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Diario di un sommergibilista sul Da Vinci dal 7 al 9


Marco U-78 Scirè

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03-07-1941

Alle 07.00 si fa immersione per manutenzione siluri, emergendo alle 10.00. Alle 12.00 viene avvistato al traverso di dritta alberi e fumaiolo di un piroscafo. Per poterci portare di prora, dobbiamo mettere a 15mgl, perche' il piroscafo é alquanto veloce. Poco dopo ci accorgiamo che non zigzaga, ed ogni felicita', ogni nostra idea si rompe contro questa parola, perche' il piroscafo e' certamente neutrale. Pero' per esere sicuri, dopo esserci messi di prora, alle 15.02 si fa R.I. e ci si porta sotto la sua rotta. Passa ad una distanza di 5000 metri, e si vede al periscopio la bandiera portoghese ed il nome . Alle 16.40 si emerge. Mare calmo, cielo coperto.

 

04-07-41

Si mantiene il mare calmo. Alle 19.50 s'avvista una massa oscura all'orizzonte. S'avanza alla velocita' di 12 miglia per riconoscere la sagoma. Appena visto che si tratta di un som.che dalle forme sara' sicuramente uno dei nostri, il battello avvistato s'immerge. S'inverte subito la rotta per non cadere in qualche doloroso incidente.

 

05-07-41

Mare sempre calmo, cielo coperto. Alle 20.05 s'avvista di poppa a dritta un piroscafo con strutture bianche. Sìaccosta leggermente per poterne individuarne meglio le caratteristiche. Poco dopo l'altra vedetta scorge pure a dritta ma di prua una cosa oscura, che dal primo istante si dava per due piroscafi. Sempre accostando e con una velocita' di 15 miglia, poco dopo ci accorgiamo che e' una petroliera. Si lascia subito il piroscafo e si cerca di portarci di prua alla petroliera.

Non zigzaga... brutto segno. Si continua sempre l'inseguimento fino a che la sorpassiamo. Alle 22.30, come s'aspettava, la petroliera accese le prime luci e poco dopo tutto il bordo ne era illuminato.

Verso le 23.00 salgo in coperta, e posso vedere all'orizzonte sul traverso di sinistra la petroliera e cosi' il piroscafo che sta' all'orizzonte sulla prora un po' a dritta. Si riprende la rotta per rientrare in zona.

 

06-07-41

Mare calmo. Mica male alle 04.00 una scatola di asparagi, fatti un po' bollire e quindi con olio e sale e una buona porzione di appetito.

 

07-07-41

Alle 07.00 immersione per manutenzione siluri. Alle 10.00 si emerge. Mare calmo. Alle 16.00 un Mcg del Tor. Sappiamo che proprio sul nostro punto dovrebbe passare un convoglio con 10 piroscafi e CC.TT. Ricerche infruttuose.

 

08-07-41

Alle 00.30 un Mcg del Bar. a Bordeaux sappiamo che ha subito una caccia sistematica. Alle 02.00 un Mcg a tutti i sommergibili ci fa rientrare alla zona come da ordine operazioni. Alle 11.50 da Roma riceviamo un altro Mcg che ci fa prendere una posizione alquanto prossima a G. Alle 15.15 diamo un Mcg a Bordeaux avvertendo che il domani rientreremo a causa limite nafta e avvertendo d'aver silurato la petroliera Auris. Alle 17.00 un Mcg da Bordeaux ci avverte di rimanere domani sino alle 12.00 in immersione vicino all'uscita di G. dovendo passare un convoglio. Rotta verso questo punto con velocita' 11 miglia.

 

09-07-41

Alle 06.30 giunti sul punto si fa immersione. Quota 70m. Non avendo rilevato nulla agli idrofoni alle 14.00 emergiamo. Il mare é in leggero aumento, con onde assai lunghe di prora. Alle 20.50 all'orizzonte s'avvista un aereo che si allontana di poppa. Il mare é sempre in aumento, alle 24.00 raggiunge forza 8. Alle 21.00 si accosta per rotta piu' verso Nord.

