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Non posso fare a meno di postarlo....


Matteo U-458

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Da 24 ore, la Navetta Spaziale Shuttle Columbia, non esiste più.

Per ignote cause operative, è avvenuta la sua disintegrazione in volo, sui cieli del Texas, a 60 km di altezza e a 6 volte la velocità del suono.

 

Non posso fare altro che esprimere il mio cordoglio per i componenti dell'equipaggio, perito a bordo del Columbia, e alle rispettive famiglie.

L'ultimo equipaggio del Columbia:

 

Colonel Rick Husband

Lieutenant Colonel Michael Anderson

Commander Laurel Clark

Captain David Brown

Commander William McCool

Dr. Kalpana Chawla

Colonel Ilan Ramon (Israeli Air Force)

 

:s14: :s14: :s14: :s14: :s14:

 

Tutto ciò avviene a 17 anni esatti dalla tragedia del Challenger, esploso il 28 gennaio 1986 74 secondi dopo il lancio, con la perdita dell'intero equipaggio e della navetta.

 

 

ONORE A LORO!

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Noi vorrei mancare di rispetto alle vittime... mi associo al cordoglio ma non più di quanto la cristiana devozione imponga.

 

Nello stesso giorno, sulle strade italiane, sono morte più persone di quante siano scomparse con la navetta americana. Ma nessuno ha sentito il dovere di testimoniare la propria solidarietà alle mamme rimaste senza figlio, ai mariti rimasti vedovi, ai figli rimasti orfani a causa di questi incidenti stradali ...

 

La colpa è della passività con cui subiamo le evoluzioni circensi di questo circo mediatico al quale siamo assuefatti: succede un evento, il circo mediatico se ne appropria, ci sentiamo emotivamente coinvolti; succede un evento, il circo mediatico lo ignora, per noi è come se non fosse accaduto.

 

Più che cordoglio provo rabbia: di fronte all'ennesimo esempio dell'approssimazione statunitense (non fatemi pensare alle ultime elezioni altrimenti devo tornare a prendere le pastigliette gialle per tenere sotto controllo la bile e l'ulcera). Sbaglio o uno scenziato aveva rivolto un estremo appello al presidente Bush poco prima della partenza di questa missione, denunciando le eccessive facilonerie nella Nasa?

 

Chissà se quel notorio approssimato del presidente sarà stato in grado di comprenderla, quella lettera!

 

Per loro esistono solo i grandi numeri: le elezioni(aridaje...passami le pasticche, per favore....)? Massì facciamo ad occhio, ha vinto Bush poi le contiamo le schede, e ora fammi vedere la partita e vai a picchiare il cane...

I controlli agli aeroporti? Costano troppo baby non possiamo mica andare contro il business delle compagnie aeree... passano anche i terroristi? Qui non ci sono terroristi baby, c'è la Cia che ci pensa, mica ci deo pensare io all'aeroporto!

Gli aerei contro le torri? Bombardo io! Chi bombardo? Facciamo ad occhio baby, tanto sono tutti uguali lì sotto, anche le donne ed i bambini, i talebani ed i mujaidin... noi abbiamo le bombe intelligenti, non possono colpire gli innocenti.... I controlli sullo shuttle? Abbiamo i contratti da rispettare baby, gli europei devono fare i test lissù, il governo ci taglia i fondi se non siamo efficienti, ci sono le televisioni e dobbiamo fare bella figura mica mi gioco il posto per uno scrupolo del cavolo...

 

In Italia forse sarebbe successo... ma i controlli li avremmo fatti fino alla fine, fino all'ultimo bullone: i nostri aerei cadono solo quando gli lanciano addosso i missili come è accaduto ad ustica, le nostre teleferiche cadono solo quando ci passano in mezzo i ragazzotti americani che assassinano qualche decina di turisti per giocarsi mezzo barilotto di birra, da noi un aereo può finire sul grattacielo Pirelli solo se parte dalla Svizzera: prova a passare in un qualsiasi nostro aeroporto con nella valigia un rasoio da barba o una forbice per le unghie...

 

Goodmorning America.

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Visitatore Scorpio
Goodmorning America.

 

Mi piacerebbe poter affermare con forza che ciò che ha detto QM è frutto di una copiosa sbronza, mi piacerebbe poter smentire quanto scritto su tutta la linea, vorrei poter confutare il risultato a cui perviene....... ma purtroppo mi rendo conto che se lo facessi rinnegherei la realtà.....

 

Gli affari sono affari, ma ci si dovrebbe ricordare che la vita umana non ha prezzo.

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A mio avviso e' il prezzo che bisogna pagare per le nuove scoperte scientifiche.

Quanti sono morti sui primi sommergibili sperimentandoli.

Certo che vedendo una morte cosi' spettacolare alla televisione la nostra immaginazione si focalizza su di loro.

Speriamo almeno che la morte di questi precursori dell'avventura spaziale dell'umanità non sia vana.

Ma soprattutto speriamo che quei faciloni trovino la causa del disastro .

 

Ciao

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Quartomoro, quello che hai scritto lo penso pure io, e lo pensavo pure nel momento del mio post precedente, ma nessuno ne parla mai e si commentava quello detto da Matteo.

Certamente che effetto vuoi che facciano 500 o 600 incidendi d'auto mortali?

Quei ragazzi sapevano cosa rischiavano, come chiunque faccia un mestiere simile, la drammaticità dell'evento è stata la diretta televisiva.

