Ursus Atlanticus Inviato 27 Agosto, 2005 Segnala Share Inviato 27 Agosto, 2005 Cari comandanti, quando si parla delle navi della seconda guerra mondiale si finisce quasi sempre a discutere della grandi portaerei, delle possenti corazzate, dei veloci incrociatori, dei letali sommergibili, molto poco degli umili, ma veloci e mortali cacciatorpediniere, navi che invece hanno combattuto tutte le battaglie, dai grandi scontri navali di superficie alla scorta dei gruppi di portaerei, agli insidiosi scontri notturi del Mediterraneo e del Pacifico, all'umile e inteminabile servizio di scorta ai convogli nel pacifico. Penso sia ora di mettere fine a questa ingiustizia, e cominciare a raccontare qualcosa di questi "Levrieri dei mari". Penso che sia il caso di iniziare da qualche descrizione. Il mio preferito, il cacciatorpediniere della Regia Marina Tarigo: Il progetto di questa classe deriva dal progetto degli esploratori classe "Leone", di cui miglioravano la velocitàma a scapito dell'armamento e di una eccessiva finezza dello scafo, con grossi problemi di stabilità, tanto è vero che negli anni Trenta furono applicati dei bottazzi allo scafo, onde migliorarne al tenuta del mare. Purtroppo l'aumentata resistenza idrodinamica ne ridusse di molto la velocità, che passò da 38 a 27-29 nodi. Proprio in virtù della relativamente bassa velocitàfurono impiegati nella scorta dei convogli per la Libia più che nella scorta dei gruppi da battaglia della Regia Marina. Comunque il Vivaldi combatte la Battaglia di Pantelleria (mezzo Giugno), dove il gruppo dell'ammiraglio Da Zara, in collaborazione con le aeronautiche Italiane e tedesche distrussero un convoglio inglese (l'arrivo a Malta di 2 navi su 10 non mi pare una vittoria). Purtroppo la Regia Marina dopo la costruzione di questa classe puntò alla realizzazione di C.T. più piccoli e meno armati, certamente migliori dal punto di vista marino, ma a mio avviso meno efficaci in combattimento. A mio avviso avrebbe dovuto puntare a C.T. di maggior dislocamento, magari armati con un maggior numero di lanciasiluri ( e anche ricaricabili), mutuando la dottrina di impiego dei C.T. della Marina Imperiale Giapponese.. Da ricordare ad eterna memoria il TARIGO e l'eroico comportamento del suo equipaggio, la notte del 16 aprile 1941. In particolare il comandante C.F. Piero de Cristofaro, il Cap. G.N.(D.M.) Luca Balsofiore e il S.T.V. Ettore Bisagno, quest'ultimo fù' l'autore materiale dell'affondamento del C.T. inglese Mohawck, infatti raccolti alcuni marinai siluristi feriti e sanguinanti, nonostante la nave fosse in condizioni di imminente affondamento, riuscì a far lanciare tre siluri dal complesso ancora intatto contro l'unitànemica più vicina. La punteria ed il brandeggio furono effettuati a mano dal Sottocapo Silurista Adriano Marchetti, che andràpoi a fondo con la nave. Le immagini di questi eroi: C.F. Pietro De Cristofaro Medaglia d'Oro al Valor Militare Cap. G.N.