dieblaureiter Posted September 6, 2010 Report Share Posted September 6, 2010 Titolo: Battaglie vinte e perdute 1939 – 1941 (I vol.), 1941 – 1943 (II vol.), 1943 – 1945 (III vol.) Autore: Hanson W. Baldwin Casa editrice: Mondadori (collana Presadiretta vol. 38, 40, 41) Anno di edizione: 1971 (I vol.), 1971 (II vol.), 1972 (III vol.) Pagine: 215 (I vol.), 241 (II vol.), 222 (III vol.) Dimensioni: 19 X 13 Prezzo originale: Lire 2000 ogni singolo volume Prezzo di mercato: Euro 10/15 Volumi in buone condizioni di conservazione, tutti con sovraccoperta editoriale integra. Indici I volume La campagna di Polonia (1 settembre – 6 ottobre 1939), la battaglia d’Inghilterra (luglio – settembre 1940), l’invasione di Creta (20 – 31 maggio 1941). II volume La caduta di Corregidor (dicembre 1941 – 6 maggio 1942), la battaglia di Stalingrado (28 giugno 1942 – 2 febbraio 1943), la campagna di Sicilia (10 luglio – 17 agosto 1943). III volume Tarawa (20 – 23 novembre 1943), la battaglia delle Ardenne (dicembre 1944 – gennaio 1945), Okinawa (1 aprile – 22 giugno 1945), Appendice le perdite di vite umane nella II guerra mondiale. Sinossi: la saggistica sul secondo conflitto mondiale è veramente sterminata; a partire dai comandanti degli eserciti belligeranti per arrivare a critici militari quali Liddell Hart, Gilbert, Keegan vi è veramente l’imbarazzo della scelta nella trattazione di quella che può ben considerarsi la più grande conflitto della storia umana. Sarebbe però ingiusto relegare nel dimenticatoio questi saggi di Hanson W. Baldwin, critico militare del “New York Times” a partire dal 1937 e premio Pulitzer per le sue corrispondenze di guerra nel 1942. Baldwin fu infatti uno dei pochissimi a notare, già nel dicembre 1939, che la campagna di Polonia era certamente stata una impressionante dimostrazione di forza, ma non certo quel capolavoro assoluto di arte bellica che Hitler e Goebbels pretendevano. Anzi, proprio sulla base dei limiti espressi dall’esercito tedesco in quella campagna poté prevedere con sorprendente esattezza il tipo di errori che sarebbero stati commessi in seguito. I dieci saggi quindi si distinguono per acume e originalità di prospettiva, anche se alcune considerazioni d’ordine strettamente politico appaiono datate. Comunque un’opera ancora meritevole di lettura e riflessione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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