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Ricordi Di Scuola


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Ho ritrovato il quaderno su cui al liceo appuntavo i passi dei lirici greci che preferivo.

Siccome all'epoca non ero abituata a digitare, ma a scrivere, riesco ancora, sorprendentemente, a leggermi. La traduzione è magari un po' rozza, diciamo parecchio letterale, lo ammetto, ma, spero, senza errori plateali...oddio...

So che il mio preferito era Archiloco (infatti è il primo nel quadernetto) , , per il quale ancora oggi provo ammirazione, ma di cui ricordo solo che visse nel "solito" V° sec a.C. (quello di Pericle, per intenderci), che faceva il soldato, che era uno piuttosto inquieto e franco , (se non sbaglio era lui che aveva francamente ammesso di aver buttato via lo scudo per alleggerirsi, una volta che se l'era vista brutta e aveva pensato bene di fuggire) e poco più ...D'altra parte, qualcuno (non ricordo chi) ha detto, per consolarmi, che "cultura è ciò che rimane quando si è dimenticato tutto". In tal caso, credo di essere coltissima.... :s02:

C'è un comandante di Betasom, naturalmente non ricordo quale, che ha inserito un frammento di Archiloco nella propria firma...

 

Per lui e magari per qualcun altro, mi fa piacere trascrivere alcuni dei frammenti, quelli legati alla "vita di mare":

per cominciare, un doveroso brindisi con lo "Spalletti d'epoca":

Dunque con la coppa attraverso la coperta della veloce nave

va, e togli i coperchi dei concavi orci,

prendi il rosso vino dalla feccia;

infatti non possiamo rimaner sobri in questa veglia.

 

poi andiamo su problemi seri:

 

Avendo le anime nelle braccia dei flutti

 

***

 

Pericle, nessuno dei cittadini,

quando ci si lamenta della lacrimevole sciagura,

si divertirà in banchetti, nè la città;

tanti infatti l'onda del mare risonante sommerse....

 

****

 

 

 

Guarda, Glauco,: già nel profondo dalle onde è sconvolto il mare,

una nube sovrasta , dritta intorno alle punte delle Gire,

segno di tempesta; ci coglie d'improvviso il timore.

 

****

 

 

 

....sbattuto dalle onde.

E nudo a Salmidesso benignamente i Traci dalle alte chiome lo accolgano

-qui, avendo sofferto molti mali, mangi pane da schiavi, intirizzito dal freddo -

Salsedine e molte alghe sparga intorno a sé,

batta i denti come un cane, bocconi giacendo per la spossatezza,

sbattuto là dove l'onda s'infrange.

In queste condizioni vorrei vedere chi mi fece torto,

col tallone passò sui miei giuramenti,

pur essendomi stato prima amico.

Modificato da malaparte
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