(D.M.) Luca Balsofiore Medaglia d'Oro al Valor Militare S.T.V. Ettore Bisagno Medaglia d'Oro al Valor Militare Le caratteristiche. Cantiere: Ansaldo - Genova Impostazione: 1927 Varo: 1928 Completamento: 1929 Perdita: 1941 Dislocamento: Normale: 2.380 Tonn. Pieno carico: 2.657 Tonn. Dimensioni: Lunghezza: 107,7 (f.t.) mt. Larghezza: 10,2 mt. Immersione: 4,2 mt. Apparato motore: 4 caldaie 2 Turbine 2 eliche Potenza: 50.000 HP Velocità: 38 nodi Combustibile: 630 Tonn. di nafta Autonomia: 3.100 miglia a 15 nodi Armamento: 6 pezzi da 120/50 2 pezzi da 40/39 4 mitragliere da 13,2 mm. 6 tubi lanciasiluri da 533 mm. mine Equipaggio: 173 Alcune immagini QUELLA PIU BELLA : Ciao a tutti e alla prossima puntata Ursus Atlanticus Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Admiral Luposky Inviato 27 Agosto, 2005 Segnala Share Inviato 27 Agosto, 2005 incredibile racconto e incredibile battello! 38 nodi!! che velocitàsarebbe? 2650 tonnellate di acciao lanciate in mare a quasi 70 chilometri orari! :s07: :s15: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ursus Atlanticus Inviato 27 Agosto, 2005 Autore Segnala Share Inviato 27 Agosto, 2005 (modificato) Uno sviluppo dei cacciatorpedineri-esploratori italiani fù il Tashkent, costruito in Italia, presso i cantieri OTO di Livorno. Non molti sanno che il regime fascista, pur avendo una politica ufficialmente anticomunista, negli anni 20-30 aveva stretto rapporti di collaborazione, con l'Unione Sovietica, sia in campo aeronautico che in campo navale. In particolar modo i sovietici, stante la loro arretratezza tecnologica, erano interessati ai progetti delle navi italiane. In cambio gli italiani ottenero agevolazioni finanziarie e commerciali con l'Urss. A ben guardare questa politica era meno contraddittoria di quanto possa sembrare. Al di la delle differenze ideologiche i nostri interessi nazionali erano assai meno in contrasto con l'Urss che con la Francia (soprattutto per il controllo dei balcani) e l'isolamento politico dell'Italia, con una Francia ostile e l'Inghilterra non troppo benevola nei confronti del regime Fascista e dello sviluppo navale dell'Italia nel mediterraneo, indirizzarono la politica estera italica verso le altre due potenze europee, Germania e Russia. Purtroppo a partire del 1935 la politica italiana scelse, disastrosamente e contro i nostri veri interessi nazionali, l'alleanza con i tedeschi, con tutti i lutti e le tragedie che ciò ha prodotto.... Comunque, tornando ai cacciatorpediniere, la marina sovietica ordinò ai cantieri OTO di Livorno il C.T. Tashkent, che saràil prototipo dei C.T. sovietici fino ai primi anni 50 (anche se fù replicato in scala ridotta e con minor successo) Era ancora più grande dei classe Navigatori da cui derivava, molto più "marino" e molto più veloce, 44 nodi alle prove, fù, a mio avviso, il tipo di C.T. che avrebbe dovuto avere la flotta italiana, e a cui si ci si arrivò, 8 anni più tardi con i classe "Comandanti" (che comunque erano ancora un po più piccoli. Le caratteristiche Laid down January 1937 Launched 21st November 1937 Completed N/A Commissioned May 1939 Fate Scrapped: 1943 Builders Odero Orlando, Livorno Italy Complement 250 Dimensions Displacement 2893 tons std 3200 tons max Dimensions 458' 6" x 45' Draught 12' 3" Armament Main guns As built: 3 x 130mm (3 x 1) Refitted: 6 x 130mm (3 x 2) Secondary guns 6 x 45mm (6 x 1) Torpedo tubes 6 x 21" (2 x 3) Other weapons Mines: 80 Guns: 8 x 20mm Countermeasures None Armour N/A Aircraft Facilities Aircraft None Flightdeck None Hangar None Catapults None Arrestor system None Aviation fuel None Electronics Fit Radar None Sonar N/A ECM None Other N/A Machinery Engines 2 x Yarrow boilers 2 x SR steam turbines Power output 130000shp Speed 44kts Shafts 2 Range 4000NM @ 20kts Alcune immagini: Modificato 27 Agosto, 