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Olocausto


sonar

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Oggi e SEMPRE..............mantenere la memoria dell'olocausto e delle abberrazioni ideologiche da qualunque parte esse vengano...............Riflettere in silenzio nel proprio intimo,con i propri cari,con gli amici...........

 

Assimilare un DNA "politicus" che impedisca sempre il ripetersi dell'orrore...................

 

Senza retorica :s13:

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Dalle parole di Martin Niemoller, noto pastore luterano Tedesco durante l'Olocausto:

 

"Prima hanno preso i comunisti, ma siccome non ero comunista non ho alzato la mia voce per protestare. Dopo hanno preso gli ebrei, ma siccome non ero ebreo non ho alzato la voce per protestare. Dopo, hanno preso I cattolici ma siccome non ero cattolico non ho alzato la voce per protestare. E quando sono venuti a prendere me, non rimaneva piu` nessuno per protestare".

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Sonar, impagabile come sempre!

Permettimi di fare un mio personalissimo "distinguo"...

 

Assimilare un DNA umano che impedisca sempre il ripetersi dell'orrore...

Che non sia un atto politico, nè una "moda" sociale!

 

L'antisemitismo e il razzismo non furono i fatti fondanti dell'Olocausto.

Razzismo e antisemitismo furono solo gli abiti che si confezionarono (in un'epoca storica precisa) intorno all'odio ed all'intolleranza, per coprirne malamente l'ignobile aspetto, per travisarli da "fatti" sociali o da "necessità" storiche.

 

L'odio e l'intolleranza serpeggiano tra noi.

 

Ieri si vestivano con croci uncinate, fulmini e teschi. Poi si nascosero dietro falci e martelli, dietro croci fiammeggianti e bianchi cappucci, poi ancora dietro i machete degli hutu. Ora indossano caffettani e kalashnikov... Non è un elenco esaustivo: ognuno riempia nel silenzio questi miei puntini di sospensione.

 

Con quali abiti si nasconderanno domani l'odio e l'intolleranza?

Già oggi si vedono segni, a mio avviso, inquietanti: non è più una questione di razza, di colore della pelle, di provenienza...

L'intolleranza e l'odio travolgono chi non pensa al nostro stesso modo, chi ha idee differenti dalle nostre, chi segue dottrine, religioni, ideologie, correnti di pensiero e perfino gusti estetici diversi dai nostri.

 

E' un'egoistica e narcisistica affermazione di sè, mascherata dalla strenue difesa delle proprie idee basata sulla convinzione (quasi autoerotica) che "ciò che penso-dico-faccio-credo io è giusto, il resto è spazzatura" e come tale è da smaltire in modo rapido e quanto più violento possibile.

 

Se ci pensate, tutto questo domina la vita politica, culturale, sociale ed etica non dell'Italia, ma dell'umanità intera.

 

Nel nostro piccolo, anche Betasom porta in modo doloroso qualche ferita...

 

Quello che spero di saper fare (nonostante l'egoistica debolezza che la natura umana ci impone) e che mi impegno a trasmettere al mio prossimo e ad insegnare - quando sarà il momento - ai miei figli, è la riscoperta di quel "codice genetico" che ha permesso all'uomo l'evoluzione da "individuo" a "animale sociale".

Nel nostro DNA c'è il rispetto reciproco, la necessità vitale di crescere non solo grazie alle nostre esperienze, ma anche e soprattutto grazie al confronto con i nostri simili.

Confronto che non è conformismo, ma occasione di crescita per tutti noi.

 

Shalom Israel e pace al mondo intero!

 

Silvio - sfera

 

(come vedi, Sandro, ho rispolverato - solo per te - il vecchio nick :s02: )

 

 

Quoto l tuo contributo sincero e sentito

 

ps. grazie per il nik :s02:

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Quoto e approvo 10 volte quanto detto da Silvio!

 

Cosa sarebbe l'uomo senza i millenni di culture straniere che ci hanno plasmato?

 

I FRUTTI PURI IMPAZZISCONO! (un noto antropologo di cui ora non ricordo il nome).

 

Viva la diversita'! Viva gli amici stranieri che mi ricordano sempre che siamo 6 miliardi e tutti con le loro differenze!

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Mi piacerebbe approfondire, nell'ambito di questa discussione, lo spunto se volete lanciato da Compagno Jack:

 

Molti di noi hanno di figli che frequentano le scuole, alcuni di noi le scuole le frequentano in prima persona. A distanza di 60 anni, cosa si fa nelle scuole per preservare la memoria dell'olocausto? In che modo le giovani generazioni apprendono e si confrontano con questo periodo buio?

 

Vorrei che ogniuno di voi si prendesse il tempo per parlare con i propri figli e racontare qui in che modo l'istruzione pubblica o privata ha presentato loro questa pagina di storia. Vorrei che gli studenti raccontassero qui in prima persona cosa è successo nelle loro classi, cosa quest'esperienza ha lasciato sia a loro che ai loro compagni.

 

Vediamo di dare uno spunto nuovo a questo momento di memoria, vediamo di capire meglio cosa si fa allo stato attuale per ricordare.

 

Quando ero io studente delle superiori, la nostra prof. di Italiano e Storia ha trattato in modo estensivo l'argomento, era difatti il 50enario. Ci ha proposto l'acquisto di un libro di memorie di ex deportati, che è stato letto insieme e che è stata fonte di discussioni e relazioni da preparare a casa.

