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Tito Speri E Goffredo Mameli


rezan

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come richiestomi da alcuni ufficiali, vi allego un link dove si possono vedere delle immagini di mio padre Raffaello Zanardo nel Tito Speri e nel Goffredo Mameli. Queste sono foto del suo archivio privato. La sua storia è fatta di interminabili ed intricate vicende. intricate più che altro perchè l'ormai il 95nne Raffaello, confonde un poco gli eventi. Ma, in ogni caso è stato motorista nel Tito Speri e la sua carriera in quel sommergibile terminò al porto di Taranto nel "1935?". Per sua espressa richiesta fu imbarcato in rotta per Massawa in un altro sommergibile di cui non ricorda il nome ma dalle foto presumo sia stato il Mameli, sul quale terminò la sua carriera militare nel 1936. Congedato, rimase in Africa ed assieme al marinaio Messina, anche lui in congedo, allestirono un'officina in cui riparavano i mezzi FIAT presenti ad Asmara. Venne richiamato nel 37 e prestò servizio a terra nella base di Massawa come manutentore, riparando i cannoni che riuscivano a sparare a malapena un colpo e poi richiedevano una settimana di manutenzione, tutto questo sotto il continuo attacco degli inglesi convinti di trovarsi di fronte ad una fornitissima e pericolosa base militare italiana. Ricorda di una contraerea che non sparava più di 3 colpi senza incepparsi; ciò era dovuto al gioco troppo preciso dei leveraggi che con un minimo riscaldamento grippavano. Su espressa richiesta dell'Ammiraglio C.te, il quale aveva stima di Raffaello, per le innate capacità di riparare tutto ciò che era meccanico, chiese di far funzionare quello stramaledetto aggeggio. E fu così - racconta - che riuscirono ad abbattere in seguito ben 48 aerei inglesi.

 

http://www.ginnasticaestveronese.com/NAVYJPG/index.html

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sonno foto meravigliose, tutte e nessuna esclusa, anche se per motivi "personali" non posso non preferire quela in cui compare la boa telefonica di soccorso!

 

posso linkarle in modo che compaiano direttamente sul forum?

 

cambiando argomento, nelle mie "fantasie erotiche" (si, sono un po tarato!) sto immaginando tuo papà mentre, foto e ricordi alla mano, scorre le dita su questa sezione del Goffredo Mameli su cui ha prestato servizio. pensi che a Venezia potremo farlo?

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certamente, puoi fare il link diretto, io non ho perso tempo per capire come fare altrimenti lo avrei fatto anch'io. Se vuoi, le foto te le posso mandare anche ad alta risoluzione ma sono dai 50 a 100 MB a foto :s06:

Penso che sarà felice di poter vedere qualche cosa che lo riporta ai suoi tempi, dipende dalle risposte che mi darà l'ISMM di Venezia. Ti allego la richiesta che ho spedito per fax 5 minuti fa.

Ma le foto che hai messo tu sono relative ad Ancona o a Venezia? E il disegno esposto è quello del Mameli?

Dimmi qualche cosa delle boe telefoniche, sinceramente non so quale sia la foto ma immagino tu abbia qualche cosa da raccontare in proposito.

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grazie per il permesso, intanto comincio a linkare le immagini. per il forum non servono a elevata risoluzione ma ti rigrazio per l'offerta, che potrebbe tornare utile in altri momenti (un tabellone per una mostra ad esempio).

 

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e adesso passiamo alle spiegazioni. il disegno del Mameli è ritratto esposto alla mostra di Ravenna (che si è già esaurita) ma è parte della mia collezione per cui me lo portero a venezia.

 

circa la boa telefonica di soccorso, dobbiamo fare riferimento alla 4^ foto (quella coi motori che fanno fumo). circa al centro della foto in primo piano c'è una semisfera con in cima una luce. è la parte superiore della boa di cui sto parlando: un sistema sganciabile ma che rimane collegato al battello da un cavo telefonico. non ricordo se dentro c'è una batteria per la luce o l'alimentazione arriva da bordo. in caso di emergenza il battello posato sul fondo sgancia la boa che segnala la posizione del battello in difficoltà sul fondo marino. la parte superiore della boa è apribile e nel recesso vi è un "telefono" per comunicare con l'interno del battello.

il suo funzionamento si vede benissimo in "uomini sul fondo" di de robertis, film che abbiamo recensito e trovi in biblioteca e il cui indice trovi a questo link

http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=19611

 

su di essa o meglio, sul sistema di soccorso ai nostri battelli tra le due guerre mondiali feci diverse relazioni di eccellente effetto quando ero capo ufficio sicurezza alla scuola sommergibili di Taranto. (un ricordo meraviglioso!)

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cappito, grazie delle spiegazioni. Mio padre è nelle foto 1-2-3-5-7 e forse nella 8 in secondo piano ma non vedo bene. In ogni caso di foto ce ne sono una valanga. Bisogna fare delle scansioni. Quando ho un po di tempo magari ne trovo fuori delle altre.

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