Totiano* Posted December 17, 2009 Report Share Posted December 17, 2009 (edited) Sommergibili classe "CA"da I sommergibili italiani di Paolo M. Pollina - USMM - 1963, per g.c. Sergio Mariotti Caratteristiche generali della classe "CA" 1^ serie (tra parentesi i dati dopo la modifica in mezzo d'assalto) :Tipo: Sommergibile trasportabile per ferrovia (o tascabile)Dislocamento: - in superficie: 13,50 t (12,00 t) - in immersione: 16,40 t (14,00 t)Dimensioni: - Lunghezza: 10,00 m - Larghezza: 1,96 m - Immersione: 1,60 mApparato motore superficie: 1 motore diesel MAN, 1 elica (nessun motore termico dopo la modifica) - Potenza: 60 cv - Velocita max. in superficie: 6,25 nodi (7,0 nodi) - Autonomia in superficie: 700 miglia a 4,0 nodiApparato motore immersione: 1 motori elettrico di propulsione Marelli - Potenza: 25 cv (21 kw) - Velocita max: 5,0 nodi (6,0 nodi) - Autonomia in immersione: 57 miglia a 3,0 nodi (70 miglia a 2 nodi)Armamento: - 2 ls AV a gabbia da 450 mm, 2 siluri da 450 mm (8 cariche da 100 kg. + 20 cariche "cimice")Equipaggio: 1 ufficiale, 1 sottufficiale (1 ufficiale, 2 sottufficiali e/o marinai)Profondità di collaudo: 55 m da I sommergibili italiani di Paolo M. Pollina - USMM - 1963, per g.c. Sergio Mariotti Caratteristiche generali della classe " CA " 2^ serie :Tipo: Sommergibile d'assaltoDislocamento: - in superficie: 12,80 t - in immersione: 14,00 tDimensioni: - Lunghezza: 10,47 m - Larghezza: 1,90 m - Immersione: 1,83 mApparato motore superficie: 1 elica (nessun motore termico) - Potenza: - Velocita max. in superficie: 7,0 nodi - Autonomia in superficie:Apparato motore immersione: 1 motori elettrico di propulsione Marelli - Potenza: 21 kw - Velocita max: 6,0 nodi - Autonomia in immersione: 70 miglia a 2 nodiArmamento: - 8 cariche da 100 kg. + 20 cariche "cimice"Equipaggio: 1 ufficiale, 2 sottufficiali e/o marinaiProfondità di collaudo: 70 mNota: Queste unità non furono iscritte nei Quadri del Naviglio dello Stato sia perché sperimentali, sia per le loro piccole dimensioni ma, soprattutto, per motivi di segretezza che fu rigorosamente mantenuta dopo la trasformazione per l'impiego in mezzi d'assalto. Unità della classe " CA " 1^ e 2^ serie :Regio sommergibile CA 1Cantiere: Caproni-Taliedo, MilanoIn servizio: 15.04.1938Regio sommergibile CA 2Cantiere: Caproni-Taliedo, MilanoIn servizio: ??.04.1938Regio sommergibile CA 3Cantiere: Caproni-Taliedo, MilanoIn servizio: ??.01.1943Regio sommergibile CA 4Cantiere: Caproni-Taliedo, MilanoIn servizio: ??.01.1943Generalità di classe. La ditta Caproni di Milano - Taliedo, nel 1937 elaborò un progetto di sottomarino di piccolissimo dislocamento che suscitò l'interesse della Regia Marina. Si trattava di un battello con scafo resistente con sezioni ad otto e calotte semi-sferiche estreme, doppi fondi non resistenti esterni, lanciasiluri a gabbia esterni applicati sotto le borse dei doppi fondi. La parte inferiore dello scafo resistente era esclusivamente destinata agli accumulatori i quali venivano a trovarsi praticamente in un'appendice esterna al battello, quasi un altro doppio fondo. La Regia Marina commissionò due prototipi di tali unità che furono consegnate nell'aprile del 1938 e quindi sottoposte ad una lunga serie di prove, prima a Venezia e poi a La Spezia dove i due battelli giunsero per ferrovia ai primi di febbraio del 1939. Le prove effettuate a Venezia non misero in evidenza deficienze tecniche di particolare importanza; venne però subito rilevato che i piccoli battelli tenevano mediocremente il mare e non riuscivano a mantenere la quota periscopica (periscopio fisso da m. 2,50) con mare forza tre; in tali