiodato Mack, per interdigli rinforzi Bianchi e per mettersi in mezzo ai rinforzi di Kutusov, per quanto lentissimi. In località Wertingen, 8 ottobre, si ha il primo assaggio: il Col. Maupetit carica i Bianchi col suo 9° Dragoni e fa 4.000 prigionieri. Cade lui stesso nella carica.

Finalmente Murat e Lannes, attraverso la Foresta Nera investono da sud Ulm; simultaneamente l' impavido Ney e anche un pò immortale (sia hanno dubbi anche sulla sua eventuale morte, ma è altro discorso) la investe da nord. E' un disastro dei Bianchi. Napoleone è stupito e nervoso perchè Mack è troppo abulico, ha capito di essere in trappola. Come succede in tutte le famiglie per bene e naturalmente nel bel mezzo dei combattimenti, Ney e Murat litigano di brutto davanti a tutti; situazione criticissima ma per fortuna il gen Dupont con la sua sola divisione di fanteria ha letteralmente fatto a pezzi una intera armata austriaca di rinforzo, con soli 6.000 uomini ha travolto 25.000 Bianchi e fatto 4.000 prigionieri. Mi riesce veramente difficile riuscire a capire come potessero essere tanto onnipotenti, probabilmente nei coalizzati serpeggiava già la sindrome della disfatta. Ritornando ai due litiganti, Napoleone li rifà nuovi entrambe, alla sua maniera; da ragione a Ney il quale, spavaldo a cavallo, manda uno smagliante saluto a Murat. Così liberato, Ney spazza via ad Elchingen altri rinforzi austriaci; sarà proclamato Duca di Elchingen. A questo punto Napoleone e Mack sono rimasti soli, l'uno di fronte all'altro. Si conclude la fase preparatoria della manovra francese.

Mack rifiuta l'idea del principe Ferdinando di fuoruscire da Ulm coi suoi 20.000, direzione Boemia. Naturalmente non finisce lì, litigano e si mandano bellamente a quel paese. Ferdinando prende i suoi 20.000, sbatte la porta e se ne va in Boemia trasgredendo agli ordini di Mack, comandante in capo austriaco. E' proprio vero che quando una giornata nasce storta resta storta e non c'è più niente da fare: dei 20.000 arriveranno a Praga solo in 2.000: tutti gli altri se li mangia Napoleone. Brutture della storia: lo sconsiderato ed incompetente Arciduca, che ha sacrificato 20.000 soldati per niente sarà considerato eroe nazionale; il competente ma sfortunato Mack che riuscirà a salvare 30.000 soldati come vedremo in seguito, sarà tacciato come vile e responsabile unico del tracollo austriaco, russo e di tutta la coalizione.

 

Devo chiedere un'altra pausa....

 

Murat, Ney, Massena.

 

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Visitatore giovannibandenere

"Quando si comanda un'armata di duecentomila uomini in avanzata, non si tratta l'armistizio con un'armata in fuga"

Napoleone a Gyulay, legato asburgico.

 

Appartiene alla libera interpretazione di ciascuno di noi ritenerlo vile o saggio, ma Mack e suoi 30.000 non hanno più scampo. Il vecchio Maresciallo oppresso da mortale tristezza, consegna la sua sciabola all' Imperatore dei Francesi. Napoleone gliela restituisce. Gesto non da poco secondo un certo codice, sopratutto da parte di Napoleone.

Naturalmente aveva già avuto modo di conescerlo e apprezzarlo nelle precedenti campagne. Napoleone sul suo cavallo bianco dall'altura di Michelsberg guarda quello che resta dell'armata prescelta per entrare in Parigi, sfilare attraverso due schiere di bellissima fanteria francese e di splendida cavalleria. Il giorno 29 vendemmiaio anno XIV ovvero 21 ottobre 1805, a Trafalgar sta succedendo qualcosa che lui ancora non sa, ma che gli rovinerà la giornata.

Gli Asburgo hanno lasciato Vienna oramai disarmata; Napoleone vi si dirige, ma sul suo cammino trova il Generale Kutusov finalmente giunto coi suoi 65.000. Kutusov è un altro competente incompreso, non attacca ma temporeggia, morde e fugge, molesta, infastidisce, irrita ma non si riesce a prenderlo; è incompreso dallo Zar e da tutti, ma tornerà comodo nella futura campagna di Russia. Nel frattempo i generali di Napoleone gli aprono la strada per Vienna. Murat è un bravo guascone, è impetuoso e non ha paura di niente e di nessuno: si lancia su Vienna per essere il primo francese a mettervi piede. A due leghe dalla capitale Napoleone gli lancia un fulmine e lo pietrifica all'istante; prima gli da una mano di minio e poi lo manda a cercare Kutusov nel chissà dove.

