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La Navigazione Costiera


Visitatore Marcuzzo

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Visitatore Marcuzzo

CAPITOLO 4

 

 

SEGNALAMENTO DELLE COSTE

GENERALITA'.

La possibilità di fare "Navigazione Costiera" è subordinata all'esistenza sulle coste di 'oggetti cospicui'. A tale scopo possono essere impiegati oggetti naturali (scogli, limiti di costa, sommità, ecc.) Ovvero costruzioni erette lungo le coste per altri scopi (campanili, ciminiere, antenne, ecc.). Non sempre, però, il complesso di 'oggetti cospicui' esistenti sarebbe sufficiente per assicurare una razionale e sicura condotta della navigazione, sia di giorno, sia specialmente di notte. E' stato quindi necessario completare il segnalamento naturale delle coste con altri oggetti cospicui, creati appositamente per aiutare il navigante. Si dà appunto il nome di "segnalamento marittimo" all'insieme dei segnali situati sulle coste, sulle opere portuali, sugli scogli o su appositi galleggianti, destinati ad aiutare il navigante a riconoscere la costa, a segnalargli la presenza di pericoli, a fornirgli, in generale, dei punti cospicui sui quali possa appoggiare la navigazione costiera. I segnali debbono pertanto avere le seguenti caratteristiche generali:

 

a. essere facilmente percepibili;

b. essere facilmente identificabili;

c. essere situati in punti caratteristici, singolari, importanti dal punto di vista nautico, e di note coordinate geografiche.

 

Il segnalamento marittimo comprende i seguenti tipi di segnali:

 

a. segnali notturni o luminosi;

b. segnali diurni (dromi, mede, boe, gavitelli);

c. segnali acustici (campane, fischi, sirene, ecc.);

d. segnali radar;

e. segnali radioelettrici.

 

SEGNALI LUMINOSI.

I segnali luminosi servono per il segnalamento notturno; si distinguono in fari e fanali.

I Fari sono i segnali luminosi più importanti, situati in località di atterraggio o in località della costa dove sia utile avere punti di riferimento visibili a grande distanza.

I Fanali sono i segnali luminosi marittimi meno importanti in relazione al loro raggio di visibilità e al loro ufficio, che è, generalmente, quello di segnalare le bocche e le opere dei porti ovvero punti di secondario interesse. Un fanale può essere installato su apposito galleggiante o scafo ancorato, che prende il nome di "battello fanale". Un fanale può anche essere sistemato su una boa o su una meda, che prendono allora il nome di "boa luminosa" e "meda luminosa". La boa luminosa essendo un segnalamento galleggiante solo ancorata al fondale manterrà costante la sua altezza sul livello del mare e quindi la sua visibilità, mentre l altezza del segnalamento luminoso posto in sommità della meda varierà la sua altezza rispetto il livello del mare, essendo questa fissata al fondo od a un masso mediante struttura semirigida articolata.

 

LA CARATTERISTICA DI FARI E FANALI .

Particolare importanza ha la necessità di differenziare ciascun segnale luminoso da tutti gli altri che si trovano nella zona, allo scopo di evitare equivoci da parte di chi lo impiega. Lo scopo si ottiene in parte utilizzando schermi diversamente colorati e in parte facendo sì che il segnale anziché essere a luce continua, sia costituito da una successione di luci ed eclissi che si ripete periodicamente. La particolare disposizione nel tempo delle luci e delle eclissi costituisce la "caratteristica" del segnale luminoso. Si chiama periodo della caratteristica l'intervallo di tempo a termine del quale le luci e le eclissi si ripetono con la stessa legge (in genere il periodo non supera i 60 secondi). E' chiaro che variando la durata del periodo e il numero e le durata delle eclissi e delle luci del periodo, si possono stabilire tante caratteristiche quante bastino ad individuare tutti i segnali luminosi. Il navigante, avvistando un segnale di questo tipo, lo riconoscerà misurando con un contasecondi la durata del periodo e la durata delle luci e delle eclissi che lo costituiscono. Questa pratica, anche trattandosi di segnali luminosi che si presumono noti, non deve mai essere trascurata, a scanso di equivoci pericolosissimi. La successione delle luci e delle eclissi si realizza praticamente in vari modi. Senza entrare nel campo delle modalità con cui vengono create, diamo ora una breve descrizione dei vari tipi di "luci" che possono essere osservate dal navigante:

 

- Lampi, quando la luce, al suo apparire, aumenta fino a raggiungere un massimo per poi diminuire fino a scomparire, con una durata massima di 1 secondo;

- Splendori, quando, a similitudine dei lampi, la luce non si presenta costante nel tempo, ma la sua durata e superiore ad 1 secondo;

- Luci, quando la luce, dal suo apparire alla sua scomparsa, mantiene la stessa intensità.

