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R.batteria Galeazzo Sommi Picenardi


bacchiola

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Salve a tutti,

 

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Con questo reportage spero di fare cosa gradita ai molti appassionati di storia della Regia Marina cercando, per quanto mi è possibile, di illustrare un'iniziativa probabilmente poco conosciuta ma senz'altro valida ai fini della conservazione della nostra memoria e delle nostre tradizioni.

A Piombino, la mia città, da alcuni anni è stata restaurata e resa fruibile al pubblico una ex batteria antinave della Regia Marina.

Il reparto in questione, armato da quattro pezzi da 152/45, fu edificato sulla Punta del Falcone alla fine degli anni venti e fu dedicato al CF Galeazzo Sommi Picenardi, Caduto in seguito all'esplosione della corazzata Leonardo Da Vinci e decorato di M.O. al Valor di Marina.

 

Il luogo, uno sperone roccioso a picco sul mare, è posto a guardia dell'imbocco settentrionale del Canale di Piombino e fin dall'antichità ha visto la presenza di armati a causa della sua posizione strategica. Antichi documenti riportano l'esistenza di una torre ormai scomparsa, quindi di un "casotto" tenuto da due cannonieri ed un torriere..

 

Nel corso della 1GM furono postati al Falcone 2 pezzi da 87B con il preciso scopo di proteggere la navigazione mercantile dalle scorrerie degli u-boot nemici, particolarmente attivi contro le nostre coste. Si trattava comunque di opere campali, senza alcun conforto per la truppa (appartenente al Regio Esercito, 2°Rgt Art. da Costa) e delle quali oggi non resta alcuna traccia.

 

Il repentino peggiorare del condominio franco-italiano sul Mediterraneo Occidentale nel primo dopoguerra fece si che la zona Elba Piombino assumesse una nuova importanza strategica, sia in virtù delle industrie siderurgiche ed estrattive che delle potenzialità della rada di Portoferraio come base di appoggio per la Regia Marina.

Fu pertanto tra la fine degli anni 20 e i primi anni 30 che, su progetto di Marigenimil La Spezia, fu edificata la "batteria navale del Falcone" da 152mm, più tardi ribattezzata appunto "R.Batteria Galeazzo Sommi Picenardi".

La batteria attraversò tutte le alterne vicende della 2gm servendo sotto ben quattro bandiere: alla R. Marina Italiana si sostituirono nel periodo 1943-44 la Kriegsmarine germanica e la Marina Nazionale Repubblicana. Successivamente, sul poco che i tedeschi avevano lasciato intatto alla loro partenza, prese posizione una batteria antiaerea leggera del Royal Army inglese..

 

Il sito, di una bellezza selvaggia nonostante ormai sia inglobato nella nuova Piombino, è rimasto abbandonato per moltissimi anni finchè la meritoria opera (volontaria) di un gruppo di cittadini, l'impegno di Circoscrizione Salivoli e Comune hanno fatto un piccolo "miracolo".. benchè ancora tutte le strutture non siano state recuperate è possibile (caso unico in Italia) visitare la struttura tipo di una batteria costiera di medio calibro RM/Milmart.

Ogni anno centinaia di persone visitano la batteria e spesso ospitiamo scolaresche per visite guidate.

 

Presento sotto una serie di immagini del luogo e una carrellata di immagini degli interni della quarta riservetta, trasformata in piccolo museo della batteria, al momento in via di risistemazione a cura del sottoscritto.. La riservetta numero tre, al contrario, è adibita a esposizione geologica e fotografica (foto del mare e del litorale da Piombino a Populonia).

 

Sotto: la città di Piombino, con l'antica Cittadella e la caratteristica Piazza Bovio, viste dalla piazzola del pezzo numero 4 da 152. All'epoca la batteria distava dalla citta circa 4,5km. Sulla sinistra si nota, sulla collina di Montevento, la stazione RG/semaforica di Piombino presso la quale sorgeva una batteria Dicat da 102mm (E190).

