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C553 Andrea Doria


C.te Galati

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Grazie davvero per questi "tristi" scatti.....

 

pur dolorosi che possono essere, ne hai ancora?

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Visto dalle foto che hai avuto modo di accedere facilmente al cantiere di demolizione: sai se per caso qualche cosa si è salvato del Doria?

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Visto dalle foto che hai avuto modo di accedere facilmente al cantiere di demolizione: sai se per caso qualche cosa si è salvato del Doria?

Non saprei dirti e per rispondere alla tua precedente domanda ho anche le foto dell'Intrepido, sempre nello stesso luogo che

domani o l'altro conto di mettere su.

saluti,

Francesco :smile:

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Grazie anche per quelle che metterai dell'Intrepido.

Sai dare un periodo preciso della demolizione di queste due unità?

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Francesco, anche io ho fotografato quelle navi in demolizione a Napoli assieme ad altre. Magari ci siamo incrociati

 

 

Ce le puoi postare anche i tuoi scatti??

 

Vedendo queste immagini, plaudo ancora una volta al grande CASTORE!!!!

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Ringrazio C.te Galati per aver solo postato i links (che ovviamente NON ho aperto) in quanto, essendo locale ai fatti rappresentati nelle foto, a suo tempo intenzionalmente ho evitato accuratamente l' aerea portuale (al punto di fare camminate anche considerevoli da Montesanto, Cavour e Piazza Amadeo pur di non prendere il tram di via Marina) nel periodo in questione per mantenere intatto il mio ultimo ricordo di lui, sottobordo alla Stazione marittima di NA negli ultimi mesi di servizio (anche se quello del Duilio e' decisamente migliore, avendolo visto salpare a lento moto dal Porto di NA in una splendida giornata (per la cronaca, era mattina)

 

Sulla domanda di Malaspina, credo poco, oltre alla primazia "istituizionale" di Enti MM e Musei ci sta da far rilevare che le date di demolizione sono successive alla radiazione del Veneto, a buon intenditore poche parole, spero. (e spero anche, visto che qui ci sta chi si occupa direttamente del Sauro e degli sforzi di musealizzazione del Veneto, di aver dato un "hint" utile sulle sensibilizzazioni possibili)

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Grazie anche per quelle che metterai dell'Intrepido.

Sai dare un periodo preciso della demolizione di queste due unità?

Di sicuro il periodo era il marzo del 2001 e considera che la domanica mattina ero solito andare a Napoli ma poi,

dopo esser stato " pizzicato " diverse volte in aree vietate , e grazie al tesserino UNUCI e alla comprensione di chi

mi aveva " pizzicato " a fotografare, ho diradato le mie " visite " se non alle aree consentite.

Visitai l'area del Doria un paio di volte e ricordo bene il proprietario del cantiere che puntualmente girava nei pressi

per "beccare" gli intrusi; riuscii a salire ed arrivare in plancia, al buio e con il rischio di finire in qualche voragine quando

vidi arrivare il "tizio" del cantiere e dovetti attendere che andasse via...mi aveva già minacciato............

immaginatevi lo sfacelo intorno e nei locali...............riuscii solo astaccare una targhetta da un porta e trovai due segnaposto

per la mensa uff. con nome e grado.

Devo dire che un tempo c'era a Napoli molto più movimento di oggi, e poi ora risiedo in provincia e andare a Napoli

è diventato un problema volendo usare i se(disse)rvizi pubblici.

saluti,

Francesco :smile:

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Francesco, anche io ho fotografato quelle navi in demolizione a Napoli assieme ad altre. Magari ci siamo incrociati

magari............sono stato, per il passato, diverse volte ad Ischia...........forse anche lì..........

saluti,

Francesco :smile:

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...dopo esser stato " pizzicato " diverse volte in aree vietate , e grazie al tesserino UNUCI e alla comprensione di chi

mi aveva " pizzicato " a fotografare, ho diradato le mie " visite " se non alle aree consentite.

Visitai l'area del Doria un paio di volte e ricordo bene il proprietario del cantiere che puntualmente girava nei pressi

per "beccare" gli intrusi; riuscii a salire ed arrivare in plancia, al buio e con il rischio di finire in qualche voragine quando

vidi arrivare il "tizio" del cantiere e dovetti attendere che andasse via...mi aveva già minacciato............

 

Francesco :smile:

--------------------------------------------------------------------------------

 

:smiley19: Vedo che anche tu hai avuto le tipiche "disavventure" dei Fotografi Navali! :laugh: Complimenti e GRAZIE per queste tue foto! :smiley19::smiley19:

 

Ed ora una domanda tecnica:

 

c553andreadoria008.jpg

 

Che significato ha la caratteristica "32 A D" scritta sul "76"?

Modificato da Alfabravo 59
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...dopo esser stato " pizzicato " diverse volte in aree vietate , e grazie al tesserino UNUCI e alla comprensione di chi

mi aveva " pizzicato " a fotografare, ho diradato le mie " visite " se non alle aree consentite.

