Maraz Inviato 5 Aprile, 2007 Segnala Share Inviato 5 Aprile, 2007 Ecco un metodo molto semplice per stimare la velocitàdi una nave in modo manuale. In pratica riproduce il metodo del cronometro illustrato nel notepad, ma farlo da soli dàpiù soddisfazione, inoltre a me non piace quella specie di "magia nera" che cliccando sul cronometro fa comparire la velocità(spesso sbagliata)!!! Chiaramente non è una cosa che ho inventato io... ma ricavato ed adattato da cose trovate in rete. Questo metodo FUNZIONA SOLAMENTE SE IL SOMMERGIBILE E' FERMO, ma è molto rapido quindi di solito non è un problema fermare il sommergibile per qualche decina di secondi. La cosa fondamentale è innanzitutto identificare la lunghezza della nave. La cosa migliore è di identificare il tipo esatto di nave, e ricavare la lunghezza dall'apposito librone. Altrimenti, dobbiamo affidarci all'esperienza per farci un'idea almeno approssimata della lunghezza. Esempio, se capisco che è un cacciatorpediniere saràlungo circa 100 metri, se è un mercantile potràessere all'incirca 150 metri, ecc... Dopo di che, si inquadra con il periscopio/UZO un punto leggermente davanti alla prua della nave e si lascia fermo lo strumento (ossia non lo si blocca sulla nave con il tasto L nè lo si sposta manualmente) Quando la prua della nave arriva sulla barra verticale del peri/UZO, si fa partire il cronometro. Si ferma il cronometro quando la poppa della nave arriva alla barra verticale del peri/UZO e si legge il numero di secondi trascorsi. Ora sappiamo che la nave, lunga supponiamo L = 70 metri, ha percorso la sua lunghezza in un tempo T, supponiamo 25 secondi. Per calcolare la velocitàin nodi (approssimata quanto basta per i nostri scopi) basta moltiplicare i metri per due e dividere il risultato per i secondi e moltiplicare per due. V (nodi) = 2 * L (metri) / T (secondi) Nell'esempio 70x2/25 = 5.6 nodi. Per fare questa operazione ovviamente NON VALE usare una calcolatrice da tavolo :) :) dovete farlo a mente o con carta e matita o con un regolo, come facevano i veri sommergibilisti... :D Questo metodo ha il pregio di essere molto rapido, inoltre il valore ottenuto è indipendente dalla stima della distanza e dell'AOB della nave. Il limite è che non funziona se la nave è diretta verso di noi o comunque ad angoli AOB molto bassi. Maraz Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Etna Inviato 7 Aprile, 2007 Segnala Share Inviato 7 Aprile, 2007 La formula M=VxT è esatta. Però c'è qualcosa di fondamentalmente non corretto. La Velocitàè in nodi (1nodo=1miglio marino= 1852 mtr.) mentre M (Distanza) è inserita in metri. La formula è quindi spuria e non può dare risultati giusti. Ergo devi trasformare M da metri a Nodi e/o frazioni. Solo in questo caso il risulato può essere giusto. C'è poco da dire.In questa formula come in altre,se su tre elementi ne hai 2 certi,va tutto bene.Ma se ne hai solo uno certo a che serve? In navigazione,in mancanza del dato D (distanza) puoi applicare la serie di Troub,che chi ha navigato conosce molto bene. Si tratta di prendere rilevamenti consecutivi e su valori prefissati,calcolando poi quanto tempo è passato da un all'altro. Il tuo modo di calcolare,a mezzo lunghezza nave e quindi il nr di scafi percorsi dalla nave,darebbe risultati apprezzabili solo applicando formule trigonometriche,con valori di angoli etc............ Che il cronometro fornisca la velocitàmi lascia alquanto basito. ETNA Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maraz Inviato 9 Aprile, 2007 Autore Segnala Share Inviato 9 Aprile, 2007 La formula M=VxT è esatta. Però c'è qualcosa di fondamentalmente non corretto.La Velocitàè in nodi (1nodo=1miglio marino= 1852 mtr.) mentre M (Distanza) è inserita in metri. La formula è quindi spuria e non può dare risultati giusti. Caro comandante Etna, su questo ti sbagli, la formula contiene il fattore di correzione 2, che è l'approssimazione di 1,94, il quale consente di passare da una velocitàespressa in metri al secondo in una espressa in miglia nautiche all'ora (3600/1852=1,94). Per il resto il tuo post è molto interessante. Il metodo che descrivi, quello di Troub, non lo conosco, se puoi darmi dei riferimenti precisi (magari su Internet) o una descrizione più dettagliata me lo studio volentieri. Per rilevamenti più accurati nella simulazione, io uso il metodo descritto da Wazoo, che però richiede di seguire la nave per molti minuti, anche se alla fine i risultati sono abbastanza precisi, ed inoltre fornisce anche la stima della rotta della nave. Se però mi trovassi in una burrasca a 1000 m da un convoglio non avrei il tempo di applicarlo. Comunque a me interessano molto i metodi applicati nella realtà, quindi se qualcuno ne sa di più è il benvenuto. Ciao Maraz Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Etna Inviato 10 Aprile, 2007 Segnala Share Inviato 10 Aprile, 2007 Ma questo fattore di correzione 2,scusami , è riferito al sim ?? Perchè se ti riferisci alla realtà,lasciati pregare..........! Io a bordo per applicare questa formuletta semplice dovevo avere dati omogenei per unitàdi misura. Se ti riferisci al sim,ok . Posso anche essere d'accordo,anche perchè, io faccio tutti i calcoli a mente o a occhio. ETNA Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maraz Inviato 11 Aprile, 2007 Autore Segnala Share Inviato 11 Aprile, 2007 Ma questo fattore di correzione 2,scusami , è riferito al sim ??Perchè se ti riferisci alla realtà,lasciati pregare..........! Io a bordo per applicare questa formuletta semplice dovevo avere dati omogenei per unitàdi misura. Se ti riferisci al sim,ok . Posso anche essere d'accordo,anche perchè, io faccio tutti i calcoli a mente o a occhio. ETNA Bè certo, mi riferisco al sim, io sono un ingegnere elettronico e non sono mai stato a bordo di un sommergibile (anche se mi piacerebbe) :s01: Comunque il metodo che ho illustrato si basa su un'osservazione molto semplice, cioè sul tempo che la nave impiega a percorrere una lunghezza pari alla lunghezza del suo scafo. In questo modo, data la lunghezza in metri e il tempo in secondi, si calcola facilmente la velocitàin metri al secondo. Il fattore di correzione 1.94 (approssimato a 2) serve solo per passare da metri al secondo a nodi. Certo nel mondo reale vi sarebbe da tener conto dello scarroccio della nave, di eventuali manovre, ecc... per cui la cosa non so che validitàpossa avere e se potesse essere utilizzata anche nella realtà. Riguardo ai calcoli fatti a mente o a occhio, ad esempio i piloti di aerosiluranti sganciavano il siluro praticamente a occhio oppure secondo semplici tabelle (es mirare avanti di mezza nave, di 1/4 di nave, ecc... a seconda del tipo di nave e della velocitàstimata). I vari traguardi di puntamento messi a punto non avevano una gran validità. Ma in quel caso erano disponibili pochi istanti per valutare gli elementi del lancio (e infatti in molti casi il lancio falliva). Io ad occhio ho visto che riesco per ora a stimare abbastanza bene l'AOB ma la velocitàno. Come scrivevo, il mio metodo favorito è quello di Wazoo che prevede semplicemente di riportare sulla carta i vari rilevamenti della e misurare spazio percorso e tempo trascorso. Un altro metodo che vorrei provare prevede l'uso di un regolo circolare (whizwheel) e sembra piuttosto interessante. (cliccare qui per scaricare il regolo stampabilie e le istruzioni per l'uso) http://files.filefront.com//;5980786;/ Ciao Maraz Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Etna