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L'apparecchio Di Punteria Goerz Per Il Bombardamento Aereo.


Red

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Da " Rivista Marittima" dell'agosto 1917-

 

Dalla Sez.Aeronautica .

 

L'APPARECCHIO DI PUNTERIA GOERZ

PER IL BOMBARDAMENTO AEREO-

 

Nello scorso febbraio il capitano francese Guynemer abbattè un grande aeroplano

da bombardamento germanico della "Gothaer Waggonfabrik A.G." sul quale era

un apparecchio di punteria sistema Goerz,così descritto dalla rivista "Nature",la quale

premette alla descrizione dell'istrumento alcune osservazioni di indole generale

sulla punteria dall'aria.

Una bomba lasciata cadere da un punto fisso,senza,cioè,velocità iniziale e senza

vento,è soggetta nella sua caduta a due forze :accelerazione dovuta alla gravità

e resistenza dell'aria.Queste forze rimangono costanti per tutte le bombe di uno

stesso tipo.La traiettoria di caduta è allora verticale (A B,fig.1).

 

aer1.jpg

 

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Se la bomba è lasciata cadere da un apparecchio in volo,nell'istante in cui è lasciata

ha una velocità iniziale uguale alla velocità dell'apparecchio e nella stessa direzione.

La nuova forza composta con l'accelerazione e la resistenza dell'aria dà origine ad

una triettoria del tipo A C (fig.1).

Se la bomba è fatta cadere con una certa velocità iniziale in uno strato d'aria in mo-

vimento,essa è soggetta ad una deviazione;con vento di poppa la traiettoria si allunga

e diviene A D (fig.1) e con un vento di prua diviene A E (fig.1).

Quando la bomba è lasciata cadere da un apparecchio la cui velocità di traslazione sia

praticamente uguale a quella del vento opposto al moto,la bomba perde la sua velocità

iniziale e la sua traiettoria diviene A B ; ma questo caso è rarissimo,chè esso suppone

una velocità del vento uguale a quella dell'apparecchio,ossia suppone condizioni meteo-

rologiche nelle quali nessun velivolo si atenterebbe volare.

Date queste traiettorie,l'angolo di mira sarà quello formato dalla verticale A B,nel punto A,

in cui si lascia cadere la bomba,con la linea retta che congiunge il punto A con il punto

di caduta.Ma le triettorie essendo curve,l'altezza dell'apparecchio sopra il bersaglio è un

elemento che interviene a modificarle.Le bombe,sotto l'azione del vento sono sottoposte

ad una deviazione che varia con la loro forma e con la loro velocità di caduta.

La traiettoria di una bomba lasciata cadere da una macchina in volo è dunque la resultante

delle seguenti forze :

peso,forma e deviazione,che sono elementi costanti per le bombe di uno stesso tipo;velocità

dell'apparecchio nell'aria,elemento che si considera costante per un dato tipo di apparecchio;

altezza di caduta,velocità iniziale della bomba (velocità cioè dell'apparecchio rispetto al terre-

no),velocità del vento di prora,i quali sono tutti elementi variabili.

Di questi tre principali elementi variabili,i quali debbono essere conosciuti per ogni bombar-

damento,uno,la velocità del vento di prora,è conosciuto non appena diventa nota la velocità

dell'apparecchio rispetto al terreno;la velocità del vento essendo la differenza della velocità

dell'apparecchio rispetto al terreno e della normale velocità dell'apparecchio nell'aria.

E' necessario quindi di accertare l'altezza dell'apparecchio e la velocità iniziale della bomba

per determinare la traiettoria.Questo metodo di calcolare la traiettoria è un tentativo per la

ricerca di una base scientifica onde ottenere risultati matematicamente esatti.

Ma intervengono le condizioni atmosferiche.Per esempio,la velocità del vento viene accertata

per l'altezza per la quale corre l'apparecchio;ma generalmente questa velocità del varia

nella zona aerea che intercorre tra l'apparcchio ed il terreno, vararia così accentuatamente,

che nonostante i più accurati calcoli,e la pratica di esperti aviatori si verificano deviazioni

talvolta scoraggianti.

L'apparecchio di mira Goerz è certamente il migliore strumento che la scienza germanica

finora abbia prodotto in questo campo.