Visitai l'area del Doria un paio di volte e ricordo bene il proprietario del cantiere che puntualmente girava nei pressi

per "beccare" gli intrusi; riuscii a salire ed arrivare in plancia, al buio e con il rischio di finire in qualche voragine quando

vidi arrivare il "tizio" del cantiere e dovetti attendere che andasse via...mi aveva già minacciato............

 

Francesco :smile:

--------------------------------------------------------------------------------

 

:smiley19: Vedo che anche tu hai avuto le tipiche "disavventure" dei Fotografi Navali! :laugh: Complimenti e GRAZIE per queste tue foto! :smiley19::smiley19:

 

Ed ora una domanda tecnica:

 

c553andreadoria008.jpg

 

Che significato ha la caratteristica "32 A D" scritta sul "76"?

 

Grazie, a Gaeta mi pizzicarono i CC. che avevo fatto l'atto di fotografare un tender/support USA e verificarono se il tesserino

UNUCI era reale.....

 

non saprei dirti circa il numero ma AD forse stà per anteriore destro ? si attendono lumi :rolleyes:

saluti,

Francesco :smile:

 

ho detto una cavolata, quello è posteriore e quindi forse addietro ?

Modificato da C.te Galati
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Una mia ipotesi circa la questione da me sollevata a proposito della caratteristica "32 AD" visibile sul "76"

 

andrea20doria.jpg

 

Come si vede da questa foto aerea del DORIA nei suoi tempi migliori, il cannone fotografato da C.TE GALATI è il TERZO a cominciare dalla prua: ecco, dunque, il "3". Il n° "2" (numero pari) potrebbe indicare il lato DRITTO. In tal modo si spiegherebbe il numero "32".

Per quanto riguarda l' "AD", come dice anche C.TE GALATI, potrebbe significare "ADDIETRO". Ma, ammesso che io sia nel giusto, è un termine corretto? :blink:

Però il n° "3" potrebbe indicare il calibro del cannone in pollici: 3, appunto, che corrisponde a 76 mm.

 

Attendo altre ipotesi.

Modificato da Alfabravo 59
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andrea20doria.jpg

 

 

 

 

Prendo " a prestito" la tua foto Alfabravo 59 solo per integrare :

il n.1 a dritta riporta la sigla 31 DR, e lo rilevo meglio dal mio originale -

il n. 2 ..............

il n. 3 a dritta riporta la sigla 32 AD

il n. 4 angolo hangar a dritta riporta la sigla 33 DR

chi vuole divertirsi con un qualche programma di ritocco, potrebbe provare ad ingradire una delle mie foto che ritraggono

il Doria dal lato sx e provare a leggere la sigla sul n.1 a sx.

ps. addietro mi sembra una MIA cavolata al quadrato :laugh: sorry

saluti.

Francesco :smile:

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Gli impianti d'artiglieria, o i gruppi d'impianti come in questo caso, vengono identificati con un codice che ne specifica il calibro e la collocazione a bordo.

Il primo numero indica il calibro, in questo caso in pollici. 76mm sono 3 pollici per cui il primo numero è un tre. Negli impianti da 127mm il primo numero è, invece, un 5.

Il secondo numero identifica la collocazione dell'impianto partendo da prora e procedendo in senso orario. Il 127/54, ad esempio si identifica sulle fregate e sui DDG col Nº 51.

Se, come in questo caso, gli impianti sono divisi in gruppi, a seconda delle AA.DD.TT. (Apparecchiature per la Direzione Tiro) che li conducono, il secondo numero identifica il gruppo. Anche per i gruppi la numerazione parte da prora e procede in senso orario. Quando si hanno gruppi d'impianti, il singolo impianto all'interno del gruppo si identifica con una bilettera: DR=dritta, SN=sinistra, AV=avanti, AD=addietro.

Doria, Duilio e Veneto avevano quattro ADT Argo Mod.0 poste rispettivamente a prora (sopra la plancia), sul lato dritto del torrione prodiero, a poppa della tuga poppiera e a sinistra del torrione prodiero.

Ogni ADT poteva condurre due impianti da 76/62 MMI ed aveva una terza uscita sincronica di brandeggio ed elevazione corretti, per condurre eventualmente uno degli impianti delle AA.DD.TT. contigue qualora una di queste fosse andata in avaria.

Pertanto, la ADT di prora conduceva il 31DR ed il 31SN, cioè i due 76 di prora dritta e sinistra. L'ADT di centro dritta conduceva il 32AV ed il 32AD, cioè i due 76 di centro nave a dritta. L'ADT di poppa il 33DR ed il 33SN ed, infine, l'ADT di centrosinistra il 34AD ed il 34AV.

In caso, ad esempio, di avaria della ADT di centro dritta, i cannoni del suo gruppo (32AV e 32AD) sarebbero stati condotti, tramite la terza uscita sincronica, rispettivamente dalla ADT di prora (il 32AV) e dalla ADT di poppa (il 32AD).

Spero di non essere stato troppo contorto nella spiegazione.

Ciao,

C.

Modificato da chimera
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  • 3 weeks later...