 

Il colore generalmente impiegato per i fari è il bianco, che consente, a parità di intensità luminosa della sorgente, la percezione alla massima distanza. Quando non sia richiesto un raggio di visibilità molto elevato, si può impiegare la luce colorata (verde o rossa) che si ottiene per mezzo di schermi di vetro colorato. In particolare i fanali che segnalano l'ingresso di un porto sono "verde" quello che deve essere lasciato a dritta e "rosso" quello che deve essere lasciato a sinistra da chi entra nel porto.

 

SETTORI DI VISIBILITA' E COLORAZIONE.

I settori di visibilità e colorazione dei fari e dei fanali sono definiti dai rilevamenti che li limitano. Tali rilevamenti si intendono veri e presi dal largo. I due rilevamenti limiti dividono l'orizzonte in due settori: per indicare quale di essi deve essere preso in considerazione, si scrive, tra parentesi, la sua ampiezza. Spesso i settori di visibilità o colorazione sono riportati anche sulle carte nautiche.

 

PORTATA E AVVISTAMENTO DEI FARI .

Un altro importante elemento dei fari e fanali è la "portata", cioè la distanza alla quale uno di essi può essere visto. Sulla carta geografica viene indicata la por tata "nominale" di un faro, cioè la distanza cui può essere riconosciuto il faro supponendo che la visibilità sia pari a dieci miglia. Per alcuni stati viene riportata la por tata "geografica" che corrisponde a la più grande distanza alla quale un segnalamento luminoso può essere visto in funzione della curvatura della terra, dell altezza della luce e dell'elevazione dell occhio dell'osservatore. La caratteristica viene indicata nella carta nautica in prossimità della sorgente luminosa, con un insieme di numeri e lettere che riassumono quanto appena detto sui fattori che la determinano. Facciamo un esempio:

 

Lam (3) 12s 25m 12M (set. r 10M)

 

Lam - indicazione del tipo di luce (a lampi) e numero delle emissioni (tre), se il tipo di luce non é seguito da un numero fra parentesi, vuol dire che ce ne é solo una.

 

12s - periodo del faro, in questo caso ogni dodici secondi il faro emette tre lampi.

 

25m altezza del faro dal livello medio del mare espressa in metri; questo é un dato non rilevante per la caratteristica, ma di notevole importanza per il riconoscimento diurno.

 

12M portata espressa In miglia marine; generalmente per le coste Italiane viene indicata la portata nominale; cioè la distanza massima a cui si può scorgere il faro con una visibilità di 10 miglia. Questo tipo di portata consente di avvicinare il numero espresso alla realtà nella maggior parte dei casi.

 

.( set . r 1OM) por tata del settore rosso, questo indica, innanzitutto, che siamo In presenza di un faro a settori. Il faro, cioè, assume diverse colorazioni in "spicchi" diversi. Questo per aiutare il navigante ad entrare in porto, o ad evitare zone pericolose, ecc. Per sapere con precisione quali sono i settori bisogna trovare la completa caratteristica del faro nell'elenco dei fari e fanali (vedi paragrafo seguente), dove sono indicati i rilevamenti veri presi dal largo che sono i limiti dei settori.

 

ELENCO DEI FARI .

Tutte le notizie che possono riguardare il segnalamento luminoso del Mediterraneo, del Mar Nero, del Mar d'Azov, del Mar Rosso e dell'Oceano Indiano sono riportate nell'"Elenco dei Far i e segnali da nebbia" edito dall'Istituto Idrografico. La pubblicazione comprende l'elenco di tutti i fari, fanali, boe luminose, battelli - fanali e per ognuno di essi, oltre a indicazioni secondarie, registra:

 

- località, nome, ubicazione;

- posizione geografica;

- caratteristica e periodo;

- elevazione della luce sul livello del mare;

- portata;

- descrizione della costruzione e del sostegno;

- eventuali settori di visibilità e colorazione, avvertenze, notizie varie.

 

Tutti i dati riportati dalle carte per i fari sono solamente indicativi e debbono sempre essere verificati sull'Elenco dei fari.

 

SEGNALI DIURNI .

