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Il Rientro Dello Scirè


Totiano

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devo scusarmi per il ritardo con cui pubblico queste due parole, ricevute vie mail (assieme alle foto) dal nostro Cesare Manstretta, inviato speciale di Betasom al rientro dello Scirè dalla Conus 2009! grazie di cuore al nostro inviato per averci fatto vivere, in prima persona, l'atmosfera di questo evento!

 

(le didascalie alle foto sono mie...)

 

eccovi scritto e foto:

 

In una fredda mattinata invernale, il sommergibile SCIRE’, al comando del Capitano di Corvetta Alberto Tarabotto, è rientrato a Taranto domenica 20 dicembre a conclusione di una lunga campagna addestrativa, denominata Conus 09, durata più 4 mesi, con la Marina statunitense nelle acque dell’Oceano Atlantico.

Partito da Taranto il 20 luglio scorso, dopo aver attraversato l’Atlantico, ha raggiunto le coste americane per effettuare un intenso programma addestrativo nella più grande esercitazione organizzata dalla US Navy, la Joint Task Force Exercise (JTFEX). Durante tale periodo il sommergibile si è distinto per aver data supporto diretto alla portaerei TRUMAN, missione riservata fino a poco tempo fa solo ai sottomarini nucleari americani, per aver sperimentato un nuovo sensore subacqueo trainato e in molte altre operazioni subacquee, confrontandosi con diversi sommergibili nucleari, aerei ed elicotteri della Marina americana. Missioni che hanno messo in evidenza la crescita operativa del nostro battello e della Marina italiana, sia per qualità che per capacità, realizzando concretamente quello che si potrebbe definire il “braccio lungo” (expeditionary capacity) della Marina Militare. Il sommergibile ha percorso circa 15 mila miglia marine visitando i porti di Rota (Spagna), Ponta Delgada (Isole Azzorre - Portogallo), Mayport, Groton (USA) e Cartagena (Spagna), operando per più di 3.300 miglia in immersione in un solo mese di attività. A ricevere l’equipaggio a Taranto il Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, il Com.te di COMFORSUB Luigi Fersini ed il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefano. La Cerimonia di benvenuto ha avuto un tono ufficiale, ma “informale”, come ha voluto sottolineare l’Amm. Binelli Mantelli, permettendo a tutti i familiari di incontrare subito, allo sbarco dell’equipaggio, i loro cari, assenti dall’Italia da tanti mesi. Dopo l’ufficialità della cerimonia, con i discorsi di rito e la lettura di una menzione d’onore al Com.te Tarabotto, per la professionalità e le capacità di comando dimostrate durante l’operazione Conus 09, la cerimonia si è conclusa con un buffet alla mensa di CONFORSUB in clima festoso e natalizio, preludio alle serene festività che gli uomini dello SCIRE’ trascorreranno nell’intimità delle proprie famiglie.

 

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l'arrivo dello Scirè in banchina: bellissima la fiamma di lunga navigazione!

 

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dopo l'ormeggio il Comandante (come da tradizione) è il primo a scendere in banchina

 

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intervista al comadnate., il CC Tarabotto

 

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l'abbraccio con i familiari

Modificato da Totiano
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Salve a tutti,avrei un quesito : in un trasferimento così lungo la navigazione come viene eseguita,essendo il battello a propulsione convenzionale?

Ci si immerge solo in caso di cattivo tempo?

 

Naumachos

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ciao marco.. scusa una curiosità.. quant'è il tempo massimo di navigazione in immersione per i " Todaro" mi sembra d'aver capito che possono restare immersi anche una ventina di giorni grazie alle celle di combustibile...

 

So che per il ricambio d'aria c'è un sistema di rigenerazione e condizionamento del tutto innovativo.. a bordo di queste unità...

 

... molto bella la prima foto... mi ispira!!!! e tu sai a cosa mi riferisco...... essendo io modellista!

ciao

marco

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sai bene che il dato preciso non posso divulgarlo, però è in grado di fare missioni di oltre un mese e di rimanere immerso senza fare snorkel per oltre 2 settimane (dato afficiale dopo il record di navigazione del U31.

 

la rigenerazione avviene grazie a capsule di "soda" che assorbono la Co2 mentre l'ossigeno arriva dall'eccesso impiegato perle Fuell Cell. è un eccesso obbligato che assicura il completo impiego dell'idrogeno.

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