I viennesi sono correttissimi ma gelidi coi francesi, la decapitata è sempre nei loro cuori.

Russi e austriaci riorganizzati si stanno congiungendo, mentre Kutusov continua a rompere. Il Re di Prussia sollecitato dallo Zar e spinto dalla terribile regina consorte entra pure lui in guerra. Napoleone sa che fra poco dovrà vedersela con 400.000 austro-russo-prussiani: deve intervenire prima che si ricongiungano e si organizzino. Punta in Moravia, il territorio gli è congeniale perchè già arena della guerra dei sette anni, quella di Federico II i cui testi ha letto e divorato negli anni di gioventù. Kutusov non lo tormenta più: ci hanno pensato a liberarlo da quella odiosa presenza lo Zar e generali vari: viene messo in disparte mentre lo Zar ordina l'attacco senza se e senza ma.Nella pianura morava avanzano le forze russe di Bragation, Buxhowden, Wimpfen, Langeron, Kutusov, del Principe di Liechtenstein, del Granduca Costantino; degli austriaci Kolovrat (Colloredo) e Miloradovic, Hoenlohe e Uvarov.

 

Nella nebbia si stagliano le case di un borgo chiamato Austerlitz.

 

(al prossimo e ultimo-forse)

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Visitatore giovannibandenere

Ho battuto l'armata russa e austriaca comandata dai due imperatori. Mi sento un pò affaticato.

Napoleone a Josèphine

 

Se può essergli di consolazione, Napoleone viene informato che il detestato Nelson non c'è più e quel beone di Pitt è in procinto di andarsene anche lui; purtroppo però 150 Vascelli della Britannica Maestà sono di sentinella davanti a casa sua, pronti a saltargli addosso.

Il 2 dicembre è tale solo per gli austro-prussi, i francesi nonostante la restaurazione continuano a chiamarlo 11 frimaio XIV, per i russi è il 19 novembre. Quel giorno viene celebrato come il Sole di Austerlitz, in realtà all'alba c'era solo un gran nebbione; ma forse il Sole viene celebrato perchè, diradatasi la nebbia il sole illuminò in pieno tutto lo schieramento coalizzato; sarà anche un caso, ma Napoleone continuò a restare avvolto nella nebbia. Nel campo austro-russo non comanda praticamente nessuno, l'unico che ne avrebbe la capacità e l'autorevolezza è Kutusov però è incavolato nero e preferisce rivolgersi in preghiera alla sacra icona della Vergine di kazan. Quando il CSM espone il piano d'attacco ai generali riuniti, scoppia la consueta lite perchè c'è sempre qualcuno che non è d'accordo mentre Kutusov si alza, si fa un goccetto e se ne va in branda a dormire. Napoleone va a parlare con tutti i suoi battaglioni e s'intrattiene coi suoi soldati. Sono di fronte 73.100 francesi e 139 cannoni contro 90.000 austro-russi e 278 pezzi; però 12.000 francesi sono inabili al combattimento e quindi si riducono a 61.000. Tre colonne austro-russe scendono da Pratzen e puntano su Telnitz; ma si muovono male, sbagliano strada, mentre i russi continuano sempre a farsi il segno della Croce.

Non lo sanno, ma davanti a loro c'è la Guardia dell'Imperatore. I russi stanno puntando alla destra dello schieramento, davanti a loro ci sono Lannes, Soult, Murat con una pelle di tigre sul suo cavallo, Bernadotte (non mi piace, Bernadotte). Il battesimo del fuoco lo danno 5 battaglioni e 14 squadroni austriaci, davanti a loro si trovano i volteggiatori francesi; giungono rinforzi austro-russi, il rapporto è 6.000+8.000 contro 1.800 volteggiatori. Alle ore 09 gli austrorussi tengono in pugno i villaggi di Telnitz e Sokolnitz. Dall'alto del Pratzen Lo Zar e l'Imperatore si godono lo spettacolo finchè all'improvviso sono fatti oggetto, loro stessi, di ripetute scariche di fucileria; Soult coi suoi oltre 20.000 ha preso d'assalto il Pratzen, il primo a conquistare il Pratzen-berg è il 10° leggero francese. E' una rotta per i coalizzati, mentre Kutusov urla a tutti, generali, zar, imperatori e re "io ve l'avevo detto!". I russi tengono ancora Telnitz e Sokolnitz, tocchera a Friant rovinare sui russi; veterano d'Africa Germania e Italia si trova a combattere contro un altro francese, il Conte di Langeron monarchico legittimista, prode e capace soldato. Alla fine i francesi riescono a controllare Sokolnitz, 8.000 fanti e 2.800 cavalieri tengono testa a 35.000 coalizzati. Gli scontri si moltiplicano e i reggimenti si affrontano con uno spirito di corpo a corpo individuale e dopo una serie di furibondi attacchi la cavalleria russa è in rotta al grido si salvi chi può, i Carabinieri di Napoleone sciabolano all'ompazzata. Un nuovo attacco russo sembra rimettere in gioco le sorti, ma trovano davanti il Colonnello Pouzet: "Ripiegare noi? alla baionetta!", mentre Thiebault detto il macellaio ha fatto fuco coi suoi pezzi, a pallottola e mitraglia. Alle ore 11 in direzione Austerlitz di alza un polverone, sono gli austriaci in ritirata. Verso le ore 12 la Guardia Imperiale russa comincia a scaldare i muscoli per l'ultima carica disperata, mentre i due imperatori e parte dell'armata russa riescono a sgattaiolare via e sottrarsi al disastro; i due imperatori sono un bocconcino prelibato e col senno di poi è tutto facile, ma Murat e Lannes erano esausti e non è facile capirci qualcosa in mezzo alla mischia. E' l'ora della Guardia Imperiale Russa, in prima ondata 3.000 fanti al comando di Costantino fratello dello Zar; magnifici soldati caricano selvaggiamente ma vengono respinti dalla fucileria della fanteria di linea francese; entra allora in campo la cavalleria della Guardia al comando di Costantino e carica "Per Dio, Per la Russia, Per lo Zar", la fucileria francese tiene duro oltre ogni limite ma non può durare.

