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L'Amm. Bergamini e l'affondamento della Corazzata Roma


Betasom

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In seguito all'armistizio dell'8 Settembre 1943 alla nostra flotta fù ingiunto di consegnarsi a Malta nelle mani degli inglesi.

 

I nostri Marinai non aveano idea alcuna di ciò che veramente li aspettava, poichè l'Amm. De Curten non aveva affatto menzionato ai suoi comandanti tutte le clausole dell'armistizio sottoscritto dal re e da Badoglio.

 

L'ordine era di far rotta verso Malta imbrattando le prue con dei cerchi neri ed issando un "pennello" nero all'albero.

 

Se a Taranto l'odrine fu eseguito seppur con reticenza dall' Amm. Da Zara, a La Spezia la situazione fù più sofferta.

 

Vi erano ammiragli come l'Amm. Oliva che intendevano obbedire al re, credendo nella promessa menzognera e traditrice che il sacrificio della Marina avrebe aiutato l'Italia a spuntare migliori condizioni di resa.

 

Ma la maggioranza degli ufficiali non intendeva consegnare le Nostre belle navi nelle mani degli inglesi, che erano visti come nemici inconciliabili. Anche l'Amm. Bergamini, al comando della squadra navale, era di questo parere.

 

Riconusciuta la necessità di portare la flotta fuori dai porti per sottrarsi dalla minaccia germanica, decise di temporeggiare la decisione, facendo rotta per La Maddalena, che al momento della partenza era ancora un porto Italiano, per poi decidere il da farsi.

 

La squadra navale dell'Alto Tirreno salpò dunque con il Tricolore fieramente issato e senza nessun cerchio nero ad insozzare le prue.

 

I nostri marinai erano per lo più dell'idea di non regalare le navi al nemico, ma piuttosto di affondarle. Qualcuno però obbiettava, ripetendo la menzogna arrivata dall'alto: il sacrificio della Marina avrebbe reso meno duro il peso della resa della Patria.

 

Nulla sapevano i nostri Marinai del Diktat imposto all'Italia e alla fine già decretata delle nostre navi: diventare preda di guerra ed essere in parte cedute anche ai russi.

 

Arrivati in vista della Maddalena giunse però la notizia che il porto era caduto in mani tedesche. L'Amm. Bergamini fece dunque girare le navi e riprese il largo.

 

Non si seppe mai dove eveva intenzione di portare la flotta, perchè la Corazzata Roma, sulla quale si era imbarcato ed aveva issato le sue insegne, fù bombardata ad affondata.

 

La versione dei fatti che ho letto io parla di affondamento da perte di Junkers Tedeschi, ma parlandone con Marco è saltato fuori che tutt'ora la Marina non ha rivelato il punto dell'affondamento e nessuno è mai andato a gettare in mare nessuna corona di fiori come è accaduto altrove in circostanze analoghe.

 

La cosa mi incuriosisce, e mi porta a pensare ad un "intervento" (alleato?) per forzare la resa delle nostre Navi da Battaglia.

 

Di fatto in seguito alla scomparsa di Bergamini, l'Amm. Oliva perese il comando della squadra navale e la condusse a Malta, senza peraltro nulla accennare ai marinai della sorte che sarebbe loro toccata.

 

Voi che ne pensate, che sapete a riguardo? Mi sbaglio a pensare ad un ulteriore Tradimento o effettivamente c'è del marcio sotto?

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  • 1 year later...

Direi nessun mistero qui: la Roma e la Littorio-Italia sono state colpite da aerei tedeschi, esistono le foto e sono ancora vivi i piloti che lo hanno fatto. Le bombe erano di nuovo tipo, radioguidate, e sono state sganciate quando gli aerei erano fuori portata dalla contraerea.

Se non ricordo male, nel 60° anniversario della tragedia il Presidente della Repubblica ha reso omaggio ai caduti con una corona in mare nel punto dell'affondamento.

Altre notizie qui

RegiaMarina

uno spendido e obiettivo sito sulla Regia Marina nella II guerra mondiale.

Il fatto che la Roma sia rimasta a galla ben sei minuti dopo l'esplosione del deposito munizioni prodiero suscita ancora incredulità ed ammirazione in molti.

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Avevo il padre di un amico di mio padre imbarcato sulla Roma (ho detto avevo perché è mancato nel 1977).

Era segnalatore in coffa (faceva parte del personale dell'aeronautica imbarcato, tra l'altro ha fatto qualche missione imbarcato sugli S79 nella Battaglia d'Inghilterra.