2005 da Ursus Atlanticus Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ursus Atlanticus Inviato 27 Agosto, 2005 Autore Segnala Share Inviato 27 Agosto, 2005 (modificato) Veniamo ora ai cacciatorpediniere del sol levante, con la classe "Fubuki" All'inizio degli anni 20 gli inglesi, a seguito del trattato di Washington sulla riduzione delle delle forze navali tra le grandi potenze ruppero la tradizionale alleanza con l'Impero Giapponese. Infatti gli USA imposero come precondizione alla firma del trattato questa condizione. Inoltre venne sancita la paritànavale tra la USA e Inghilterra. Le condizioni economiche dell'impero Britannico, dopo la rovina finanziaria prodotta dalla prima guerra mondiale,non gli permettevano di sostenere la costosissima corsa agli armamenti navali che si era innescata tra USA, Gran gretagna e Giappone. Di fatto la forza economica britannica non era più in grado di permettersi una flotta "Two power standard", ovvero pari alla somma delle due potenze maggiori navali esistenti, che da 2 secoli costituiva il mezzo con cui si esplicava il dominio mondiale britannico. Una nuova potenza talassocratica era nata, gli USA. La dirigenza politica nipponica si trovò così di fronte ad una gravissima crisi politica: Un paese povero di risorse, piccolo e sovrappopolato era, per motivi geopolitici, in contrasto con la più grande potenza navale mondiale, gli USA, il tradizionale alleato europeo, la Gran Bretagna, costretto a rompere una cinquantennale alleanza. Erano da soli. Che fare dunque? 1) Accettare la sudditanza alla politica statunitense e diventerne una semicolonia 2) Prepararsi all'inevitabile conflitto, costruendo una possente flotta che, se pur numericamente più piccola, era per addestramento e per ogni singola unitàsuperiore a quelle del nemico e sfruttare i vantaggi geografici che il Giappone aveva sull'avversario. Fatta questa premessa politica si può comprendere perchè ogni nave giapponese fosse superiore a quelle nemiche per dislocamento, armamento e addestramento. Nello sviluppo dei CT della marina imperiale ciò fu ottenuto col lo sviluppo di una particolare arma e di una particolare dottrina di impiego. Tale arma era il siluro Tipo 96 un mostro di 610 mm di diamentro, del peso di 8 tonn. , una corsa di 45 km e una velocitàdi 45 nodi, con una testata di 500 kg di un esplosivo 3 volte più potente del tritolo...... La dottrina di impiego prevedeva che flottiglie di 12 cacciatorpediniere, guidate da un incrociatore leggero, avrebbero condotto degli attacchi siluranti multipli a lunga distanza contro le forze navali nemiche, a costo di qualunque perdita. Grazie alla possibilitàdi ricaricare in maniera veloce i tubi lanciasiluri (e ogni ct aveva una salva completa di riserva imbarcata), dopo aver effettuato una conversione di rotta al primo lancio ne sarebbe succeduto un'alto, creando attorno alle navi nemiche un reticolo di 12 x 9 x 2 = 216 siluri che attaccando da direzioni diverse avrebbero vanificato le manovre elusive della flotta nemica. La squadra delle corazzate giapponesi avrebbe poi eventualmente provveduto a dare il colpo di grazia alle navi nemiche danneggiate. Da questa dottrina di impiego nacque la classe Fubuki, che costitui dagli anni 20 in poi la base di sviluppo dei C.T. della marina nipponica. Caratteristiche: Technical Data Explanation of data sheets Built: Displacement: Dimensions: Propulsion: Max. Speed: Range: Crew: 1926 - 1931 1,680 / 2,057 ts 115.20 × 10.30 × 3.10 m 50,000 shp 35 (38) kts 4,850 nm @ 19 kts 197 Tactical Data Main: AA: Torpedoes: Depth Charges: Mines: Radar: Cargo Load: 6×127 cal 50 DP [3×2] 3x13mm machine guns 9×610 (Long Lance) [3×3] Alcune immagini: L'Amagiri in navigazione Il Murakumo Ciao a tutti Ursus Atlanticus Modificato 27 Agosto, 2005 da Ursus Atlanticus Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
