Visitatore ERICH TOPP U-552 Inviato 20 Luglio, 2007 Segnala Share Inviato 20 Luglio, 2007 Titolo : GUERRA NEGLI ABISSI Autore : Pietro Caporilli Casa Editrice : Settimo Sigillo Anno di edizione : Maggio 1998 Pagine : 148 (comprese molte foto e disegni) Dimensioni : 24x18 (cm.) Prezzo : euro 18,50 Reperibilita : piuttosto facile Pietro Caporilli,inviato di guerra imbarcato sui Regi Sommergibili per conto del Giornale d'Italia,raccolse durante le sue esperienze a contatto diretto con gli uomini dei battelli operativi parecchi appunti che trascrisse nei suoi diari. Questa raccolta fu pubblicata postuma alla sua morte,dal figlio Memmo Caporilli,per onorare sia la memoria del padre,ma sopratutto quella degli uomini che scomparvero tragicamente in mare nell'adempimento del proprio dovere. Solitamente nel leggere gli scritti di Caporilli,siamo stati abituati a quella forma di esaltazione dettata anche dal periodo stesso.In questa opera diversamente possiamo scoprire non la epopea trionfale,ma viceversa tutto il lato umano dei Comandanti e degli equipaggi coinvolti in quella grande tragedia che fu la guerra. Quasi meta delle sue memorie sono incentrate sul R. Smg Pier Capponi,sul suo equipaggio e sui suoi due Ufficiali di grado piu elevato : il Comandante in Seconda T.V. Stea Alessandro,di cui si trova la sua ultima lettera integrale consegnata a Caporilli perchè la recapitasse alla madre e il Comandante M.O.V.M. , C.C. Romeo Romei,divenuto il miglior amico di Caporilli e con il quale passo insieme anche l'ultima sera,fino a quando un taxi chiamato appositamente,accompagno Romei in stazione per recarsi a Messina dove stazionava il Pier Capponi e da dove prese il mare il 31 marzo 1941,con ordine di recarsi a La Spezia per la demolizione del battello;ma alle 14.03 a sud della Isola di Stromboli,trovo invece il tragico appuntamento con il suo destino,rappresentato da due dei cinque siluri lanciati dal smg inglese Rorqual del comandante R. H. Dewurst che lo fecero letteralmente disintegrare trascinando nelle profondita marine tutto il suo equipaggio. Profondamente scosso dall'episodio,in quanto quel fatidico giorno avrebbe dovuto trovarsi anche lui a bordo,Caporilli a guerra terminata,si mise sulle tracce di tutti i rapporti possibili,interpellando l'Archivio della Royal Navy e addirittura il comandante Dewurst stesso,soppravissuto alla guerra e ritornato nel suo paese di origine,la Nuova Zelanda,con il quale ebbe un carteggio inerente alla tragedia del Pier Capponi,con intento di cercare di far luce il piu possibile sulla vicenda. Nella seconda parte,Caporilli spazia dagli imbarchi in Mar Rosso a quelli in Atlantico,da brevi aneddoti come quello dei "fulmini subacquei" creato dal Comandante Vennutelli,del R. Smg. Bragadin durante una missione di posa mine,al dar voce ai "nemici". Il testo scorre veloce e lineare,mettendo sempre in evidenza il lato umano e le quotidianita dei personaggi,cercando di rendere giustizia a tutti coloro che furono dimenticati,cercando di esaltare quei valori di Patria e di Dovere che con il tempo sempre piu vennero a mancare,nella speranza che qualcuno potesse prendere in mano il "testimone" e che continuasse a portarlo avanti, perchè quella fiammella non debba mai spegnersi e che le generazioni a venire non si dimentichino di quegli uomini. :s67: Mau Shot at 2007-07-21[/size] Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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