 

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Sotto: cannone antiaereo da Ansaldo da 90/53 modello 1941. Donato dall'Associazione Artiglieri d'Italia (che ogni anno organizzano una messa da campo in batteria) fu reperito presso l'Arsenale dell'Esercito di Piacenza. Il cannone da 90/53 fu effettivamente presente in 3 esemplari al Falcone durante la 2gm: essi furono piazzati nel periodo post armistiziale dalla Marina Germanica e serviti da personale misto italo-tedesco. Purtroppo al giorno d'oggi non risultano più esistenti pezzi originali da 152..

 

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Sotto: locale protetto per fotoelettrica di scoperta navale. Chiamata dai piombinesi semplicemente "la casamatta" in origine era divisa in due locali separati da un robusto terrapieno: un locale fotoelettrica con binario decauville e una centrale elettrica ausiliaria. Quest'ultima fu fatta saltare, al pari di tutti gli altri apprestamenti logistici, da guastatori tedeschi all'atto della ritirata nel giugno 1944. Ne è previsto un ripristino parziale, ovvero:

1) ristrutturazione della "casamatta" come punto di ristoro/riposo per le comitive

2) trasformazione delle rovine della centrale elettrica, che sono incassate nella roccia, in uno spiazzo polifunzionale dove poter fare, in estate, proiezioni all'aperto, iniziative varie etc

 

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Sotto: l'Isola d'Elba fa da sfondo ad un'immagine della piazzola numero 3, adattata ad esposizione geologica e del Promontorio.

 

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Sotto: entrata della riservetta numero 4, adibita a piccolo memoriale/museo militare.

 

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Sotto: locale deposito a volta per proietti di sinistra. Il locale si trova a circa 7 metri di profondità, all'interno si nota il tavolo con un campionario di bossoli e proietti tra cui vari tipi di granata da 152 e una vetrina con vari oggetti da scavo ritrovati durante i lavori di ripristino.

 

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Sotto: locale deposito per proietti di destra. All'interno si nota un plastico didattico che mostra la struttura della batteria con i manufatti ormai perduti (casermette, depositi, alloggi ufficiali, corpo di guardia etc). Sulla sinistra le alcune riproduzioni di foto d'epoca donate da privati, sulla destra una vetrina con materiali militari d'epoca. Notate la struttura architettonica a volta e, appoggiato in fondo a destra, una "coda di porco" del vecchio reticolato difensivo

 

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Sotto: corridoio di destra visto dal basso verso la superficie. Sulla destra del corridoio si trovano una bacheca con 3 manichini (riproduzioni periodo 2gm, ovvero Marinaio Cannoniere Regia Marina/Kriegsmarine/ Royal Artillery) e una vetrina con vari cimeli (anche post) raccolti qua e là, per lo più donati da privati..

 

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Riproduzioni "fatte in casa" presenti nella vetrina del corridoio di sinistra:

1) un guerriero degli Appiani, gli antichi signori di Piombino e "titolari" della torre del Falcone.

2) un "Cavalleggero della Costa", primi decenni del 1800.

3) un artigliere del Regio Esercito in grigioverde del 2° Rgt, anni 1915-18.

Qualcuno potrà obiettare che sarebbe auspicabile una qualità delle riproduzioni migliore: è vero ed in futuro questo compatibilmente con i fondi a disposizione sarà fatto.. vero è che il risultato scenico/didattico è riuscito ugualmente interessante con i pochi fondi a disposizione.

 

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Sotto: corridoio di sinistra visto dall'entrata della riservetta. Si nota quanto la struttura scenda in profondità, con tre rampe di scalini. Sulla destra due vetrine: la prima oggettistica militare varia, nella seconda le tre riproduzioni antiche.. sulla sinistra, a muro, si notano i quadretti del primitivo percorso didattico. Notare la struttura architettornica del manufatto: gli interventi sono stati ridotti al minimo, tutto è come fu concepito e edificato negli anni '30.. stupende le volte a mattoncini, presenti ovunque, studiate per resistere ai colpi dall'alto.