Consiste in un cannocchiale lungo circa un metro e montato sopra un giunto universale che

permette di prendere qualsiasi direzione e rimananere esattamente verticale qualunque sia

la posizione dell'apparecchio.La figura 2 mostra schematicamente l'insieme del sistema ottico.

Il campo del cannocchiale è 500/1000,l'ingrandimento 1,5.Al piede del cannocchiale è un

prisma girevole intorno ad un asse trasversale,comandato mediante un tirante da un disco

posto accanto all'oculare;mantanendo verticale il cannocchiale si può,manovrando il disco,

dare alla visuale l'inclinazione occorrente per traguardare i vari oggetti posti nel piano nor-

male agli spigoli del prisma.

aer2.jpg

 

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Il disco,(fig.3,4,5,) porta graduazioni e indici che permettono di disporre il prisma in modo

da deflettere la visuale di un certo angolo avanti o indietro,ripetto alla verticale.

aer3.jpg

 

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Se si mantiene-come sotto è detto-il cannocchiale verticale e si fa girare il disco in modo

da seguire con la visuale un punto a terra,si è avvertiti da un leggero ma sensibile scatto

dell'istante in cui la visuale fa con la verticale l'angolo,per il quale si sono fissati gli indici.

Una livella a bolla d'aria è contenuta nel cannocchiale,e la bolla è rifratta in modo da appa-

rire come un circoletto nero che il puntatore fa coincidere con un incrocicchio di fili per man-

tenere il cannocchiale verticale.

Quando il cannocchiale assume una direzione tale che la visuale,deflessa da prisma,forma

un angolo orizzontale non trascurabile con la rotta,appositi contatti elettrici fanno variare l'una

e l'altra di due resistenze provocando correnti in un galvanometro posto sotto l'occhio del pilota,

il quale può in tal modo correggere la rotta e mantenerla sull'oggetto da colpire

Il puntatore determina prima di tutto l'altezza della macchina sul bersaglio,sottraendo la quota,

nota,di questo,da quella indicata dal barometro.Un errore di 500 metri nell'indicazione data dal

barometro,volando a quota di circa 4000 metri,da luogo ad uno scarto longitudinale di appena

25 metri nel punto di caduta (vedi fig.6)

aer4.jpg

 

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Poi si determina la velocità iniziale della bomba,ossia la velocità dell'aereo rispetto al suolo.

Siccome questo dato è quello che con la sua variazione produce le più grandi variazioni nel

punto di caduta,così occorre determinarlo con la massima esattezza.E per ridurre gli errori

si deve in massima eseguire la determinazione e il tiro sempre con la prua esattamente

contro vento,in moda da ridursi al minimo la velocità del lanciabombe.

La determinazione si esegue in anticipo,mirando un oggetto più vicino del bersaglio e man-

tenendo i moto il cronografo (fig.2) fra i due scatti corrispondenti,per esempio,a una varia-

zione nell'angolo di mira di 45° o 22° 30'.

Entrando in una apposita tavola con l'intervallo di tempo e l'altezza si ottiene la velocità del

moto.Questa, confrontata con la velocità media che si avrebbe in aria calma,permette di de-

durre anche la velocità del vento.

Si hanno così i tre elementi necessari per entrare nella tavola di tiro,dalla quale si ha un angolo

di mira per il quale si dspongono ora gli indici,e poi si continua sempre a mantenere il cannoc-

chiale verticale e a far girare il prisma,ossia il disco,mantenedo la visuale sul bersaglio finchè

un nuovo scatto avverte che la visuale fa con la verticale l'angolo voluto;allora si lascia cadere

la bomba.Per la determinazione della velocità iniziale non si mira naturalmente,un punto, ma si

preferisce una linea visibile sul terreno,per quanto si può normale alla rotta.

 

aer5.jpg

 

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FINE

 

Senza firma.

 

RED

Modificato da Red
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  • 3 weeks later...

Leggo solo ora l'interessantissimo articolo rintracciato da Red si tratta della descrizione di uno dei primi "traguardo di puntamento" che nei bombardieri della prima e seconda guerra mondiale veniva allocato, nella generalità dei casi, nell'estrema prua del velivolo. Altrimenti interessante la descrizione delle forze che incidono sulla traiettoria di caduta di una bomba da un aeromobile. La traiettoria più o meno verticale è detta "ritardazione" l'annullamento della "ritardazione" si poteva ottenere solo con la modalità del bombardamento in picchiata.

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