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Nave Vulcano verso il Medio Oriente


Totiano

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Comincio con la raccomandazione di astenervi da commenti politici criticabili.

Prendo spunto da un articolo sul sito della Difesa  "Partita per il Medio Oriente Nave Vulcano con a bordo ospedale “Role 2” (difesa.it)  (ma anche le testate giornalistiche hanno pubblicato la notizia) riguardo a Nave Vulcano, partita ieri da Civitavecchia per portare soccorso ai Palestinesi ormegiandosi davandi a Gaza, congiungendosi alle altre unità già in zona ("San Giusto", "Fasan", "Margottini" e "Thaon di Revel").  Riporto il discorso del Min della Difesa On Crosetto

 

Quote

“L'Italia sta già facendo la sua parte e continuerà a farla ogni giorno per aiutare la popolazione civile palestinese che è incolpevole della guerra in corso e che nulla c’entra o ha responsabilità con i terroristi di Hamas che hanno compiuto gli eccidi del 7 ottobre scorso e che, giustamente, Israele sta combattendo nel tentativo di estirpare in via definitiva una organizzazione terroistica e disumana. Come promesso e con grande orgoglio, l’Italia, in brevissimo tempo, ha approntato “Nave Vulcano” della Marina Militare, dotata di un ospedale “Role 2” mentre nei prossimi giorni partirà anche un ospedale da campo dell'Esercito: un segno concreto degli aiuti umanitari che sta inviando nella striscia di Gaza il nostro Paese. Strutture e mezzi che, appena saranno giunti nell'area, verranno messi a disposizione anche per il personale medico e sanitario di tutti i Paesi - occidentali o arabi che siano - che vorranno collaborare con noi in questa azione umanitaria che per noi è un preciso dovere morale prima ancora che politico. È inoltre necessario, è nostro preciso compito, oggi più che mai, instaurare dei rapporti e dei colloqui diplomatici, oltre che umanitari, e una collaborazione trasversale con tutti gli attori presenti nella regione mediorientale, in particolar modo con i Paesi arabi, e individuare, a tutti i costi, una de-escalation delle tensioni e del conflitto. In questo momento il Ministero della Difesa e il Ministero degli Esteri sono al lavoro per estendere anche ad altri paesi la partecipazione a questa operazione umanitaria affinché ci possa essere la massima condivisione di questa operazione senza precedenti”.

 

Italian Logistic Support Ship Vulcano (A 5335) during sea trials, July ...

 

Comiciamo dalle caratteristiche, dati tratti dalla pagina istituzionale della Marina

Nave Vulcano (A 5335, motto: DURANDUM EST “bisogna perseverare”) è un'Unità navale ausiliaria per il supporto logistico (LSS - Logistic Support Ship) costruita dal cantiere navale Fincantieri della Spezia.

Rifornitrice “all inclusive”, [omissis]. Pensata per operare in un poliedrico spettro di missioni, è in grado di sostenere le nostre Unità e quelle delle Marine alleate. La nave può rifornire combustibili, lubrificanti, munizioni, pezzi di ricambio, viveri, acqua e quei materiali funzionali alla condotta di operazioni sia militari sia di assistenza umanitaria. Il Vulcano è concepito per restare in mare almeno 30 giorni e per garantire la presenza in teatro operativo per oltre quattro mesi. [omissis]

Il Vulcano trasporta oltre 9000 mc di gasolio (pari a oltre 300 autobotti), quasi 4500 mc di combustibile AVIO, poco meno di 900 mc di acqua dolce  e circa 40 tonnellate di razioni alimentari. L’Unità dispone di una vasta capacità di conservazione degli alimenti con oltre 200 mq di celle frigo, una cucina a standard industriali che consente il confezionamento di oltre 500 pasti al giorno.

La nave dispone di un radar di scoperta tridimensionale; per la propria difesa, conta su due mitragliere da 25 millimetri ed è predisposta per imbarcare un cannone da 76mm. Contrasta la minaccia subacquea con sistemi a scafo di nuova concezione, in grado di svolgere attività di scoperta, detenzione e misura accurata dei dati cinematici degli oggetti presenti nell’area intorno alla nave.

Stranamente non cita le capacità sanitarie: è dotata di area ospedaliera (Role 2 imbarcato), comprensiva di ambulatori, strumenti diagnostici e sale operatorie.

 

Non sembra un ruolo semplice da portare avanti ed è difficile capire come si svilupperanno i rapporti con Istraele in futuro. Penso che non siano estranei i nostri interessi in Egitto, Qatar eccetera a questa operazione, a prescidere dalla necessità di un intervento umanitario in zona. Peraltro era gia presente una unitù con capacitù ospedalòiere, anche se piu limitate (il S.Giusto) per cui c'è la volonta di dare un segnale forte, oltre che mettere alla prova una nave nuova.

 

 

 

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