Le 4 piazzole hanno lievi differenze l'una dall'altra, in alcuni casi si hanno dei veri cammei di perizia edile dell'epoca, ormai difficilmente visibili nelle costruzioni moderne.

 

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Sotto: corridoio rettilineo che unisce la scala di destra e quella di sinistra, ovvero i due locali deposito proietti e cariche di lancio. Si nota in fondo, sul pavimento, l'inizio della canaletta per lo scolo dell'acqua piovana che eventualmente fosse entrata: ebbene oggi, a distanza di oltre 70 anni, non si registra alcun allagamento neppure sotto la pioggia più insistente. Notevole il fatto che tutti i pavimenti dei piani inferiori sono inclinati in modo da covogliare verso quell'apertura. All'interno delle riservette si registrano temperature pressochè costanti sia in inverno che d'estate: l'umidità è molto contenuta ma, ad ogni modo, due deumidificatori sono sempre in funzione. Purtroppo è sconsigliabile mettere in mostra oggetti di particolare valore o tessuti d'epoca che, alla lunga, potrebbero andare incontro a deterioramento certo.

 

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Sotto:

la direzione di tiro SDT trasformata in osservatorio astronomico della città di Piombino

 

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Questa carrellata di immagini, che spero abbia fatto piacere ai molti appassionati, dimostra che valorizzare il nostro patrimonio storico è possibile. Nonostante tutti i limiti (ricostruzioni, repliche etc) la R.Batteria Picenardi è aperta, è una realtà ed ognuno la può visitare.

Il perfezionismo rovina molti progetti e a migliorare, d'altra parte, siamo sempre a tempo.. :s41:

 

Descrizione tecnica

La batteria Galeazzo Sommi Picenardi si componeva di:

4 postazioni in barbetta unificate per cannoni di medio calibro da 152/45 con annessa riservetta sotterranea adibita alla conservazione delle cariche di lancio, dei proietti e del materiale vario di batteria.

Un complesso per il Servizio Direzione di Tiro (SDT) composta da un manufatto circolare in cemento sovrastato da un telemetro navale da 4 metri di base in torretta corazzata girevole con sottostante locale protetto e annesso osservatorio.

due locali incassati nella roccia adibiti uno a centrale elettrica ausiliaria e l'altro, tutt'ora esistente, a ricovero per il riflettore navale Galileo da 90cm su carrello decauville e per l'aerofono in dotazione alla batteria.

Un grande deposito di munizioni ed esplosivi in caverna, la polveriera.

vari manufatti quali alloggi, cucine, uffici etc per il personale di guardia che, sul piede di guerra, contava oltre 80 uomini. I più importanti erano l'alloggio ufficiali e la casermetta.

Caratteristica della batteria del Falcone era la presenza di un grande deposito in caverna, la polveriera, per lo stoccaggio e conservazione del munizionamento di riserva di tutte le batterie della Regia Marina presenti sul promontorio di Piombino. Notevole opera di architettura militare, il deposito si snodava per parecchie decine di metri nel sottosuolo, contando quattro uscite, due ordinarie e due di emergenza.

 

Se l'iniziativa vi sembra interessante posso postare altre foto delle altre strutture del Parco..

Un caro saluto,

:s02:

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Complimenti, ottimo rapporto..... grazie....... qui in liguria c'erano ancora i bunker nei quali erano ricoverati i treni armati ma li hanno smantellati tutti. L'ultimo ad Albisola non più di 10 anni fa :s06:

 

ciao

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Bel report comandante Bacchiola, molti comandanti che non sono della zona apprezzeranno le tue spiegazioni ed immagini. Personalmente conosco molto bene Punta Falcone, primo perchè sono amico del curatore storico della Batteria Alessandro Dondoli, e secondoriamente perchè in estate vado al mare quasi esclusivamente a Spiaggia Lunga.

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Bel report comandante Bacchiola, molti comandanti che non sono della zona apprezzeranno le tue spiegazioni ed immagini. Personalmente conosco molto bene Punta Falcone, primo perchè sono amico del curatore storico della Batteria Alessandro Dondoli, e secondoriamente perchè in estate vado al mare quasi esclusivamente a Spiaggia Lunga.

