Costanzo Ciano

[Alfabravo 59*]

Titolo: COSTANZO CIANO

Autore: Roberto FARINACCI

Casa Editrice: L. CAPPELLI Editore - BOlogna

Anno: 1940

Pagine: 221; 20 fotografie a pienapagina

Dim. (cm): 18,5 X 12,5

Prezzo: 45 Euro

Reperibilità: difficile

 

 

RECENSIONE

 

Questo libro è stato scritto dal gerarca fascista Roberto FARINACCI, il "Ras di CRemona". Data la sua posizione privilegiata nel senso di aver una conoscenza diretta dell' Amm. Costanzo CIANO, avrebbe potuto scrivere un ottimo libro, equilibrato. Purtroppo, invece, l' opera è esageratamente impregnata di lodi agiografiche di cui ne riporto una a titolo di esempio.

 

"...Costanzo Ciano fu l' esecutore o il preparatore o l' ispiratore delle nostre più audaci imprese, fu il capo più noto e famoso di questi ufficiali, anzi il più degno, perchè di lui è difficile giudicare se più grande sia stata l' abilità e diligenza tecnica nella preparazione, o l' ardimento, che parve temerario, e fu sempre cosciente, nell' esecuzione delle imprese" (pag. 13 e 14).

 

Quasi inutile dire che il libro è dedicato a Galeazzo CIANO...

 

Personalmente ritengo che l' Amm. C. CIANO fosse un uomo in gamba, di valore e degno di esser ben ricordato, ma sempre un uomo che un qualche difetto l' avrà pur avuto!

 

In 14 capitoli (brevi...almeno questo! ) il FARINACCI ricorda l' Amm. CIANO come Uff.le di Marina, come politico, come Ministro della Marina Mercantile e dei Trasporti e poi delle Poste e telecomunicazioni ed infine come Presidente della Camera dei Fasci.

 

Della famiglia di origine si parla poco. Egli era il settimo di quattordici (!!!) figli, quelli nati vivi (!), di Raimondo, piccolo armatore livornese, e Argia PUPPO. Due altri suoi fratelli divennero Uff.li di Marina: Alessandro ed Arturo.

A pag. 45 si ricorda una progettata impresa bellica che non venne realizzata per la fine delle ostilità. In breve la vecchia corazzata RE UMBERTO, al comando di Alessandro CIANO, avrebbe dovuto forzare le ostruzioni retali di Pola ed avventarsi contro una nave Austriaca. Dietro di lei, al comando di Costanzo, ci sarebbero stati 40 M.A.S. che avrebbero fatto strage delle altre navi lì presenti.

 

Come Ministro della Marina Mercantile e dei Trasporti osteggiò con energia i disordini e gli scioperi selvaggi che aggravavano sempre più una situazione già di per sè economicamente difficile.

Ma, ben conscio che tali proteste eran generate da reali condizioni di miseria e povertà, si adoperò per un miglioramento dei salari e delle condizioni di vita dei Marittimi.

Analogo lavoro fece per le Ferrovie dello Stato: L' Amm. CIANO fu colui che "fece marciare i treni in orario".