A quanto raccontava lui al figlio (ed è la versione a cui io credo) probabilmente fu sabotaggio dall'interno (lui diceva che c'era comunque qualche tedesco imbarcato anche la notte del 9 settembre 1943)...come per la Bismarck (che erroneamente si disse fu affondata dall'810th, 818th and 820th Squadrons della RAF imbarcati sull'Ark Royal, quando invece furono i marinai della KM ad autoaffondarla).

Le piastre di corazzatura erano molto particolari...incastrate tipo lisca di pesce, e rendevano difficile, quasi impossibile l'affondamento tramite ordigno aviolanciato.

Perché anche la versione che dice che una bomba FX1400 penetrò il fumaiolo ed esplose, secondo me non trova credito, per quanto ho detto sopra.

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Avevo il padre di un amico di mio padre imbarcato sulla Roma (ho detto avevo perché è mancato nel 1977).

Era segnalatore in coffa (faceva parte del personale dell'aeronautica imbarcato, tra l'altro ha fatto qualche missione imbarcato sugli S79 nella Battaglia d'Inghilterra.

A quanto raccontava lui al figlio (ed è la versione a cui io credo) probabilmente fu sabotaggio dall'interno (lui diceva che c'era comunque qualche tedesco imbarcato anche la notte del 9 settembre 1943)...come per la Bismarck (che erroneamente si disse fu affondata dall'810th, 818th and 820th Squadrons della RAF imbarcati sull'Ark Royal, quando invece furono i marinai della KM ad autoaffondarla).

Le piastre di corazzatura erano molto particolari...incastrate tipo lisca di pesce, e rendevano difficile, quasi impossibile l'affondamento tramite ordigno aviolanciato.

Perché anche la versione che dice che una bomba FX1400 penetrò il fumaiolo ed esplose, secondo me non trova credito, per quanto ho detto sopra.

 

Interessante... c'é un libro, autore Cirella di Gonzaga, "Per l'onore dei Savoia" che descrive tutto quante accadde a bordo in quei tristi giorni e subito dopo a Port Mahon incluso l'arrivo della seconda bomba, da un punto di vista privilegiato, visto che era il Comandante di una torre da 152 di poppa. La bomba si è infilata subito a poppa della seconda torre da 381, ha probabilmente provocato l'esplosione del deposito di munizioni da 152 o del locale caldaie (o entrambi); pochi secondi dopo l'esplosione finale. La cosa "divertente" è che a volte si legge, nella letteratura in inglese, che la nave fu perduta per una cattiva gestione da parte delle squadre di controllo danni... E la coincidenza pper la quale aerei tedeschi abbiano scattato le foto proprio mentre sganciavano le bombe e contemporaneamente avveniva un sabotaggio mi sembra un pò fantascientifica... e ricordiamoci che anche la Littorio fu colpita.

Comunque devo dire che una occhiata al relitto la darei volentieri.

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Una testimonianza a sostegno della tesi ufficiale appare su:

"Marinai in guerra: 1940-1945 diari di tre ventenni"

edizioni BLU

L'affondamento della Roma e il danneggiamento della Italia ex Littorio sono descritti dall'allora segnalatore Gino Battaglini, sulla base di un suo diario tenuto nel corso della guerra ed immediatamente dopo.

Fra le tante stranezze e fatti equivoci, questo sembra però essere fra i più certi e documentati.

:s02:

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Per Matteo Veniero voglio contestare la tua tesi

1) non mi risulta che nessun S79 sia stato utilizzato nella Battaglia d'Inghilterra, il Corpo Aereo Italiano, basato su Aeroporti Belgi, impiegò Bombardieri Fiat BR20, caccia Fiat CR 42, caccia Fiat G50 4 bombardieri Cant 1007, ma usati come ricognitori in virtù della loro elevata velocità. Mi sembra strano, quindi, che un S79 abbia partecipato alla battaglia d'Inghilterra.

2) La FX1400 non era una semplice bomba, vai a questo indirizzo, ci troverai delle notizie interessanti: uncleted.jinak.cz/pdf/missile.pdf , piombava su bersaglio a oltre 1000 km/h, con traiettoria quasi verticale (colpiva il ponte, non le murate della nave, dove c'è la cintuta corazzata) e pesava parecchio (1400 kg).

Tieni presente che una bomba giapponese da 250 kg, infilata a fianco della 2° torre della corazzata Arizona l'ha fatta saltare in aria come un petardo (Pearl Harbour 1941), presumibile velocità di impatto 7-800 kmh (lancio da bombardiere in picchiata, se ricordo bene).

