Red* Inviato 6 Marzo, 2009 Segnala Share Inviato 6 Marzo, 2009 (modificato) Trovo in un fascicolo de "La Guerra Italiana " del settembre del 1916 questo articolo che riguarda il soldatino più giovane nella 1^G.M. UN ALPINO DODICIENNE Da Belluno viene segnalato alla "Tribuna" un caso eccezionalissimo,forse unico nella guerra europea. Un biondo ragazzo dodicienne,Matteo Piaia, fu Giovabattista di Avoscan (comune di San Tomaso d'Agordo),veste la divisa di caporal maggiore dei volontari alpini e porta sopra i gradi la corona reale, indice del merito di guerra,mentre reca sul petto il nastrino azzurro della medaglia al valore e quello della campagna. Il piccolo caporale rimase ferito dopo aver fatto con onore quattordici mesi di vita al fronte e molte set- timane di trincea. Per amor filiale divenne soldato e per amor filiale s'è fatto eroe. Fin dal giugno dello scorso anno,essendo il di lui padre chiamato alle armi egli lo seguì,riuscendo ad entrare nell'81° reggimento fanteria.I soldati presero ad amarlo, lo tennero seco,gli adattarono una divisa e così potè rima- nere a fianco del padre fino al giorno in cui questi cadde ucciso in combattimento. Matteo giurò allora di vendicarlo:volle essere munito di rivol- tella ed il colonnello gliene regalò una. Con essa si appiattò su un erto dirupo,di quelli su cui a mala- pena si arrampicano i caprioli,e rimase lunghe ore in vedetta finchè non gli riuscì di prendere di mira un capitano austriaco. Sparò e l'uccise. Ma il colpo stesso rivelò ov'egli era e i tiri nemici si rovescia- rono su di lui. Due pallottole lo colpirono al capo,presso l'occhio destro e a l'occipite. Ma per la brillante azione compiuta e pel coraggio dimostrato s'ebbe poi la medaglia e i galloni di caporale. Il ragazzo venne più tardi passato dal reggimento fanteria al corpo dei volontari alpini. Senza firma. RED Modificato 6 Marzo, 2009 da Red Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
brin Inviato 6 Marzo, 2009 Segnala Share Inviato 6 Marzo, 2009 Davvero un bell'episodio e forse anche piuttosto comune durante la Grande Guerra; da sottolineare il desiderio da parte di questi giovanissimi volontari di partecipare alle vicende belliche che coinvolgevano il paese. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Red* Inviato 7 Marzo, 2009 Autore Segnala Share Inviato 7 Marzo, 2009 Molti ragazzi infatti scappavano di casa e davano falsa età per arruolarsi. Ma i più venivano riconosciuti dai carabinieri e rimandati a casa. Ma a quell'età e con il padre direi cosa unica ! Ciao Luca RED Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
brin Inviato 7 Marzo, 2009 Segnala Share Inviato 7 Marzo, 2009 Molti ragazzi infatti scappavano di casae davano falsa età per arruolarsi. Ma i più venivano riconosciuti dai carabinieri e rimandati a casa. Ma a quell'età e con il padre direi cosa unica ! Ciao Luca RED Già solitamente la prassi mi pare fosse proprio quella, però molto spesso riuscivano comunque a fare in modo di poter rimanere al fronte, muniti dell'autorizzazione dei genitori. Certo questo è un caso decisamente raro... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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