ammiraglia88* Inviato 14 Luglio, 2018 Segnala Share Inviato 14 Luglio, 2018 Buon giorno a tutti, tra una cosa e l’altra (lavoro, lavori di casa, impegni vari) sto leggendo qualche pagina “di mare”. Ho trovato questa informazione interessante e curiosa. Geniale l’idea, anche se fa un po’ sorridere pensando alla scena! (…) andar sotto in fretta per sottrarsi all’offesa nemica: ed è bene affiorare lentamente, quando si deve emergere a quota periscopica, cioè far sporgere dall’acqua soltanto il periscopio. Durante la prima guerra mondiale, molti comandanti di sommergibili impararono che il periscopio li rendeva visibili al nemico, per cui lo mascheravano con vecchie cassette di frutta, damigiane, barattoli vari: un rottame che galleggia dà meno nell’occhio. Nella prima guerra mondiale un cannoniere dell’incrociatore inglese “Birmingham” riuscì a distruggere col primo colpo, il periscopio dell’ U-50 tedesco. Un successo senza precedenti, anche se dovuto al caso. Comunque, se il periscopio è colpito, il sommergibile non va a fondo, perché vi sono valvole automatiche per bloccare l’entrata dell’acqua. Il periscopio esteso al massimo, fino alla prima guerra mondiale, era lungo cinque metri: quindi venire a quota periscopio voleva dire portare il battello a quattro metri sotto la superficie, con un metro di periscopio fuori. L’immersione, a quell’epoca, avveniva in due - tre minuti circa e costitutiva un problema, perché i caccia potevano arrivare addosso al sottomarino a 30 nodi e più, corrispondenti a 55/56 km all’ora su strada. I Mas, i velocissimi motoscafi armati di siluri e bombe di profondità, erano il principale nemico dei sommergibili: piombavano su di essi a 40 nodi, a quasi 80 all’ora, e per questo li avevano soprannominati “le streghe del mare”. (Fonte: Navi e Marinai vol. II) Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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