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Un Anno Sul Calvi


enzo47

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post-1626-1149166094_thumb.jpgMi sono imbarcato sul Smg. Calvi nel Settembre del 1965, subito dopo la Scuola Sommergibili e ho

fatto un anno filato di Scuola Comando a Augusta.

Il Comandante del Sommergibile era il TV Pietro Marcenaro.

Si usciva quasi tutti i giorni, si partiva alla mattina presto e si tornava alla sera. (Eravamo accasermati a

Maridist).

Il mio posto di manovra per l'immersione, era il volantino dello sfogo d'aria posizionato sul soffitto del

corridoio della camera manovra.(Tutto manuale). All'ordine del Direttore di Macchina bisognava

aprirlo e chiuderlo, girando la manovella. Tutta la manovra veniva fatta almeno due o tre volte,e la

seconda volta era un bagno assicurato, perche il volantino spandeva sempre. Ma siccome ero il più

giovane, quello era il mio posto. E lo facevo con entusiasmo anche perchè ero partecipe all'immersione

del Sommergibile.

Le nostre esercitazioni erano con le Corvette della Scuola Comando, ed esercitazioni NATO.

Fino a qui tutto normale. Si tutto normale ma in un anno di ricordi belli e brutti ce ne sono tanti.

Come quella volta. Era un'Esercitazione NATO ed il Comandante, che era un furbo, era riuscito a far

emergere a quota periscopica il Calvi proprio in mezzo alla formazione navale. Abbiamo buttato fuori

tante di quelle fumate, che abbiamo affondato quasi l'intera flotta, neanche avessimo avuto chissa quanti

tubi lanciasiluri. A proposito di lanciafumate. Erail banco di prova degli orologi subacquei. Quando

eravamo in immersione 80/90 metri (e il comandante non vedeva), bastava metterli dentro nel tubo e

aprire l'allagamento, e il gioco era fatto. (Però non dovevi dare aria).

Un' altra volta. Eravamo a quota Snorkel per caricare le batterie, ci è passato sopra un aereo rd il

comandante ha ordinato l'immersione.

Sapete come funziona lol Snorkel: quando raggiunge una certa pressione che è maggiore della pressione

che in quel momento esercita l'acqua, fa uscire i fumi di scarico.

Bene, quella volta non è andata così. Ci siamo trovati a scendere con i fumi di scarico dentro il Sommergibile. L'anidride carbonica ti prende alla gola e fai fatica a respirare gli occhi ti bruciano e ti fanno

male. Ad un certo punto quando non ce la facevamo più, il Comandante ha dato l'emersione rapida.

Cosi ci hanno beccato subito e mogi mogi siamo tornati a casa.

Comunque quasi ogni uscita era un'avventura da raccontare, e non solo del Calvi ma del Morosini del

Dandolo. E se avremo occasioni di incontrarci..............

 

Per ragioni di spazio posso allegare solo una foto.

E' l'alza bandiera. Con parte dell'equipaggio schierato. In mezzo al gruppo

ci stà l'ECG Albettino un grande amico mio e di Luciano, che è venuto a mancare qualche

anno fà. Lo ricordo con affetto.

 

Ciao a Tutti. enzo47

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Settembre 65? Ero sull'Impetuoso e di esercitazioni con voi ne abbiamo fatte. Ricordo che una volta (in quei giorni) uscimmo in mare la domenica mattina e rientrammo il mercoledi' sera, allontanandoci da Augusta al max. 70 miglia.. :s01: Ci saremo anche incontrati in giro per Augusta.., chi lo sa?

Da parte mia una preghiera per il tuo amico ecg che ci ha lasciati.

Enzo, ora, anche piano piano, prosegui.. :s02:

Modificato da Mizar X
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WOW

non ho capito però la storia della sveglia, la usavate come falso bersaglio??

 

Ciao

Gil

Ho letto il tuo sito. Complimenti per la patente nautica.

Forse ti riferisci al tubo lanciafumate?. Se si,cerco di spiegartelo.

Il Sommergibile durante le esercitazioni non ha molti modi per comunicare con le navi di superficie.

Uno di questi è il tubo lanciafumate. Le fumate sono di diversi colori, rosso giallo, bianco, ecc.....

E durante le esercitazioni indicano alle navi di superficie, quello che è successo sott'acqua.

Se ci hanno colpito. Se sono state attaccate, oppure solo la nostra posizione.

Io le fumate le ho sempre viste dall'interno del Smg. come dei contenitori cilindrici che venivano lanciati

fuori da questo tubo mediante aria compressa. Però come sono in superficie non le ho mai viste.

Ora torniamo alla storia degli orologi subacquei. Negli anni sessanta possedere un orologio subacqueo era un vanto. " E noi eravamo il laboratorio di prova".

Bastava mettere dentro l'orologio nel tubo lanciafumate e aprire la valvola d'allagamento.

La pressione interna al tubo diventava uguale alla pressione esterna del Sommergibile, così se eravamo

a novanta metri voleva dire che l'orologio subiva una pressione di nove atmosfere.

Poi si richiudeva il tubo si scaricava l'acqua, si toglieva l'orologio e si controllava se funzionava ancora.

Una volta è successo che con l'orologio dentro qualcuno ha dato aria "" ne abbiamo trovati due"".

 

Saluto tutti Nonnoenzo

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Grazie Enzo!

anche a fine anni 80 usava "collaudare " gli orologi in questo modo e anche ai miei tempi talvolta si assisteva alla moltiplicazione degli orologi... :s03:

 

In superfice le fumate appaiono come... fumate!

 

quando arriva in superficie i sali che sono contenuti all'interno del cilindro bruciano e assumono una particolare colorazione a seconda degli additivi. esistono anche i fumo-luce, che oltre al fumo emamano anche un certo bagliore. la quantità di fumo è equivalente a un fuoco di campeggio fatto con legna verde.. non so se ho reso l'idea...

 

continua Enzo, pensdiamo dalle tue labbra!

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@Enzo: come effetuavate gli attacchi simulati? Nel senso: immagino ci fosse una fumata convenuta per indicare alla nave l'attacco da parte del siluro, ma esisteva una distanza minima entro la quale portarsi dalla nave prima di lanciare la fumata che indicasse "Ok, io sono qui e se avessi lanciato vi avrei affondato"?

 

E come tenere conto del numero massimo di navi attaccabili e tempi di ricarica dei tubi? Immagino che a suon di semplici fumate un solo battello avrebbe potuto affondare da solo tutta la squadra... c'erano delle "regole del gioco" che coprivano anche questo aspetto?

 

A seguito dei vostri attacchi le navi di superficie effettuavano una "ritorsione" o con le fumate e quindi gli affondamenti l'esercitazione si concludeva?

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