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Visitatore Marcuzzo

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Tempo addietro, sul sito dell'Ipsema, l'ente previdenziale per il settore marittimo, compariva questo interessante articolo:

 

Globalizzazione è la sola, possibile risposta adeguata a chi si interroga circa i costi di realizzazione - circa un terzo in meno rispetto ai cantieri europei - di un superyacht costruito sulle coste cinesi. L'esempio tangibile della delocalizzazione mondiale nell'ambito della cantieristica navale si chiama Etra, un expedition vessel di oltre 40 metri commissionato dalla società svizzera Floating Life, un team di sole donne diretto da Barbara Tambani, e costruito a Penglai penisola a nord-est di Shanghai, da un cantiere navale il cui nome per adesso è top-secret.

 

E' solo per alcune rifiniture che il superyacht è entrato nel porto di Genova, da dove salperà per un giro intorno al globo, nel bacino di carenaggio sono state curati gli ultimi dettagli. Nel porto antico della città ligure è stato affidato al proprietario, un armatore italo-svizzero, di cui si sa ben poco, il quale ha ispirato la linea di Etra insieme ad Andrea Pezzini in collaborazione alla società Bluefinn.

 

Il risultato di questa collaborazione sino-italo-svizzera è una nave tecnicamente da diporto, che non teme confronti con i mega yacht costruiti nei cantieri europei. Con il grande vantaggio del prezzo: un'imbarcazione delle caratteristiche e della grandezza di Etra, costruita in Europa, costerebbe circa 18 milioni di euro; Etra invece è costata "solo" 7 milioni di euro. Dotata di tutte le attrezzature per una navigazione sicura su ogni tipo di mare con 4800 miglia di autonomia, Etra è dotata di due motori Caterpillar da 2580 cavalli ciascuno, otto membri d'equipaggio, due steward, e cinque suite, compresa quella dell'armatore, per tutti i comfort di navigazione a 11 milioni di euro in meno.

 

Letto tale articolo sono rimasto sinceramente molto, MA MOLTO dubbioso, finchè non mi arriva la conferma da parte del Collegio Nazionale Capitani di Lungo Corso e di Macchina che, nel seguente articolo, racconta una storiella interessante che mi ha fatto cascare (letteralmente) dalla sedia dalle risate!!! :s68:

 

E' costato meno della metà al suo proprietario, un armatore italo-svizzero che preferisce mantenere l'anonimato,ma appena arrivato in Italia il superyacht costruito in Cina, ha mostrato subito i suoi limiti.

Doveva salpare per compiere il giro del mondo, battendo la bandiera delle Isole Cayman, come dire un simbolo della globalizzazione, proclamando ai quattro venti i vantaggi economici anche per super ricchi. Ma dopo una piccola crociera fino in Sardegna, al suo ritorno a Genova è stato fermato subito e ricondotto nei cantieri navali, questa volta rigorosamente italiani e quindi sicuri dal punto di vista professionale.

"Etra" è il nome di un apparentemente lussuoso yacht di oltre 40 metri, dotato di cinque suite e due motori da 2.580 cavalli ciascuno, commissionato da una società svizzera a un cantiere navale cinese nella Penisola di Penglai, a Nord-Est di Shangai. Qui, rispetto ai cantieri europei, i prezzi si sono più che dimezzati:

lo yacht è costato "solo" 7 milioni di euro, mentre nel Vecchio Continente ne avrebbero chiesti almeno 18.

Ma i problemi dello yacht, che è stato trasferito dalla Cina a Genova su un cargo (circa 700.000 euro la spesa di trasporto) sono cominciati da subito, ancor prima del varo:

arrivato in Italia, stando a notizie non ufficiali ma di fonte competente, il comando di bordo non l'ha ritenuto affidabile per navigare. A loro volta gli ingegneri che l'hanno esaminato avrebbero rilevato alcuni errori di calcolo nel corso di progettazione e costruzione. Risultato finale:

"Etra" non ha un adeguato coefficiente di stabilità, potrebbe sbandare e non rimettersi in assetto.

Di certo la certificazione RINA non è stata concessa, se non per trasferire lo yacht fino a Viareggio, dove ora si trova, nel piazzale del cantiere Benetti-Azimut. Qui, dove le capacità delle maestranze italiane si pagano sicuramente più care, i lavori di messa in norma dell'unità dureranno addirittura due anni: pare siano previsti il rifacimento totale degli impianti sala macchina (circuiti nafta, olio, acqua, antincendio); l'asportazione del materiale cementizio posato sui vari ponti per modellare i piani di calpestio; la sostituzione di tutto il teak in quanto quello installato è già marcito, perchè non stagionato adeguatamente; il rifacimento ex novo dell'impianto antincendio ed elettrico; l'aumento del bordo libero e... l'installazione di una nuova carena sull'attuale!

 

Ma vi rendete conto??? :s68:

 

Edit: foto dell'Etra

Etra-launch.jpg

 

Etra-Salon.jpg

 

Etraownerssuite.jpg

 

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Modificato da Marcuzzo
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Vogliamo mettere su una flotta?

 

Abbiamo il sottomarino, la Fast Attack Craft di Fincantieri, questa qui....E poi? Qualche bell'elicottero e jet da trasporto VIP? :s03: :s03:

 

Luca

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