Inviato 11 Aprile, 2007 Segnala Share Inviato 11 Aprile, 2007 Si mi sta bene quello dici. Ma tieni presente una cosa,che per fare questi calcoli hai bisogno di conoscere angoli e quindi applicare formule di trigonometria. Normalmente,si ricavavano delle tabelle per evitare,nei momenti di pressione,di dover fare calcoli. Se tu rilevi un bersaglio mettiamo in Posiz 1) alle ore 10.00 per rilevamento polare 20 gradi a dritta poi dopo 6 minuti lo rilevi in posiz 2 su rilevamento polare 25 gradi a dritta e poi un terzo rilevamento dopo altri 6 minuti su ril.polare 27 gradi a dritta. Ricavi innanzittutto una notizia fondamentale: Il bersaglio scade di poppa e quindi la sua velocitàè inferiore alla tua,in linea teorica. Però dovresti conoscere anche la sua rotta per capire in definitiva il moto del bersaglio. I dati necessari sono sempre due su tre e non c'è santi che tengano. Se su tre dati fondamentali hai due incognite ,credo che tu possa risolvere la cosa solo con la trigonometria. Per determinare la velocitàdel bersaglio utilizzavo i seguenti dati : 1) Distanza (nota o approssimata) 2) Angolo su cui rilevo il bersaglio (rilevamento polare o vero) 3) Angolo Beta (rilevamento su cui mi rileva il bersaglio) Applicato il metodo a due o tre serie di rilevamenti consecutivi arrivavi a conoscere i dati che servivano. Questo va bene quando hai tempo da vendere,ma non certo su un battello dove devi fare le cose in frazioni di secondi talvolta. Ecco perchè,si tirano giù tabelle. Hai mai visto foto dei nostri battelli della II GM ? Alcuni avevano dipinto sulla plancetta coperta,i dati di tabella per i lanci dei siluri. Ma anche lì,quanta approssimazione ! Se potessimo avere un uboot per le mani e uscire in giro turistico,ci divertiremmo da morire. ETNA Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Com. 4 Inviato 16 Aprile, 2007 Segnala Share Inviato 16 Aprile, 2007 (modificato) emh, tutte le soluzioni che voi esponete sono le soluzioni pratiche del problema trigonometrico in questione. Pero' mai avrei pensato che un geometra dovesse risolvere problemi di mare ! :s03: dimenticavo... maraz, nella tua formula non tieni conto dell'inclinazione della nave rispetto al punto di rilevamento. (aob) Non voglio spaccarmi la testa per verificare ma.... non dovrebbe essere calcolata lo stesso ? Modificato 16 Aprile, 2007 da Com. 4 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mithrandir Inviato 19 Aprile, 2007 Segnala Share Inviato 19 Aprile, 2007 Ragazzi, il metodo migliore e più veloce mi sembra quello di avere carta millimetrata, una squadra ed un goniometro. Con tale metodo si ottengono tutti i dati disegnando la situazione sulla carta millimetrata. Si può anche tener conto del movimento del sub. Spiego: Supponiamo che il sub si muova a "n" nodi, il che significa che in un minuto avràpercorso la distanza "Ds". 1) si segna un punto sulla carta millimetrata. E' la posizione di partenza del sub; 2) si nota dal periscopio: 1 - il rilevamento "R1" del bersaglio e la sua distanza "D1" con lo stadimetro; 3) si traccia un segmento di lunghezza "D1" in direzione del rilevamento "R1"; 4) si attende un minuto esatto e nel frattempo si sposta il punto iniziale della distanza "Ds" nella direzione del movimento del sub; 5) appena trascorso un minuto si prende nuovamente nota della distanza "D2" e del rilevamento "R2" del bersaglio; 6) si traccia un altro segmento di lunghezza "D2" esattamente come fatto per il punto 3; 7) si uniscono le estremitàdei due segmenti tracciati. La lunghezza di tale nuovo segmento è il percorso fatto dalla nave in un minuto, ed in più si può immediatamente ricavare l'AOB. Si immette tutto nel TDC e si lancia... Ciao, Mith. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maraz Inviato 26 Aprile, 2007 Autore Segnala Share Inviato 26 Aprile, 2007 (modificato) dimenticavo... maraz, nella tua formula non tieni conto dell'inclinazione della nave rispetto al punto di rilevamento. (aob) Non voglio spaccarmi la testa per verificare ma.... non dovrebbe essere calcolata lo stesso ? No, perchè comunque vado a misurare lo spazio che la nave ha percorso (pari alla sua lunghezza) quindi sia se la vedo a AOB 90° che 30° la nave è sempre lunga lo stesso numero di metri. Ragazzi,il metodo migliore e più veloce mi sembra quello di avere carta millimetrata, una squadra ed un goniometro. Con tale metodo si ottengono tutti i dati disegnando la situazione sulla carta millimetrata. Si può anche tener conto del movimento del sub. Spiego: Supponiamo che il sub si muova a "n" nodi, il che significa che in un minuto avràpercorso la distanza "Ds". 1) si segna un punto sulla carta millimetrata. E' la posizione di partenza del sub; 2) si nota dal periscopio: 1 - il rilevamento "R1" del bersaglio e la sua distanza "D1" con lo stadimetro; 3) si traccia un segmento di lunghezza "D1" in direzione del rilevamento "R1"; 4) si attende un minuto esatto e nel frattempo si sposta il punto iniziale della distanza "Ds" nella direzione del movimento del sub; 5) appena trascorso un minuto si prende nuovamente nota della distanza "D2" e del rilevamento "R2" del bersaglio; 6) si traccia un altro segmento di lunghezza "D2" esattamente come fatto per il punto 3; 7) si uniscono le estremitàdei due segmenti tracciati. La lunghezza di tale nuovo segmento è il percorso fatto dalla nave in un minuto, ed in più si può immediatamente ricavare l'AOB. Si immette tutto nel TDC e si lancia... Ciao, Mith. Questo è il metodo che uso di solito, facilitato anche dal fatto che in SHIII la posizione del sub è segnata automaticamente sulla carta (anche con difficoltà100%) Però richiede alcuni minuti per fare i vari rilevamenti, a volte (tipo un convoglio incontrato nella nebbia) non si ha a disposizione così tanto tempo Ciao Maraz Modificato 26 Aprile, 2007 da Maraz Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Autiere Inviato 27 Aprile, 2007 Segnala Share Inviato 27 Aprile, 2007 Scusate l’intromissione, ma in tutte queste discussioni non ho ancora sentito accennare ad un metodo relativamente semplice e che io personalmente utilizzo sempre, ovvero il calcolo della velocitàdella nave ottenuto dai rilevamenti con l’idrofono del numero dei giri dell’elica. :s11: Ho trovato, non ricordo bene dove (forse su Subsim.com o qualche altro sito simile), una tabella delle navi presenti in SH3 con le relative velocitàrapportate ai giri al minuto delle eliche. :s02: In questa maniera è sufficiente avvicinarsi alla nave, immergersi, ascoltare all’idrofono il numero di giri delle eliche del bersaglio (basta rilevare i giri dei primi 15 secondi quindi moltiplicarli per 4 e si ottengono gli RPM), confrontare i risultati con la tabella. :s10: Il metodo è preciso, rapido e non necessita di calcoli. :s03: Per quanto riguarda l’AoB tutti coloro che non lo calcolano ad occhio, o sono amanti della precisione, possono consultare un mio post sull’argomento. Forse non é il modo migliore per calcolare l’AoB, ma potrebbe essere fonte di spunti. :s68: Il posto si intitola: “Calcolo dell’AoB ad occhio? Forse non è più un problema.†Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
andrega Inviato 29 Aprile, 2007 Segnala Share Inviato 29 Aprile, 2007 ....... io faccio tutti i calcoli a mente o a occhio.ETNA eheheheheheh... il famoso occhio cinematico! :s02: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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