Qui ci troviamo di fronte a una bomba che ha una massa 5 volte maggiore e una velocità di impatto 1,3 volte maggiore. Ciò si traduce in una energia cinetica = massa x velocità al quadrato = 5 x 1,3 x 1,3 = 8,45 volte superiore. Non mi pare che il ponte corazzato della Roma fosse 8,45 volte più spesso di quello dell'Arizona. La bomba aveva energia cinetica più che sufficiente a sfondare il ponte corazzato ed esplodere nelle parti vitali della nave. Il resto (affondamento) viene di conseguenza.

 

Anche l'incrociatore inglese Spartan (Classe Dido 2° serie fu affondato da una bomba-razzo FX-1400).

Piccolo inciso: i tedeschi misero a punto diversi ordigni antinave radioguidati, tra cui una bomba-razzo supersonica, con carica cava, che avrebbe dovuto esplodere sotto la linea di galleggiamento.

Il limite di queste armi era che la guida avveniva con radiocomando, con linea di mira ottica, da parte del velivolo lanciatore. Considerata la superiorità aerea alleata del 1943-44-45 la permanenza di un velivolo da bombardamento tedesco (tipo Junkers 88) a una decina di km da una formazione navale alleata equivaleva a un suicidio. Infatti il bombardiere doveva puntare il bersaglio, lanciare, virare di 90° e mettersi parallelo all'obbiettivo, in volo orizzontale e quota costante, al fine di permettere all'operatore d'arma di mantenere il bersaglio (la nave) al centro del reticolo di mira, e sovrapporre la bomba razzo (che emetteva fumo) al reticolo per mantenerla in traiettoria d'impatto col bersaglio.

3) Perchè nessun tedesco (se fu sabotaggio) rivendicò la paternità di quell'atto? (che dal loro punto di vista sarebbe stato un atto di grande valore militare)

 

Ritengo pertanto che la bomba FX1400 ABBIA affondato la corazzata Roma

 

Ciao Ursus Atlanticus

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Visitatore Max "Quarnaro"

Io ne ho sentita un'altra: in un libro che ho letto (nn ricordo quale) c'era scritto che la bomba radiocomandata FRITZ X avrebbe CENTRATO il fumaiolo poppiero, FORATO LA NAVE e quindi sarebbe esplosa. L'aereo-guida era un Dornier "matita volante".

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Per max U41 Bagnolini

 

La fritz-X e la FX1400 sono la stessa bomba,

Quando ho indicato il velivolo (tipo junkers 88) ho indicato una categoria, (bombardieri medi bimotori) non un velivolo specifico. Sia gli Junkers 88 che I Dornier 17 o 217 (una evoluzione del precedente) venivano usati come bombardieri navali.

Se la bomba avesse FORATO la nave, ovvero passato DA PARTE A PARTE la ROMA, ed esplosa in mare, non avrebbe causato molti danni, se invece esplode ALL'INTERNO della nave, dopo aver trapassato al corazzatura, beh allora di danni ne fa tanti.

Ciao

Ursus Atlanticus

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Visitatore Gotrek

Ti posso assicurare che la corona di fiori l'abbiamo lanciata. Io ero uno dei due allievi che teneva la corona di fiori insieme ai corazzieri. E se non sbaglio ci sono anche delle foto del relitto che è stato ritrovato dal regista J. Cameron che fra le altre cose ha pure filmato la Bismark e il Titanic.

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Ti posso assicurare che la corona di fiori l'abbiamo lanciata. Io ero uno dei due allievi che teneva la corona di fiori insieme ai corazzieri. E se non sbaglio ci sono anche delle foto del relitto che è stato ritrovato dal regista J. Cameron che fra le altre cose ha pure filmato la Bismark e il Titanic.

 

Ricordavo bene! Deve essere stata una bella esperienza. Mi ricordavo vagamente delle for sul web, ma era "solo" una direzione di tiro secondaria, e non sono più riuscito a trovare il link. Non ho mai visto foto o filemati dell'intero relitto.

 

PS: sia la prima bomba della Roma, che quella della Italia, sono esplose dopo aver forato la carena, con danni seri ma non irremediabili. Anche la HMS Warspite è stata colpita da una bomba dello stesso tipo, esplosa dopo aver attraversato tutta la nave.

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Visitatore Max "Quarnaro"

La bomba ha forato sì la nave, ma è esplosa appena uscita dalla chiglia o prossima ad uscire, quindi APPENA SOTTO la nave. Scusami Ursus, mi ero spiegato male io.

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Per Lupoz.

Sono ingegnere civile, quindi per formazione professionale ho qualche conoscenza di fisica e resistenza dei materiali, che mi permettono di valutare in maniera critica gli effetti di armi su strutture (e anche una nave è una struttura, in senso lato).

Per il resto .... solo passione per la storia militare e molta lettura.

Ciao e grazie.

Ursus Atlanticus.

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