Pesce persico (e costruttivo...) Posted March 29, 2007 Report Share Posted March 29, 2007 Alcuni giorni fa, rimettendo a posto un armadio, sono saltate fuori alcune vecchie foto di mio nonno durante la guerra d'Africa: ho deciso di postarle qui, sperando possano risultare interessanti... :s02: Prima, alcune "note biografiche" che ho fatto in tempo ad "estorcergli", prima che mancasse (qualche anno or sono): - era giàstato mobilitato anche per la guerra d'Abissinia, ma le operazioni finirono prima che potesse essere inviato in A.O.I. - nel 1941 fu assegnato al XII Rgt Bersaglieri della 132a Div. Corazzata Littorio, in corso di riorganizzazione nella zona Parma-Reggio Emilia (il fratello, invece, era nel XIII Rgt) - mia nonna si ricordava di averlo accompagnato a Napoli per l'imbarco, e mi disse che sui moli c'era una distesa a perdita d'occhio di "cappelli piumati" - mio nonno si ricordava di essere stato imbarcato sul mercantile "Etruria" (?), e che il convoglio era pesantemente scortato. La navigazione si volse con un mare "mostruoso", con tutti gli effetti gastrici del caso... - giunto in Africa, venne assegnato ad una specie di "sezione d'assalto" divisionale, i cui compiti erano quelli di tendere agguati ai mezzi corazzati nemici all'interno di gole e zone rocciose, tentando di saltare sui carri, attaccarvi ordigni esplosivi più o meno "artigianali" e poi saltare giù prima (auspicabilmente...) dello scoppio. In questa veste, si ricordava di aver visto un paio di commilitoni perdere la presa e finire stritolati dai cingoli... - una volta, un ufficiale venne ferito alle gambe ed al ventre da un colpo d'artiglieria isolato. Mio nonno se lo caricò sulle spalle e lo portò presso l'oasi in cui era stanziato il più vicino ospedale da campo italiano. In mancanza di posti letto, mio nonno si ricaricò in spalla il ferito e lo portò all'ospedale da campo inglese, situato nella stessa oasi, a poche decine di metri, dopo di che rientrò nelle linee italiane... - un'altra volta, a causa di manovre e contromanovre varie di forze motorizzate, rimase tagliato fuori in pieno deserto, senza viveri. Si incamminò verso le linee italiane, distanti qualche decina di chilometri. Al secondo giorno, stremato, smontò il fucile, si avvicinò alla riva e lo gettò in mare, tenendo solo le bombe a mano di cui (testuali parole) era "letteralmente ricoperto" Alla fine riuscì a rientrare, chissàin che condizioni... - si ricordava di aver visto decine di carri medi "M" immobilizzati sulle banchine di Tripoli e pressochè abbandonati, per mancanza di benzina, guasti, ecc. ecc. - era prassi comune bere l'acqua trasportata in fusti che avevano giàcontenuto benzina ed idrocarburi vari, con tutti gli inconvenienti del caso. Alla fine, per disperazione, i soldati furono costretti a raccogliere e bere anche la poca "acqua2 (acqua?) che si raccoglieva nei solchi lasciati dai vari automezzi in transito lungo le strade... Questa ed altre piacevolezze, probabilmente, furono all'origine della grave ulcera perforata che lo colpì nel 1950 (taglio di un pezzo di stomaco, e resto della vita passato a mangiare "bracioline" e verdura lessa...) - nei giorni precedenti El Alamein, gravemente ferito ad un braccio, venne rimpatriato e congedato. E adesso, le foto (sigh sigh...): Prima della guerra, con l'allora fidanzata (futura mia nonna...) In addestramento, tra Parma e Reggio Emilia (primavera 1941): Momenti di relax in Africa, prima del "tritacarne" (2° da destra) (3° seduto da sinistra) In posa davanti ad un cannone (ad occhio, direi il classico anticarro da 47 mm) In posa a Tobruk, dopo la riconquista della piazzaforte (1942) In convalescenza Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhh...sospirone!!!! :s10: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Kashin Posted March 29, 2007 Report Share Posted March 29, 2007 Gran bei ricordi C.te Persico .....e gran bel nonno .....papa' m raccontava che i carri M in Africa erano fermi anche perche' non avevano nemmeno una parvenza di "Tropicalizzazione"e quindi la sola sabbia intasava filtri aria o logorava i cingoli o gli ingranaggi......Sob.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Doctor Posted April 3, 2007 Report Share Posted April 3, 2007 Buondì, Potevano fare come Rommel, che, a quanto si dice, arrivò con poco più di una trentina di carri ed un sacco di automobili. Dato che voleva mettersi in marcia al più presto, camuffò le auto da carro e ci mise anche un paio di turbine per alzare un gran polverone tale per cui la ricognizione britannica le avrebbe scambiate per veri carri in marcia. Non so se sia vero (c'è chi ne parla: Petacco, e chi no: Paul Carell); più che altro mi chiedo come facesse poi a combattere con le wolksvagen... Bò... Comunque complimenti per le foto. :s20: Saluti doctor Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alagi Posted April 3, 2007 Report Share Posted April 3, 2007 Fotografie molto belle! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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