condizioni di mare anche i movimenti di rollio e di beccheggio rendevano la vita a bordo intollerabile dopo poco tempo. Ulteriori prove effettuate a La Spezia confermarono le deficienze emerse a Venezia, anche con il nuovo periscopio di m. 4,50, e misero in particolare evidenza deficienze non facilmente eliminabili nelle sistemazioni per il lancio. Dopo numerosi tentativi di modifica ai lanciasiluri, che non portarono a risultati soddisfacenti, le due unità vennero messe a secco (autunno 1939) riconoscendo in tal modo la loro insoddisfacente riuscita. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale i risultati conseguiti dai mezzi speciali di vario genere, indussero l'Alto comando della Marina ad esaminare la possibilità d'impiegare i due " CA " non più come unità siluranti per la difesa foranea, ma - opportunamente modificati - quali mezzi speciali offensivi, vettori di "uomini rana". All'inizio del 1941 le due unità furono pertanto inviate di nuovo presso il cantiere della ditta Caproni di Montecollino (Lago d'iseo) per essere modificate secondo le indicazioni della R. Marina. Le principali modifiche consistettero nella eliminazione del motore termico per la navigazione in superficie, che venne sostituito da un motore elettrico di notevole potenza, unico mezzo di propulsione del battello sia in superficie sia in immersione; nello sbarco del periscopio, dei siluri e delle sistemazioni per il lancio: ed infine nella sistemazione di un portello in chiglia per la fuoriuscita dell'uomo rana. Al posto del periscopio fu sistemato un abitacolo con cupola a vetri; i siluri e i lanciasiluri furono invece sostituiti da speciali sistemazioni per otto cariche da 100 Kg. ubicate nella stessa posizione dei lanciasiluri. Il CA 2 fu pronto dai lavori di modifica nel novembre 1941 ed il CA 1 lo seguì nel febbraio 1942; la lunga serie di prove effettuate sul Lago d'Iseo mise in evidenza tutta la delicatezza di queste piccole unità e furono necessari continui lavori per la messa a punto delle varie apparecchiature prima che fossero raggiunti risultati discretamente soddisfacenti. La R. Marina, dopo essersi resa conto che, messi bene a punto, sarebbe stato possibile impiegare i "CA" con buone probabilità di conseguire concreti risultati, nella primavera del 1942 ordinò altri due battelli alla Caproni, battelli che, tenendo conto dei difetti della prima serie, furono costruiti su piani leggermente diversi per quanto riguardava sia le dimensioni dello scafo, sia la sistemazione dei doppi fondi esterni che, nella nuova versione, conferirono allo scafo esterno forme più razionali ed avviate. La principale modifica relativa all'armamento fu quella di portare in alto i contenitori delle otto cariche per rendere più agevole il loro maneggio: un'ulteriore innovazione consistette nella sistemazione dei timoni orizzontali prodieri, non esistenti nella prima serie, e la cui mancanza rappresentava una delle deficienze più marcate dei due battelli della prima serie. Le sistemazioni interne e quelle per la fuoriuscita del sommozzatore rimasero praticamente uguali a quelle della prima serie.Attività di classe. L'attività del CA 1 e CA 2, come battelli siluranti, fu limitata alle prove di cui già descritto nelle "Generalità; di classe"; le uscite per prove furono anche sfruttate per allenamento dei comandanti e dei secondi uomini destinati ad equipaggiare battelli similari qualora l'esito delle prove avesse consigliato la riproduzione di tale tipo di unità. Dopo i poco confortanti risultati delle prove effettuate a Venezia ed a La Spezia, il lungo periodo d'inattività dei due battelli dopo la loro