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Il Trim, Questo Sconosciuto


Visitatore Marcuzzo

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Visitatore Marcuzzo

Il trim, questo sconosciuto.

 

Il trim elettrico è un meccanismo che permette di modificare la posizione del gambo del fuoribordo, o dell'entrifuoribordo, rispetto alla verticale e quindi determina il migliore angolo di spinta.

I natanti ovviamente in relazione alla velocità e stato del mare assumono un'asse longitudinale rispetto all'orizzontale variabile.

Il trim permette anche di sollevare totalmente il gambo quando l'elica deve essere messa fuori dall'acqua.

Ovviamente per un motore pesante il trim diventa necessario.

 

Principalmente il trim si usa per far sì che il piede del motore formi un angolo di 90° con la linea di galleggiamento. In queste condizioni si ha l'assetto ideale e la migliore manovrabilità.

Inoltre il trim si tiene "negativo" per facilitare l'entrata in planata dell'unità (è di aiuto per tenere la prua bassa).

Andando sottovento (controvento) si terrà il trim negativo sempre per tenere la prua bassa, mentre col vento di poppa è utile tenerlo neutro o positivo per non ingavonare.

Tenere il trim molto positivo permette di ridurre la parte di scafo a contatto con l'acqua e raggiungere quindi velocità maggiori. Esagerando, però, si rischia: di mettere in cavitazione l'elica; di danneggiare il motore perché le prese per il raffreddamento non si trovano più nell'inclinazione ideale, di perdere il controllo del natante proprio a causa della scarsa superficie di carena a contatto con l'acqua.

 

Il trim negativo su quasi tutte le unità (dipende dalla conformazione dello scafo) permette di battere meno sull'onda. Con mare formato si arriva a tenerlo completamente negativo (cioè verso lo specchio di poppa). Si batte meno o moooolto meno, a secondo del natante, ma chiaramente si consuma più carburante per il maggiore attrito con l'acqua causato dal piede del motore totalmente immerso.

 

Per apprezzare le regolazioni del trim occorrerà il mare calmo, in quelle occasioni si noterano parecchie differenze. Una volta imparato a "sentire" le differenze sul calmo ci si potrà cimentare a giocare con il trim su mare un po' formato e si sapranno apprezzare le differenze anche lì.

 

E' solo esperienza... credo che nessuno all'inizio abbia capito bene il comportamento del proprio mezzo usando il trim.

 

trimwm6.jpg

 

Nello specifico:

 

La regolazione dell'inclinazione del piede del motore

 

Tutti i fuoribordo prevedono una regolazione dell'inclinazione del motore rispetto allo specchio di poppa della barca cui vengono applicati. Lo scopo è di ottenere che la spinta dell'elica sia quanto più in linea possibile con la carena. E' logico infatti che, a parte un piccolo angolo nell'ambito del quale si può giocare, la spinta deve essere sostanzialmente nella direzione del moto.

 

La regolazione fissa, con 4-5 fori ed un'astina, sempre presente sui fuoribordo di potenze fino ad una quarantina di cavalli, viene integrata, sui più grossi, dal power- trim , che consente una regolazione dell'inclinazione anche durante il moto. In pratica il power-trim è costituito da uno o due pistoni azionati da una pompa idraulica che funzionano come dei martinetti. L'assetto Motorizzato di questo accessorio consente una regolazione fine dell'inclinazione del motore nell'ambito di un angolo piuttosto ristretto; la regolazione diviene invece piuttosto veloce quando si arriva a voler sollevare il motore fuori dall'acqua (funzione di tilt) Oltre la regolazione fine non si dovrebbe navigare, salvo, a basso numero di giri, in acque basse e sempre facendo attenzione che i fori delle prese d'acqua restino sommersi.

 

 

A cosa serve poter variare in navigazione l'inclinazione del motore?

 

1. per migliorare l'assetto del natante compensando eventuali cattive distribuzioni del peso a bordo;

 

2. per migliorare le prestazioni;

 

3. per ottenere l'assetto migliore per navigare in acque mosse.

 

Meglio sgombrare subito il campo da eccessive aspettative. La validità del power-trim per il primo uso è piuttosto limitata e sarebbe assolutamente sbagliato affidarsi ad esso per cercare di risolvere problemi di assetto derivanti da una sbagliata distribuzione dei pesi con esso. Per ridimensionare il tutto (anche il discorso del miglioramento di prestazioni) basta ricordarsi che, con la regolazione manuale, si trova di solito una ed una sola posizione con la quale l'assetto è soddisfacente e che è piuttosto raro che, anche in condizioni particolari (carico notevole, etc.), convenga cambiare la posizione dell'astina. Dunque, giocando con l'inclinazione del motore, si potrà compensare un po' un peso eccessivo a prua spingendo il piede un po' più in fuori (trim-out) o un'eccessiva leggerezza della prua tirando il piede verso lo specchio di poppa (trim-in), ma solo un po'. La soluzione vera è in una ridistribuzione più corretta dei pesi. Il miglioramento delle prestazioni c'è, incidendo su velocità massima, accelerazione e consumi. La possibilità di "alleggerire" la prua consente, infine, di affrontare meglio il mare mosso (per esempio, navigando con mare grosso di poppa, è opportuno per evitare di "infilarsi" nelle onde).

