BUFFOLUTO Inviato 18 Dicembre, 2009 Segnala Share Inviato 18 Dicembre, 2009 (modificato) Sommergibili classe "Toti" Catteristiche generali della classe "Toti":Tipo: sottomarino SSKDislocamento: - in superficie: 534 t - in immersione: 592 tDimesioni: - Lunghezza: 46,22 m - Larghezza: 4,75 m - Immersione: 3,89 mApparato motore superficie: 2 motori Fiat (Mercedes), un elica a 5 pale - Potenza: 1140 cv - Velocità max. in superficie: 9,5 nodi - Velocità max. con lo schnorkel: 9,7 nodi - Autonomia in superficie: 2.440 miglia a 9 nodi, 3.530 miglia a 6,7 nodi - Autonomia con lo schnorkel: 1.837 miglia a 9,5 nodi, 2.897 miglia a 7,3 nodiApparato motore immersione:1 M.E.P. Siemens in servizio continuo, una batteria - Potenza: 772 kW - Velocità max in immersione: 15 nodi - Autonomia in immersione: 19,6 miglia a 15 nodi, 200 miglia a 4 nodiArmamento: 4 tls AV da 533 mm, 8 siluri tipo Canguro o Mk. 37 in seguito sostituiti con 8 siluri filoguidati A-184 Whitehead MotofidesApparecchiature operative: - radar di navigazione e scoperta di superficie SMA 3 RM20 A-SMG (MM/BPS-702) - IFF trasponditore per il riconoscimento amico/nemico - ESM sistema per il riconoscimento di emissioni radar nemiche - Sistema idrofonico ed ecogoniometrico "IPD 64"Equipaggio: 4 ufficiali, 22 sottufficiali e comuniProfondità di collaudo: 150 m (stimata) - coefficiente di sicurezza: superiore a 2 Unità della classe “Toti”:Enrico TOTI (2°) – S 506Cantiere: C.R.D.A. MonfalconeImpostazione: 11.04.1965, Varo:12.03.1967, Servizio: 22.01.1968, Radiazione: 2000Attilio BAGNOLINI – S 505Cantiere: C.R.D.A. MonfalconeImpostazione: 11.04.1965, Varo:27.8.1967, Servizio: 16.06.1968, Radiazione: 1990Enrico DANDOLO (2°) – S 513Cantiere: C.R.D.A. MonfalconeImpostazione: 11.03.1967, Varo:16.12.1967, Servizio: 25.09.1968, Radiazione: 01.07.1999Lazzaro MOCENIGO (3°) – S 514Cantiere: C.R.D.A. MonfalconeImpostazione: 12.06.1967, Varo: 20.04.1968, Servizio: 28.12.1968, Radiazione: 01.03.1996Generalità della classe “Toti”: La realizzazione dei sommergibili della classe "Toti" segna una svolta di un certo rilievo nella storia dei sommergibili italiani; prima di affrontare l'argomento è comunque necessario fare alcune considerazioni di ordine tecnico ed operativo, per poter definire il confine tra sommergibile e sottomarino; le due parole hanno significati distinti: "sommergibile" è un natante che ha possibilità di navigare anche al di sotto della superficie del mare; "sottomarino" è un battello realizzato per operare prevalentemente sott'acqua e che può anche navigare in superficie. Per quanto strano possa sembrare il "Delfino", primo sommergibile italiano realizzato alla fine del XIX secolo, era stato inizialmente realizzato come sottomarino, per i seguenti motivi: - era dotato di un apparato di propulsione unico, costituito da batterie di accumulatori, - non aveva caratteristiche marine, tali da rendere agibile la navigazione in superficie, perché la sua forma originale era particolarmente adatta alla navigazione subacquea, - c'era poca differenza tra dislocamento in superficie e quello in immersione con una riserva di spinta di circa il 10% (la riserva di spinta è costituita dalla differenza tra i dislocamenti in immersione e emersione espressa in percentuale rispetto al dislocamento in immersione) Queste sono semplicemente le caratteristiche tecniche basilari per poter definire il sottomarino, tenendo conto che il limite tra le due categorie si pone in una riserva di spinta di circa il 12÷15%; quando essa supera questo limite il battello è definito sommergibile, quindi più adatto alla navigazione di superficie a condizione che lo scafo abbia conformazione marina; con una riserva di spinta al di sotto del limite il battello può essere considerato un sottomarino perché è nelle condizione di avere una migliore navigabilità in immersione, a condizione che lo scafo sia idrodinamico; il tallone di Achille del "Delfino" era l'apparato motore unico, costituito da un motore elettrico alimentato da una batteria di accumulatori, che non poteva mai fornire velocità e autonomia sufficienti tali da farlo diventare completamente operativo; si rese quindi necessaria la sua trasformazione in sommergibile con la modifica dello scafo per renderlo più idoneo alla navigazione in superficie e l' adozione di due distinti apparati motori: uno a benzina per la navigazione in superficie, uno elettrico per la navigazione in immersione. Un' importante considerazione da mettere in rilievo è che nei riguardi della velocità massima ottenibile, a prescindere dall' apparato motore adottato, i sommergibili raggiungono la massima velocità in emersione, i sottomarini la massima velocità in immersione. La classe "Toti" fu progettata e realizzata dai C.R.D.A. di Monfalcone, le cui maestranze avevano ottenuto esperienza nella costruzione di alcuni esemplari tedeschi tipo "XXI" e "XXIII" durante il periodo 1944÷1945; oltre naturalmente all'adozione dello "schnorkel", i battelli furono dotati di tutte le attrezzature e le apparecchiature, che l'esperienza del periodo bellico e la tecnologia postbellica avevano contribuito a migliorare. Notevoli risultati si ottennero nei campi della silenziosità, della velocità in immersione, dell' autonomia, della quota operativa; erano battelli a semplice scafo totalmente saldato, che comprendeva i tubi lanciasiluri e la garitta d'emergenza, che era inglobata nella parte anteriore della vela; lo scafo leggero racchiudeva a prora ed a poppa le casse di zavorra; l'elica a cinque pale era azionata solamente dal motore elettrico, alimentato dalle batterie in immersione e dai gruppi elettrogeni in emersione. Le caratteristiche di questi piccoli battelli li metteva particolarmente in grado di essere utilizzati per la difesa della zona costiera in funzione antisommergibile, per cui furono classificati SSK (Submarine Sumarine-Killer) Maggiori informazioni e dettagli sulla classe "Toti" nel link del C.te Mascellani LINK ULTERIORI APPROFONDIMENTI AL link Fonti consultate: Mario Cecon "L'evoluzione del sommergibile in Italia dal 2° dopoguerra – R.I.D. n° 11 - novembre 1993 Alessandro Turrini "Gli squali dell' Adriatico" Monfalcone e i suoi sommergibili nella storia navale italiana Vittorelli Edizioni 1999 Michele Casentino "Dal trattato di pace alla legge navale" Lo sviluppo della Marina Militare dal 1945 al 1975- Supplemento alla RivistaMarittima n° 4 – aprile 1996 Stato Maggiore della Marina – Ufficio Documentazione e Attività Promozionali "Le unità della Marina Militare" ed. 1983 INTERCONAIR Aviazione e Marina n° 45 marzo 1968 pagg.76-77 Modificato 8 Febbraio, 2020 da magico_8°/88 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 18 Dicembre, 2009 Segnala Share Inviato 18 Dicembre, 2009 (modificato) Enrico TOTI (2°) – S 506Vincere ad ogni costo Cantiere: C.R.D.A. MonfalconeImpostazione: 11.04.1965Varo: 12.03.1967Servizio: 22.01.1968In riserva: novembre 1997Disarmo: 16 dicembre 1999Radiazione: 2000 Attività operativa: Foto tratte da un interessante articolo di Aviazione e Marina riguardante la consegna ufficiale a Monfalcone del sommergibile Toti alla Marina Militare, "Il primo sommergibile italiano del dopoguerra"Il primo alzabandiera. Foto Sergio Mecchia da INTERCONAIR Aviazione e Marina n. 45 marzo 1968Il smg. Toti in banchina prima della consegna. Foto Sergio Mecchia da INTERCONAIR Aviazione e Marina n. 45 marzo 1968 Il Toti in banchina con il Tazzoli, notare le debite differenze. Foto Sergio Mecchia da INTERCONAIR Aviazione e Marina n. 45 marzo 1968 altre notizie, link, ecc In questo interessante LINK tante informazioni sull'eroe "Enrico Toti" Nel 2005 trasferito come cimelio al museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" di Milano LINK Mentre qui trovate il LINK all'ultimo Raduno della Base in quel di Milano, dove il nostro Toti ha fatto da Star Di seguito alcune immagini del sommergibile Toti dal sito www.delfinidacciaio.it per g.c. Marco Mascellani Modificato 17 Febbraio, 2020 da magico_8°/88 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 18 Dicembre, 2009 Segnala Share Inviato 18 Dicembre, 2009 (modificato) Attilio BAGNOLINI – S 505A montibus in imos una virtus (Dai monti alle profondità, un solo valore) Cantiere: C.R.D.A. MonfalconeImpostazione: 11 aprile 1965Varo: 26 agosto 1967Servizio: 16 giugno 1968In riserva: luglio 1990Disarmo: 5 luglio 1991Radiazione: (dato non disponibile)Attività operativa: Di seguito alcune immagini del sommergibile Attilio Bagnolini via www.delfinidacciaio.it Modificato 17 Febbraio, 2020 da magico_8°/88 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 18 Dicembre, 2009 Segnala Share Inviato 18 Dicembre, 2009 (modificato) Enrico DANDOLO (2°) – S 513Secondo a nessuno Cantiere: C.R.D.A. MonfalconeImpostazione: 11 marzo 1967Varo: 16 dicembre 1967Servizio: 25 settembre 1968In riserva: 1 ottobre 1996Disarmo: 1 luglio 1999Radiazione: dato non disponibileAttività operativa: Custodito come cimelio presso l' Arsenale Militare Marittimo di Venezia Di seguito alcune immagini del sommergibile Enrico Dandolo via www.delfinidacciaio.it Modificato 17 Febbraio, 2020 da magico_8°/88 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
magico_8°/88* Inviato 20 Febbraio, 2010 Segnala Share Inviato 20 Febbraio, 2010 (modificato) Lazzaro MOCENIGO (3°) – S 514Per aspera ad astra (Attraverso le difficoltà fino alle stelle) Cantiere: C.R.D.A. MonfalconeImpostazione: 12 giugno 1967Varo: 20 aprile 1968Servizio: 28 dicembre 1968In riserva: 31 ottobre 1992Disarmo: 15 ottobre 1993Radiazione: 1 marzo 1996Attività operativa: Di seguito alcune immagini del sommergibile Lazzaro Mocenigo via www.delfinidacciaio.it Modificato 17 Febbraio, 2020 da magico_8°/88 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.