Abbiamo letto i libri di Primo Levi e questi sono stati la base di ulteriore approfondimento, che ci ha spinti a confrontare le nostre opinioni in classe, con la moderazione della nostra prof.

 

A livello di istituto è stato organizzato un incontro con un reduce dei campi di sterminio, con il quale abbiamo potuto ulteriormente confrontare le nostre opinioni e le idee che ogniuno di noi ha sviluppato durante il periodi del programma che è stato dedicato all'argomento.

 

Devo dire che ho apprezzato molto quanto è stato organizzato per noi, al punto da avere lo stimolo di continuare a documentarmi anche al di fuori del normale ambito scolastico. Insomma nella mia esperienza la scuola è riuscita nell'intento di comunicare agli studenti non tanto una visione della verità storica, quanto la voglia di ricercare essi stessi maggiore comprensione e approfondimento.

 

E voi ?

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Visitatore Etna

Grande Beta,profondo,saggio e mai scontato.

Anch'io ho impegnato molte energie per trasmettere alle mie due figlie (la prima di 29 anni e sposata e la seconda di quasi 18 ancora studentessa) i valori più significativi dell'esistenza o meglio ciò che realmente conta nella vita, secondo i parametri acquisiti dalla mia famiglia.I miei genitori sono stati esempi di rara onesta morale,civile,spirituale e materiale e ciò sicuramente senza essere diversi da tanti altri.

Ho fatto vedere a tutte e due il film Schindler's List e vari documentari storici sull'Olocausto e ne sono rimaste inorridite a dir poco se non choccate e continuano dopo anni a chiedermi : Perchè papà ??

Una domanda impegnativa alla quale non è facile rispondere senza cadere nelle frasi di circostanza ancorchè banali, trite e ritrite,meglio ancora,scontate.

L'Olocausto è stata una delle più grandi tragedie dell'umanità se non la più grande,quanto meno sotto il profilo umano e morale. E ancor più grave è l'interrogativo che alberga nell'animo di ognuno di noi :

Ma come è stato possibile ? Come può ,mente umana,concepire tanta efferatezza,ferocia,cattiveria.....??

E' orribile tutto ciò.Possiamo parlarne ancora all'infinito , mettere a fuoco ogni più piccolo elemento scatenante,considerare gli avvenimenti dalle più disparate ottiche..........ma di fondo resta sempre e solo la domanda : com'è possibile tanta ferocia ? E poi con gente così inerme e indifesa !

E da allora siamo sicuri che non si siano più ripetuti Olocausti ? Magari con altre definizioni,tipo Pulizie etniche ?

Uno storico,di cui ora non mi sovviene il nome,ma sicuramente contemporaneo, ha sostenuto che

il grave torto dell'occidente è stato quello di non essere riuscito a dialogare con i palestinesi,che sono la

parte più evoluta dell'islam. Quasi certamente , il resto dell'islam sarebbe andato a rimorchio.

Ho forti dubbi in merito,soprattutto quando in TV si vedono moltitudini con passamontagna,tuta mimetica,bandiere verdi,urlanti,fanatici all'inverosimile,Kalashnikov puntati in alto a sputare raffiche infinite,

bandiere bruciate,volti che sembrano usciti dalla Cayenna !!

Di fronte a tutto ciò si resta sbigottiti e forse una timida pur tenue spiegazione sulla cattiveria dell'uomo,comincia a farsi strada nei ragionamenti intimi quotidiani.

Ma su tutto , lo spettro dell'Olocausto , troneggia come la massima espressione della ferocia umana !

Ricordate Norimberga? Ricordate le dichiarazioni di Eichmann,successive, circa la sua personale soddisfazione di avere massacrato o fatto massacrare , 6 milioni di Ebbrei ??

E' imperativo trasmettere ai figli , magari fino allo sfinimento, testimonianze di cotanti orrori !

La memoria non dovrà mai morire !! E un preciso dovere non solo nostro,ma di tutta l'umanità.

Non abbiamo altro modo per contribuire alla tutela delle prossime generazioni.

Un pensiero struggente e una dedica alle vittime della ferocia nazista e di ogni tempo.

ETNA

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Anche nel mio caso la trasmissione della memoria in sede scolastica ha funzionato alla perfezione.

Letture, visioni di film e documentari e dibattiti in classe. Abbiamo fatto anche uno scambio con la Germania e siamo andati a visitare Dachau.

 

A proposito di ciò che diceva il C.te etna nel suo ultimo post, riguardo il perchè di tanta ferocia, in anni e anni di mie letture appassionate e di ricerca non sono mai riuscito a trovare una ragione sufficentemente esplicativa a ciò che è successo.

Ho trovato mille perchè originali ed interessanti, penso alla banalità del male di Annah Harendt o alle turbe psicologiche descritte da Max Weber dovute alla morte dei padri di molti aguzzini e nazisti nella I° guerra mondiale, ma un perchè convincente non l'ho mai trovato!

 

Consideriamo comunque che a distanza di decine di anni dal male assoluto, nella nostra ormai civile europa, abbiamo potuto vedere cosa possa ancora fare l'odio: Srebrenica, la guerra tra musulmani e ortodossi bianchi alle porte di casa, ancora una volta i campi di concentramento e le fosse comuni... (non nell' Africa degli Hutu e dei Tutsi, IN EUROPA!!).

 

Conviene tenere tutto ciò ben presente e sforzarci di diffonderlo verso gli altri!

La nostra Storia è la nostra difesa immunitaria.

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