 

10.07.41

Mare sempre forza 8 di prora con vento forte. Velocita' miglia 5,5. Verso le 20.00 tende a diminuire il vento, ed alle 23.00 pure il mare si calma un po'. Alle 24.00 ci troviamo quasi al parallelo di Lisbona.

 

11.07.41

Alle 11.00 viene avvistata di poppa una petroliera. Causa il mare forte e impossibilitati in caso d'attacco a silurarla, ci si avvicina per attaccarla, se fosse nemica, con il cannone. Il mare sale in plancia che e' un piacere. Il cielo coperto da' proprio un aspetto suggestivo a tutto l'insieme. Alle 12.15 viene chiamato l'armamento dei pezzi a posto: si sale in plancia dove prendo, tanto per iniziare, una bellissima lavata che mi lascia gocciolante come un ombrello.

Siamo ormai vicini allapetroliera, e se distingue anche a occhio nudo la bandiera sullo scafo color giallo rosso giallo ed il nome PLUTON. Ci si avvicina a 500m. mentre in basso si guarda se e' veramente spagnola. La petroliera ad un primo tempo si é fermata, e poi vista la nostra bandiera che spiegammo all'avvicinarsi, si mise in moto lentamente presentandoci il lato sinistro ove si vede chiaramente nome e nazionalita'. Poco dopo proseguiamo per sorpassarla, ella 12.50 la lasciamo decisamente di poppa. Si riprende la rotta di rientro tutto e' normale. Verso sera il mare aumenta a forza 8 e si rolla che é un piacere.

 

12-07-41

Forti copli di mare fanno sbandare il battello e fan correre con fracasso quelle poche cose non fermate. Alle 11.00 si avvista un peschereccio. Si cerca di evitarne il nostro avvistamento, e cosi fino a sera si continua ad uscire ogni tanto dalla rotta per il continuo incontro dei suddetti. Il mare essendo di traverso S ci fa fare delle sbandate impressionanti, pero' quello che é piu' importante, si prosegue abbastanza speditamente. Alle 24.00 si sorpassa Capo Finisterre e domattina saremo all'entrata della Guascogna. Forza del mare 5, cielo sereno.

 

13-07-41

Verso il pomeriggio il mare diminuisce. Giornata nuvolosa. Si vede ogni tanto punte di terra della costa spagnola. Navigazione calma. Alle 11.00 un Mcg ci avverte di un sommergibile nemico avvistato nelle vicinanze dell'entrata della Gironda. Bisognera' aprire bene gli occhi. Verso mezzanotte il mare é calmo.

 

14-07-41

Mentre scrivo sono giusto le 05.15. Stiamo provando gli ultimi istanti di timore dell'entrata nella foce.

Il mare tutto il giorno del 14 é stato, specialmente nel pomeriggio, di violenza fuori dal solito. Certe onde, prendendo il mare di poppa, salivano e coprivano tutto il battello, come immani montagne vive. Alle 08.00 diamo il tel. del rientro per il domani, a cui ci viene risposto a mezzogiorno.

 

 

continua...

 

