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La Prima Perdita Di Un Sommergibile Britannico.


Von Skion

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“La prima perdita di un sommergibile britannico si verificò a conclusione delle manovre navali del 1904. I sommergibili erano allora un ramo nuovissimo della Marina Militare ed erano stati impegnati in attacchi fittizi alle navi della flotta della Manica al loro rientro in porto. Era la prima volta che i sommergibili prendevano parte alle manovre navali britanniche e poterono vantare parecchi attacchi perfettamente riusciti. Il piccolo A 1 era rimasto in agguato a una nave da guerra vicino all’attuale posizione della Nab Tower. Di ritorno alla sua base ad Haslar Creek, avvistò il transatlantico > della Union Castle, il Berwick Castle. Lo strano appellativo di > derivava dal fatto che non era un postale regolare, ma soprattutto un piroscafo da carico, con alloggi per molti emigranti e pochi passeggeri di prima e seconda classe.

In quell’epoca, gli ufficiali di marina britannici non immaginavano l’avvento di una guerra >, nella quale i sommergibili sarebbero stati usati per attaccare navi mercantili non armate, e quando il comandante dell’ A 1 decise di portare un ultimo attacco fittizio al Berwick Castle indubbiamente lo considerò un bersaglio ad alta velocità. Non si sa se il periscopio fosse schermato dagli spruzzi o se vi sia stato un guasto meccanico o altra ragione, fatto è che il sommergibile si avvicinò troppo e non si immerse fino ad una profondità di sicurezza. La torretta di comando fu colpita dal dritto di prua del piroscafo e il sommergibile andò a fondo.

L’ A 1 era stato il primo ad essere costruito su progetto inglese. Le unità precedenti erano tutte di tipo olandese e sfornite di torretta o plancia di comando. L’ A 1 aveva una torretta, ma secondo i concetti moderni le sue sistemazioni erano molto rozze ed elementari. L’unico periscopio era fisso e non vi era un portello inferiore alla base della torretta, per cui l’acqua che vi entrava era libera di inondare lo scafo principale, a compartimento unico. A causa del cattivo tempo, passarono circa cinque settimane prima che il sommergibile potesse essere recuperato e riportato a Portsmouth. Questo disastro rivelò la necessità di un portello stagno alla base della torretta, di periscopi retrattili e di apparecchiature di salvataggio. Apparve inoltre evidente che, se occorreva tanto tempo per rimettere a galla un sommergibile che si trovava a solo poche miglia da un cantiere navale, era improbabile che si potessero effettuare operazioni di recupero in tempo per riuscire a salvare un equipaggio chiuso in trappola. Il caso del sommergibile cileno Recumilla fu una delle eccezioni. Il sinistro avvenne vicino al cantiere navale di Talcahuano, fu dato prontamente l’allarme e in men che non si dica arrivarono sulla scena delle potenti gru.”

 

Tratto da K. C. Barnaby: "I più importanti disastri navali e le loro cause"

per l'edizione italiana: Mursia, Milano 1974.

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Questo disastro rivelò la necessità di un portello stagno alla base della torretta, di periscopi retrattili e di apparecchiature di salvataggio. Apparve inoltre evidente che, se occorreva tanto tempo per rimettere a galla un sommergibile che si trovava a solo poche miglia da un cantiere navale, era improbabile che si potessero effettuare operazioni di recupero in tempo per riuscire a salvare un equipaggio chiuso in trappola. Il caso del sommergibile cileno Recumilla fu una delle eccezioni. Il sinistro avvenne vicino al cantiere navale di Talcahuano, fu dato prontamente l’allarme e in men che non si dica arrivarono sulla scena delle potenti gru.”

 

e l'F4 fu un'altra eccezzione, non riesco a capire xchè gli inglesi non citino mai esempi italiani :s02: :s13: . Il laurenti molte di queste necessità le aveva già acquisite, per il periodo i suoi battelli erano un modello di sicurezza.

 

In realtà sarà prorio un'altro battello della stessa classe, l'F14, che con il suo disastro convicerà la Marina Italiana a ricercare altri metodi di salvataggio. Che arriveranno protamente con l'apparecchio girolimi anche se poi sarà sbarcato durante la guerra perchè ritenuto superfluo... Altre Marine arriveranno solo nel dopoguerra...

 

Cosa dice il tuo libro del Recumilla?

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Del Recumilla non dice una billa a parte quanto accennato e cioè che hanno avuto il gran c++ software di trovarsi vicino ad una base attrezzata e di lanciare immediatamente la richiesta di soccorso. (al contrario del Thunderbolt - Thethis)

 

Guarda Dir. io posterò man mano qualche altro incidente e sarebbe proprio interessante anche "smascherare" ciò che l'autore omette e che tu magari conosci.

Anche perchè in effetti fra due ingegneri navali - e questa non è piaggeria - preferisco te che hai esperienza diretta con i sub.

Di Barnaby so solo che è stato imbarcato come spettatore anche su un sub durante le prime prove in immersione e che hanno perso completamente l'assetto.

Leggerai...

 

Piuttosto non so se copiare e incollare sul forum oppure mettere come allegato in .doc

 

bho...

 

Un'altra cosa, per non intasare il forum, pensate sia meglio che io posti qui gli altri incidenti o apra thread nuovi?

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Scusate se forse sono OT...ma visto che s'e' parlato dell'F4 vorrei chiedere una cosa. :s09:

Ho sotto mano una busta con annullo postale somm.F5 ma in rete non riesco a trovare molte informazioni.

