stefapor Inviato 10 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 10 Novembre, 2009 Salve a tutti mi son imbattuto su una curiosità che riguarda la marina.. Qualcuno mi sa dire qualcosa sul NEPTUNUS REX - Cerimonia passaggio equatore.. Ma questa cerimonia è tradizionale solo per i Marines Americani oppure riguarda un pò tutte le marinerie? C'è qualche sito di riferimento o libro in italiano? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 10 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 10 Novembre, 2009 credo sia una cerimonia parte del baganlio culturale di tutte le marine. la cerimonia vede il dio nettuno che risale dagli abissi e battezza tutte le persone che attraversano per la prima volta l'equatore. il battesimo è tutto sulla goliardia dei presenti come anche le scenografie: ci sono foto bellissmime seuu'alrgomento, qualcuna postata anche qui a betasom anche se bisogna scartabellare un po per trovarle, mi sa... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 10 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 10 Novembre, 2009 (modificato) La tradizione esiste in tutte le marine del mondo, sia mercantili sia militari, ma in quelle anglosassoni (e nell'U.S. Navy e nella Royal Navy in particolare) la cosa è particolarmente sentita e - a bordo - vengono organizzate cerimonie di vario genere. In pratica, il membro dell'equipaggio più "anziano" (in termini di primo passaggio dell'equatore) si veste da "Re Nettuno" con tanto di corona e tridente, sovrintendendo ai vari scherzi goliardici che vengono fatti ai danni di coloro che l'equatore non l'hanno ancora passata. Ufficiali e sottufficiali anziani non sono esentati dal sottoporsi alle varie "prove" che possono comprendere l'essere vestiti da donna, il dover cantare canzoni tradizionali, per non parlare degli ancor più tradizionali "gavettoni". Il tutto, ovviamente, finisce con una festa a bordo con particolare evidenza per il vitto e i beveraggi. :s03: Sempre nelle marinerie anglosassoni, chi ha passato l'equatore viene definito "Shellback", mentre il novellino che non ha superato il parallelo 0° è un "Pollywog". L'US Naval Institute (e altri editori) stampano degli appositi certificati dove si può apporre il proprio nome e la data in cui si è passata l'equatore: il certificato può anche essere contrtofirmato dal Comandante e/o dallo "Shellback" più anziano. In ambito italiano la cosa è meno formale e codificata, ma il passaggio dell'equatore è sempre contraddistinto da scherzi e secchiate d'acqua di vario genere. Nel 1967 (avevo otto anni) insieme a mia mamma mi trovavo a bordo del mercantile Mario Z., di cui mio papà era comandante, diretto da Genova a Vitoria in Brasile per caricare minerale di ferro:il 12 giugno passammo l'equatore diretti a Sud e non mancarono scherzi e, soprattutto, "gavettoni" tanto all'esterno quanto nei locali interni della nave. Ricordo un giovanotto di camera chiuso in un armadietto per il tradizionale "juke-box"... Ovviamente, nella navigazione di rientro, i novellini erano ormai stati battezzati e quindi gli scherzi e le "bagnate" furono molto meno rilevanti. Non credo esista uno specifico sito in italiano sull'argomento. Prova a inserire "Shellback" o "Pollywog" in Google e magari qualcosa salta fuori. :s02: Modificato 10 Novembre, 2009 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rich93 Inviato 10 Novembre, 2009 Segnala Share Inviato 10 Novembre, 2009 trovi anche molte foto via google; ad esempio: http://www.misterkappa.it/cpu-lt01.html trentoincina altra Ma mi fai venire in mente un'altra tradizione, quella dei "capohornisti". Quelli del nord est, specialmente lussignani, chersini, istriani eccetera, potevano portare l'orecchino d'oro dopo avere doppiato per la prima volta Capo Horn. In altre marine come quella inglese, l'orecchino d'oro serviva come "cassa contanti" per il funerale... non so se anche in adriatico aveva la stessa funzione. Io ne ho conosciuto uno, l'ultimo capohornista a vela, si chiamava "Barba Tommaso". Aveva oltre 90 anni, viveva in valle dell'Arsa, usciva ogni giorno a pesca con la sua barchetta autocostruita in legno. A vela ovviamente... non aveva soldi per motori e benzina. Ed anche se aveva doppiato il Capo decine di volte, non si riusciva ad estrargli un racconto.. il passato era passato e lui preferiva interessarsi alla mia calcolatrice tascabile per capire come funzionava, o chiederci notizie di attualità. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stefapor Inviato 10 Novembre, 2009 Autore Segnala Share Inviato 10 Novembre, 2009 (modificato) Davvero interessanti gli argomenti... Grazie.. Peccato solo che non ci sia qualche riferimento in italiano ma comunque ho capito meglio le cose... Comunque interessanti anche le Vs testimonianze nell'aver vissuto di propria "pelle" queste esperienze.. Modificato 10 Novembre, 2009 da stefapor Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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