Dopo mesi e mesi si parla ancora di torri gemelle ma nessuno spende più dii una parola per tutti gli altri che muoiono in attentati e ce ne sarebbe da dire ancora.

Ma forse è meglio lasciare spazio a figli di stilisti cantanti ecc.

Gli UOMINI stanno scomparendo, stiamo entrando in una decadenza irreversibile.

Oppure è meglio che smetto di bere.

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Mantenendo il rispetto davanti alla morte dei sette astronauti, oggi dopo aver visto la foto che mette in evidenza le fessure create sull'alta sinistra, ho cominciato a speculare.

Cosa potevano fare?

Si poteva tornare indietro?

Si dovevano lasciare gli astronauti sul satellite base e distruggere il Columbia, per poi recuperarli, con un altro Space Shuttle?

Ci pensate che qualcuno sapeva.. e sapeva le conseguenze?

Gli stessi astronauti, non avevano realizzato la situazione?

E via così pari avanti tutta...

quello che spiace è di come l'America di ogni cosa riesca a fare teatro, anche della morte di sette persone.

fly37(Gianni)

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Concordo con quanto dice fly37, mi sembra impossibile che pur avendo visto al cricca sul rivestimento esterno dell'ala abbiano deciso di rientrare comunque....

 

Le alternative sono due:

 

1) Accortisi del guasto lo hanno sottovalutato

2)Non si sono accorti del guasto!

 

Mi sembra impossibile la seconda ipotesi; come è possibile che nessuno abbia notato la cricca dalle immagini trasmesse durante il collegamento con quel sobrio simpaticone di Metagnau (o come diavolo si scrive)?

 

Non è forse vero che la Nasa tiene uno shuttle sempre pronto a partire in caso di emergenza? E se non c'era lo shuttle non potevano chiedere l'aiuto della Soiuz dei russi?

 

Quello che mi stupisce è il fatto che il rientro non ha subito ritardi... se si fossero accorti dell'avaria avrebbero almeno tentato di risolverla in qualche modo, avrebbero preso tempo per sentire il parere degli strutturisti di Huston....

 

Possibile che veramente nessuno se ne sia accorto? Possibile che si compiano tali leggerezze?

 

Nel frattempo c'è che in internet si rivende i pezzi del Columbia che gli sono piovuti in cortile..... ??? ??? ??? ??? ??? ???

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e non è tutto... la Nasa si è dimenticata dei 3 astronauti che si trovano attualmente sulla Base sperimentale Internazionale... ed ha dichiarato... interrompiamo i programmi di lancio!

Meno male che qualche ora il disastro è partito un vascello russo, con rifornimenti e pezzi per i due americani e un russo che sono ancora lassù nello spazio.

Non so se voi giocate, ma io amo gli scacchi, e mi hanno insegnato che le mosse vanno anticipate, studiate.. ottimo allenamento tra l'altro per la mente di un comandante di sommergibile... possibile che tra tutti quelli della NASA nessuno ha mai giocato a scacchi, magari al livello base, prevedendo almeno una reazione ad una mossa?

Prima si muovono e poi... si vedrà... la stessa cosa con Sadd.... o bocca mia statti zitta!

Questo è un forum di appassionati di simulazione di sommergibili, non di politica... scusatemi, ma mi è scappata.... ma da buon giocatore di scacchi, chissà, forse l avevo anche prevista

fly37(Gianni)

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Oggi alla tele hanno detto che il columbia non aveva carburante sufficente per raggiungere la stazione internazionale orbitante su di un orbita più alta. Inoltre non era equipaggiato con l'apposita flangia d'attracco pressurizzata e non era pensabile nemmeno la fuoriuscita dell'equipaggio visto che non erano dotati di tute per passeggiate spaziali.

 

Mi chiedo come sia possiblie, avendo a disposizione un rifugio orbitante, non prevedre l'eventualità di sfruttarlo in caso di seria avaria?

 

Mi sembra quasi impossibile... ma bisogna diffidare dei giornalisti, che in genere non ci capiscono un tobo e ripetono meccanicamente quello che sentono dai coleghi....

 

Salta fuori che le "crepe" non erano sull'ala perchè non inquardabile dai finestrini e che probabilmente erano tubi.....

 

Occorre prendere con le pinze le boiate dei giornalisti :s02: :s02: :s02:

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Betasom, ti do ragione ma per piacere non chiamare quelle persone giornalisti... io sono giornalista , lo sono stato per anni, e chiamavo quelle persone "Giornalai", ovvero quelli che scrivono per vendere e non per informare.

Rimane il fatto che tutte le notizie vanno prese, come tu dici con le pinze, un mio professore mi diceva che le notizie devono essere assorbite, come quando si mangia il pesce.. una buona parte va gettata, anche se il pesce è buonissimo.

Ribadisco che hai ragione comunque, ma come ex-giornalista ho solo voluto indircare che quelle persone sono più "giornalai" che giornalisti.

Ti assicuro che anche non digerisco tutto quello che mi viene messo nel piatto... e qui credimi la notizia non la cerchi, te la infilano calda e calda e riscaladata ancora meglio, nel piatto.

Tornando al soggetto... sembra davvero tutto assurdo... una organizzazione del genere che non prevede e provvede alternative ai suoi astronauti.... ma sanno fare bene i film dove prevedono tutto... anche l impossibile.

fly37(Gianni)

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