canarb Inviato 27 Agosto, 2005 Segnala Share Inviato 27 Agosto, 2005 Adoro queste navi, soprattutto le torpediniere, che altro non sono che piccoli DD Quelli Jap sono splendidi, forse i migliori. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LUCA Inviato 28 Agosto, 2005 Segnala Share Inviato 28 Agosto, 2005 Meravigliose grazie.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ursus Atlanticus Inviato 28 Agosto, 2005 Autore Segnala Share Inviato 28 Agosto, 2005 Veniamo ora ai cacciatorpediniere britannici classe "Tribal". La marina britannica negli anni venti assistette allo sviluppo dei cacciatorpediniere delle varie marine, in particolare di quella giapponese. La risposta inglese a tali navi fù la classe Tribal, navi di notevole dislocamento, dotate di un possente armamento artiglieresco (8 pessi da 127 mm) ma di solo 4 tls da 533 mm. A questi seguirono i C.T. classe J (HMS Jersey, HMS Jaguar, HMS Juno, HMS Jupiter, HMS Janus, HMS Jackal and HMS Javelin costituivano la 7° flottiglia C.T della royal navy), più piccoli dei Tribal, con solo 6 pezzi da 127 mm ma ben 10 tls da 533 mm. Dal progetto dei classe J derivarono i C.T delle seguenti classi:K, (la 14° flottiglia su 8 C.T) N, Q, R (new), S (new), T, U, V (new), W (new), Z, and CA classe Le caratteristiche di tali navi sono qui sotto riportate:Vessel Particulars Displacement - Standard 1,690 tons standard- Full Load 2,330 tons full load Length (OA) 356 feet 6 inches (108.66 m) Length (WL) Unavailable Length (PP) 339 feet 6 inches (103.48 m) Beam 35 feet 9 inches (10.90 m) Draft (Standard) 9 feet (2.74 m) Draft (Full Load) 12 feet 6 inches (3.81 m) Propulsion 40,000 SHP (29.8 MW) Speed 36 knots 32 knots full load WeaponsMain Guns 6 x 4.7 inch (119 mm) in 3 mounts Other Guns 4 x 2 pound (0.91 kg) pom-poms in 1 mount 8 x 0·5 inch (13 mm) machine guns in 2 mounts Torpedo tubes 10 x 21 inch (533 mm) torpedo tubes in 2 mounts Depth Charges 2 mortars 1 rack (20 depth charges, + 10 during wartime) Magazine 1140 Semi-Armour Piercing 60 High Explosive Direct Action 300 High Explosive Time Fuse 50 Star Shell 195 Practice Low Angle 69 High Angle Equipaggio 183 except HMS Jervis and HMS Kelly 218 Alcune immagini Si riporta la tabella dei con le perdite subite in guerra: 7TH FLOTILLA" JERSEY SUNK MINE AT MALTA 21.2.42 JUNO " AIRCRAFT, CRETE 21.5.41 JUPITER " MINE, JAVA SEA 27.2.42 JAGUAR " U BOAT U652 SIDI BARRINI 26.3.42 JACKAL " AIRCRAFT, CRETE 11.5.42 JUNO " " 21.5.42 JANUS " GLIDER BOMB, ANZIO 23.1.44 JAVELIN " TORPEDO PLYMOUTH N/K "14TH FLOTILLA" KHARTOOM SUNK EXPLOTION, RED SEA 23.6.40 KELLY " AIRCRAFT, CRETE 23.5.41 KASHMIRE " " 23.5.41 KANDAHA " MINE, TRIPPOLI 19.12.41 KINGSTON " AIRCRAFT, MALTA 11.4.42 KIPLING " " , CRETE 11.5.42 KELVIN " USED BLOCK SHIP, MALTA 1941 KIMBERLEY NOT SUNK FLAG SHIP ADMIRAL Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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