Napoleone rivolto al Generale Rapp: "Che disordine laggiù, vai a ripararlo". Rapp si avventa su Costantino e lo scompagina di schianto; Costantino si salva solo perchè il suo cavallo è più veloce. Alessandro e Francesco, i due imperatori, si ritirano, anzi fuggono di gran carriera mentre la Guardia di Napoleone protesta perchè non è stata impiegata. Il nemico è in disfatta e come da regolamento deve essere incalzato. E' una scena da tragedia, cannonate a mitraglia, cannonate a palla, cavalleria che calpesta e sciabola tutto quello che trova; come se non bastasse il ghiaccio degli stagni ghiacciati si apre sotto il peso dei soldati in fuga e li trascina sul fondo. Nel solo stagno di Satschan affondano 38 cannoni, 130 cavalli e 200 soldati. Alle ore 17 il fuoco cessa su tutto il campo di Austerlitz.

Un bilancio preciso in questi casi è molto difficile. I morti/dispersi russi dovrebbero essere circa 27.000 oltre a 40 bandiere, 200 cannoni, innumeri cavalli e masserizie. L'Imperatore d'Austria chiede la resa. I francesi hanno avuto 1.305 morti e 6.940 feriti. Pochi giorni dopo muore anche Pitt, a quanto pare non per l'alcool ma quando ha saputo di Austerlitz.

Fra i coalizzati ci sono stati molti generali buoni a nulla, ma anche generali capaci e valorosi; eroici i mugiki russi. Napoleone ha voluto incontrare i russi prigionieri; uno di loro, un capo squadrone, ha gridato a Napoleone di voler essere fucilato insieme a tutti i suoi soldati, per indegnità: "Calmati giovanotto, essere battuto dalla mia armata non è un disonore".

 

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Doverosamente indico le fonti cui ho fatto e faccio prevalente riferimento. Nel post immediatamente successivo.

Le foto di Murat, Ney e Massena sono tratte da motore di ricerca.

Modificato da giovannibandenere
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Fonti di prevalente riferimento:

 

Napoleone- Lefebvre, Biblioteca universale Laterza

Napoleone-Guido Gerosa, Mondadori

Esercito e società nell'Italia napoleonica- Franco DellaPeruta, Franco Angeli

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  • 4 weeks later...
Visitatore giovannibandenere

24 Dicembre 1914 - Fronte Occidentale

Alla linea del fronte, in zona Ypres alcuni soldati tedeschi addobbano gli alberi ischeletriti ed intonano canzoni natalizie. I britannici dall'altra parte della fronte ascoltano i canti e a loro volta replicano con canti natalizi britannici.

La situazione "degenera" in breve tempo, nel senso che soldati dell'una e dell'altra parte, ufficiali e sottufficiali compresi, arrivano ad incontrarsi nella terra di nessuno e si scambiano poveri ma incredibilmente preziosi doni natalizi.

I rispettivi comandi britannico e germanico si arrabbiarono moltissimo per questo episodio; tuttavia il contagio si estenderà su tutta la fronte di guerra, anche al fronte orientale, anche fra austroungheresi e russi e indipendentemente dalla ricorrenza natalizia.

L'episodio viene ricordato e citato come Tregua di Natale.

Una breve tregua di fatto; era giusto, bravi soldati.

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