I segnali diurni sono costruzioni di vario tipo, destinate a costituire sulla costa e sulla superficie del mare punti di riferimento o di riconoscimento visibili e facilmente identificabili. Tali segnali possono classificarsi in:

 

- edifici e sostegni dei fari e fanali;

- Dromi;

- mede;

- boe;

 

Gli edifici e i sostegni dei fari e fanali, il cui scopo essenziale è di sorreggere la sorgente luminosa, servono egregiamente come punti di riferimento diurno. A tale scopo l'elenco dei fari riporta, come si è visto, per ogni segnale luminoso la descrizione della costruzione e del sostegno; tale descrizione è riportata anche sui portolani, dove spesso è corredata da fotografie, schizzi o vedute. I dromi sono costruzioni caratteristiche, il cui scopo è di facilitare il riconoscimento della costa, la dove difettano particolarità naturali o preesistenti. Sono generalmente in muratura.

 

Le mede sono costruzioni il cui scopo è di costituire punti di riferimento sulla costa. Molto spesso servono a individuare allineamenti (rotte d'entrata nei porti, basi misurate, rotte fra pericoli, ecc.). Sono in muratura o in ferro, talvolta in legno, e si presentano sotto varie forme (pilastrini, piramidi, aste, ecc.). Spesso sono corredate di un fanale (mede luminose). La loro posizione è riportata sulle carte e sui portolani.

 

Le boe sono piccoli galleggianti in ferro ancorati, il cui scopo è di segnalare un pericolo isolato, l'imboccatura utile di un porto, l'asse o i limiti di un canale, i limiti di una zona navigabile ovvero pericolosa, ecc. La loro posizione è indicata sulle carte e i portolani ne danno notizia. E' da notare che le boe mal si prestano a costituire punti di riferimento per definire luoghi di posizione, poiché la loro posizione non è assolutamente fissa. Dato il discreto numero di 'avvertimenti' che i fanali dovrebbero Indicare é nata la necessità di differenziarli a seconda del loro scopo, sia nella caratteristica che nel colore e forma della costruzione. Il più delle volte questi segnali sono boe ancorate in un punto significativo, ma possono essere anche costruzioni a terra (dromi), dei battelli ancorati (battelli fanale), mede (piccole costruzioni a terra). Tutti questi tipi dì 'supporti' hanno una parte superiore separata dal resto della costruzione, che ne identifica, insieme al Colore, lo scopo: il Miraglio.

 

Internazionalmente il sistema di segnalamento marittimo prevede l'impiego di cinque tipi di segnali :

 

1. Laterali. Servono per l'ingresso nei porti o in acque ristrette. Sono due segnali di cui uno verde (da lasciare a dritta entrando) con miraglio conico (vertice in alto) e luce verde, l'altro rosso (da lasciare a sinistra entrando) con miraglio cilindrico e luce rossa.

 

2. Cardinali. Messi nelle vicinanze di un vasto pericolo. Sono di colore giallo e nero a fasce orizzontali ed hanno due miragli neri a forma di cono. I due miragli indicano dove passare rispetto al segnale stesso (se sono rivolti tutti e due verso l'alto a Nord; tutti e due in basso a Sud; con i vertici uniti a Ovest; con le basi unite a Est). Hanno un tipo di luce scintillante o scintillante intermittente di colore bianco.

 

3. Pericolo Isolato. Sono posti sopra ad una secca o ad un relitto (in ogni caso ad un pericolo circoscritto). Il colore é rosso e nero a fasce orizzontali; ha due miragli sferica neri e una luce bianca a lampi.

 

4. Acque libere o sicure. All'ingresso dei porti o dei canali ristretti indicano il punto più conveniente per effettuare l'ingresso. Di colore bianco e rosso a fasce verticali, hanno un miraglio (facoltativo) di forma sferica e colore rosso. La luce é del tipo isofase o intermittente o a lampi lunghi, bianca.

 

5. Speciali. Sono completamenti gialli, anche il miraglio (eventuale) che ha la forma di una X. Emettono una luce di colore giallo e indicano generalmente delle tubature sommerse.

 

SEGNALI ACUSTICI .

I segnali marittimi diurni e notturni sono inefficienti quando la nebbia ne impedisce la visibilità. Sono stati quindi escogitati segnali acustici che possano sostituire, almeno in parte, gli altri. Essi consentono al navigante di accorgersi del suo avvicinarsi alla sorgente sonora e, grossolanamente, di apprezzarne il rilevamento. Tutte le notizie riguardanti i segnali acustici sono riportate sull'elenco dei Fari e segnali da nebbia e pubblicazioni analoghe.

 

 

 

Tratto dai miei appunti di navigazione.

Segue....

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