15-07-41

Mare sempre forza 9. Ci troviamo spostati dal punto stimato, e causa il mare é alquanto difficile mantenere la rotta. Con l'ausilio del radiogoniometro, pero', riusciamo finalmente alle 03.00 ad avvistare il faro di La Conbue acceso per segnalarci la nostra posizione. In questo momento l'ufficiale in camera di manovra, attorniato da un gruppetto di curiosi, grida "Pittura bianca e la stoffa rossa". Perché? Ah si! 12.000 tonnellate il frutto di questi 27 giorni di mare. Non troppo, ma sempre buoni per demolire l'ostinata resistenza del comune nemico "Inglese". Alle 06.00 incontriamo la scorta, due navi ausiliarie con dragaggio, che ci accompagnano sino a Le Verdon. Il mare é sempre forza 5 di poppa. A Le Verdon chiamato a bordo il pilota risaliamo il fiume a pari avanti tutta che con l'ausilio della corrente montante, faremo certamente le 18 miglia. Il tempo é nuvoloso ed é alquanto fresco, ed anzi verso le 10.00 incomincia a piovere che é un piacere. Giungiamo a Bordeaux alle 11.00. Subito ci viene mandata a bordo la posta di cui viene fatto lo spoglio in locale ufficiali, per ogni categoria. Quale gioia provo in questo momento. Potrei quasi dire che farei una missione solo per avere il piacere, al rientro, di ricevere tanta posta. Alle 12.00 siamo gia' passati dalle chiuse ed attraccati alla banchina.

 

15-09-41

Ricevuto Mcg che ci da' la zona d'agguato. Piu' tardi un altro Mcg ci avverte di un convoglio in formazione a G. Si raggiunge la zona il 17-09. Immersione alle 08.00 per emergere alle 21.00. Siamo in certi punti a 40 mgl. da Casablanca. Alle 02.00 del 18-09 ricevo un Mcg che ci avverte del convoglio in mare. Si premette che come noi vi sono altri 5 sommergibili e che in tutto facciamo una cerchia dinanzi allo stretto di G. Alle 07.50 ci immergiamo per ritornare in superficie alle 21.00. Poco dopo avendo avvistato un peschereccio dobbiamo immergerci nuovamente per non essere avvistati.

Alle 21.02 ritorniamo nuovamente in superficie. Alle 22.00 un Mcg ci fa cambiare zona e cosi' per tutti gli altri battelli precisandoci pure l'area. Alle 23.00 un altro Mcg ci avverte che il convoglio é composto di 25 navi scortate. Si dirige sul punto a 12 nodi. L'Mcg delle 23.00 ci avverte pure che un aereo tedesco aiutera' nella ricerca facendosi radiogoniometrare.

Alle 11.15 allarme aereo. Corro in plancia al mio posto di combattimento in modo alquanto succinto. L'aereo é di poppa assai distante, ed anzi si allontana in modo che pare che nn ci abbia visit. Dopo un quarto d'ora si ritorna ai nostri posti di navigazione. Alle 11.45 il grido all'interfonico "Arma mitragliera"; senza attendere la parola di allarme aereo, fa scattare l'armamento e dopo pochi secondi ci troviamo tutti nuovamente in plancia alle mitragliere. Alla distanza di 2000 metri gli si spara il segnale di riconoscimento, ma non risponde. L'aereo é un idrovolante bimotore "consolided" da bombardamento e ricognizione lontana.

Ad un certo punto si dispone per l'attacco e s'ode il crepitare delle sua mitragliatrice. Si risponde con la nostra ma essendo ancora lontano i colpi hanno poco effetto su un bersaglio cosi' piccolo. Pero' si puo' constatare che alcuni colpi siano giunti a bordo dell'aereo. S'avvicina sempre tanto che dopo poco ci sorpassa sempre benedicendoci, tanto prima di arrivare quanto dopo sorpassati, con la sua mal usata mitragliatrice. Sfortuna volle che proprio mentre iniziava la picchiata la mitragliatrice DR dove io sono al caricatore s'inceppa e per sparare si deve continuamente ricaricare l'arma, e cosi non s'e' potuta usare come di proposito. Nell'attaccarci, a 200m. da poppa sgancio' una bomba che pero' cadde in acqua senza danni a 150m. dalla poppa. Sorpassatoci, si chiamo l'armamento del cannone, che inizio' il fuoco sull'aereo che cercava ancora di mitragliare di prora. Si sparavano 5 colpi che a quanto pare bastarono per far cambiare idea all'aereo che s'allontano' per circa 300m. Vedendo che continuava a girarci attorno, gli spararono contro ancora tre colpi di cannone a quanto pare ben centrati, costringendolo a portarsi all'orizzonte, tanto che per vederlo alle 13.20 ci voleva il cannocchiale. Si vide vicino al cannone ed alla plancia i colpi di mitragliera ed anche un proiettile.

