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Corazzata Caio Duilio 1870 Circa


Anteo

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C'è un kit della Duilio di Delphis in scala 1/700, ed è in versione water-line.

Se ti sembra piccola (a mio parere la scala 1/700 è una delle più interessanti in assoluto e quella che offre il migliore rapporto fra dimensioni e qualità del dettaglio, ma vale la pena di usarla quando si mettono insieme un certo numero di unità) entro l'anno corrente Delphis farà uscire il Duilio in scala 1/350, completo di opera viva, vano torpediniera con portelloni montabili in posizione aperta, e torpediniera.

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Io preparo dei masters per Delphis. Ma siccome lo faccio per diletto, ed il mio lavoro è duemila miglia nautiche lontano dai temi di questo forum, della produzione e della commercializzazione non so un fico secco.

Ti posso però dare il sito: www.delphismodels.it

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per marat

concordo con STEFFSAD adesso ci hai incuriosito, raccontacela tutta.

Io possiedo il disegno della DUILIO (mi correggo e' stata varata nel

1876) ogni tanto lo guardo, ma non ho mai avuto il coraggio di

iniziare la costruzione.Sicuramente portarlo a termine in maniera

decorosa occorrono degli anni di lavoro costante.

 

anteo.

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Confermo: duemila miglia nautiche, e stimate per difetto. E non sono neanche un modellista, visto che vado matto per capire com’era fatta e come può essere riprodotta una nave, ma in vetrina di modelli completi ne avrò tre.

Di più: il modellismo mi aveva fatto sempre senso, perché mi pareva sconsiderato cercare una perfezione che, per definizione, non era raggiungibile.

Ma è successo che ho visto in vetrina (per caso) uno Zara in resina 1/700 water-line. E per quanto mi sia sembrata cosa assolutamente misera sia per le dimensioni che per il fatto di non avere la pancia, sono entrato e me lo sono comprato, perché mi sembrava cosa ancora più da pazzi che quei pazzi dei modellisti si scimunissero a mettere insieme milioni di Yamato, di Prinz Eugen, di Victory e di Santissime Madri, e manco uno pensasse ad un Trento.

Insomma ho cominciato per dispetto. Poi il virus s’è incollato e non ho più avuto chances.

Con una aggravante: mi piacciono tutte le unità a cui non si interessa nessuno, le Nb di fine ottocento, gli incrociatori-torpedinieri e quelli protetti, le navi di preda bellica, gli esploratori. Per capirci: il Lepanto, il Lauria, il Sicilia, il Napoli, il Lombardia, il Premuda, il Quarto. Com’è ovvio non trovo nulla, quello che trovo è opinabile, inattendibile o palesemente errato, e dò clamorosamente di matto. Fintanto che quei poverelli di Delphis mi reggono, ho speranza.

Ciò posto, andiamo al Duilio. La determinazione è stata quella di rendere un modello filologicamente corretto. Per dire: ho passato un anno (solo di notte, l’ho detto: per dodici ore al giorno faccio un altro lavoro) a convincermi che le controcarene che si rilevano dai piani sono state realizzate sul Dandolo ma non sul Duilio, che la tuga non era in legno, e che invece di legno era fatto il calpestio della passerella.

Alla fine, la scelta è stata quella di riprodurre la nave com’era alla consegna, visto che non era per niente facile datare esattamente le modifiche che sono state apportate fin tanto che è rimasto operativo il vano allagabile per la torpediniera trasportata. Quindi niente pezzi da 120 mm. a poppa, niente gru a braccio lungo del tipo imbarcato sul Dandolo, niente timoneria coperta davanti al fumaiolo di prua, niente casotto sulla passerella davanti all’albero. In compenso la nave avrà il vano di poppa, completo di portelloni da montare nella posizione preferita, e la torpediniera.

A dirla tutta, vedremo se sarà possibile predisporre una eventuale modifica che consenta di approntare l’unità com’era dopo l’eliminazione del vano allagabile, visto che la presenza della timoneria chiusa contribuisce non poco a renderne la linea più moderna e leggibile. In tal caso saranno ovviamente inseriti nella scatola i pezzi che consentano di riprodurre la nave com’era a fine anni ‘90.

L’uscita dovrebbe coincidere con Novegro di settembre. Non appena possibile credo comunque che Delphis posterà le foto del prototipo sul suo sito.

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Come modellista, mi sembri fanaticamente normalissimo :)...

Io personalmente non bado affatto alla perfezione sono molto più interessato a "vedere" come le navi che preferisco (grandi navi da guerra WWI e WWII) erano fatte. Inoltre ho il morbo delle "never weres", ovvero delle navi progettate o iniziate ma mai finite (Aquila, Tosa, Caracciolo, Mackensen etc.). E della "rare". Ora, ti pare serio che non ci sia neanche un modello in giro del Venticinco de Mayo? (bellissimo incrociatore pesante italiano costruito per l'argentina). Oppure (coff, coff, cough cough) una UP41 in 1/700?? :s10:

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Storie di ordinaria patologia, hai ragione Steffsap.

Io faccio le italiane, anche se per avventura in origine battevano un’altra bandiera; tu apri pure alle navi nate su scali nazionali, anche se commissionate da altri.

Hai ragione, mi metterò a fare il Libia.

(Ma l’Etna e il Vesuvio no: alle “never weres“ non riesco a crederci)

(L'Aquila si: ma nello stato in cui era all'interruzione dei lavori)

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