 

 

Velocità

 

In planata, con trim-out, la prua tende ad alzarsi e quindi si riduce la superficie bagnata (quella a contatto con la superficie dell'acqua) e quindi l'attrito, guadagnando qualcosa in velocitàSi può arrivare a 1-1,5 nodi in acqua calma. I limiti: delfinamento (il natante fa "pendolo", con perno a poppa) e ventilazione (l'elica lavora troppo vicina alla superficie: aumeta il numero di giri e diminuisce la spinta)In effetti c'è un altro limite, che però si verifica raramente: alzando troppo il piede si uò avere surriscaldamento del motore se i fori delle prese dell'acqua di raffreddamento salgono sopra la superficie dell'acqua.. Quest'ultimo fenomeno può essere però molto pericoloso quando si naviga al massimo numero di giri: spingendo troppo in fuori, può bastare un nonnullaUna piccola onda, una leggera virata per innescare la ventilazione e quindi arrivare al fuorigiri.

 

 

Accelerazione

 

Il trim si può sfruttare per facilitare l'ingresso in planata, soprattutto con carichi elevati, ed ottenere una migliore accelerazione da fermo. La cosa non è che abbia una gran rilevanza sui natanti, che vantano di solito un buon rapporto peso/potenza: in partenza, con un trim negativo, si tende ad abbassare la prua quando si passa dal dislocamento alla plananta, il motore alza una notevole onda (spreca potenza per farlo) dietro, tanto più alta quanto più il natante si inclina sollevando la prua. Questo accade finchè la componente verticale della spinta del motore non riesce a sollevare la poppa, col risultato che tutto il natante esce dall'acqua (planata). Lo spostamento di peso verso prua o il trim in dentro favoriscono questo sollevamento della poppa., quindi, raggiunta la planata, si aumenta progressivamente il trim fino a raggiungere l'assetto ottimale, tutto a giovamento della navigazione, del controllo e dei consumi.

 

 

Attenzione!

 

Variando l'inclinazione del piede si manifesta torsione sul volante, che, se non viene tenuto saldamente, può addirittura far perdere il controllo del natante, col fuoribordo che ruota liberamente e le intuibili conseguenze.

 

Conclusioni

 

Il power-trim è un dispositivo senz'altro utile per migliorare le prestazioni dela propria unità (tuning) e non è difficile usarlo proficuamene, a patto di non esagerare con le pretese. In genere le variazioni di inclinazione nelle quali si opera in navigazione sono piuttosto piccole e non sarebbe male disporre dell'indicatore di trim (che visualizza l'inclinazione). Bellissima la funzione di tilt per tirare su il motore senza sforzo.

 

Sunto da "Gommonauti" e "Gommoni e Gommonauti"

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elmogaleazzifn6.jpg

 

 

Lezione perfetta, completa ed usaustiva.

Grazie compare!!!!.

Saluti a Licata!!!

 

Com. te BOSUN

 

 

“…ed il mare donerà all’uomo nuove speranze, così come il sonno porta i sogni.” C.C.

 

scarabeo5nh2.jpg

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Visitatore Marcuzzo
Purtroppo alcune teste di ca....o pensano che il trim positivo, spinto con il motore molto fuoribordo, quindi con la spina delle eliche anche verso il basso sia per far impennare la prua....

 

Un tizio di nome Einstein, mio compagno di classe, diceva che due cose non hanno limiti, l'universo e la stupidità umana; della prima aveva qlc dubbio...

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Visitatore Leon X

Marcuzzo come fanno a regolare il trim nei natanti offshore f1? A quelle velocità e accelerazioni forse c'è un sistema automatico? Nel rainbow team uno dei due piloti aveva ricevuto un danno alla pompa del trim che aveva finito per distuggere l'elica a fine gara.

Curiosità: l'altro pilota di questo team è una bella donna che si diletta anche con il canto ma esprime il meglio di sè tra le onde, il suo nome è Marit Stromoy

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Visitatore Marcuzzo

Come funzioni sugli off-shore non ne ho idea, ma trattandosi di un mezzo da competizione è probabile sia l'installazione di un sistema automatico, di uno manuale controllabile in remoto dal team (come in formula 1) o gestibile da un secondo pilota. Sono solo ipotesi però, non ho certezza sull'argomento... :s68:

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