Pero' ci girava sempre intorno trasmettendo sicuramente la nostra posizione. Noi subito dopo le ultime cannonate si prese la rotta perché andando cosi' le cose si poteva ritardare l'arrivo sul punto assegnatoci per interccettare il convoglio. Alle 13.30 vedendo l'insistenza dell'aereo di rimanere a contatto c'immergiamo a R.I. e cosi' eludiamo la nostra posizione. Quota 60m. Alle 15.20 riemergiamo e dirigiamo con velocita' 14,5 nodi sul punto assegnatoci. Alle 15.15 sull'onda gia' precedentemente avvertiti rileviamo l'aereo promessoci e cosi' continua a tutti sino alle 17.20. Il 20-09 alle 12.30 s'avvista sulla poppa a S un nostro som. col quale scambiamo segnale.

 

25-02-42

Mi sveglio che sento gridare all'interfonico tubo 4 fuori tubo 1 fuori e dopo poco odo distintamente lo scoppio di due siluri. Chiedo cosa sta' succedendo ed in poco apprendo che mezz'ora prima era stata avvistata una luce, segni di via d'un piroscafo da carico il quale, non avendo alcun segnale neutrale, si attacca alle 09.44, distanza 500m. Colpito, si vedono le imbarcazioni (3 lance) scendere a mare, intanto il piroscafo scende di prua, colpito mortalmente , uno di prora e uno al centro, scompare dalla superficie in meno di 3 min. Ore 09.50. S'aspetta di sentire il SOS, ma a quanto pare non hanno fatto in tempo, fieri del colpo ben riuscito ci allontaniamo.

 

28-02-42

Alle 19.50 trovandomi in plancia per prendere lo stop per la retta di sole la vedetta seduta nel settore poppiero avvista fumo alla sinistra. Subito il Com. fa portare la prua del battello sull'avvistamento e sale pure lui per vedere meglio. Preso l'ufficiale la retta di sole, scendo con il sestante. Mare Calmo. Ci si porta di prora, per attaccarlo appena buio, naviga alquanto lento, circa 8/9 miglia. Alle 01.42 essendoci luna e ancora molto chiaro si attacca a 5000 metri, con i quattro siluri da 450 da poppa. Mancato bersaglio. Che delusione! Alle 02.33 si ripete l'attacco lanciando prima due siluri di prora, indi altri due, ma anche questo e' mancato. L'attacco s'e' effettuato su 3000 metri, la luna e' sempre forte, e non ci si puo' avvicinare troppo per tema di essere scorti.

Naviga tutto buio senza alcun segno di neutralita'. Essendo tutti i tubi vuoti, con lo slancio superbo dei nostri bravi siluristi in superficie, mentre il Com. in plancia mantiene il contatto con il piroscafo tanto fortunato, si preparano e vengono messi nei tubi di lancio i 4 siluri di poppa di riserva sotto i paglioli. Lavoro stupendo che ci permette di ripetere l'attacco. Istanti veramente emozionanti, colpira? Finalmente l'uno dopo l'altro s'odono i due scoppi del centro.

Dalla plancia s'ode la voce del tenente che ci avverte del bersaglio, e sul volto di tutti ritorna il viso normale, il sorriso negli occhi la felicita' del colpo fortunato. Dopo poco vien chiamato l'armamento del pezzo e vengono sparati 16 colpi che incendiano il piroscafo sotto la plancia. Gli si gira attorno, in attesa di vederlo affondare. L'alba intanto s'avanza rapida e sempre meglio si distingue la sagoma del piroscafo. Il Com. decide poi di lanciare un altro siluro per affrettare l'affondamento. Portatosi a 300 m. e fermati i motori lancia il siluro dal tubo 8. Attendo pronto in plancia, con la macchina fotografica, per prendere l'istante dello scoppio, l'attesa mi sembra lunghissima. Finalmente un'alta colonna d'acqua s'alza dal settore poppiero ed il piroscafo gia' in fiamme s'inabissa dalla parte poppiera rovesciandosi sulla dritta.

