GM Andrea* Posted July 12, 2015 Report Share Posted July 12, 2015 Titolo: La mia guerra in Marina Autore: Mara Rosa TardiniCasa editrice: Ab Più - MilanoAnno di edizione: 2007Pagine: 78Dimensioni(cm): 12x17 Reperibilità: difficile Pubblicato in proprio senza molto clamore, questo interessantissimo libretto racchiude le memorie della sig.ra Mara Rosa, che nel 1941 sposò l'allora guardiamarina Mario Tardini. Appartenente a una famiglia dell'alta borghesia milanese, nel 1939 l'autrice conobbe un giovane atletico, laurenado in ingegneria, Mario Tardini, col quale dopo poco si fidanzò. Scoppiata la guerra, Tardini - che già da alcuni anni aveva preso parte nei mesi estivi ai corsi Preliminari Navali in Accademia Navale, fu chiamato a completare l'iter formativo venendo nominato aspirante guardiamarina. Iniziava quindi la "guerra in Marina" di Mara Rosa, che descrive le vicende proprie e del fidanzato - poi marito - con dovizia di particolari, non senza alcune bele fotografie. Tardini imbarcò dapprima quale direttore di tiro sulla torpediniera Solferino, con la quale svolse numerose missioni di scorta in Adriatico. Nel novembre del 1941, a pochi giorni dal matrimonio di Tardini, la torpediniera attaccò dapprima coi siluri e poi speronandolo un sommergibile ritenuto nemico; si trattava invece del Bragadino, che era...dove non doveva essere. Fortunatamente il battello riuscì a rientrare alla base, mentre comandante e ufficiali della torpediniera furono scagionati dalla successiva inchiesta. Dopo un periodo di destinazione a Spezia, Tardini, promosso STV, fu destinato quale comandante in 2^ sulla nuovissima corvetta Berenice. Come noto, il 9 settembre 1943 la nave, appena uscita dai cantieri di Monfalcone, fu attaccata dai tedeschi mentre cercava di salpare dal porto di Trieste verso il sud, venendo affondata dall'artiglieria con la perdita di gran parte dell'equipaggio. Tardini fu tra i pochi sopravvissuti, anzi assumendo il comando, pur gravemente ferito, dopo la morte del comandante. Il libro fornisce un bello spaccato sulle vicende sia del Solferino che del Berenice, oltre che in generale delle peripezie di una giovane moglie al seguito di un ufficiale di Marina. Oltre a fatti tragici e dolorosi, come la lunga convalescenza dopo il ferimento sul Berenice, non mancano dettagli divertenti, come la scenetta della presentazione dell'aspirante Tardini sul Solferino. Presentandosi al comandante, si dimenticò di essere in uno spazio ristretto e, salutando con la sciabola, piantò l'arnese nel cielo del locale. Il comandante gli disse serafico: "Quando avrà finito di demolirmi la nave potrà presentarsi, aspirante". Vale la pena evidenziare che lo stesso Tardini ebbe modo di narrare la propria vicenda di guerra - con dettagli talora assenti nel volume in questione, e viceversa - nel già recensito Quando Papa e November erano Po e Nave ( http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=44498&hl= ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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