So che faceva parte di una serie di 21 smg ma la F significa che erano stati dati dalla Francia? e la sigla mi fa pensare a sommergibili tascabili.

Insomma...chi mi sa dire qualcosa?

Almeno la busta e' datata..cosi' posso sapere che e' del 1930 :s12:

Micca

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Cara Micca sei una sorpresa di reperti!

 

la classe F è totalmente italiana. In effetti non sò perchè si chiami "F", ma sono stati impostati nell'intorno del 10 e hanno costituito l'ossatura della forza sottomarina durante la grande guerra. Dislocavano circa 300 ton che oggi ne farebbero un smg tascabile ma allora erano di tutto rispetto. li proggettò l'ing Laurenti, ex ufficiale del genio navale passato ai cantieri navali del Muggiano.

 

 

 

Forse sul sito di regia Marina c'è qlc in +, vado a vedere...

Modificato da Totiano
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provo a spiegare il modo + semplice (io che spiego l'impiego di un computer, ha dell'incredibile..). Quando rispondi in una discussione compare la finestra dove scrivere il messaggi. In basso al centro troverai il pulsante "sfoglia", usalo per cercare sul tuo computer la foto. attenzione alla dimensione della foto, se troppo grande non viene allegata, la max dimensione che hai a disposizione è visualizzata in basso a destra. quando hai individuato il file della foto sul computer clicca sul pulsante"aggiungi questo allegato".

IL messaggio con foto è pronto per essere inviato....

 

Spero di essere stato soddisfacente nella spiegazione....

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hanno avuto il gran c++ software di trovarsi vicino ad una base attrezzata e di lanciare immediatamente la richiesta di soccorso. (al contrario del Thunderbolt - Thethis)

 

Mi permetto di contraddirti: Il salvataggio degli uomini del Thunderbolt - Thethis, non fu possibile per un altro motivo: la garitta di fuoriuscita di poppa, che era situata a circa 3 metri di profondità (essendo il sottomarino fortemente appruato e con la poppa emergente dall'acqua) poteva essere aperta solo dall'interno, e ogni tentativo di aprirla dall'estero avrebbe portato all'affondamento del mezzo...

 

A quanto pare alcni uomini tentarono una sortita, e se la prima ondata di due marinai emerse senza problemi, nella seconda, di quattro uomini, per la tensione uno perse il boccaglio, e nel tentativo di uscire rimasero bloccati nella garitta, impedendo la fuoriuscita di altri marinai. :s06: :s06: :s06:

 

La richiesta di soccorso fu lanciata immediatamente, dato che il sottomarino era alla sua prima immersione, ma le navi presenti non poterono fare nulla...

 

Quando riuscirono a tiralro su, senza l'ausilio di alcun mezzo specifico, poterono solo constatare la morte dell'equipaggio a causa dei vapori di cloro sviluppatisi dalla contaminazione delle batterie, avvenuta poche ore dopo l'affondamento.

 

liberamente tratto da "Navi e Velieri" DeAgostini

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Com. Micca ,questo è l'F5

medium_f7ab1a13dd6be2b3621b1eb469e0a534.jpg

 

Precisamente questa foto è il sommergibile F5 a Brindisi, il 10 novembre del 1917,di ritorno da una missione di guerra.

Qualche notizia :

I sommergibili della classe "F" ultimarono le prove di addestramento all'inizio del 1917. Essi mano a mano che furono pronti all'impiego bellico, vennero destinati a Venezia(F1,F3,F5,F9,F11,F12) ,a Brindisi(F7,F10,F14,F15) e ad Ancona(F6,F13,F16;F18).

Effettuati alcuni spostamentidi unità fra le precisate sedi nel corso del 1917,nel gennaio del 1918 l'F5 fu assegnato alla seconda sqadrigliae dislocato a turno con gli F2 ed F8 a Porto Corsini e a Venezia.

Alla fine del conflitto tutti gli "f" furono posti alle dipendenze della flottiglia sommergibilisti di Venezia.

Nel sett.1919 vennero radiati gli F3,4,8,11.

Nel 1921 tale flottiglia vennero ripartita in due squadriglie dislocate a Pola e a Napoli. Due unità rimasero a Venezia a disposizione della Scuola Meccanici

Spero di esservi stato utile.

Ciao

Tanone

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Caro Com. Micca Qualche altra noti zia l'ho trovata e te la scrivo tutto quello che ho ancora trovato.

Tali sommergibili si chiamavano "F" per il fatto che erano del Tipo Laurenti-Fiat San Giorgio a doppio scafo parziale.

Unita' costriite:27 ,delle quali 21 entrate in servizio nella Marina italiana e 6 trasferite a marine estere.

L'F8 affondò durante una esercitazione il 14 /2/1917, fu recuperato e riprese servizio nel settembre 1917.

L'F14 affondò durante una esercitazione speronato dal Cacciatorpediniere Missori il 6 agosto 1928. Fu recuperato, ma poi radiato il 29 novembre 1928 I vari di tali sommergibili furono fatti dal 1916 al 1918. I completamenti dal 1916 al 1918 .

Le radiazioni : dal 1919 al 1935.

Quindi , dalla fonte da cui ti sto riportando le notizie , sembra che nessun "F" abbia partecipato al secondo conflitto mondiale.

Ciao Comandante. :s01:

Tanone

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