Sparita di poppa, la prora s'innalza dall'acqua come in cerca d'una forza occulta che possa trattenerla dall'affondare e quindi lentamente scende scende sino a scomparire. Unico ricordo di tutto questo rimane sull'acqua un pezzo di rottame della plancia ed un fumo nerastro che pure lui viene disperso dalla eggera brezza dell'alba.

Quale contrasto, l'alba sorgente del giorno ed il tramonto della vita d'un piroscafo, non ho parole per descrivere l'impressione..... Pari avanti tutta ci allontaniamo dal luogo del colpo.

 

 

continua....

 

15-10-42

Ore 16.00, da 10 giorni in mare. Partiti da Bordeaux il 6 ottobre alle 16.00 ci si ferma a La Verdon la notte. Il giorno dopo giri di bussola e Rdg. Alla sera scortati dallo Sperbreker si esce ed ha cosi' inizio la nona missione. Mare abbastanza calmo. La navigazione, causa la stretta sorveglianza del nemico nel Golfo di Biscaglia, viene fatta in immersione durante tutta la notte e dalle 11.00 alle 17.00 di giorno.

Durante questi giorni vengono avvistati all'orizzonte due aerei. Uno l' otto/10 e l'altro il 9/10, per tutti e due si eseguono delle stupende rapide immersioni. L'11/10 domenica si avvista nuovamente un aereo e di nuovo R.I. Il mare é leggermente mosso. Ieri si prova la R.I., ed una seconda volta viene fatta con appesantimento a prua per scendere nel minor tempo possibile. Si acquista un appruamento di 30 scendendo alla quota di 50 m.

Oggi si e' trovato una grossa balla di cotone o lana. Tirata dopo potenti sforzi a bordo viene aperta e cosi' con la cooperazione di molti di noi tra cui io compreso, viene selezionata la parte asciutta e quindi posta in sacchi che vengono stivati nella garritta di poppa. Terribile odore ha; speriamo che tutto il nostro entusiasmo venga premiato con una parte della pesca straordinaria ! Io credo di non essere mai stato tanto bene come in questa missione, tanto per il mare, tanto per lìappetito e la salute. Speriamo grandi cose dal nostro Com. e ci auguriamo che tutto possa essere presto realta'.

 

16-10-42

Alle 21.00 mi trovavo in plancia quando verso prora a dritta viene avvistato, come poco dopo risulta, un Smg. Pari avanti tutta e prora su di lui. Ad un certo momento pero' il Smg. avvistato ci mette la poppa addosso e s'allontana velocemente. Alle 22.00 si ritorna in rotta a velocita' normale. Alle 04.30 s'avvista una luce di prora. Com. in plancia, s'inizia l'inseguimento. Dopo due ore di corsa ci si accerta essere una grossa petroliera spagnola navigante con tanto di contrassegni e bandiere illuminate. Alle 07.00 si lascia dopo esserci avvicinati a lei per 400m. senza essere scorti, si prende rotta e velocita' normale.