 

Posti molto belli, personalmente io vado al mare il più delle volte direttamente dalla batteria, poco sotto il cannone da 90/53..

Per il resto.. Alessandro è un grande amico ed un ottimo collaboratore ma.. il "curatore storico".. sarei io già da diversi anni! :s19:

 

 

La batteria sorge su un terreno di proprietà del Comune di Piombino che lo preservò dalla speculazione edilizia al momento della sua dismissione da parte del Demanio dello Stato (anni '70).

Dopo diversi anni di totale abbandono le strutture sono state in parte recuperate e rese fruibili dopo un lavoro credetemi immane!

Al momento ha assunto lo status di parco pubblico, essendo circondato dai quartieri Salivoli e Ghiaccioni.

Il parco è gestito in modo congiunto dalla Circoscrizione Salivoli-Montemazzano e dall'Associazione Microcosmo.

Le strutture dell'osservatorio astronomico (ex SDT) sono gestite al contrario dall'Associazione Astrofili Piombinesi.

 

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Un caro saluto, :s02:

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Caro Vecchio Bacchiola, il web è piccolo e ci si ritrova...spero tu stia meglio dall'epoca del nostro mancato incontro!

 

Ciao Sidescanner!! :s04: :s04:

Come ti avevo accennato in altri lidi.. prima o poi avrei ceduto iscrivendomi a Betasom!

Riguardo il nostro mancato incontro.. mi dispiace ancora moltissimo, purtroppo ancora oggi sono un pò acciaccato.. ma la mia caviglia si sta rimettendo al meglio! :s02: Che dire.. alla prossima occasione!

 

Qualche altra immagine del cannone da 90 e della riservetta del pezzo numero 3, adibita ad esposizione geologica e del territorio.. naturalmente, per raggiungere il risultato finale della riapertura della batteria costiera, si è puntato in più direzioni e non solo sulla storia del luogo. Questo, oltre ad avvicinare appassionati di altre discipline, ha fatto superare lo scoglio che purtroppo spesso esiste in Italia intorno alle iniziative che hanno a che fare con la storia militare.

 

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Un caro saluto,

:s67:

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ma e' una mia impressione o il cannone e' ancora in buono stato?

 

Ciao Steven,

non è una tua impressione. Il cannone contraerei da 90/53 mod.41 è almeno una/due volte l'anno sottoposto a ritocchi e manutenzione. Prima di essere consegnato al Parco fu completamente revisionato a cura dell'Arsenale dell'Esercito di Piacenza.

Per motivi di sicurezza, oltre alla demilitarizzazione effettuata a cura dell'Arsenale, la volata del pezzo è bloccata a circa 60° in elevazione.

 

 

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Sotto: ricovero in casamatta per fotoelettrica Galileo (ancora da recuperare) e sovrastante piazzola per arma automatica leggera da 20mm Oerlikon.

 

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Un caro saluto,

:s02:

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Caro Cte bacchiola....innanzi a tutto un caloroso GRAZIE per aver condiviso (e nel caso mio,aumentato la mia sempre scarsa conoscenza di "tesori" nascosti del nostro Belpaese !) quelle stupende immagini e la storia di questa postazione.... :s20: :s20: :s20:

....complimenti a te,a chi come te collabora al mantenimento di questo sito e comunque alle Autorità della vostra cittadina che ha capito il valore di riqualificazione di un luogo simile,prima che qualche speculazione privata ci mettesse sopra le mani....

 

....GRAZIE per la passione tua e dei tuoi colleghi nel curare a dovere "un pezzetto" della vostra Città e del vostro patrimonio....GRAZIE per la divulgazione....spero un giorno di riuscire a vistitare quel luogo ricco di storia....e chissà....magari aver la fortuna di avere come "guida" proprio te....!? :s19:

 

 

:s67: Mau

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....Caro Cte bacchiola....innanzi a tutto un caloroso GRAZIE per aver condiviso (e nel caso mio,aumentato la mia sempre scarsa conoscenza di "tesori" nascosti del nostro Belpaese !) quelle stupende immagini e la storia di questa postazione.... :s20: :s20: :s20:

....complimenti a te,a chi come te collabora al mantenimento di questo sito e comunque alle Autorità della vostra cittadina che ha capito il valore di riqualificazione di un luogo simile,prima che qualche speculazione privata ci mettesse sopra le mani....