conversione in "mezzi speciali" ed il lunghissimo periodo di prove effettuate sul lago d'Iseo nel corso del 1941, CA 1 e CA 2 furono pronti per l'impiego. Poiché in Mediterraneo esistevano già in relativa abbondanza altri mezzi speciali si pensò d'impiegare i " CA " per azioni contro i porti atlantici degli Stati Uniti nei pressi dei quali avrebbero dovuto essere trasportati con un sommergibile atlantico appositamente adattato allo scopo. Così, nel luglio 1942 il CA 2 fu inviato a Bordeaux dove il da Vinci, designato quale sommergibile - avvicinatore -, fu adattato per accogliere il minisommergibile in coperta a proravia della torretta. Nel settembre furono effettuate alcune prove di distacco e di ricupero del CA 2 dal da Vinci, prima con qualche difficoltà, poi con esito soddisfacente dopo aver portato le cariche in alto come fu poi fatto, già in sede di costruzione, per le due unità della seconda serie. La progettata missione da Vinci - CA 2 non venne però realizzata per necessità d'impiego del sommergibile "avvicinatore" in missioni di guerra al traffico. Il CA 2 rimase così inutilizzato a Bordeaux fino all'evacuazione della Francia da parte delle truppe tedesche; fu poi demolito dopo la fine del conflitto. Il CA 1 e le due unità della seconda serie, CA 3 e CA 4, ebbero un'attività limitata esclusivamente alle prove di collaudo e di accettazione. All'armistizio del settembre 1943 queste tre unità si trovavano a La Spezia presso la sede della " Decima MAS " e furono autoaffondate. Ricuperate in un tempo successivo vennero rimesse in efficienza ma tenute in secco; una di esse fu prelevata dalla Marina Germanica a scopo di studio per la progettazione dei sommergibili tascabili " XXVII B" (Seehund). http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=29830 link alla discussione sul CA imbarcato sul Da Vinci per missione a NewYorkIl sommergibile CA 1 alle prove a Venezia nel 1938. da I sommergibili italiani di Paolo M. Pollina - USMM - 1963, per g.c. Sergio Mariotti Di seguito tre immagini del sommergibile CA 1 dopo le modifiche in mezzo d'assalto sul Lago d'Iseo. da I sommergibili italiani di Paolo M. Pollina - USMM - 1963, per g.c. Sergio MariottiIl sommergibile CA 2 dopo le modifiche in mezzo d'assalto sul Lago d'Iseo. da I sommergibili italiani di Paolo M. Pollina - USMM - 1963, per g.c. Sergio MariottiAncora il sommergibile CA 2 presso l'officina della C.A.B. sul lago d'Iseo il 27 dicembre 1941 durante le prove dopo le modifiche in mezzo d'assalto (coll. E. Bagnasco). Di seguito quattro immagini del sommergibile da Vinci (vedi scheda relativa) e delle modifiche apportate al battello per il trasporto del minisommergibile d'assalto CA 2.da I sommergibili italiani 1940-1943 di E. Bagnasco e M. Brescia - 2013-2014 - Storia Militare Dossier. da Sommergibili e mezzi d'assalto subacquei italianidi A. Turrini, O. Miozzi, M. Minuto - USMM - 2010 per g.c. Marco Mascellanida Sommergibili e mezzi d'assalto subacquei italianidi A. Turrini, O. Miozzi, M. Minuto - USMM - 2010 per g.c. Marco Mascellanida I sommergibili italiani di Paolo M. Pollina - USMM - 1963, per g.c. Sergio Mariotti Di seguito due immagini del sommergibili CA 2 a Bordeaux nell'estate 1945, come venne trovato dai francesi alla fine della guerra.da Sommergibili in Guerra di E. Bagnasco e A. Rastelli - Albertelli - 1994, per g.c. Sergio Mariotti. da Le navi da guerra italiane 1940-45 di E. Bagnasco e E. Cernuschi - Albertelli - 2005. Edited March 8, 2023 by magico_8°/88 Salvataggio immagini e correzioni testo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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