Madera si lascia alla nostra sinistra. Il giorno 21 essendo il mare calmo si puo' stare in coperta durante il sole, facendo docce-bagno. Molto bello per non dire stupendo, cosi' pure il giorno dopo. Il 23 inizia mare mosso e vento che non ci permettono piu' di restare in coperta. IL 24 mentre ero in plancia si vide a un centinaio di metri un gruppo di pescecani. Poco dopo 3 vicini l'uno all'altro si avvicinarono a noi a grande velocita', giunti a pochi metri dallo scafo, s'immersero passandoci sotto. Che bestioni !!! Un'altro poco dopo solo, venne ugualmente di poppa e quando fu vicino si immerse per riemergere completamente fuori dall'acqua. Poco simpatico certamente, a quanto pare il tipo era curioso ed ha voluto soddisfarsi completamente dando pure a noi l'opportunita' di ammirarlo a nostro agio. Restato pochi istanti a galla si immerse nuovamente nelle acque scure dell'oceano adirato.

Sara' stato un 4 metri di lunghezza ed alquanto grosso.

Il caldo ora é aumentato in modo straordinario, coricarsi significa farsi un bagno completo di sudore. Se poi si beve un goccio di piu' allora si e' peggio di uno scolabrodo. L'acqua dell'oceano é in questo punto 30 gradi di calore. Il sole scende alle 21.30. Ci sono 4 ore di differenza dal nostro orologio.

 

27-10-42

Il mare é continuamente mosso, il che non ci permette di stare un po' in coperta a prendere un po' di sole. Alle 20.00 viene avvistata una bellissima motonave. Causa il mare pero' non si puo' aumentare troppo la nostra andatura, e cosi' si perde terreno. Il Com. decide di avvicinarci il piu' possibile, perche' tanto con la notte vicina si sarebbe subito perso. L'acqua viene in plancia con una prepotenza tale che ogni 3/4 minuti devono le vedette asciugare i binocoli. Sembra quasi che il battello voglia navigare sott'acqua. Sotto la plancia ove ci sto pure io, a tratti l'acqua arriva fin quasi al ventre. Alle 22.00 finalmente il piroscafo s'accorge della nostra presenza ed accosta lasciandoci la sua poppa.

Nello stesso tempo trasmette quanto segue:

SSS= POSITION 11,46 N 29,52 W = PALMA SIGHTED SUBMARINES 19.30 GMT 27

Poco dopo perdiamo contatto essendo la sua velocita' di molto superiore alla nostra. Si mantiene ancora sino alle 04.00 la stessa velocita', con la speranza di tagliarli la strada nella sua presunta rotta. Negativo. Si riprende la rotta per sud.

 

02-11-42

Ore 05.00 ieri pomeriggio é stata la prima volta in vita mia che ho pescato, e proprio un bellissimo pescecane. Avendo avvistato parecchi branchi di tonni, si fermo' il motore, e si mise a mare di poppa la lenza con attaccato un ghiotto boccone di lardo. A quanto pare i pesci erano spariti. Allora un altro mio compagno ando' a buttarla in mare proprio a estrema poppa, con pericolo di essere trascinato a mare dalle onde che parecchie volte lo coprirono. Anche li' nulla. Allora mi decisi d'andare io stesso, col permesso dell'ufficiale in 2, a prendere la lenza. Mentre mi avvicinavo a poppa mi sento chiamare e l'ufficiale mi fa segno che c'e' un pescecane che s'e' avvicinato e che debbo ritornare indietro, per paura che se dovessi cadere a mare.... Mi attaccai alla draglia e con l'altra mano mi tirai vicino la lenza indi la buttai il piu' lontano possibile dal battello, vicino alla preda. Come cadde in acqua, il pescecane si tuffo' per agguantare il lardo, e cosi' poco dopo istanti era preso all'uncino. Corsi allora in plancia e la' cedetti l'impresa a due nocchieri. Tiratolo sotto bordo, fu arpionato. Potenti colpi di coda diede ancora per parecchio sino a che non gli fu tagliata la testa. Aperto e tagliato a pezzi fu portato il pezzo centrale in ghiacciaia e ieri a mezzogiorno lo mangiammo. Era un giovane pescecane, come si vide dai denti ancora teneri. Strano il fatto di pesci color cenere della lunghezza anche d'una ano, attaccati con una ventosa alle pinne del pescecane.

 

 

continua...

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