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Tomba Di Angelo Belloni


malaspina

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In questi giorni di permanenza del Golfo del Tigullio mi è sovvenuto che nel piccolo cimitero di Cavi di Lavagna, dove ha vissuto i suoi ultimi anni di vita, è seppellito l'ing. Angelo Belloni, noto a tutti gli appassionati di storia navale per le sue geniali invenzioni ed imprese.
Così mi sono addentrato nel campo santo alla ricerca della tomba o loculo. Non è stato facile, quasi alla fine della ricerca, quando ormai davo per scontato che fosse stato riesumato, ho trovato questo ossario.

 

https://www.facebook.com/groups/31994902687/?fref=ts

 

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Modificato da Totiano
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Non conoscevo questo geniale ingegnere, così ho provato a guardare su Internet e ho trovato un interessante articolo pubblicato sul quotidiano on line CITTA’ DELLA SPEZIA il 12/05/2014.

Segue il profilo di Angelo Belloni riportato su Wikipedia.

 

Belloni, l'interventista che rubò un sommergibile al Muggiano

 

Siamo nel 1914 e l'ingegnere italiano voleva entrare in guerra con l'Austria quando l'Italia si dichiarava ancora neutrale. Da lì a pochi mesi la guerra sarebbe diventata globale.

 

 

A raccontare di questa curiosa vicenda è Strane storie spezzine di Bruno della Rosa, delle Edizioni Cinque Terre. Come detto le vicende di Belloni si concentrano nel 1914 e si racconta che nell'ottobre di quell'anno il sommergibile classe Medusa lasciò il Golfo.

All'epoca il cantiere era di proprietà della Fiat San Giorgio che costruiva armamenti per l'Italia e i paesi stranieri. Era il caso della Russia che aveva commissionato la costruzione di un sottomarino ma con lo scoppio della guerra il presidio sovietico dovette lasciare la Spezia. Mentre la guerra avanzava la Russia chiedeva che le venisse consegnato il sommergibile ma, proprio perché il paese produttore non partecipava al conflitto rifiutava ogni richiesta.

Una decisione che all'ingegner Angelo Belloni stava stretta, anzi non approvava minimamente. Fu il suo spirito interventista a decidere per lui. Le cronache dell'epoca raccontano che Belloni approfittò di un test in mare del sommergibile e una volta al largo, invece che rientrare alla Spezia, proseguì verso Ajaccio dove avrebbe fatto una breve tappa per poi avventurarsi verso Malta.
Il piano di Belloni si sarebbe poi sviluppato verso l'Adriatico, dove avrebbe penetrato qualche base Austriaca.

Se per Belloni era tutto stabilito, decisamente diversa era l'opionione dell'equipaggio e di un altro ingegnere che di cognome faceva Rocchi. Quest'ultimo, interpretati i piani di Belloni, appoggiato dagli altri uomini presenti in quel folle viaggio informò le autorità francesi all'arrivo in Corsica.

Le autorità italiane e francesi entrarono in contatto e nel giro di qualche mese il sottomarino ritornò in riva al golfo, mentre Belloni rimase in Corsica e divenne una specie di eroe locale per la sua battaglia personale contro l'Austria.

Rimane un mistero se Belloni poi abbia preso parte alla Prima guerra mondiale quando è diventata globale. Dopo l'avventura Corsa e tutto il resto andò in Brasile per poi morire a Milano nel 1975, acclamato come genio dell'ingegneria. Di mente brillante l'avventuroso Belloni inventò nuovi metodi di salvataggio e recupero di navigli affondati.

 

CHIARA ALFONZETTI

 

12/05/2014 21:00:11

alfonzetti@cittadellaspezia.com

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Angelo Belloni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

Angelo Belloni (Pavia, 1882Genova, 1957) è stato un sommergibilista, direttore dei corsi della Scuola Sommozzatori e consulente tecnico al servizio della Regia Marina.

 

Acceso interventista durante la prima guerra mondiale, la sua passione e gli studi nel campo della subacquea e dei sottomarini fecero sì che la sua figura divenne fondamentale per lo sviluppo tecnologico dei mezzi in dotazione alla Xª Flottiglia MAS.

 

Belloni, nel 1914, mentre era sottotenente di vascello, si impossessò di un sommergibile da 250 tonnellate da poco ultimato dal cantiere navale del Muggiano. Questo sommergibile era destinato all'Impero russo, ma la neutralità italiana del momento non ne permetteva la consegna al committente. L'intento di Belloni era quello di raggiungere l'Albania e attaccare, con uno sperato appoggio della Francia, la k.u.k. Kriegsmarine. Aiutato dall'equipaggio, che era convinto di partecipare ad una missione segreta e quindi all'oscuro dei veri motivi di Belloni, il sottotenente di vascello raggiunse Ajaccio dove si mise in contatto con dei funzionari d'oltralpe, i quali riferirono della sua proposta al governo, che però non accettò e, anzi, informò il governo italiano dell'accaduto.

Il sottomarino, contraddistinto dal numero 43, tornò in Italia al Varignano senza Angelo Belloni e senza aver compiuto atti di guerra. L'ufficiale italiano rimpatriò due mesi più tardi e venne processato, ma l'entrata in guerra dell'Italia cambiò totalmente le idee dei giudici militari, così Belloni venne assolto.

 

Nel 1920 Belloni acquistò per uso privato un sommergibile con il quale approfondì ulteriormente gli studi del settore subacqueo. La sua fama di abile tecnico era così nota che nel 1940, nonostante avesse ormai 58 anni, la Regia Marina lo richiamò in servizio per perfezionare i mezzi d'assalto della Xª Flottiglia MAS. In particolare, gli venne affidata anche la direzione della Scuola Sommozzatori dell'Accademia Navale di Livorno. Aderì alla Repubblica Sociale Italiana arruolandosi volontario nella ricostituita Xª Flottiglia MAS comandata dal principe Junio Valerio Borghese.

 

Finita la guerra Angelo Belloni si ritirò con il grado di capitano di corvetta per trascorrere gli ultimi anni della sua vita nel castello Frugone, fino al momento della sua morte avvenuta nel 1957.

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garzie Moreno e grazie Max!

in effetti ci sarebbe molto di piu da dire su Belloni! perfeziono un sistema per fuoriuscita incursori durante la 1^GM (testato sul ferraris mi sembra), un sistema di fuoriuscita da sommergibile sinistrato, perfeziono la maschera Davis facendola diventare l'ARO dei nostri incursori. Il battello che noleggio dalla Regia Marina lo doveva impiegare per pescare perle in mar rosso.

 

c'è un bellissimo libro a riguardo https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=28835

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Come non ricordare " Alla pesca delle perle, Dahlak...con il Regio sommergibile Galileo Ferraris !" saggio pubblicato dal nostro Vincenzo Meleca (Leopard1 ) nel suo Storie di uomini, di navi e di guerra nel Mar delle Dahlak

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=39692&p=409533

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