GM Andrea* Posted April 15, 2010 Report Share Posted April 15, 2010 (edited) Titolo: Il diario di guerra di un medico di Marina Autore: Carlo Sagristani (a cura di Goffredo Acampora) Casa editrice: Lions Club Penisola Sorrentina Anno di edizione: 1999 Pagine: 140 Dimensioni: 24x17 Prezzo: € 10,33 Reperibilita: facile Un giorno del 1938 Benito Mussolini, ministro della Marina, si recò a bordo del R.I. Bolzano. Schierati in coperta v'erano, fra gli altri Ufficiali, i tre capi servizio "tecnici", tutti col grado di maggiore: il direttore di macchina, il dottore e il commissario. Nel passarli in rassegna il duce fece caso al grado sulle loro maniche, che allora - come per tutti gli Ufficiali non di vascello - era privo del "giro di bitta"; essi portavano infatti dei semplici gradi rettangolari, essendo l'"occhio" prerogativa dello Stato Maggiore. Mussolini, che se non sempre almeno una volta (questa) ebbe ragione, notò la differenza e seduta stante disse al sottosegretario e Capo di SM Cavagnari, che lo seguiva, di concedere anche a medici, commissari, genî navali etc. l'agognato occhio [Cavagnari spedì subito l'Amm. Sansonetti a dire ai tre che "il duce si è degnato di concedervi l'occhio", anche se il cattivissimo Mingo aggiunse da distante: "Solo a quelli che imbarcano, però!", il che poi grazie al cielo non si fece]. Che c'entra tutto ciò col libro in questione? C'entra perchè uno di quei tre era proprio l'autore di questo diario, l'allora Maggiore medico Carlo Sagristani da Sant'Agnello (NA), nel dopoguerra Generale. Il diario, pubblicato postumo (Sagristani morì nel 1970), fornisce utili informazioni su diversi particolari e persone della Regia Marina. Purtroppo non è descritto l'aneddoto in premessa. Il diario infatti inizia nel gennaio 1939, allorché l'Autore era ancora a bordo del Bolzano, e termina nel 1945. Allo scoppio della guerra sarà imbarcato sulla nave ospedale Gradisca, partecipando a numerose missioni, la più toccante delle quali è senza dubbio il recupero dei naufraghi di Matapan, minuziosamente descritta. Sagristani verrà poi trasferito sulla nave ospedale California, silurata con lui a bordo nella rada di Siracusa il 10 agosto 1941. Il Nostro venne quindi destinato quale responsabile del Reparto Medicina all'Ospedale della RM di Messina, del quale diverrà di fatto il direttore vista la vera e propria fuga - a seguito dei bombardamenti e approssimandosi gli Alleati - dell'allora titolare (non facciamo nomi. L'autore li fa). All'arrivo degli angloamericani Sagristani rimarrà sul posto garantendo la continuità del servizio e la salvezza del materiale nei caotici momenti del fuggi-fuggi generale. Il volume è ben curato e dotato di un commento parallelo per inquadrare storicamente gli avvenimenti narrati in prima persona; queste parti sono forse un po' ridondanti e ultronee, spingendosi a considerazioni di strategia generale che contrastano con gli argomenti quotidiani, familiari e professionali, trattati dall'Autore. Edited April 15, 2010 by GM Andrea Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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