Salve a tutti, il mio primo post in questo forum vuole essere una domanda banale e da ignorante in materia, spero vogliate tuttavia fugare i miei dubbi.

 

Noto dalle splendide fotografie postate che le volate dei cannoni sono state tagliate, credo a mezzo fiamma ossidrica.

E' pratica comune per le navi radiate e destinate alla demolizione?

Esistono casi in cui le armi di bordo vengono riutilizzate/rivendute?

 

Visto così mi ricorda dolorosamente le immagini delle due Littorio in attesa di demolizione dopo la guerra...

 

http://digilander.libero.it/planciacomando/Galleria/crepuscolo_degli_dei.htm

 

Grazie!

 

Davide

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E' pratica comune per le navi radiate e destinate alla demolizione?

Esistono casi in cui le armi di bordo vengono riutilizzate/rivendute?

 

Visto così mi ricorda dolorosamente le immagini delle due Littorio in attesa di demolizione dopo la guerra...

Le attuali leggi penso che prevedano la specifica e definitiva inutilizzazione delle armi di bordo prima della vendita al demolitore: il taglio delle canne ritengo che sia la cosa più sbrigativa e definitiva.

 

In passato, e parlo della fine degli anni "60", forse c'eran altre norme. Ricordo che la corazzata Francese RICHELIEU venne portata a La SPezia con i cannoni di g.c. integri. Magari i Francesi avranno inutilizzato altre parti importanti prima del trasferimento.

 

Per quanto riguarda le nostre due "Littorio" il taglio delle volate venne imposto dai vincitori in luogo della consegna a loro.

 

Approfitto di questo argomento per manifestare un mio parere sul taglio delle artiglierie delle due nostre corazzate. Personalmente trovo che sarebbe stato meno umiliante lo sbarco integrale delle tre torri da "381" piuttosto che lasciare in bella vista quelle artiglierie menomate!

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Per quanto riguarda le nostre due "Littorio" il taglio delle volate venne imposto dai vincitori in luogo della consegna a loro.

 

Approfitto di questo argomento per manifestare un mio parere sul taglio delle artiglierie delle due nostre corazzate. Personalmente trovo che sarebbe stato meno umiliante lo sbarco integrale delle tre torri da "381" piuttosto che lasciare in bella vista quelle artiglierie menomate!

Grazie.

 

Per le Littorio, se non ricordo male non si trattò di una richiesta legata direttamente alla mancata cessione delle navi, il taglio delle artiglierie e l'inutilizzo di altre componenti, quanto al fatto che l'Italia tergiversava nella demolizione sperando di poterla infine evitare.

 

Personalmente ritengo che l'averci privato delle Littorio sia stata una questione più di immagine che pratica.

In una battaglia navale le Littorio non sarebbero state molto più utili delle Doria, senza portaerei che ci eran state vietate, quindi l'averci lasciato le vecchiette ma fatto demolire le Littorio potrebbe anche contenere una ulteriore rivalsa, soprattutto da parte inglese e francese (noi non esitammo a tagliare le volate delle navi a Tolone, se non erro...)

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...se non ricordo male non si trattò di una richiesta legata direttamente alla mancata cessione delle navi, il taglio delle artiglierie e l'inutilizzo di altre componenti, quanto al fatto che l'Italia tergiversava nella demolizione sperando di poterla infine evitare.

 

Personalmente ritengo che l'averci privato delle Littorio sia stata una questione più di immagine che pratica.

In effetti sulla serie "Orizzonte Mare" :doh: mi pare d' aver letto che noi "la tirevamo un pò per le lunghe"...Forse si sperava che con la divisione politica del Mondo in due blocchi dopo la II G.M. si potesse conservare ancora le due navi col tacito consenso angloamericano.

 

Nel 1947 la corazzata aveva già perso lo scettro di Regina dei Mari: al massimo sarebbero state utili, anche se per breve tempo, per il tiro controcosta in appoggio alle operazioni anfibie.

Modificato da Alfabravo 59
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Approfitto di questo argomento per manifestare un mio parere sul taglio delle artiglierie delle due nostre corazzate. Personalmente trovo che sarebbe stato meno umiliante lo sbarco integrale delle tre torri da "381" piuttosto che lasciare in bella vista quelle artiglierie menomate!

 

In effetti era quello lo scopo dichiarato, almeno dagli inglesi; come contropartita ebbero materiali ferrosi per

la loro industria.

saluti,

Francesco :smile:

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Scrisse l'Ammiragliato britannico a questo proposito:

 

"restituire l'orgoglio della flotta italiana [...] rappresenterebbe ben più di un gesto di magnanimità [...] è necessario ricordare loro che ci hanno dichiarato guerra e che sono stati sconfitti. Ma prima della loro disfatta, ci hanno procurato danni irreparabili, che noi non possiamo ed essi non dovrebbero dimenticare. A causa di tali danni noi ora siamo una nazione povera, tanto quanto la loro, e non possiamo fare doni caritatevoli come gli Stati Uniti [...]"

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