 

....GRAZIE per la passione tua e dei tuoi colleghi nel curare a dovere "un pezzetto" della vostra Città e del vostro patrimonio....GRAZIE per la divulgazione....spero un giorno di riuscire a vistitare quel luogo ricco di storia....e chissà....magari aver la fortuna di avere come "guida" proprio te....!? :s19:

:s67: Mau

 

 

Potrebbe essere un idea per un incontro di Betasom. Visitare la batteria, il semaforo e un bel pranzo di pesce o zuppa corsa.

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....bellisscitte Moreno....sarebbe....anzi....è proprio un ideina mica male....magari come "franchigia" !? (forse non sarebbe possibile per tanti Cti,ma per quelli "della zona"....Liguria e Toscana....e perchè no....magari anche i "piemuntes" !? :s43: )....Dobbiamo parlarne un pò seriamente....mi manca un pò l'incontro del "Priamar" eee...."i pè sutta a toa,mintre spruinava" !!.... :s02: :s03: :s10:

 

....Una di queste sere,ti chiamo un pò....è già da un pò che non ci sentiamo !!.... :s07:

 

 

:s67: Mau

Modificato da ERICH TOPP U-552
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  • 4 months later...
Visitatore Salvatore Todaro

complimenti, ho visitato la batteria l'anno scorso, eccezionale. dalle mie parti esiste una batteria di pari potenza con riservette ipogeiche, si chiama Margottini, ma purtroppo è in abbandono. metterò le foto al più presto

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Visitatore luciano pietri

E io allora? Grosseto - Piombino è una manciata di chilometri.

Complimenti a Bacchiola, conosco la batteria, non sapevo del coinvolgimento di un amico di Betasom.

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:s67:

 

 

Ringrazio tutti per le belle parole,

al momento siamo impegnatissimi a "rifare il look" all'esposizione storica.. chi volesse dare una mano, in qualunque modo, mi contatti pure!

Credetemi è davvero una bella soddisfazione e invito tutti coloro che ne hanno la possibilità a scommettere in una iniziativa simile: proprio l'altra settimana ho avuto l'onore di accompagnare in visita in batteria la figlia di un ufficiale di artiglieria che nel 1941-42 ha fatto servizio presso il Comando Marina Piombino (Reparto Dicat 191) e che successivamente è Caduto eroicamente oltremare, al comando di una batteria costiera.. è stato davvero un pomeriggio emozionante e, in alcuni momenti, davvero commovente.

 

Sperando di fare cosa gradita posto qualche fotografia scattata nelle scorse settimane..

 

Sotto: un bel controluce del cannone da 90/53 Ansaldo M1941. Sulla sinistra l'inconfondibile sagoma di Capo Vita, Isola d'Elba :s15:

 

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Sotto: Osservatorio Astronomico (ex SDT) visto dalla piazzola del pezzo da 152 numero IV

 

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Sotto: Osservatorio Astronomico di Piombino, ex SDT della R.Batteria Sommi Picenardi

 

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Sotto: passaggio un pochino azzardato di una barca a vela presso la casamatta della fotoelettrica..

 

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Sotto: piazzola numero III da 152. Sullo sfondo il litorale che da Punta Falcone conduce verso Populonia.

 

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Sotto: il Golfo di Calamoresca visto dall'ingresso della Sommi Picenardi.. sulla sinistra, sull'estrema punta del promontorio roccioso del Falcone, la casamatta per la fotoelettrica della batteria.

 

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Sotto: una suggestiva immagine dell'isolotto di Palmaiola prima della tempesta..

 

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Un caro saluto da Piombino

 

:s10:

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